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Nov 10, 2024 385volte

Esibizionisti a New York

Sulla maratona dei campioni di domenica scorsa a New York sapete già tutto, grazie alla completa copertura fornita dai colleghi della Redazione di Podisti.net. Quello che invece forse Vi siete persi, sono stati i tentativi di alcuni personaggi di balzare alla ribalta a tutti i costi. Eccone qui tre esempi, rigorosamente senza fornirne i nomi, in quanto non vogliamo contribuire anche noi a renderli “famosi”.

Il primo caso riguarda un tizio che ha corso fino al Central Park indossando scarpe speciali e non parliamo di qualche modernissimo modello con l’anima in carbonio, bensì di ciabatte di un marchio famoso. Si tratta delle Crocs. Per chi non le conoscesse, trovate una foto in copertina. Ci ha messo 2h51’. Leggo alcuni media che parlano di “record mondiale” con queste calzature. Io dico, ma record di cosa? Solo un pratico sistema per danneggiare muscoli e scheletro, quanto al cervello, ci sbaglieremo, ma ci sembra già lesionato. D’altro canto, se avesse corso con delle scarpe normali, avendo un personale sopra le 2h30, bel tempo, per carità, ma chi se lo sarebbe filato? Nessuno.

Altro “fenomeno” il ragazzo che si è presentato allo start sul Ponte di Verrazzano a torso nudo. E il pettorale? Come ha fatto ad attaccarlo? Semplice, come tutti i runner ha usato le spille da balia, solo che al posto di appuntarle alla maglia se le infilate sotto la pelle, come potete vedere sempre nella foto qui sopra. Andy Warhol diceva che “Nel futuro ognuno sarà famoso nel mondo per 15 minuti” e lui impaziente di attendere il suo turno ha forzato i tempi. Non contento, ha corso la prima mezza in 1h11’, cercando di restare nel gruppo degli inseguitori, per ottenere qualche inquadratura televisiva, salvo poi miseramente scoppiare nella seconda metà, percorsa in 1h17’. Alla faccia del positive split. D’altro canto, con 2h38 arrivi al trecentesimo posto e resti nel cono d’ombra.

Chiudiamo con l’ultimo classificato, anche lui celebrato da diversi organi d’informazione, perché è da tanti anni che consecutivamente partecipa ai 42 chilometri della Grande Mela. Tempo finale? Oltre dieci ore, pari ad una media di circa 4 km all’ora. 14 minuti al mille. Insomma, una lunga ed anche lenta passeggiata, in quanto sapete bene che senza tirare in ballo i marciatori professionisti, si può viaggiare molto più velocemente, seppur camminando. Se fosse stato al posto di Filippide, sarebbe arrivato ad Atene dopo lo scoppio di un’altra guerra… Ma è corsa questa? No. E’ salutare? No. Ci hai messo tanto perchè ti eri infortunato? Ma allora, non era il caso di tornare in hotel visto che eri ben lontano dalla finish line? Ti perdevi il “?record?” Di certo gli addetti all’arrivo sarebbero stati contenti di sbaraccare prima.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

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