Fidal al voto post-Doha: Votantonio o … Alessandro Magno?
Articolo 10 dello Statuto FIDAL: “L’Assemblea Nazionale deve tenersi entro il 31 dicembre dell’anno di svolgimento dei Giochi Olimpici estivi”.
Dunque il 2020 sarà anno di proclami, promesse, colpi bassi e alti, una ridda di aria fritta e aria avvelenata, soprattutto di fronte all’umiliante spettacolo offerto dalla nostra Atletica da oltre 30 anni. Doha è ancora presente nella nostra memoria.
La campagna elettorale sembra però già essere iniziata, hanno fatto “outing” Vincenzo Parrinello e Alberto Morini.
Il Colonnello Parrinello, nato a Catania il 3 giugno 1958, Presidente delle Fiamme Gialle, Vicepresidente vicario di Alfio Giomi, degnissima persona, decisamente non sembra assicurare quel cambio di rotta di cui la Federazione ha urgente bisogno.
Il dottor Morini, nato a Lugo di Romagna il 16 novembre 1966, è stato Vicepresidente vicario di Franco Arese; ex atleta, nel 2012 fu catapultato ad assumere la leadership della squadra-Arese solo un mese prima delle elezioni, e fu inevitabilmente battuto da Alfio Giomi.
Probabilmente è solo una risposta di “pancia” a Parrinello, considerando la vicinanza di Morini a Stefano Mei, che, quasi sicuramente, sarà della partita per la Presidenza.
E’ palese che il tanto sospirato cambiamento è lontano da venire.
Bisogna cambiare rotta, ma il “sistema” ha la capacità di autodifendersi e mantenersi al vertice, in quanto è lui a stabilire le regole del gioco (se di gioco si può parlare).
La radice del male è la LEGGE ELETTORALE, il problema dei problemi.
Il sistema basato sulle graduatorie ha generato un’oligarchia, che tende a conservare le proprie posizioni nel proprio interesse, e quindi è restia a cercare nuove soluzioni e osare sperimentazioni innovative.
“L’atletica cambia presidente, ma non sa cambiare generazione” questo il titolo apparso su “La Stampa” del 3 dicembre 2012, che fotografava in modo spietato la realtà.
L’Assemblea dei delegati per l’elezione della nuova dirigenza nazionale era un rito bizantino, col lungo iter della verifica poteri, cui seguiva la “cerimonia” in cui i candidati presentavano il programma arcinoto e già votato dietro le quinte: si sapeva benissimo che le posizioni erano predefinite, bastava avere l’appoggio delle Società militari, che avevano in mano la maggioranza dei voti, e il gioco era fatto.
Nel 2016 la “riforma”: al posto dell’Assemblea dei delegati fu creata l’Assemblea delle Società , “ze pezo el tacon del buso”. Immaginiamo quante società si muovano a spese loro per recarsi, per esempio, a Taormina per partecipare ad un’assemblea col risultato predefinito. Probabilmente solo quelle con tanti voti, cioè quelle che fanno attività su pista, escludendo di fatto quelle podistiche che svolgono la maggior parte dell’attività e contribuiscono maggiormente alle casse della Federazione.
Alle ultime elezioni FIDAL 2462 Società avevano a disposizione 106.667 voti, poco più di 43 voti a testa, ma le “Sette Sorelle” disponevano di 2618 voti, cioè 374 a testa: è chiaro che le Società podistiche con 10 punti in tasca non vanno fino a Roma per votare. Per cui alla fine le Società presenti erano 740, ma 407 rappresentate per delega, pari al 30% delle aventi diritto, mentre il totale dei voti fu 77.612 pari al 73,7% .
Era stata proposta in sede di discussione dello Statuto un’Assemblea dislocata nel territorio, cioè 21 assemblee, - in 19 Comitati regionali, più Trento e Bolzano - in contemporanea in streaming, magari associate alle elezioni dei Comitati regionali e provinciali: un grande risparmio di tempo e denaro, ma fu rifiutato non si sa bene il perché.
E’ tuttavia essenziale un nuovo sistema di votazione capace di conciliare la qualità (graduatorie), con la quantità (si consideri che il settore Master rappresenta oggi circa il 70% dei tesserati e più o meno l’80 % degli introiti della Federazione).
La democrazia vorrebbe che ci fosse un voto per ogni tesserato: dirigente, atleta, tecnico, giudice, medico, procuratore, come proposto da alcuni, ma questo probabilmente andrebbe a detrimento della qualità; tuttavia occorre una maggiore attenzione alle società che curano particolarmente l’attività giovanile intrattenendo rapporti col mondo scolastico non solo dando supporto teorico, ma soprattutto pratico coi propri tecnici a fianco degli insegnanti di educazione fisica.
Occorre però non essere orientati solo alla pista, ma anche alla strada, dare più peso agli organizzatori, alle società che maggiormente partecipano alle manifestazioni non stadia, occorre una presa di coscienza di quello che l’atletica può comportare dal punto di vista economico: le sei maggiori maratone del mondo, New York, Londra, Berlino, Chicago, Boston e Tokyo registrano la partecipazione di 250.000 persone con un giro di affari di circa due miliardi di dollari.
