Tanti “Mottley” ad Ostia cercano disperatamente la medaglia: com'è cambiato il running…
Il fatto
La notizia è di domenica scorsa 2 marzo, ma la riassumiamo per chi se l’è persa: al termine della Roma-Ostia, ai concorrenti non è stata consegnata la medaglia di partecipazione, ma solo la sua fotografia, su un foglietto dove l’organizzazione si scusava per il disagio. Impegnandosi a spedire a casa dei concorrenti venuti dalle altre regioni la medaglia stessa. I laziali, se abbiamo capito bene, sarebbero dovuti passare a ritirarla.
Le reazioni
Apriti cielo. Degli oltre diecimila finisher di questa famosissima mezza maratona, molti dei quali molto dipendenti dai social, il fatto di non poter postare subito la propria foto con la medaglia in mano oppure in mezzo ai denti è stata una tragedia. Come testimoniato su Facebook, Instagram, WhatsApp e compagnia cantante. Sembravano tutti dei sosia di Muttley. Uno dei personaggi dei cartoni animati della serie televisiva "Dastardly e Muttley e le macchine volanti". Prodotta nel 1969 da Hanna-Barbera e poi riproposta tante volte sul piccolo schermo. Muttley era il cane nonché assistente del pilota Dastardly, sempre alla ricerca di un premio per le sue imprese, e che il doppiaggio italiano rese famoso per il tormentone: “medaglia, medaglia, medaglia!”
Noi vecchi podisti
A noi poveri dinosauri della corsa, questa storia fa un po’ ridere. L’unica cosa che dopo una gara ci rendeva di pessimo umore era un brutto risultato cronometrico, la sconfitta nei confronti di un acerrimo rivale, oppure se ci avevano rubato la borsa o qualcosa nell’auto parcheggiata. La medaglia interessava solo se relativa ad un piazzamento, insomma agonisticamente meritata. Altrimenti meglio un ricordo… gastronomico.
Cari organizzatori
Speriamo abbiate preso insegnamento dalla lezione romana. Aumentate i prezzi, fate mancare tutto, ma non la medaglia. Che poi con certe tariffe ed in occasione del cinquantennale della corsa, c’era proprio bisogno di risparmiare sulle medaglie in arrivo dalla Cina che poi restano bloccate al Canale di Suez? Conoscendo certi organizzatori dei miei tempi, tipo Fulvio Frazzei per fare un nome a non a caso, lui probabilmente avrebbe noleggiato un motoscafo veloce, sfidato le varie motovedette del Mediterraneo e sarebbe andato di persona in Egitto a prendersi le medaglie! Altri tempi.