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Giu 25, 2022 Sebastiano Scuderi 2798volte

Il generale Parrinello va in pensione

Premiazione sciistica Premiazione sciistica Ufficio stampa Fiamme Gialle

Fra pochi giorni il Generale Vincenzo Parrinello andrà in pensione, ha appena compiuto 64 anni, di cui 37 passati nello sport. (Qui sotto pubblichiamo un largo stralcio del suo saluto di congedo, e il comunicato della Guardia di Finanza su un cimelio tempestivamente assegnatogli). 
A leggere il suo curriculum da responsabile, iniziato dalla sezione Atletica Leggera delle Fiamme Gialle nell’85 fino ai giorni nostri, si resta colpiti dalla sua attività, che lo ha visto impegnato anche nella Pallavolo, nello Sci, nella Canoa e naturalmente nel CONI: un uomo per tutte le stagioni, verrebbe da dire.
Venendo agli ultimi tempi, è stato per otto anni alla Fidal il vice di Giomi; le elezioni del 2020 sembravano l’occasione per diventare presidente, ma il COVID ci ha messo la coda e a furia di rinvii  si è arrivati al 31 gennaio 2021.
La vittoria era a portata di mano, visti gli avversari: Stefano Mei, già battuto sonoramente quattro anni prima da Giomi, e Fabbricini, un outsider di 76 anni.  
A sostenere Parrinello i “Volonterosi” di Insieme per l’Atletica, che da due anni portavano avanti un progetto di cambiamento nella gestione dell’atletica, un rinnovamento richiesto e sperato da tutti. 
La prima votazione aveva visto Parrinello con 24.286 voti (41,17 %) davanti a Mei con 21.563 (36,56 %) e Fabbricini 13.140 (22,27 %), su un totale di voti 58.989.
Ma al ballottaggio Mei è salito a 31.051 (53,6%), contro i 26.917 di Parrinello (46,4% ): totale voti 57.968, un migliaio di astenuti; chiara manifestazione di sfiducia, visto che i Volonterosi di Parrinello avevano conquistato sette delle dodici poltrone: Sergio Baldo 24.581, Grazia Maria Vanni 22.745, Oscar Campari 22.396, Annarita Balzani 21.958, Sandro Del Naia 21.615 ai primi cinque posti dei dirigenti, e due atleti Elisabetta Artuso 61 e Margherita Magnani 93.

Cosa farà adesso Parrinello? Come tutti i pensionati si cercherà un hobby per passare le giornate o continuerà a occuparsi di Atletica; e con chi?
Dopo tanto impegno nello sport, gli auguro un meritato riposo. 

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Il Grazie! di Vincenzo Parrinello (24 giugno)

Dopo poco meno di 40 anni nella Guardia di Finanza, quasi interamente trascorsi nelle Fiamme Gialle e nello sport, giovedì 30 giugno lascerò il servizio attivo. È stato un percorso straordinario e ricchissimo di soddisfazioni, ed in questo momento sento il dovere di manifestare la mia profonda e sincera gratitudine per quanto, da varie parti, ricevuto.

Innanzitutto, il mio grazie va alla Guardia di Finanza, che mi ha dato la possibilità di maturare questa esperienza e di arricchire, negli anni, il mio bagaglio professionale, coniugando il mio lavoro con una delle mie più grandi passioni, lo sport. Di questo privilegio sono e sarò sempre consapevole e profondamente grato.

In secondo luogo, il mio ringraziamento va agli atleti, non soltanto per le tantissime ed irripetibili emozioni che mi hanno regalato in tutto questo tempo, ma anche per quello che mi hanno insegnato. E’ da alcuni di loro, infatti, che ho imparato il valore della tenacia, del tener duro e del sapersi rialzare superando momenti davvero terribili; da altri, ho cercato di mutuare l’equilibrio, la correttezza, e la capacità di saper rivestire ruoli anche molto diversi rimanendo se stessi; infine, da alcuni, che hanno ad esempio devoluto cospicui premi o in un caso un anno intero di stipendio agli orfani dei militari della Guardia di Finanza, ho avuto incredibili esempi di generosità e sensibilità verso i meno fortunati.

Ho sempre pensato che il primo compito di un dirigente sportivo fosse nei loro confronti, e consistesse nell’adoperarsi senza risparmio per metterli nelle migliori condizioni possibili per esprimere il loro potenziale: per questo fine ho impiegato tutte le mie energie, ma sento comunque di dover chiedere scusa a tutti coloro nei confronti dei quali, pur involontariamente, non fossi riuscito a raggiungerlo.

