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Apr 23, 2020 2824volte

Una regola pratica per la fase 2

Si scaldano i motori dei runner in vista della ripartenza, probabilmente prevista per il 4 maggio prossimo venturo. Tutti sperano in un provvedimento che quantomeno annulli le proibizioni in alcune regioni ed il limite di prossimità alla propria abitazione che salvo casi speciali, come la provincia di Bolzano, limita molto i podisti.

In generale i runner si augurano che quando usciranno a correre, non vengano più linciati a parole, anche se c’è chi è già passato anche alle vie di fatto. Nel frattempo si accavallano le più disparate proposte da parte di politici, tuttologi ed anche addetti ai lavori. Quindi ci tocca sentire di tutto, dal viceministro che parla di 40 minuti al massimo ad altri che nel frattempo limiterebbero la corsa ai tesserati FIDAL.

Io credo che le nuove regole dovrebbero essere chiare e facilmente controllabili per evitare ai furbetti di turno di girovagare con l’alibi della corsa. Eviterei limiti temporali sempre difficilmente verificabili. Come fa la pattuglia dei carabinieri a sapere se sei fuori da tre ore o appena uscito? Per favore non pensiamo ad autocertificazioni facilmente falsificabili o a tassametri vari. Evitiamo di stabilire che il tesserato FIDAL può correre e quello UISP no, tanto se la tessera federale diventa un passaporto, prima di stasera potremmo già trovare false tessere disponibili on line.

Abbandoniamo per favore concetti vaghi di prossimità e ritorniamo a qualcosa di chiaro in termini di distanza: il territorio comunale di residenza o anche fino a comuni limitrofi perché in certi casi i comuni sono molto piccoli o conviene correre in un'altra direzione.

Quello che però dovrebbe fare la differenza è la corsa. L’atto di correre. Sono fuori da due ore ma sto correndo: va bene, vuol dire che sono un maratoneta. Son passati cinque minuti e passeggio: multa, significa che sono un perditempo. In questa maniera Giorgio Calcaterra e gli altri centochilometristi potranno allenarsi in funzione di ciò che è a loro richiesto. Idem i maratoneti fino a scendere al signore che ama fare 10 minuti di jogging. Anche per le forze dell’ordine sarebbe chiaro. Sta correndo? OK può continuare. Cammina? Se vogliamo possiamo fermarlo. Che non vuol dire multiamolo, ma semplicemente che se uno sta andando in giro e non è chiaro che sta facendo attività motoria o quanto consentito dalle nuove disposizioni, serviranno altre procedure o documentazioni per stabilirlo. Poi se i Carabinieri o chi per loro intendono fermare un sospetto che corre per altri motivi, sono ovviamente liberi di farlo, ma che stia facendo attività motoria è già acclarato.

Un indicatore democratico, proporzionato alle reali esigenze di ogni podista e senza scampo per chi vuol ciurlare nel manico. Unica limitazione le ripetute. Solo con recupero attivo ;-)

3 commenti

  • Link al commento Rodolfo Lollini Sabato, 25 Aprile 2020 13:06 inviato da Rodolfo Lollini

    No, AF, non sto scherzando. Intendo dire che se uno sta correndo dimostra esplicitamente che sta facendo attività sportiva. Se invece cammina, no.

    Sta correndo? OK può continuare.
    Cammina? Fermiamolo. Che non vuol dire fermiamolo per forza.
    Che non significa multiamolo, ma semplicemente che se uno sta andando in giro e non è chiaro che sta facendo attività motoria o quanto consentito dalle nuove disposizioni, serviranno altre procedure o documentazioni per stabilirlo.
    Poi se i Carabinieri o chi per loro intendono fermare un sospetto che corre per altri motivi, sono ovviamente liberi di farlo, ma che stia facendo attività motoria è già acclarato.

    Rapporto
  • Link al commento AF Venerdì, 24 Aprile 2020 15:03 inviato da AF

    "Anche per le forze dell’ordine sarebbe chiaro. Sta correndo? OK può continuare. Cammina? Fermiamolo".
    Sta scherzando, spero...

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  • Link al commento robertoM Giovedì, 23 Aprile 2020 16:10 inviato da robertoM

    Magari sbaglio, ma credo che alla base della proposta di "regola pratica" ci sia un malinteso: nel momento in cui l'attività motoria verrà nuovamente consentita, mantenendo le regole ormai consuete (mantenere le distanze, coprire naso e bocca, uscire da soli), lo sarà per tutti. Runner, marciatori, camminatori e passeggiatori avranno gli stessi diritti e obblighi. Non credo proprio che nessuno si preoccupi di allentare le restrizioni per venire incontro alle esigenze dei runner, ma a quelle ben più generali di tutta la popolazione che non ne può più di stare in casa e preme per uscire all'aria aperta. Ovviamente ne beneficeremo anche noi che potremo riprendere gli allenamenti in modo più agevole rispetto all'attuale situazione.

    Rapporto

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