Fabio Rossi
Sportivi 'di peso': che male c'è?
“E’ un insulto all’atletica, quello che state vedendo non è sport…” Queste sarebbero pressapoco (stando al web) le parole che lo speaker della Cinque Mulini avrebbe pronunciato, quando sul maxischermo sul campo di gara di S. Vittore Olona sono comparse delle immagini RAI che mostravano Marco Ascari, un ragazzo sovrappeso, che aveva da poco preso il via della sua batteria, ed era già distaccato dagli altri suoi compagni di gara. Marco, concordandolo preventivamente con l’organizzazione, si è fermato dopo il primo giro (altri dicono dopo il secondo - in classifica comunque non appare). Non ha fatto nulla di male, ha regolarmente pagato l’iscrizione e si è messo a correre così come il regolamento di gara gli dava diritto di fare. Perché quindi quell’accanirsi su di lui? Perché quelle parole?
Marco Ascari è un amatore, gli amatori sono la linfa vitale di tutte le gare, senza gli amatori non esisterebbero le gare, senza gli amatori gli speaker non potrebbero essere pagati.
Ascari
Lo sport è pieno di esempi di personaggi, diciamo così, fuori forma: ricordate Paul Gascoigne? Newcastle, Tottenham, Lazio e altre squadre si ricordano delle sue giocate, ma anche delle sue bizzarrie. Rimanendo nel calcio Maradona non era di certo un fuscello, e non lo è nemmeno il brasiliano Felipe Sodihna che dopo aver militato in Serie A e B ora è accasato a Rezzato.
E che dire del “barone” Andrea Lo Cicero? 103 partite con la nazionale di rugby per il pilone sinistro. 188 cm per 152 kg, questo era William Perry soprannominato il frigorifero che con i Chicago Bears vinse il Super Bowl nel 1986.
Per rimanere nella corsa mi vengono in mente Vito Piero Ancora (colui che in Italia ha portato a termine più maratone) e Gianfranco Gozzi da Calderara di Reno.
Speriamo che chi ha pronunciato quelle parole voglia fare chiarezza, prima di tutto con Marco Ascari e poi con il comitato organizzatore della manifestazione.
Lodi e la Pojani vincono il Cross Country a Libiola
Stavolta è toccato all’Arci Goodwin Libiola organizzare la campestre del Criterium Fidal Mantova che ha visto radunarsi nel paese rivierasco circa 160 appassionati. Il percorso, bel disegnato dal presidente Bisi e dal suo staff, ha interessato la golena del Po: non sono mancate brevi ma intense salite e altrettante discese che hanno messo a dura prova i muscoli dei concorrenti.
Alle 9.00 sono partite tutte le donne con le categorie maschili meno giovani. Sui 4 km vince Linda Pojani, Atletica Reggio in 17.44; la prima mantovana è Natascia Pizza che chiude in 18.05 con Barbara Pincella terza assoluta in 18.21.
Ercole Profeta vince tra gli uomini in 18.05, con Ezio Esposito secondo e Franco Comini terzo.
Tutte le altre categorie maschili percorrono 6 km: vittoria, come sette giorni fa a Mantova, per Davide Lodi in 22.47. Secondo posto per Andrea Piccina (Grottini Team, quindi fuori provincia), terzo assoluto Alessandro Bocchio e quarto Werner Broz.
IL VIDEO
L'atletica bresciana piange Guido Crotti
Se n’è andato Guido Crotti, storico dirigente accompagnatore del Club Sportivo San Rocchino.
Guido, vero appassionato di corsa, era nato nel 1950 ed abitava a Gambara. Insieme al presidente Vittorio Brunetti e al compianto Cesare Pettinari faceva parte della spina dorsale della società bresciana. Si era soliti vederlo dietro le transenne di qualsiasi arrivo con la sua immancabile penna e un foglietto volante a prendere appunti sulle prestazioni dei suoi ragazzi segnando piazzamenti e tempi.
I funerali si terranno oggi, mercoledì 7 febbraio, alle 15.30 a Gambara.
Virgilio Ten.Miglia - 9° Trofeo Edilgamma
Il Gruppo Podistico S. Pio X organizza domenica 29 settembre 2019 a Cerese di Borgovirgilio (Mantova) la Virgilio Ten.Miglia, 9° Trofeo Edilgamma, gara podistica sulla distanza di 10 miglia (16,090 km). In abbinata anche una camminata ludico motoria non competitiva di 6,5 km.
