Mondiali della 100 km: Fidal chi convochi?
La Croazia in questo periodo sembra quasi al centro del mondo: domenica si giocherà la sua prima finale ad un mondiale di calcio, un grande traguardo per una nazione con 4 milioni e 200 mila abitanti. Ma la Croazia è anche un paese che corre, anzi ultracorre. Il prossimo 8 settembre, nella croata Sveti Martin na Muri, si correrà il campionato del mondo della 100 km. Si correrà in una nazione dove negli ultimi anni il movimento è veramente cresciuto soprattutto a livello femminile: il merito va ad una “banda” di ragazze terribili capitanate da Nikolina Sustic capace quest’anno di vincere 50 km di Romagna, 100 km del Passatore e la Pistoia-Abetone. Ma non dimentichiamoci di Marija Vrajic, altro pezzo da 90 molto conosciuta sulle nostre strade e vincitrice di numerose maratone e ultra. Se a loro aggiungiamo anche Veronica Jurisic ecco che il gioco è fatto!
Anche noi italiani ci saremo e faremo bella figura, sicuramente. Abbiamo una lunga tradizione nella 100 km: molti stranieri, in passato, hanno voluto studiare la materia da noi cercando di carpire qualche nostro segreto. Negli ultimi anni siamo un po’ calati, ma siamo sempre forti e lo dimostreremo.
Ma un momento…. ci saremo per davvero? Le convocazioni dovevano essere fatte entro il 30 maggio ma al momento non si conoscono i nomi.
Come da documento della Fidal (CRITERI DI PARTECIPAZIONE), la scelta degli atleti veniva fatta in base a:
- Atleti preselezionati: Laura Gotti, Giorgio Calcaterra: due nomi ci sono, l’intramontabile ultramaratoneta romano e la parrucchiera bresciana che però è stata dirottata alla maratona degli europei di Berlino che si disputeranno in agosto;
- Vincitori del campionato italiano della 100 km: e qui non si scappa, gli altri due atleti sono Matteo Lucchese e Daniela De Stefano che vanno di diritto (dopo la sospensione della Pitonzo in attesa della probabile squalifica per doping);
- Migliori prestazioni tecniche conseguite negli ultimi 24 mesi in manifestazioni ufficiali nazionali e internazionali sulla distanza di 100 Km, purché ricomprese nei tempi limite di 7h15’ (uomini) e 8h30’ (donne): tolti Calcaterra e Lucchese, sotto le 7h15’ troviamo cinque atleti: Andrea Zambelli, Gianluca Tonetti (ma anche lui sospeso in attesa della squalifica per doping), Francesco Ciancio, Hermann Achmuller e Francesco Lupo. Tra le donne, tolte Gotti, De Stefano e ovviamente Pitonzo, non abbiamo nessuna che rispetti questo criterio. Chiara Milanesi ha corso in 8h34’ nel marzo 2017, Elisa Zannoni in 8h43’ l’ultimo Passatore e Federica Vernò 8h52’ quest’anno a Seregno;
- Scelta tecnica: qui entrano in gioco Paolo Germanetto (Responsabile tecnico di corsa in montagna, trail e ultradistanze) e Tito Tiberti (Assistente alla direzione tecnica) che dovrebbero valutare il percorso fatto dagli atleti e la loro affidabilità in gara.
Siamo al 12 luglio, mancano meno di due mesi all’appuntamento mondiale, ma ancora non sono state diramate le convocazioni ufficiali.
Le ipotesi possono essere molteplici:
- gli atleti interessati sanno già che dovranno correre il mondiale in Croazia, si stanno tranquillamente allenando e le convocazioni non sono state rese pubbliche per qualche problema burocratico;
- gli atleti non sanno nulla, sono nervosi e si allenano (male!) sperando che prima o poi arrivi la chiamata tanto attesa;
- Germanetto e Tiberti si sono completamente dimenticati di mandare le convocazioni e quando leggeranno queste righe correranno immediatamente ai ripari scusandosi, in primis con gli atleti, per l’inconveniente;
- Alla Fidal non interessa nulla dell’ultramaratona, fa finta di niente, non convoca nessuno e risparmia risorse economiche da utilizzare in altri settori facendo, di fatto, morire questa nazionale che tante soddisfazioni ci ha regalato in passato.
Ci piacerebbe che qualcuno che sa facesse chiarezza, magari gli stessi Germanetto e Tiberti, in modo da rispettare una disciplina che, come detto sopra, tante gioie ha regalato agli appassionati. Attendiamo fiduciosi, l’8 settembre è sempre più vicino!
5 commenti
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Lunedì, 16 Luglio 2018 15:46
inviato da Tito Tiberti
Errata corrige: il sottoscritto ha interloquito telefonicamente Fabio Rossi giovedì 12 luglio nel pomeriggio (non venerdì).
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Lunedì, 16 Luglio 2018 15:38
inviato da Tito Tiberti
Nota:
I 5 atleti uomini selezionati sono stati informati a suo tempo unitamente alle società di appartenenza. Si stanno pertanto preparando per i Campionati Mondiali della Cento Chilometri. L’Italia sarà rappresentata da una squadra maschile.
Laura Gotti è meritoriamente impegnata con i Campionati Europei di Maratona in programma a Berlino, pertanto si concentra su questo obiettivo.
La sospensione cautelare dell’atleta Pitonzo, in attesa di sentenza, non dà luogo alla riassegnazione del titolo italiano individuale assoluto femminile, pertanto non si è presa in considerazione l’atleta seconda classificata in quel di Seregno (la quale, per quanto buonissima atleta, risultava cronometricamente lontana dai criteri di selezione dichiarati e pubblici). L’Italia non sarà rappresentata da esponenti al femminile.
Fabio Rossi, estensore del presente articolo, avrebbe potuto verificare le informazioni che andava a diffondere. Ha scelto di non farlo e — presone atto — il sottoscritto nel pomeriggio di venerdì lo ha informato telefonicamente riferendo quanto sopra. Ad oggi nessuna rettifica e integrazione al pezzo è stata fatta dal Sig. Rossi e mi trovo costretto a surrogare il lavoro giornalistico inserendo questa nota. “Mi trovo costretto” per mitigare affermazioni interpretabili come denigratorie del lavoro che FIDAL opera con serietà.
Annoto, per conoscenza generale dei lettori, che non sono state estese convocazioni formali per ragioni techiche semplici: non è corretto estendere convocazioni incomplete in carenza di dati logistici rilevanti. Due esempi: a) non è ancora noto l’alloggio degli atleti a Sveti Martin ed è dato rilevante in quanto l’antidoping deve essere al corrente della ubicazione degli atleti (l’antidoping riceve le convocazioni); non è completamente nota la composizione dello staff che accompagnerà gli azzurri e anche lo staff è soggetto a convocazione (atto che pone obblighi e tutele e non è pertanto elemento “facoltativo”).
Questo — a titolo di nota personale — quanto dovuto alla serietà professionale di atleti, società, staff tecnico e federale. -
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Domenica, 15 Luglio 2018 23:15
inviato da Leo
Servono soldi per non vincere alcuna medaglia ai campionati/olimpiadi su pista, è un risultato importante, possiamo farcela!
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