Torino lascia sperare una rivincita del podismo?
Otto anni fa la FIDAL presentava il Progetto Running, gli obbiettivi erano semplici e condivisibili: a) regole semplici, b) certezza delle prestazioni, c) qualità di servizi, organizzatori, atleti e società.
Ma tra il dire e il fare, come sappiamo, c’è di mezzo il mare.
Oggi dopo otto anni la realtà è molto diversa da quanto previsto, basta esaminare i risultati a cominciare dalla “chiacchierata” Roma Marathon: nelle manifestazioni certificate nella distanza e nelle prestazioni, i partecipanti alle gare aggiuntive sono spesso superiori a quelli “ufficiali”.
Il motivo è semplice: non si può pretendere da parte della Federazione la qualità, lasciando tutto sulle spalle degli organizzatori, con tasse elevate in base alla qualifica, gold, silver e bronze, e in più pretendere un euro per ogni iscritto.
Il vizio di origine è non conoscere cosa sia il PODISMO, fino al punto di ipotizzare un reinvestimento dei “guadagni” nella pista, offrendo una tariffa agevolata a chi svolge anche tale attività.
Ma il podismo ha un’anima, e alla fine nonostante tutto torna prepotentemente alla ribalta, con due manifestazioni, Just the woman I am che a Torino il 3 marzo ha consuntivato 27.357 partecipanti (dato certo su Evodata), con l’offerta libera di minimo 20 euro: l’iniziativa è molto importante col Villaggio della Prevenzione e del Benessere per le donne, ma questa caratteristica sociale è alla base del movimento podistico da sempre.
Altrettanto significativa nei numeri il 24 marzo, sempre a Torino, la prima tappa del DJ Ten con due distanze 10 km, con 6342 arrivati, e 5 km con 4.109 (cfr. sempre Evodata).
Regole semplici e chiare: manifestazione ludico motoria (non è richiesto il certificato medico), minimo 16 anni per la 10, la 5 aperta anche ai minori di 12 anni purchè accompagnati da un adulto, euro 18 oltre i 13 anni.
Servizi completi, chip usa e getta, sacca con t shirt e pettorale, assicurazione, medaglia, sacca ristoro, spogliatoi, servizi igienici, deposito borse, iscrizioni via internet fino al 20 marzo, pagamento con bonifico bancario, carta di credito o satispay, eventuali iscrizioni sabato per pettorali avanzati.
Il circuito prevede altre quattro tappe a Bari il 21 aprile, Viareggio il 5 maggio, a Treviso il 19 maggio e Milano il 13 ottobre.
Mi sono soffermato su questa manifestazione perché ricalca migliorando quanto già da me goduto tanti anni fa, quando a Torino nacque la Stratorino, dove eravamo in 20.000. Insomma, sembra che, fallita la rivoluzione del Progetto Running, il Podismo abbia ritrovato la sua anima. Lasciamo l’agonismo ai pochi atleti veri e forse ritroveremo anche i campioni di una volta, mentre ora l’assenza della nostra Federazione ai mondiali di cross a Belgrado non è passata inosservata, anche se guardando i risultati c’è solo da piangere per noi occidentali: nei primi dieci delle varie gare individuali troviamo 18 Keniani, 15 Etiopi e 5 Ugandesi, a questi possiamo aggiungere uno “spagnolo” del Burundi e una “kazaka” del Kenya, ma questa è un’altra storia.