PERCORSO completamente pianeggiante in un giro unico
RITROVO E ISCRIZIONI dalle ore 7.30 c/o Palazzetto dello Sport Via T. Nuvolari 4/6 Cerese di Borgo Virgilio (MN)
PARTENZA GARA ore 9.00
QUOTE ISCRIZIONI
- Gara competitiva: 6 €
- Camminata non competitiva :3 € con riconoscimento
Per la manifestazione competitiva è previsto, per chi non è in possesso del chip annuale già attivato, il noleggio di un chip giornaliero al costo € 1.
PREISCRIZIONE
Per i tesserati Fidal della Regione Lombardia le iscrizioni si ricevono solo on-line su http://tessonline.fidal.it/login.php entro le ore 22,00 di venerdì 27 settembre 2019.
Per i tesserati Fidal di altre regioni, Runcard ed EPS le iscrizioni vanno effettuate sempre entro le ore 22.00 del 27 settembre 2019 inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. allegando la tessera atleta e la copia del certificato medico. Tale documentazione va comunque esibita in fase di conferma prima della gara.
Il pagamento dell’iscrizione verrà effettuato il giorno della gara almeno 30 minuti prima della partenza.
Le iscrizioni effettuate il giorno stesso della gara avranno un sovrapprezzo di € 1,00.
PARTECIPANTI CORSA COMPETITIVA
Nel rispetto del Regolamento Tecnico Internazionale, dalle “norme per l'organizzazione delle manifestazioni 2019" emanate dalla Fidal, possono partecipare alla manifestazione tutti gli atleti che appartengono ad una delle seguenti tipologie:
- a) Atleti italiani e stranieri tesserati per società affiliate alla Fidal
- b) Atleti in possesso della Runcard e atleti italiani e stranieri tesserati per gli EPS sez. Atletica in possesso della Runcard EPS
- c) Atleti italiani e stranieri tesserati per gli EPS sez. Atletica
Tutti gli atleti e/o presidenti delle società di appartenenza con la partecipazione alla gara dichiarano di conoscere ed accettare il presente regolamento, comprese le norme sulla tutela sanitaria in atletica leggera come previsto dalle leggi vigenti e di essere in regola con le norme FIDAL esonerando in tal senso gli organizzatori da ogni responsabilità in materia di tutela sanitaria, civile e penale. Per quanto non contemplato nel presente avviso valgono le norme emanate dalla FIDAL.
SERVIZI LOGISTICI
- Ristori durante il percorso e all’arrivo
- Servizio cronometraggio, segnalazione del percorso
- Servizio Medico con ambulanza di Soccorso
- Servizio bagni e docce presso il Palazzetto dello Sport
PREMIAZIONI
- Ricco pacco gara per tutti i partecipanti (garantito ai primi 350 iscritti in ordine cronologico)
- Premio speciale per l’atleta più anziano, il più giovane e l’ultimo classificato
- Premio speciale per il gruppo più numeroso iscritto alla camminata non competitiva
Saranno inoltre premiati i primi 10 uomini e le prime 10 donne assoluti della classifica generale corsa competitiva :
1° PREMIO : euro 100 in denaro
2° PREMIO : euro 80 in denaro
3° PREMIO : buono del valore di euro 60 utilizzabile presso il negozio Sportime di Mantova
4° PREMIO : buono cena per due persone presso il Ristorante La Cucina di Mantova
5° PREMIO : premio offerto da negozio Dorelan di Mantova
6° PREMIO : confezione di formaggio grana Latteria Virgilio del peso di kg 4
7° PREMIO : premio offerto da Oreficeria Basso
8° PREMIO : prodotti Salumificio del Po
9° PREMIO : prodotti Cantina Virgili
10° PREMIO : buono gelato presso gelateria La Maison di Mantova
PLASTIC FREE :Il Gruppo Podistico San Pio X da sempre sensibile al rispetto per l’ambiente, ha deciso di adottare volontariamente semplici ma importanti accorgimenti per ridurre l’impatto ambientale della manifestazione. Nei ristori sul percorso e in quello finale, verranno utilizzati esclusivamente bicchieri e piatti biodegradabili e compostabili, unitamente agli appositi contenitori per la loro raccolta.
