I furbetti delle Virtual Run
I lettori che mi seguono da un po’, sanno bene che tra le mie passioni c’è anche quella di “celebrare” coloro che non stanno alle regole, pur di millantare un traguardo raggiunto, sia esso un premio di categoria o un record personale su una distanza o più semplicemente il completamento di una lunga gara. Caso classico quello dei “maratoneti” a New York che arrivati al km 26, confondendo chilometri con miglia ed essendo nei pressi del Central Park, tagliano e si presentano all’arrivo per poi sfoggiare foto con medaglia sui social network o in ufficio.
La lista dei trucchi è lunghissima e molti di Voi contribuiscono alla causa e mi segnalano casi meritevoli di recensione. Poiché i tempi cambiano ed attualmente, per necessità, vanno di gran moda le gare virtuali, faccio una domanda retorica: pensate forse che i furbetti si astengano dal loro vizietto? Certo che no. L’occasione fa il runner ladro e dunque ecco i nostri splendidi operare in vari modi. Dal carico manuale della prestazione sul GPS, lasciato alla totale discrezionalità del soggetto, alla corsa in… bicicletta per passare alla specialità della casa, ovvero la corsa in discesa. Complici l’assenza di controlli o anche regolamenti non molto dettagliati circa il luogo dove correre la distanza o il massimo delta possibile in termini di altitudine, ecco i nostri eroi scegliere “discese ardite”, per citare una canzone di Mogol-Battisti ed ottenere tempi sospetti che non sono nelle loro corde vocali, per rimanere in tema musicale.
Ovviamente in questi casi la gravità del comportamento è direttamente proporzionale al contesto in cui viene effettuata. E’ una sfida tra amici o tra compagni di squadra? Una corsa benefica senza premi in palio? Fatto il “numero” poi lo confesso gestendo la cosa come uno scherzo? E’ un conto. Se invece sono un atleta elite, lo faccio in una gara virtuale, ma con premi in palio che riesco a vincere, ritengo sia un comportamento censurabile.
Insomma, se scrivessi adesso il mio libro “Gran Criterium Internazionale”, al capitolo sui tagliatori dove il protagonista elenca ad un amico trucchi e trucchetti di questa gente, oggi dovrei allungare la lista con questi nuovi elementi. Scusate la marchetta per il libro, ma io non mi metto in tasca un euro si tratta di offerte direttamente all’ONLUS, quindi è tutto a fin di bene. Se ne volete una copia scrivetemi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net
2 commenti
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Lunedì, 13 Luglio 2020 08:50
inviato da Eugenio Muscogiuri
Articolo inutile.
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