Maratona italiana in crescita, ma la strada è ancora lunga
Domenica scorsa 1 Dicembre è stata una giornata foriera di buone notizie per la maratona italiana, tutte provenienti dalla velocissima gara di Valencia. A partire dal nuovo primato nazionale maschile ad opera di Yohanes Chiappinelli che con una gara avveduta, senza fughe pazze come alle olimpiadi, ha fermato il cronometro sul tempo di 2h05’24”. Come anticipavamo, non si è trattato di una prestazione isolata, in quanto sono stati tanti gli italiani a comportarsi bene in terra iberica (leggi qui un riassunto) e quindi cogliamo l’occasione per provare a fare un bilancio dello stato di salute di questa disciplina.
Donne
Cominciamo con le signore, dove in realtà domenica scorsa l’unica soddisfazione è arrivata da Sara Nestola. La classe 2001 della Calcestruzzi Corradini ha esordito sulla distanza con un buon 2h29’12”. Crono assolutamente nelle sue potenzialità, visto che già vantava 1h11 sulla mezza. Grande soddisfazione per il coach Stefano Baldini, anche se il distacco dalle due nostre migliori atlete è ancora ampio, sebbene assolutamente colmabile visto la sua giovane età e chi la guida.
Purtroppo a livello donne la situazione è piuttosto stagnante se si pensa che nella top ten ci sono solo tre prestazioni recenti (compresa il 2h24 del 2019 di Sara Dossena che nel frattempo si è ritirata), mentre le altre sono piuttosto datate. Peraltro anche i migliori tempi di Sofiia Yaremchuk 2h23’16” e Giovanna Epis 2h23’46” sono del 2023, in quanto l’anno olimpico è da dimenticare. La trentunenne italo-ucraina non ha brillato e la Epis, ormai trentasettenne e reduce da un infortunio, è già tanto che sia riuscita a gareggiare a Parigi. Noi non sappiamo se riusciranno ancora a migliorarsi. Lo auguriamo ad entrambe. Di certo la distanza dal record mondiale di Ruth Chepngetich è molto ampia. La keniana nello scorso ottobre ha chiuso la maratona di Chicago in 2h09'57". Tredici minuti in meno rispetto alle nostre. In una ipotetica gara, mentre la Chepngetich taglia il traguardo, le nostre migliori sarebbero appena dopo il 38mo chilometro.
Non ci resta che sperare in una crescita della Nestola e che in un futuro, speriamo non prossimo, Nadia Battocletti ci regali soddisfazioni anche sui 42 chilometri. Per il momento godiamoci le sue performance su altre distanze.
Uomini
Migliore la situazione al maschile, con ben sette atleti della top ten nazionale grazie a prestazioni realizzate nell’ultimo biennio. Di cui tre nel frizzante weekend di Valencia. Oltre “Yoghi” Yohanes Chiappinelli, recordman in 2h05’24”, Iliass Aouani ha “pareggiato” Yeman Crippa con 2h06’06”. Ottimo anche un altro esordio di un atleta di Stefano Baldini: Pietro Riva ha siglato un bel 2h07’37”. A soli 15 secondi dal suo maestro. Nel gruppo dei nostri maratoneti, non vogliamo dimenticare Neka Crippa ed Eyob Faniel, entrambi con personali sulle 2h07. Ci sarebbe anche il quasi quarantenne Daniele Meucci, ma vista la carta d’identità non ha più molto tempo a disposizione.
Insomma un bel gruppo, ma con tutto il rispetto e facendo il tifo per loro, va sottolineato come il nostro livello sia ancora lontano dai vertici mondiali. Facendo il confronto tra Yoghi e il crono mondiale di Kevin Kiptum (2h00’35”) il gap è di circa 5 minuti. Nella ipotetica gara, mentre il prematuramente scomparso campione keniano attraversa la finish line, il nostro migliore atleta è un miglio indietro. E in mezzo ce ne sono tanti. Non a caso a Valencia Chiappinelli conquista il record, ma si piazza al tredicesimo posto. Se torniamo indietro di 17 anni, quando nel 2007 Stefano Baldini corre in 2h07’22” a Londra, Haile Gebrselassie a Berlino stabilisce il primato mondiale in 2h04’26”. Meno di 3 minuti. Speriamo quindi che il nostro bel gruppo di maratoneti ci stupisca ancora, a partire da Yeman Crippa che ha in effetti "sbagliato" la gara parigina, ma a febbraio 2024 a Siviglia aveva fermato i cronometri a 2h06’06 per staccare il biglietto per le olimpiadi. Dando l’impressione e anche dichiarando di avere ancora del margine. Speriamo bene: forza ragazzi!
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
1 commento
-
Link al commento
Lunedì, 09 Dicembre 2024 12:46
inviato da Maurizio podisti.net
Il divario c’è, e temo continuerà ad esserci, ma è certamente più ridotto che in passato, e comunque riguarda il mondo europeo in genere.
Credo che i maratoneti italiani continueranno a crescere, quindi sono certo vedremo ulteriori miglioramenti, hanno l’età “giusta” per la maratona: Chiappinelli 27, Crippa 28, Riva 27, Aouani 29, ma anche Faniel (32) che quest’anno ha realizzato il pb in 2h07’09. Sono allenati da coach competenti, Magnani, Baldini, Pegoretti….ma citerei anche Giuseppe Giambrone, generalmente sconosciuto ai non addetti ai lavori; dopo aver portato l’Uganda ai vertici mondiali (basti ricordare i vari Kiplimo, Kiplangat, Chemutai) da un po’ segue Chiappinelli con i risultati che vediamo.
Lascia un commento
I commenti sono a totale responsabilità di chi li invia o inserisce, del quale restano tracciati l'IP e l'indirizzo e-mail.
Podisti.Net non effettua alcun controllo preventivo né assume alcuna responsabilità sul contenuto, ma può agire, su richiesta, alla rimozione di commenti ritenuti offensivi.
Ogni abuso verrà segnalato alle autorità competenti.
Per poter inserire un commento non è necessario registrarsi ma è sufficiente un indirizzo e-mail valido.
Consigliamo, tuttavia, di registrarsi e accedere con le proprie credenziali (trovi i link in fondo alla pagina).
In questo modo potrai ritrovare tutti i tuoi commenti, inserire un tuo profilo e una foto rendere riconoscibili i tuoi interventi.