Olimpiadi e “Roma 2024”: la spada che pende su Mei
La notizia del giorno 20 luglio sul sito della Federazione non è la “mostruosa” spedizione su Tokyo (ma i Giochi si faranno?), la più imponente di sempre: 76 atleti, di cui 64 con le stellette, ma quella titolata Consiglio, ancora uno stop su Roma 2024.
Come già accaduto una settimana fa, l'assenza di sette consiglieri impedisce di deliberare la costituzione della nuova Fondazione per l'organizzazione degli Europei. Il Presidente Mei: ''Valuterò ogni azione con la dovuta urgenza''.
Cosa sta accadendo a Roma?
Nel comunicato si mette in evidenza l’assenza dei sette consiglieri aderenti ad “Insieme per l’Atletica”, problema che avevamo già evidenziato il giorno delle elezioni del nuovo Consiglio Federale, con un presidente che poteva contare solo su quattro dei dodici consiglieri.
Per amore della verità, occorre esaminare le mosse del Presidente in questi cinque mesi di mandato.
Nella prima riunione ha posto all’approvazione del Consiglio la nomina a Segretario Generale del dottor Alessandro Londi. Come ha fatto notare la consigliera Anna Rita Balzani, la nomina senza bando pubblico è un’anomalia grave, oltre tutto senza un’informativa ai consiglieri. La delibera è stata approvata a “maggioranza” con otto astenuti (!?)
- Revisione del contratto con Infront dal primo luglio con possibile annullamento, anche perché la pandemia ha prosciugato gli introiti.
- Ultimo colpo a sorpresa: la modifica dello statuto della Fondazione Roma 2024 sorta per gli Europei di Atletica leggera a Roma. Il presidente onorario Gianni Gola si è detto disponibile a entrare nel nuovo comitato organizzatore.
Il Consiglio Federale del 20 luglio aveva proprio questo argomento: Comitato organizzatore dei Campionati Europei di Atletica Leggera Roma 2024. - Costituzione nuova Fondazione e delega al Presidente Federale agli adempimenti conseguenti e all’eventuale nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione.
Il Presidente Mei dichiara: "Non comprendo questo atteggiamento, sicuramente non riferibile alla critica politica giacché, a leggere taluni comunicati, la maggioranza del Consiglio non sarebbe con me.”
Come stanno le cose?
La Fondazione Roma 2024 deliberata dalla FIDAL sta operando da sei mesi, lo Statuto prevede la partecipazione di FIDAL, CONI, Sport e Salute, Comune di Roma, Regione Lazio e Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio.
La Fondazione ha rispettato gli accordi con European Athletics, manca solo il versamento di € 100.000, già deliberato da FIDAL.
Mei propone di far recedere i soggetti aderenti alla Fondazione in quanto l’iter di riconoscimento e il conferimento della personalità giuridica necessitano della presenza del patrimonio, cioè il versamento di cui sopra: basta farlo e tutto è risolto.
Questa azione oltre a tutto non garantisce la nuova adesione dei soggetti interessati, i quali potrebbero portare in giudizio la FIDAL per mancato adempimento delle condizioni previste.
Nel comunicato di convocazione del Consiglio del 20 luglio si fa riferimento a delega al Presidente Federale agli adempimenti conseguenti e all’eventuale nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione.
“Chi pensa male fa peccato, ma spesso ci azzecca”… sembra di capire che il Presidente voglia avere carta bianca nella gestione di Roma 2024; fin dall’inizio del suo mandato ha posto un problema che non c’è, e che potrebbe portare ad una cancellazione degli Europei all’Italia.
C’è di più, la mancanza di una maggioranza coesa, e il timore di essere sconfessato da votazioni contrarie, obbliga il Presidente a trovare soluzioni al limite. E’ la situazione di stallo, che avevamo previsto il giorno delle elezioni: ma quanto di tutto ciò sarà realizzabile, a prescindere dalla situazione congiunturale sfavorevole, se la maggioranza del Consiglio, che aveva aderito ad un altro programma, non si sentirà di votare a favore? E’ questa la spada di Damocle che sarà difficile scansare.
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