Dopo il COVID sei obbligato a rifare la visita medica agonistica!
Basta leggere le confessioni di qualche runner sui social media oppure ascoltare i commenti di alcuni compagni di squadra o di allenamento per capire che questo concetto non è chiaro a tutti. Ciò premesso, come Podisti.Net proviamo a fare “servizio pubblico”.
Il nocciolo del messaggio è il seguente: se Ti ammali di COVID, non basta guarire per ritornare a gareggiare. Esiste un protocollo per il ritorno all’attività agonistica. Ecco il link con la circolare del Ministero della salute datata 18/1/2022 (grazie per la segnalazione del lettore Valerio Vergani). Notate bene, si tratta di una nuova edizione, ma queste norme erano già valide in precedenza, anzi erano più rigide delle attuali.
Premesso che non vogliamo sostituirci alla autorità competenti e che comunque Vi rimandiamo ad un’attenta lettura del documento stesso, volendo riassumere e riferendoci solo al caso migliore, ovvero quello di soggetto/atleta che si ammala di COVID restando sostanzialmente “asintomatico” ed ovviamente senza necessità di un ricovero, prima di gareggiare deve attendere qualche giorno (se non sbagliamo sono 7 per gli under 40 e 14 per gli over) e poi rifare la visita di idoneità agonistica anche se la stessa non è ancora “scaduta”. Ormai tutti i centri di medicina sportiva sanno come comportarsi e basta rivolgersi a loro per avere tutti i dettagli.
Ciò premesso vanno sottolineati tre punti relativi a questa procedura di “return to play”. Il primo è che il documento della FMSI, la Federazione dei Medici Sportivi Italiani va applicata a tutti gli sport. Il secondo è che le società sportive svolgono un ruolo chiave che probabilmente è più facile da attuare per i giochi di squadra, dove va schierata una formazione che non per discipline di sport sostanzialmente individuali come quelle legate alla corsa, dove magari un atleta amatore s’iscrive direttamente ad una competizione all’insaputa della società stessa che però dovrebbe fare informazione. Ultimo punto è che queste disposizioni si rivolgono ad atleti non agonisti, quindi gli esempi di calciatori, cestisti o pallavolisti della massima serie che il giorno dopo essere ritornati negativi scendono in campo, creano involontariamente confusione tra gli sportivi dilettanti.
Concludiamo sottolineando come in funzione dell’evoluzione della situazione pandemica, la situazione è in costante cambiamento e quindi Vi consigliamo di seguire con attenzione i futuri sviluppi.
Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.Net
1 commento
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Lunedì, 24 Gennaio 2022 22:33
inviato da Valerio Vergani
Buonasera, in realtà il link relativo al protocollo per il rientro all'attività agonistica è sbagliato: quel link fa riferimento al protocollo del 13/01/2021, reso obsoleto dalle nuove raccomandazioni del 18/01/2022, che trovate qui : https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2022&codLeg=85214&parte=1%20&serie=null
La sostanziale differenza per gli amatori over 40 con malattia lieve (gruppo A1 del protocollo) è che non è più richiesto l'ecocardiogramma color-doppler.
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