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Mar 25, 2020 3744volte

Cagliari - Comune all'attacco di podisti e passeggiatori

Uno dei tanti cartelli esposti in città Uno dei tanti cartelli esposti in città

Se non siamo al delirio totale davvero poco ci manca; succede nella civile Cagliari che le istituzioni, tra le tante cose che potrebbero e dovrebbero fare, decidono di prendersela con chi corre e addirittura chi cammina. Qui il punto non è certamente quello di disquisire sui soldi spesi bene o male, che poi sono quelli dei contribuenti, bensì dell’assurdo messaggio che si vuole far passare. E poi, quale sarebbe la connessione tra una persona intubata ed una che passeggia?

Una campagna di odio realizzata attraverso l’affissione di messaggi (ovviamente ci sono anche altri messaggi, quelli riservati a chi corre… ci mancherebbe) che è difficile non definire terroristici, colpendo ancora una volta una categoria che è improbabile abbia precise responsabilità della diffusione del virus. Tra l’altro, sia pure con tutti i limiti del caso, anche a Cagliari una minima movimentazione è tuttora garantita. Piacerebbe conoscere il pensiero in merito degli assessori allo sport e della sanità della città, ma anche della regione.

E’ inaccettabile, e non lo dico solo da podista e amante dell’atletica; in questo momento così critico dovrebbero passare ben altri messaggi. La gente oggi è incerta, preoccupata, viene facilmente da pensare che questa campagna non faccia altro che destabilizzare ulteriormente le persone.

Credo che i responsabili del Comune (ente firmatario dei messaggi esposti) si siano assunti una grossa responsabilità in merito alle potenziali conseguenze. In realtà spero che questa campagna venga immediatamente interrotta; davvero, non c’è bisogno di queste cose.

3 commenti

  • Link al commento Fabmarri Mercoledì, 25 Marzo 2020 18:10 inviato da Fabmarri

    Il messaggio del sindaco di Cagliari è perfettamente in linea con quello del cosiddetto governatore dell'Emilia -Romagna, come segnalato dal gruppo bolognese Wu Ming:

    "Se qualcuno mi viene a spiegare che rinunciare al jogging se non si è in sicurezza è un problema drammatico, lo prendo con me e lo porto a vedere i reparti ospedalieri". - Questo è un chiaro esempio di bullshit, nella precisa accezione proposta dal filosofo americano Harry G. Frankfurt: un’affermazione che non è vera né falsa ma soltanto non-pertinente e insensata. Siamo di fronte a una variante del notissimo imperativo: «Mangia anche se non ti piace, ché in Africa i bambini muoiono di fame!», cioè il più noto esempio di collegamento para-logico dall’esito inutilmente colpevolizzante. Dovrebbe essere ovvio, e invece tocca farlo notare: chi fa jogging o passeggia a distanza di sicurezza non ha responsabilità per l’aggravarsi della situazione negli ospedali. Quella responsabilità ce l’ha invece la stessa classe politica di cui Bonaccini è perfetto rappresentante.

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  • Link al commento Paola Cantoni Mercoledì, 25 Marzo 2020 17:56 inviato da Paola Cantoni

    CaroMaurizio, come sempre condivido il tuo pensiero. Credo da runner, da ciclista, ma prima ancora da persona, che oggi non serva cercare il capro espiatorio, così come non è servito il 22/2 prendersela con Mattia. Il virus lo si combatte con la speranza, con la positività e con il rispetto di tutti, oltre che con il lavoro di medici, infermieri,camionisti, forze dell’ordine. Un abbraccio... a presto. Paola

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  • Link al commento Aurelio Mercoledì, 25 Marzo 2020 17:42 inviato da Aurelio

    Concordo con il tuo pensiero Maurizio, in prima battuta ho pensato che vogliano ricalcare i messaggi che sono riportati sui pacchetti di sigarette...forse c’è poco in comune ma l’associazione di idee è stata quella.
    Io comunque #restoacasa....a no cavolo non posso ? (posso sdrammatizzare così?).

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