Sportivi 'di peso': che male c'è?
“E’ un insulto all’atletica, quello che state vedendo non è sport…” Queste sarebbero pressapoco (stando al web) le parole che lo speaker della Cinque Mulini avrebbe pronunciato, quando sul maxischermo sul campo di gara di S. Vittore Olona sono comparse delle immagini RAI che mostravano Marco Ascari, un ragazzo sovrappeso, che aveva da poco preso il via della sua batteria, ed era già distaccato dagli altri suoi compagni di gara. Marco, concordandolo preventivamente con l’organizzazione, si è fermato dopo il primo giro (altri dicono dopo il secondo - in classifica comunque non appare). Non ha fatto nulla di male, ha regolarmente pagato l’iscrizione e si è messo a correre così come il regolamento di gara gli dava diritto di fare. Perché quindi quell’accanirsi su di lui? Perché quelle parole?
Marco Ascari è un amatore, gli amatori sono la linfa vitale di tutte le gare, senza gli amatori non esisterebbero le gare, senza gli amatori gli speaker non potrebbero essere pagati.
Ascari
Lo sport è pieno di esempi di personaggi, diciamo così, fuori forma: ricordate Paul Gascoigne? Newcastle, Tottenham, Lazio e altre squadre si ricordano delle sue giocate, ma anche delle sue bizzarrie. Rimanendo nel calcio Maradona non era di certo un fuscello, e non lo è nemmeno il brasiliano Felipe Sodihna che dopo aver militato in Serie A e B ora è accasato a Rezzato.
E che dire del “barone” Andrea Lo Cicero? 103 partite con la nazionale di rugby per il pilone sinistro. 188 cm per 152 kg, questo era William Perry soprannominato il frigorifero che con i Chicago Bears vinse il Super Bowl nel 1986.
Per rimanere nella corsa mi vengono in mente Vito Piero Ancora (colui che in Italia ha portato a termine più maratone) e Gianfranco Gozzi da Calderara di Reno.
Speriamo che chi ha pronunciato quelle parole voglia fare chiarezza, prima di tutto con Marco Ascari e poi con il comitato organizzatore della manifestazione.
3 commenti
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Domenica, 18 Febbraio 2018 22:40
inviato da FRANCESCO
Viva la cinque mulini .Gara unica nel suo genere e staff organizzativo perfetto sempre.
Si vince e si è bravi si perde e si è asini. Quando si accetta la competizione questo è il prezzo che si deve pagare.
Nessuna offesa un commento + o - ACCETTABILE.
Peccato non esserci stato quest'anno con il mini team. FORZA CINQUE MULINI tutti assolti con formula piena.
FV -
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Martedì, 13 Febbraio 2018 12:07
inviato da sebastiano scuderi
Ai tempi dell’antica Grecia i protagonisti erano gli ATLETI dal termine athletes, che vuol dire LOTTATORE, erano guerrieri che ogni quattro anni deponevano le armi e si sfidavano in modo incruento nelle Olimpiadi e tutte le specialità, non solo dell’atletica leggera, erano degli esercizi finalizzati all’attività bellica.
Dagli anni ‘80 il panorama è profondamente cambiato a causa del Podismo, l’atletica è l’unico sport in cui si può gareggiare coi campioni più prestigiosi, ma l’apertura democratica a TUTTI, non correttamente gestita, ha portato ad un impoverimento dell’atletica di vertice anziché ad un arricchimento dello sport di base.
A prescindere dall'aspetto umano e dal politicamente corretto, è comprensibile che ad una manifestazione prestigiosa con 86 anni di storia debbano partecipare atleti veri, per i "tapascioni" ci sono le NON competitive, le ludico motorie e anche le competitive di secondo piano, fare sport è giusto, fare agonismo è un'altra cosa.
Ho sempre sostenuto che ci dovrebbero essere una Federazione Podistica Italiana e una Federazione di Atletica Leggera, il podismo è una cosa, la corsa su strada è un'altra, negli anni '70 alle gare FIDAL potevano partecipare solo gli under 40, poi arrivarono gli Amatori e i Veterani accanto ai Senior e ai Master e tutto si è mischiato in gare solo open, che un tempo erano l'eccezione. Occorre uscire dall'equivoco, ma alla FIDAL non conviene, i "podisti" portano molta "acqua" al mulino e ai podisti fa paicere poter partecipare a tutte le gare in calendario, FIDAL, EPS, Non competitive, Ludico Motorie in un grande Carnevale che dura tutto l'anno. -
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Lunedì, 12 Febbraio 2018 16:29
inviato da Rodolfo Lollini
Maleducazione + mancanza di professionalità + clamoroso autogol commerciale
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Ciò premesso e ribadito il pieno diritto a gareggiare della persona in questione, meglio non fare passare il concetto che grasso è bello, perchè andare sovrappeso è pericoloso per la salute. Quindi ben vengano diete e corse, comprese le partecipazioni a tutte le gare che si vuol fare. L'unico che può (gentilmente) fermarlo è solo il medico che rilascia il certificato agonistico.
Firmato: uno che dovrebbe perdere 10 kg
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