Supermaratoneti a fine 2018… la Guinness scorre a gogò
Un 2018 irripetibile per la maratona italiana, voracemente divorato dai macinatori di chilometri nostrani. Oltre alle “10 in 10” sul lago d’Orta ormai consolidate, si sono aggiunte le “12 in 12” della conca di Rieti e le 59 del parco Ruffini di Torino. Non sazi di maratone italiche, Vito Piero Ancora (classe 1953), Angela Gargano (1961), Carla Giovanna Gavazzeni (1954) e Michele Rizzitelli (1946) in piena estate hanno valicato le Alpi, allora verdeggianti, approdando a Bad Blumau (Austria) per aggiungerne un’altra decina al già pingue bottino; a maratona completata, ritempravano le membra nelle storiche acque termali ove si erano immersi anche i legionari romani. Il 2018 stava finendo, ma non la voglia di correre, e così nell’ultima decade di dicembre, Angela Gargano e chi scrive hanno riattraversato le Alpi, ormai innevate, per raggiungere la fredda e piovosa Amburgo, illuminata a festa per il Natale, scorrazzando per una decina di giorni nei suoi quartieri periferici, rivalutati da Christian Hottas, il capostipite di questa valorosa pattuglia sempre in corsa.
Ed il mitico traguardo delle 100 maratone in un anno, resistente da ben 16 anni, è stato finalmente polverizzato per ben tre volte (rimane da battere il più longevo, il primato europeo sui 200 metri del barlettano Pietro Mennea che 40 anni fa fece fermare il cronometro su 19”72, ma questo è un altro discorso). L’imperturbabile Vito Piero Ancora, con il suo passo cadenzato, ne ha completate 133 fra maratone ed ultra, per un totale di 5.910,917 km; il serioso Michele Rizzitelli, con la sua andatura in progressione, 124 = 5.453,60 km; la sempre sorridente Angela Gargano, con le sue lunghe gambe, 122 = 5.362,064 km. Una volta, questi podisti venivano indicati come i “faticatori della domenica”. Adesso, che si corre senza distinzione fra giorni festivi e feriali, la denominazione andrebbe aggiornata: “Quelli sempre in corsa?”.
Anche il numero delle maratone/ultra consecutive è stato frantumato. Enzo Caporaso s’è inventato una manifestazione tutta personale, denominandola “59 alla terza”, in omaggio alla sua data di nascita (29/02/1959). Ha trascorso tutto l’autunno a calpestare i viali del parco Ruffini di Torino su un percorso di circa 2 km, inebriandosi dell’esplosione dei colori del foliage. Quando ha iniziato, il 14 settembre, le grandi foglie palmate dei monumentali platani erano di color verde-speranza; gradualmente, hanno virato verso toni più caldi e accesi, caricandosi di sfumature rosse, gialle, arancione e marrone, rendendo magica l’atmosfera; poi, accarezzate dal vento, hanno abbandonato i rami planando al suolo, e si lamentavano crepitando, stritolate dalle suole dei podisti. Conclusa l’11 novembre la scorpacciata di chilometri, nel parco regnava il triste inverno con alberi spogli di chiome e foglie ordinatamente disposte sul bordo dei viali. 59 le sue “mini-ultramaratone” consecutive di 44,204 km; alle sue spalle Angela Gargano e Michele Rizzitelli con 23, Vito Piero Ancora con 18. Se la distanza fosse stata di 42,195 km, sarebbe stata da Guinness World Records per Angela Gargano: mentre rimane fermo a “sole” 17 maratone consecutive per una donna, stabilito dalla statunitenese di origini iraniane Parvaneh Moayedi nel 2013.
A proposito di G.W.R., sono in corso di registrazione alcuni primati stabiliti quest’anno da Angela Gargano, e non verrà ripetuta l’ingenuità del 2002 quando fu fatto omologare soltanto quello femminile delle 100 maratone e non anche quello di coppia. Per gare di coppia s’intendono esclusivamente quelle completate nella stessa maratona, anche con tempi diversi, da persone regolarmente sposate, durante il tempo del matrimonio. Sembra che nessuno al mondo abbia i numeri del duo Rizzitelli- Gargano, sia riferiti ad un anno che al totale, e a loro sarà dedicata la copertina del primo numero della rivista quadrimestrale “100MC Aktuell” edita da 100 Marathon Club Deutschland.
Un anno così prolifico ha fatto guadagnare numerose posizioni agli italiani presenti nella World Megamarathon Ranking 300+, la speciale classifica giapponese che mette in fila gli atleti con almeno 300 maratone/ultramaratone al 31/12/2018. Sono circa 800 i classificati, appartenenti a 40 nazionalità diverse. Gli italiani sono 54, di cui 4 donne. Di rilievo la 7^ posizione assoluta di Angela Gargano e la 16^ di Vito Piero Ancora.
CLASSIFICA MASCHILE al 31/12/2018
1) CHRISTIAN HOTTAS (DEU) 2.743
2) KALEVI SAUKKONEN (FIN) 2.267
3) LARRY MACON (USA) 2.109
16) VITO PIERO ANCORA (ITA) 1.180
42) MICHELE RIZZITELLI (ITA) 902
52) LORENZO GEMMA (ITA) 826
CLASSIFICA FEMMINILE al 31/12/2018
1) SIGRID EICHNER (DEU) 2.145
2) TOSHIKO WATANABE (JAP) 1.726
3) NORIKO SAKOTA (JAP) 1.164
4) YATOMI TACHEUCHI (JAP) 1.037
5) ROSEMARIE KOCEMBA (DEU)1.006
6) RITVA VALLIVAARA-PASTO (FIN) 916
7) ANGELA GARGANO (ITA) 913
15) MARINA MOCELLIN (ITA) 622
34) GIOVANNA CARLA GAVAZZENI (ITA) 498
39) MARIA RITA ZANABONI (ITA) 488
100) ROSA LETTIERI (ITA) 336
Un anno straordinario, dunque. Ma non bisogna mettere limiti alla provvidenza. Prima o poi, un altro Caporaso potrebbe sorgere, e in tanti sarebbero pronti a saltare sul treno a ubriacarsi di Guinness.
NdR. Non è mai inopportuno ricordare i due campioni e pionieri di questo genere di classifiche, gli scomparsi Giuseppe Togni e William Govi, che a partire dagli anni Ottanta raggranellarono in giro per il mondo, quasi sempre su gare ‘ufficiali’ e non autogestite, in simpatica rivalità che celava una profonda stima umana, 700 e passa maratone a testa. A loro va accomunato nel ricordo l’altro grande estinto Sergio Tampieri, fondatore del Club Supermarathon Italia, oggi presieduto da Paolo Gino. Dal sito del Club leggiamo proprio oggi, a firma del segretario Franco Scarpa, l’esaudimento di un voto espresso più volte da Michele Rizzitelli: “La novità di quest’anno sarà che, grazie alle possibilità offerte dal sito dove sono inserite le liste gare, sarà possibile fare l’aggiornamento il 30 giugno per cui chi è già nel ranking mondiale, o chi raggiungerà le 300 gare in tale data, verrà inserito”. [F.M.]
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