PER INFORMAZIONI : Gruppo Podistico S. Pio X Tel. 3496771789 (Marco)
ALBO D'ORO
11 Settembre 2011 1° Fabio Garofali 35.04 2° Matteo Marchiotto 35.41 3° Cristiano Bozzolini 35.46 4° Francesco Magnani 35.49 5° Ilario Salvaterra 36.16 |
1^ Chiara Pacchiega 42.31 2^ Linda Pojani 42.50 3^ Maura Pedroni 43.49 4^ Orietta Trombini 45.41 5^ Silvia Federici 45.43 |
09 Settembre 2012 1° Marcello Mastruzzi 35.16 2° Werner Broz 35.28 3° Ilario Salvaterra 35.32 4° Carlo Gandolfi 35.41 5° Ivano Ferriani 35.48 |
1^ Annita Negri 40.39 2^ Linda Pojani 42.59 3^ Milvia Sacchi 44.40 4^ Natascia Pizza 44.46 5^ Ylenia Riccò 45.18 |
08 Settembre 2013 1° Zeno Bussinelli 35.04 2° Pietro Verini 35.26 3° werner Broz 35.38 4° Lorenzo Gardini 36.13 5° Marcello Mastruzzi |
1^ Annita Negri 40.59 2^ Linda Pojani 3^ Sally Goldsmith 41.59 4^ Daniela Ferraboschi 42.17 5^ Natascia Pizza 43.46 |
12 Ottobre 2014 1° Werner Broz 33.36 2° Massimo Corrado 34.40 3° Hassan El Azzouzi 35.04 4° Gabriele Mora 35.38 5° Giacomo Tortella 36.50 |
1^ Linda Pojani 40.48 2^ Silvia Sampietri 43.30 3^ Milvia Sacchi 44.10 4^ Stefania Quaini 44.27 5^ Simona Aschieri 44.53 |
11 Ottobre 2015 1° Marco Montorio 32.56 2° Hassan El Azzouzi 35.13 3° Werner Broz 35.19 4° Stefano Cavicchini 35.24 5° Gabriele Mora 35.30 |
1^ Monica Baccanelli 38.27 2^ Chiara Quartesan 39.22 3^ Silvia Sampietri 41.55 4^ Linda Pojani 41.59 5^ Stefania Quaini 43.33 |
09 Ottobre 2016 1° Hassan El Azzouzi 34.33 2° Alberto Cavagnini 34.43 3° Luca Coppini 35.29 4° Filippo Dusi 35.50 5° Luca Giangi 35.54 |
1^ Linda Pojani 39.44 2^ Silvia Sampietri 41.18 3^ Laura Salardi 43.10 4^ Lorenza Comini 43.13 5^ Barbara Pincella 43.51 |
08 Ottobre 2017 – 10 Miglia (16,090 km) 1° Pierpaolo Netti 57.50 2° Hassan El Azzouzi 58.56 3° Ilario Salvaterra 58.58 4° Davide D’Oronzio 59.16 5° Alessandro Bocchio 59.34 |
1^ Linda Pojani 1.04.40 2^ Stefania Calò 1.07.45 3^ Natascia Pizza 1.08.23 4^ Lorenza Comini 1.10.44 5^ Milvia Sacchi 1.10.46 |
07 Ottobre 2018 – 10 Miglia (16,090 km) 1° Marco Montorio 53.59 2° Daniel Turco 54.20 3° Renato Tosi 54.47 4° Massimo Giacopuzzi 56.30 5° Alberto Marogna 57.05 |
1^ Linda Pojani 1.04.30 2^ Natascia Pizza 1.07.19 3^ Sabrina Tellini 1.08.30 4^ Roberta Loi 1.10.43 5^ Fausta Raschi 1.12.23 |
I nostri sponsor
A Mantova i regionali master di cross
Con il rifacimento dell’impianto di atletica un anno e mezzo fa, la Fidal Mantova ha trovato nuova linfa grazie anche all’iconico presidente Gianni Truschi che, avvalendosi di uno staff molto affiatato, ha allestito alla grande il campionato Regionale Lombardo individuale master di cross, valido quale fase regionale del campionato di società. Il Bosco Virgiliano è stato lo scenario di questa kermesse.
Quasi 600 gli iscritti con alcune importati defezioni come gli atleti milanese e bergamaschi impegnati in altri importanti appuntamenti concomitanti.
La mattinata si è presentata freschina, ma il sole ha fatto il suo giusto lavoro andando ad alzare la temperatura.
Si è assistito a gare vivaci ed interessanti fin dalle prime battute con l’Atletica Paratico che si è aggiudicata la vittoria sia al maschile sia al femminile. Bello vedere correre due grandi ex di un tempo come Patrizia Tisi e Maria Cocchetti, senza dimenticare Monica Morstofolini (azzurra di corsa in montagna) e Valentina Bottarelli, grande ex del passato sempre vogliosa di ben figurare.