Non mi sono mai sentito un uomo solo al comando, e per questo desidero manifestare la mia gratitudine ai miei superiori, per la fiducia che mi hanno sempre dimostrato, a tutti i colleghi con i quali siamo riusciti a realizzare un grande gioco di squadra ed ai collaboratori che sono stati al mio fianco in questo lungo cammino: senza di loro non avrei potuto certo realizzare le iniziative ed i progetti con cui ho cercato di arricchire, spero riuscendo più spesso che fallendo, il percorso delle Fiamme Gialle, ed a loro riconosco come seguirmi e supportarmi non sia sempre stato facile.

Anche a tutti gli operatori della comunicazione devo il mio grazie, tanto a coloro che hanno sempre dimostrato vicinanza ed attenzione al mio operato, quanto a chi non mi ha risparmiato critiche, aiutandomi a mettermi in discussione e a capire prima e meglio dove avessi sbagliato.

Ed ancora, un grazie di cuore a tutte le donne e gli uomini delle Istituzioni, ai dirigenti sportivi, ai tanti partner, agli amici, che con passione ed entusiasmo ci sono stati vicini nelle nostre iniziative ed hanno reso possibili i nostri progetti, spesso ambiziosi ed altrettanto spesso innovativi. Mi piace ricordare, solo tra gli ultimi, l’Asta di beneficienza e il Meeting We run together organizzati con gli amici di Athletica Vaticana, la caratterizzazione della Metro Cipro in occasione del Centenario dell’atletica, il Premio Fiamme Gialle Studio e Sport, il Progetto Sport e Legalità, il Bilancio Sociale.

Come dicevo all’inizio, saluto tutti dopo un periodo lunghissimo e ricco di soddisfazioni professionali ed umane, ma anche di difficoltà, e tutto rimarrà per sempre nel mio cuore. Ma se mi dovessero chiedere se c’è qualcosa di cui oggi mi sento particolarmente fiero, risponderei di essere orgoglioso di due cose: di aver partecipato, con le Fiamme Gialle, ad una profonda e radicale trasformazione del modello di Gruppo Sportivo Militare, implementando la naturale vocazione dell’alta qualificazione tecnica con l’organizzazione di eventi, l’attenzione ai giovani ed al territorio, la collaborazione con la Scuola, l’attenzione al sociale; e di aver sempre orientato la mia azione al rispetto delle regole, restando sempre fedele a quei valori, con cui sono cresciuto e che sono stati alla base della mia educazione, anche quando questo è costato qualche risultato, o la rinuncia a perseguire qualche pur prestigioso obiettivo personale.

Lascio le Fiamme Gialle, cui mi lega un sentimento che potete ben immaginare, in ottime mani: solo una responsabile organizzazione può far crescere lo sport ed i suoi meravigliosi e straordinari valori.

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Comunicato stampa Fiamme Gialle (25 giugno)

Il Generale Vincenzo Parrinello e l’Avvocato Giovanni Fontana “Maestri di sci Honoris Causa”

Stamani, nell’ufficio del Presidente del Coni Giovanni Malagò, cerimonia di consegna dell’attestato di “Maestro di Sci Honoris Causa” al Gen. B. Vincenzo Parrinello e all’ Avv. Giovanni Fontana. Il riconoscimento, istituito dal Collegio Regionale Maestri di Sci del Lazio diversi anni fa, nasce con lo scopo di premiare tutte quelle persone che partecipano attivamente al mondo dello sci e alla formazione dei suoi maestri. Il Collegio quest’anno ha deciso di gratificare il Generale Parrinello come figura istituzionale e l’Avvocato Fontana per la sua presenza sul territorio.

Presenti alla Cerimonia, oltre al Presidente Malagò, il Presidente del Collegio Regionale Lazio Marco Bonamico, gli ex Presidenti Alessandro Falez ed Enrico Gabrielli, il Segretario del Collegio Giorgio Tognetti, il Vicepresidente del Collegio Simona Frigieri, il Consigliere del Collegio Stefano Magliocchetti e i maestri già insigniti del riconoscimento il Prof. Marco De Vincentiis, il Dott. Vittorio Angela e il Gen. Edoardo Valente.

 

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