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Dic 09, 2022 Sebastiano Scuderi 1821volte

Calo iscritti e autocertificazioni di conformità: la burocrazia uccide!

Podio donne alla mezza di Trino Podio donne alla mezza di Trino Comitato organizzatore

La stagione 2022 sta per finire, ma già si avvertono i primi scricchiolii dell’anno che verrà.

Emblematica la situazione di Trino Vercellese, dove domenica 4 si è svolta la manifestazione Terre d’Acqua nelle sue tre componenti: 4^ Maratona, 16^ Mezza Maratona, e Trino che corre di 6 km. Risultati finali: maratona (campionato regionale) 92 classificati, mezza maratona 296, Trino che corre 82. Totale 470 classificati, ma tassa partecipazione gara (calcolata sugli iscritti) € 546.
Conseguenza immediata: istanza di annullamento della richiesta della Maratona per il 2023, saggia decisione considerata la sua storia: 309 classificati nel 2015, 263 nel 2016, poi quattro anni di stop, 94 lo scorso anno.
La mezza invece è sempre rimasta su valori accettabili: 452 al suo esordio nel 2017,  ed è la prima volta che scende sotto i 300, ma è un calo accettabile.

Trino lancia un messaggio che proviene già da molti organizzatori delle corse su strada italiane con la tendenza a “scendere” dalla gara più lunga a quella immediatamente sotto: la gloriosa Maratonina d’Autunno di Novi Ligure dopo 36 edizioni diventa la Dieci d’Autunno.

Esiste un problema di incomunicabilità della FIDAL col mondo delle corse su strada: la Federazione non ha saputo approfittare del vuoto nel quale ci aveva costretti la pandemia per mettere in agenda un confronto sui temi che più volte e da più parti erano stati portati alla sua attenzione riguardo alle corse su strada; e ancora oggi sembra sia concentrata su altro. 
Insomma, sembra non si sia accorta di quanto sia cambiato il mondo della corsa su strada nell’ultimo decennio. La regolamentazione è rimasta pressoché invariata per i grandi eventi e penalizzante per le minori manifestazioni, non ne ha favorito la crescita, come invece è avvenuto nel mondo.
Le uniche attenzioni al fenomeno partecipativo sono state rivolte alla ricerca di maggiori incassi per la Federazione: tasse gara, 1 euro per tesserato, e dall’adozione della Runcard che comporta l’aggravante della costituzione di maggiori pastoie burocratiche, vincoli e costi per gli organizzatori.
La ricerca di nuove entrate ha portato la Fidal all’assunzione in proprio anche delle gare di 10 e 5 chilometri, con tassazione per Gold e Silver sul parametro nazionale e, per fortuna, di tipo “territoriale” per le Bronze; ma non si sa fino a quando, perché si sta verificando un fenomeno logico, diverse richieste di Mezze Maratone sono state cambiate in 10 km e assistiamo a una crescita delle 5 km.

La corsa su strada e i suoi attori hanno bisogno di un progetto che dia la possibilità di far partecipare attivamente alle decisioni i soggetti che dovranno sottostarvi, ed è necessario attivare relazioni costruttive.  

Ma se Atene piange, Sparta non ride, continua infatti la ricerca di una nuova struttura dei campionati federali su pista.
Lo scorso anno era nata la novità dei “trials”, cioè di un Campionato di ammissione al Campionato individuale assoluto, quest’anno si è scesi a più miti consigli, pur mantenendo il Challenge, al quale si può accedere solo in possesso di minimi: al Campionato individuale si può partecipare anche solo avendo quei minimi (che senso ha?); dunque la maggior parte delle società si guarderà bene dall’affrontare una spesa inutile (già criticata quest’anno).

Altra novità “strana”, il prestito giornaliero di un atleta alle società per la partecipazione alle finali del Campionato di Società assoluto: non è previsto un indennizzo alla società cedente, ma è chiaro che nessuno lo farà gratis.
Anche le società “stadia” vengono dunque trattate da sudditi fedeli che devono obbedire: è vero, si dirà che i Consiglieri nazionali vengono eletti dalle società, ma sappiamo benissimo che è proprio il sistema di votazione il tallone d’Achille.

Per tutti, qualora fosse passato inosservato, vale il punto 10.14.3 delle norme tecniche:

I requisiti delle scarpe utilizzate in gara devono corrispondere a quanto previsto della Regola Tecnica n. 5 del RTI e dell’Athletics Shoe Regulation.
Ciascun atleta delle categorie Allievi, Juniores, Promesse, Seniores deve presentarsi in camera d’appello munito del Modulo di Autocertificazione di Conformità  precompilato, o accertare direttamente la regolarità.

Sono esclusi cross, montagna e trail (meno male). Ma vi sembra possibile che alle nostre gare ci si debba presentare adesso con questo nuovo modulo richiesto?
Già era un'incombenza fastidiosa e formale l’autocertificazione al tempo del COVID…

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