Spunti di riflessione dai Campionati Regionali Master di Busto Arsizio
Sabato 29 e domenica 29 Maggio si sono svolti i Campionati Individuali master su pista. Ne approfitto per alcune riflessioni che mi fa piacere condividere con Voi. Tra le più positive senza dubbio accomuno la location e gli organizzatori. La pista di Busto Arsizio è stata recentemente rinnovata ed è ben tenuta. Ammetto di avere un debole per il colore azzurro, ma al di là delle preferenze cromatiche è dotata di 8 corsie e non solo di 6 come in altre località. Questo aiuta molto sulle gare veloci, riducendo il numero di batterie richieste. Idem per spogliatoi e strutture, tutto OK. Finalmente si rivedono le docce, queste sconosciute durante la pandemia. Un bravo a tutti i volontari ed il personale federale presente.
Programma denso che proponeva oltre quaranta tra gare di corsa, salti e lanci su cui mi è impossibile fare un bilancio tecnico. Per ogni dettaglio trovate qui il link FIDAL con i risultati. Di certo si è visto di tutto, da veri campioni a chi magari per l’occasione ha provato una distanza o una specialità. Oppure era proprio la prima volta che si avventurava in pista. Spinto da compagni di società. Ecco un altro punto decisamente positivo. Molte società hanno fatto gruppo ed è stato bello passare qualche ora insieme, tifare e poi gareggiare col sostegno degli altri. Il tutto in un clima di perfetto fairplay con “avversari” che spesso conosciamo bene.
Nei risultati troverete, nell’ultima colonna, la voce “punti”, una sorta di pagella del risultato, indicativamente compresa nell’intervallo tra 0 e poco più di 1000 Quindi, ad esempio, quando leggerete che Cinzia Zugnoni, classe 1970 ha corso i 5000 metri in 19’22”, capirete che i 934 punti che si è guadagnata sono un punteggio alto che viene assegnato, tramite precisi “algoritmi” ad una cinquantaduenne che viaggia sotto i 4 al chilometro. Bravissima lei che è la nuova campionessa regionale SF50. Chiaro che se moltiplichiamo le oltre 40 gare/concorsi per tutte le categorie master capirete bene come in alcuni casi titoli e relativi podi siano stati meritatissimi mentre in altri sia stata premiata la semplice presenza che comunque è sempre lodevole. In tali situazioni i “punti” parleranno chiaro sul valore assoluto della prestazione.
Tra i chiaroscuri indico solo un paio di punti. Il primo è quello relativo alla comunicazione della data di svolgimento. Per motivi che saranno sicuramente validi, ma che non conosco, sembra impossibile stabilirlo ad inizio stagione, onde evitare almeno per la pista, concomitanze con altre manifestazioni. Con gli organizzatori che sarebbero ben felici di conoscere la data in anticipo e poi regolarsi di conseguenza.
Il secondo relativo a premi e premiazioni. Da affezionato frequentatore ho notato che le magliette con la scritta “Campione Regionale”, da eleganti polo (a Desenzano se ricordo bene) si sono trasformate in tecniche a maniche lunghe, poi a maniche corte e ieri non sono state nemmeno distribuite ai vincitori delle gare di staffetta, figli di un dio minore. Stessa cosa dicasi per le medaglie che si sono notevolmente rimpicciolite ed ormai non riportano più alcuna scritta che evochi la vittoria del titolo. Sembrano di partecipazione.
Concludo con un episodio tragicomico che mi ha visto nel ruolo di vittima. Tra gli immeritati vincitori di una 4x400 metri anche il sottoscritto. E qui torniamo ai summenzionati “punti FIDAL” che sono stati la miseria di 98. Anche se c’è stato chi ha fatto peggio ;-). Chiamati sul più alto gradino del podio, siamo stati acclamati dallo speaker come “Campioni Regionali”, premiati con medaglia “d’oro” ed andati a casa con questa grande soddisfazione. Peccato che nelle classifiche online che ho consultato oggi, ci sia una staffetta SM65 che ha fatto meglio di noi. Ma allora, siamo o non siamo Campioni Regionali?!? Ai posteri o a qualche gentile funzionario FIDAL in lettura, l'ardua sentenza.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
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