Graziano Zugnoni ha dovuto impegnarsi a fondo per sbarazzarsi del mantovano Hassan El Azzouzi sul quale era incentrato il tifo della maggior parte dei presenti.
Ascari
I vincitori di categoria:
SM35 Enrico Benedetti
SM40 Graziano Zugnoni
SM45 Danilo Bosio
SM50 Roberto Pedroncelli
SM55 Paolo Tomasoni
SM60 Dario Barbesta
SM65 Aurelio Moscato
SM70 Luciano Faraguna
SM75 Gregorio Spanu
SM80 Vittorio Duina
SM85 Albertino Montresor
SF35 Loretta Bettin
SF40 Lorenza Combi
SF45 Patrizia Tisi
SF50 Enrica Carrara
SF55 Elena Fustella
SF60 Maria Grazia Boesi
SF65 Rosa Perger
SF70 Donata Torcoli
Freddo e neve, l'habitat di Gianluca Di Meo
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Gianluca Di Meo, un ultramaratoneta bolognese che ha fatto della corsa in natura il suo stile di vita. Ne è saltata fuori un’intervista molto interessante nella quale si parla anche di qualche gara particolare.
Buona lettura…
1) Come ti sei avvicinato alla corsa e come mai hai deciso di correre ultramaratone?
Diciamo che ho iniziato a correre sognando già e poi correndo le ultramaratone. Ho cominciato a gennaio 2004 coi miei primi 10 km dopo 20 anni (alle medie correvo le campestri e facevo domenicalmente le camminate podistiche). Obiettivo maratona dopo 3 mesi e la mitica 100 km del passatore dopo 5 mesi. Ricordo la mia prima maratona preparata con 3 o 4 lunghi vestito in t shirt di cotone, scarpe da tennis, calzonicini da calcio, stigmate all’altezza dei capezzoli, crampi, vesciche, le lacrime dell’arco di Costantino a 200 mt della fine della maratona di Roma
Incontrai quel Vito Melito che quando ero piccolo ammiravo al telegiornale quando vinceva questa gara folle e inizia a correre con lui. Tolto lo sfizio e il sogno della 100 km (mezza camminata e mezza corsa) mi spostai più sulla qualità che le lunghe distanze con al massimo distanze fino alla maratona. Nel 2006 mentre guardavo il Tg5 scoprii la corsa in natura all’ennesima potenza con la vittoria di Marco Olmo all’UTMB, una gara di 170 km e 10000 mt di dislivello positivo attorno al monte Bianco. Andavo a camminare in montagna da sempre ma non avevo mai corso in montagna.
Comprai per euforia uno zainetto e le scarpe che per tre anni non usai mai. Avevo un capriccio da togliermi, la 100km. Preparai nella calda estate 2008 la mia seconda 100 km, Lipsia. Migliorai il mio personale sulla distanza di 8 ore.
Nel 2009 decisi di buttarmi a 360 gradi nella corsa in natura e la mia persona e la mia vita cambiarono in positivo. Ho buttato via il cronometro e mi sono perso letteralmente sulle cime delle montagne ed i sentieri. Il tempo trascorso non volevo che finisse mai e le distanze si sono allungate fino ad arrivare all’UTMB di 168 km 10000D+ e al Tor di 330 km e 24000D+.
Nel 2013 venni scelto per disputare l’edizione 0 della Grande Corsa Bianca in totale autosufficienza. Amore a prima vista. Nelle varie fasi di cambiamento di me stesso, nelle varie fasi della scoperta della corsa, l’approdo alle avventure nel ghiaccio in autosufficienze hanno avuto un peso enorme su chi sia Gianluca in questo momento.
2) Qual è la gara che ricordi più piacevolmente e qual è invece quella che non avresti mai voluto correre?
Ce ne sono talmente tante che ricordo positivamente che avrei l’imbarazzo della scelta. Potrei dire la Rovaniemi 150 che ho vinto facendo il record della corsa ma sarebbe troppo scontato o l’UTMB 2013 dove mi seguiva tutta la mia famiglia, la grande Corsa Bianca 2015 la mia prima grande prova artica, la 100 km di Lipsia indimenticabile, l’UTMB reprise 2010 con l’arrivo sotto l’arco di Chamonix esattamente 4 anni dopo l’inizio del sogno UTMB, il pianto a dirotto lungo la valle di Gressoney al Tor 2015.
