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Gen 03, 2022 2357volte

Lettera al Babbo Natale dell'Atletica Italiana

Lettera al Babbo Natale dell'Atletica Italiana Foto: R Mandelli

Natale ormai è passato, ma la lettera/appello firmata dal Presidente della FIDAL Lombardia è di stretta attualità e lo sarà anche dopo la Befana poiché in questo caso la famosa regola "passata la festa, gabbato lo santo" è inapplicabile. Prima di augurarvi una buona lettura mi permetto solo di aggiungere la mia ben più modesta firma all'elenco di persone e società che hanno già aderito a questo appello (RL)

 

 

Caro Babbo Natale,

l’Atletica Italiana ha costruito in questi anni tante sinergie che hanno portato ai risultati che a partire dagli Europei Indoor fino agli Europei di Cross, passando per la Coppa Europa e le Olimpiadi di Tokyo, hanno inorgoglito tutti noi.

Questi risultati non sono frutto del caso, ma di tanto lavoro profuso negli anni da parte di tante persone appassionate e competenti. Atleti, tecnici, dirigenti, giudici che si sono messi in gioco e che sul dialogo e sull’apertura mentale hanno costruito un modello che ha permesso ai migliori atleti di potersi esprimere al meglio nelle occasioni che contavano.

Oggi siamo di fronte ad un bivio. Abbandonare la strada intrapresa, oppure migliorare ciò che è migliorabile e tentare di replicare i risultati che si sono ottenuti.

È passato quasi un anno dalle elezioni del 31 gennaio. Sarebbe il caso di abbandonare le vendette trasversali e quelle mirate, cercando di recuperare un senso di comunità per poter operare veramente a pieno regime in favore di tutti gli operatori dell’Atletica Italiana. Le norme che sta varando il Governo in queste ore, potrebbero anche penalizzare ancora una volta il settore dei “Mass Event”, settore a cui sono legato il 50% dei tesseramenti e delle affiliazioni, comparto delicato per le entrate federali, ma soprattutto per la diffusione e socializzazione del gesto atletico che le tante società distribuite sul territorio promuovono a fronte di tanti sacrifici.

Quindi, caro Babbo Natale, ti ringraziamo del regalo che ci hai fatto (€1.679.000 in più rispetto al 2021), che speriamo sia distribuito in gran parte alle società che sono in grande affanno, ma ti chiediamo altri regali:

1)    Una dirigenza che non si arrocchi su un risultato che è stato di fatto contrastato e che ha impedito una sana dialettica che potesse apportare un reale contributo al “bene dell’atletica”.

2)    Che le società vengano rispettate (negli Awards sono state semplicemente cancellate!) e possano avere nei tempi corretti quello che è il fondamento dell’attività: Regolamenti, minimi di accesso, contributi.

3)    Che queste regole abbiano un senso e che fossero preventivamente sottoposte alle società. Perché chi si occupa dell’atletica “sul campo” ha forse una sensibilità maggiore rispetto a chi vive realtà virtuali, intento solo a fare interviste e a ricevere e distribuire premi. Continuiamo a pensare che il Challenge e lo sdoppiamento dei campionati Junior Promesse siano semplicemente sbagliati.

4)    Che si facciano scelte comunicative tempestive ed intelligenti. Nell’anno migliore della Storia dell’Atletica Italiana, abbiamo trasmesso gli “Awards” su Sky, quando la Rai in questi anni ha trasmesso l’atletica in lungo e largo, offrendoci anche qualche soldino. Crediamo che chiunque abbia un minimo di conoscenza dei meccanismi della comunicazione possa comprendere come la Rai non abbia apprezzato questo atteggiamento.

5)    Che si definisca formalmente la posizione del Segretario Generale, dimissionario, fino a comunicazione contraria, con un contratto misterioso che non conoscono neanche i consiglieri, inadeguato al suo ruolo, da quello che abbiamo visto in occasioni pubbliche, fino alle lamentele che arrivano da Via Flaminia e da Palazzo H.

6)    Che una grande manifestazione che ci è stata assegnata come i Campionati Europei del 2024, abbia una guida competente e che ci si muova in fretta per sviluppare un progetto che al momento è completamente fermo.

7)    Che veramente si parli di merito, e non si sbandieri semplicemente per fare immagine, ma si applichi sul serio. Ci sembra, per quanto visto finora, che in alcuni casi si sia scelto in base alle “amicizie” rispetto alle competenze.

8)     Che vengano valorizzati i comitati territoriali, spina dorsale dell’atletica italiana insieme alle società, al momento abbandonati a se stessi.

9)    Che si sviluppino progetti per la promozione dell’atletica sfruttando l’eco delle vittorie olimpiche e non solo. Qualcuno in Federazione è in grado di scrivere qualcosa che possa partorire progetti seri, tangibili, e non progetti divisivi come quello del Challenge? Qualcuno è in grado di dire la verità su un Golden Gala passato dal 4° posto nei Meeting internazionali del 2020 al 10° del 2021? Altro che scommessa vinta.

10)   Che si attui un piano di formazione a tutti i livelli, dirigenti, tecnici, giudici che possa migliorare le competenze, sviluppare modelli tecnici aggiornati e ringiovanire un settore fondamentale come quello dei Giudici? (In un anno, non è stato organizzato né programmato alcun corso per il livello di Allenatore, per il quale ci sono almeno 800 tecnici in lista d’attesa).

Caro Babbo Natale, sappiamo che la lista dei regali è lunga, ma sognare non costa niente. Prendere posizione invece costa, e molto. C’è chi ha il coraggio di farlo mentre altri preferiscono lamentarsi in privato e sorridere in pubblico. Non non abbiamo paura di esporci, forti delle nostre convinzioni e liberi da interessi personali.

AUGURI DI BUONE FESTE AGLI ATLETI, AI TECNICI, AI DIRIGENTI, AI GIUDICI E, AGLI APPASSIONATI DEL NOSTRO MERAVIGLIOSO SPORT

Bruno Cappello, Roberto De Benedittis, Andrea De Lazzari, Luigi D’Onofrio, Sabrina Fraccaroli, Carlo Giordani, Roberto Goffi, Giacomo Leone, Gianni Mauri, Alessandra Palombo, Gaspare Polizzi, Carlo Stassano, Aldo Zanetti, Giuseppe Zoni e con noi 91 società che condividono queste riflessioni

 

 

1 commento

  • Link al commento Busseni Angela Mercoledì, 05 Gennaio 2022 06:52 inviato da Busseni Angela

    Togliere sta Benedetta runcard che toglie iscritti alle società. Le quali organizzano gare con tanta fatica . La runcard è solo per chi vuole incassare soldi dagli atleti. Bella lettera scritta e condivido quasi tutto .

    Rapporto

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