Occorre soprattutto avere l’umiltà di riconoscere la stato di letargo in cui si trova l’atletica oggi, esaminare spassionatamente tutti gli aspetti che ne condizionano lo svolgimento, positivi e negativi, pensare gli interventi praticabili stabilendo le priorità, le risorse, le innovazioni, dandosi una roadmap da sviluppare in un orizzonte temporale medio e lungo; e poi iniziare, uscendo dagli schemi come Alessandro Magno a Gordio, che, non riuscendo a sciogliere il nodo, estrasse la spada e lo tagliò di netto.
elezioni |
FIDAL |
2016 |
||||||||||||||||
voti |
società |
100 + |
% VOTI |
100 + SOC |
-100 |
% SOC. |
voti |
società |
MILITARI |
|||||||||
ABRUZZO |
2.277 |
50 |
1.394 |
61 |
6 |
44 |
12 |
LOMBARDIA |
20.506 |
LOMBARDIA |
506 |
FF.GG |
325+ 482 |
807 |
||||
BASILICATA |
743 |
32 |
317 |
43 |
3 |
29 |
9,5 |
VENETO |
11.273 |
PUGLIA |
218 |
E.I. |
267 + 200 |
467 |
||||
BOLZANO |
2.299 |
53 |
1.259 |
55 |
7 |
46 |
13,2 |
EMILIA R |
9.013 |
PIEMONTE |
216 |
FF.OO |
535 |
|||||
CALABRIA |
1.102 |
47 |
0 |
0 |
0 |
47 |
0 |
LAZIO |
8.812 |
VENETO |
201 |
FORESTALE |
224 |
|||||
CAMPANIA |
3.821 |
106 |
2.117 |
55 |
9 |
97 |
8,5 |
PIEMONTE |
8.216 |
EMILIA R |
178 |
A.M. |
225 |
|||||
EMILIA R |
9.013 |
178 |
4.424 |
49 |
20 |
158 |
11,2 |
TOSCANA |
7.690 |
SICILIA |
158 |
FF.AA. |
200 |
|||||
FRIULI VG |
4.762 |
95 |
3.177 |
66,7 |
13 |
82 |
13,7 |
PUGLIA |
5.175 |
LAZIO |
133 |
CC BO |
160 |
|||||
LAZIO |
8.812 |
133 |
5.868 |
66,7 |
23 |
110 |
17,3 |
FRIULI VG |
4.762 |
TOSCANA |
126 |
2618 |
2,45 |
|||||
LIGURIA |
3.258 |
54 |
2.268 |
69,6 |
8 |
46 |
14,8 |
SICILIA |
4.439 |
SARDEGNA |
114 |
|||||||
LOMBARDIA |
20.506 |
506 |
12.089 |
59 |
45 |
461 |
8,9 |
CAMPANIA |
3.821 |
CAMPANIA |
106 |
CUS |
||||||
MARCHE |
3.739 |
74 |
2.148 |
57,5 |
7 |
67 |
9,5 |
MARCHE |
3.739 |
FRIULI VG |
95 |
TO |
663 |
|||||
MOLISE |
668 |
19 |
473 |
70,8 |
4 |
15 |
21,1 |
SARDEGNA |
3.484 |
MARCHE |
74 |
PR |
638 |
|||||
PIEMONTE |
8.216 |
216 |
4.701 |
57,2 |
20 |
196 |
9,3 |
LIGURIA |
3.258 |
LIGURIA |
54 |
PA |
610 |
|||||
PUGLIA |
5.175 |
218 |
2.096 |
40,5 |
13 |
205 |
6 |
TRENTO |
2.944 |
BOLZANO |
53 |
PI |
567 |
|||||
SARDEGNA |
3.484 |
114 |
1.223 |
35,1 |
6 |
108 |
5,3 |
BOLZANO |
2.299 |
ABRUZZO |
50 |
MI |
512 |
|||||
SICILIA |
4.439 |
158 |
1.548 |
34,8 |
8 |
150 |
5,1 |
ABRUZZO |
2.277 |
CALABRIA |
47 |
GE |
458 |
|||||
TOSCANA |
7.690 |
126 |
5.403 |
70,3 |
18 |
108 |
14,3 |
UMBRIA |
1.537 |
TRENTO |
36 |
CA |
280 |
|||||
TRENTO |
2.944 |
36 |
2.378 |
80,8 |
7 |
29 |
19,4 |
CALABRIA |
1.102 |
BASILICATA |
32 |
TS |
275 |
|||||
UMBRIA |
1.537 |
32 |
927 |
60,3 |
5 |
27 |
15,6 |
VDA |
909 |
UMBRIA |
32 |
BO |
250 |
|||||
VDA |
909 |
14 |
727 |
80 |
3 |
11 |
21,4 |
BASILICATA |
743 |
MOLISE |
19 |
PG |
235 |
|||||
VENETO |
11.273 |
201 |
7.570 |
66,7 |
29 |
172 |
14,4 |
MOLISE |
668 |
VDA |
14 |
BA |
199 |
|||||
106.667 |
2462 |
62.107 |
58,2 |
254 |
2208 |
11,5 |
106.667 |
2462 |
FG |
166 |
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