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Ago 26, 2024 Sebastiano Scuderi 423volte

Un sogno: campionati societari e professione atleta 2024

Eccellenze in pista e fuori pista Eccellenze in pista e fuori pista Roberto Mandelli

Se è vero che nessuna manifestazione agonistica può avere inizio senza la presenza dei Giudici (e del medico) è anche vero che senza i protagonisti lo spettacolo non può esistere.

Ai tempi dell’antica Grecia i protagonisti erano gli ATLETI,  dal termine athletes che vuol dire LOTTATORE: guerrieri che ogni quattro anni deponevano le armi e si sfidavano in modo incruento nelle Olimpiadi, dove tutte le specialità, non solo dell’atletica leggera, erano degli esercizi finalizzati all’attività bellica.

Dall’ultimo mezzo secolo il panorama è profondamente cambiato a causa del Podismo: l’atletica è l’unico sport in cui si può gareggiare coi campioni più prestigiosi, ma l’apertura democratica a TUTTI non correttamente gestita ha portato ad un impoverimento dell’atletica di vertice anziché ad un arricchimento dello sport di base.

Dagli ultimi dati disponibili 2023, per 244.385 tesserati, risulta che su 100 “atleti” 40 sono Master, 43 giovani e solo 17 ATLETI .

Dunque l’Atletica Leggera oggi è dei Master e delle gare non stadia, che a conti fatti, rappresentano circa il 70% di tutta l’attività.

Le Olimpiadi non sono agoni da Master (Berruti vinse le Olimpiadi a 22 anni, tanto per fare un esempio), quindi  è essenziale per l’Atletica trovare il modo perché questa élite possa crescere e presentarsi competitiva sulla scena internazionale. Ma come fare?

Anche le ultime Olimpiadi hanno messo in evidenza che il professionismo a livello mondiale non è più un tabù dell’Atletica, occorre quindi darsi una struttura molto più realistica e al passo con i tempi.

In quasi tutti gli altri sport le categorie esistenti sono divise in TRE settori, nell’Atletica si potrebbero dividere i tesserati in

Dilettanti: categorie giovanili da Esordienti a Cadetti, Amatori da 23 a 39 anni, Veterani da 40 a 99 anni in categoria unica, tesseramento con FIDAL ed EPS

Semiprofessionisti: Allievi e Master da 40 a 99 anni divisi per fasce  

Professionisti: Juniores, Promesse, Seniores da 23 a 39 anni, limite superabile con tempi di riferimento, o, meglio, come nel tennis, formando un ranking in base ai risultati; tutti tesserati solo FIDAL.

Questa nuova classificazione dovrebbe essere supportata da alcune regole, che diano un senso pratico e motivante. Me ne vengono in mente alcune: premi in denaro, rimborsi e ingaggi riservati solo al settore Professionisti, retribuzione fissa più bonus legato ai risultati.

I Semiprofessionisti possono percepire premi in denaro di entità ridotta da definire (es. 50% dei professionisti).

I Dilettanti hanno diritto solo a premi in natura di entità contenuta, coppe e medaglie.

Per quanto riguarda i Dilettanti si deve ammettere il tesseramento individuale, come esisteva una volta, con una tassa leggermente superiore a quella prevista per i “societari”.

Per quanto riguarda le Società si potrebbero prevedere tre tipi di adesione ad esempio: Dilettanti 100 euro, Semiprofessionisti (e Dilettanti) 400, Professionisti (comprensiva degli altri due) 1000.     

Le manifestazioni potrebbero essere riservate a un solo settore, oppure OPEN. In questo caso, quanto alle corse su strada, si può accettare un ordine di arrivo generale unico, ma classifiche e premiazioni separate per ogni settore; le classifiche di Società a punteggio possono riguardare solo le Società con adesione al Settore professionistico e semiprofessionistico.

Da anni si discute su come riformare il Campionato Italiano di Società su pista, perché non pensare agli altri campionati di squadra esistenti?

Il Campionato di Società di Atletica Leggera potrebbe articolarsi in Serie A, Serie B e Serie C.

La Serie A con 24 Società, incontri triangolari, 8 turni su due giorni, sabato e domenica, secondo il programma tradizionale, o in alternativa 16 giornate: ANDATA programma di sabato, RITORNO programma di domenica (si accontenterebbero più società organizzatrici e si creerebbe più interesse sviluppato nel tempo).

Ogni Società schiera due atleti per specialità.

Per ogni gara vengono assegnati 1 punto al primo, 2 al secondo... 6 al sesto, 7 ai non classificati, 8 ai non partiti.

Vince la Società col minor punteggio totale finale, a parità si tiene conto del miglior piazzamento individuale.

Per ogni giornata vengono assegnati alla vincitrice 1 punto, 2 alla 2^ e 3 alla 3^ .

Vince il Campionato chi fa meno punti; a parità di punteggio si tiene conto dello scontro diretto, se più Società sono a pari punti si ricorre alla classifica avulsa degli scontri diretti.

Retrocedono in B le ultime tre.

La serie B divisa in tre Gironi di 24 società ognuno: Nord, Centro e Sud Isole con le stesse regole sopraesposte, la prima di ogni Girone viene promossa in serie A. In caso si istituisse anche una serie C, retrocedono le ultime due.

Si potrebbe ipotizzare una Serie C sempre a 24 squadre a livello regionale o interregionale con promozione alla serie B di sei società coi migliori punteggi.

Primo Nebiolo fu il promotore dell’Atletica come spettacolo, si inventò le Universiadi e il Gran Gala; oggi i meeting, almeno in Italia, non attirano che gli appassionati, occorre suscitare l’interesse del pubblico;  un derby a tre, ad esempio  Cus Pro Patria – Pro Sesto Atl. Cernusco - Atletica Riccardi a Milano potrebbe attirare anche chi fino ad oggi non sa che esiste l’Arena Gianni Brera con la capienza di 30.000 spettatori.
Se all’attività su strada si aggiungerà l’attività su pista impostata su Campionati di Atletica Leggera, il quadro sarà completo e favorevole alla PROFESSIONE Atleta.

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