Berlino 2018: le nostre atlete verso la maratona europea, Sara Dossena
Probabilmente ha sempre avuto la corsa nel suo DNA, pur se “distratta” per un certo periodo da duathlon e triathlon, specialità quest’ultima dove peraltro ha ottenuto dei buoni risultati anche in campo internazionale.
Oggi è pronta a rappresentare l’Italia con tutte le carte in regola per fare bene. Arrivata all’atletica in tempi relativamente recenti, ha bruciato le tappe, in particolare negli ultimi 12 mesi. Ovvio che per questa ragazza originaria di Clusone (oggi vive a Gallarate), popolarità e notorietà siano arrivate soprattutto grazie alla maratona di New York, dove al suo esordio ha corso in 2:29:39 (sesta posizione) ma i riscontri tecnici che certificavano le sue qualità c’erano già tutti, anche ben prima. Ripetuti miglioramenti che l’hanno portata a correre i 10.000 metri in 33:13 (Roma 2017) e la mezza maratona in 1:10:39 (Stralugano 2017).
In una carriera più volte interrotta dagli infortuni, oggi non è più una sorpresa e le aspettative ci sono tutte, così come maggiori sono le responsabilità verso i suoi tifosi e la nazionale. Ho avuto modo di vederla più volte negli ultimi tempi e di parlare con il suo allenatore, Maurizio Brassini; è carica e motivata, vive questa responsabilità in modo positivo, confidiamo che sarà capace di tradurre tutto questo in una grande gara.
Ho posto le stesse domande fatte alle altre atlete (manca l’intervista a Catherine Bertone, è in arrivo), per sapere come è stato il suo avvicinamento a quella che, personalmente, considero la gara più importante della sua vita agonistica, quantomeno per il prestigio.
Dove si è svolta la preparazione verso Berlino?
A Livigno, sono scesa un paio di volte per delle gare test, 10 k a Peschiera Borromeo (n.d.r. gara test corsa in 33:09!) e alla vittoriosa mezza di Tarragona, in Spagna.
Lavori principali? Chilometraggio settimanale? Numero di sedute?
Programma inizialmente modificato a causa di uno stop di due mesi in primavera, poi ho incrementato gradualmente il chilometraggio fino a totalizzare 160 km/settimana nel periodo di massimo carico. Le sedute erano mediamente 10, il lavoro più importante è stato 5 x 5000 metri, con un mille di recupero
Hai integrato la preparazione con altri sport?
La mia storia agonistica dice triathlon, quindi ovviamente ho integrato con nuoto e bicicletta, che ho alternato tra loro quando non facevo la doppia seduta di running
Domanda scontata e banale, ma inevitabile: obiettivi, ambizioni, speranze?
Ho fatto tutto quello che dovevo fare e penso anche bene, allora dico obiettivo personal best e provare ad entrare nelle prime 6
1 commento
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Martedì, 07 Agosto 2018 19:46
inviato da Gianni
Questa vince !
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