Quando rileggo certe avventure che ho scritto sul mio blog, o ricordo dei particolari ad alta voce, mi capita spesso di piangere a dirotto, ritrovarmi io contro la natura, ricordare i pensieri, le sfide e sapere come poi è andata a finire mi commuove. Diciamo che il ricordo indelebile che ha segnato la mia vita sportiva è il pianto nella valle di Gressoney al Tor al 200esimo km di gara. Un’emozione vedere la quarta alba consecutiva e capire che vorresti che quei giorni non finissero mai, che la tua mente potrebbe fare altri 1000 km e non vorresti arrivare al traguardo più tardi possibile.
Non ricordo corse che non avrei mai voluto correre. Anche i calvari peggiori mi hanno lasciato qualcosa per la persona che sono adesso
3) Lo scorso anno hai vinto una gara un po’ particolare, la Rovaniemi Artic Winter di 150 km: hai voglia di raccontarci questa tua avventura? Come mai hai deciso di provare una cosa del genere?
Come dicevo prima, mi ero già spostato sulle corse in natura più autosufficienti possibile. Perchè nell'autosufficienza non c’è solo un impegno fisico, ma strategia, preparazione, studio, ragionamento, navigazione…
Nel 2014 corsi la prima Grande Corsa Bianca edizione 0 di prova ad invito e nessuno dei 30 partecipanti aveva ben chiaro cosa fosse trainare per 170km con 7000D+ una pulka sulla neve.
Quella corsa fu interrotta dopo 70 km per via di valanghe dopo un calvario di 25 ore di nevicata fitta e neve che arrivava anche al ginocchio.
L’edizione 1 e 2 della Grande Corsa Bianca invece mi trovò molto più preparato. Rovaniemi 150 rimaneva un sogno. Che però decisi di cavalcare.
4) Come si prepara un’avventura del genere e cosa lascia addosso dopo averla portata a termine?
Sulla carta sembrava più semplice, meno dislivello, più scorrevole. Sei pur sempre al circolo polare artico, a temperature che all’improvviso possono balzare a -30 -40, tempeste di neve e ghiaccio che possono tagliare orecchie e naso se non li copri all’istante, dita di mani e piedi a costante rischio. Ristori assenti e soli check point di acqua calda, quando sei all’aperto per ore fermarsi in una struttura calda chiusa per qualche mezz’ora a cambiarsi può davvero fare la differenza. Un'avventura sicuramente apparentemente più facile come percorso, ma non come ambiente. Mi iscrissi senza lasciare nulla al caso: ore di preparazione fisica, logistica, cerniere, gps, alimentazione, cintura di traino, resilienza statica sotto la bufera, nessun aspetto sottovalutato. 200 km a settimana, qualche prova di traino, prova materiali sotto stress maniacale. Resistenza al bagnato di giacche guanti, scarpe, calzini; reazioni dei vari cibi al freddo; traino della slitta; preparazione di addominali e schiena mediante esercizi di core stability due volte la settimana. Manualità in condizioni di stress delle lampo, con i vari tipi di guanti (a casa ho 60 paia di guanti diversi a seconda della loro funzione, e solo a Rovaniemi ne avevo 3 indosso contemporaneamente e 8 tra indosso e nella slitta). E’ andata… e bene! Con molta umiltà sono andato in Lapponia per finirla tenendo presente il tempo massimo di 46 ore, e caricando la pulka di cibo per stare fuori due notti. Invece in 24 ore ho vinto la gara e ho stabilito il nuovo record del percorso.
5) In futuro che programmi hai?
Ho sempre sognato anche prima di iniziare le avventure bianche l Alaska, Jack London, Zanna Bianca ma soprattutto Chris McCandless e il suo Magic Bus. L’Iditarod è una corsa di 1800 km che collega una parte all’altra l’Alaska. Il progetto era di correre questa gara nel 2020. Quest’anno sono iscritto alla gara più corta, di 130miglia, per avvicinarmi al grande freddo e alla grande solitudine di questo territorio incredibile come l’Alaska. Non andrò! Ho scelto di avere altre priorità e quando la testa non è pronta al 10000 per mille per queste sfide, si può anche arrivare a rischiare la vita. Nel 2018 correrò l’ultratrail della Via degli Dei che collega la mia Bologna a Firenze sul classico sentiero che da decenni vede il pellegrinaggio di camminatori da tutto il mondo. Vorrei correre sull’Etna e scalare il Cervino
6) Tu che sei un esperto di ultramaratona, che consigli ti sentiresti di dare a chi vorrebbe provare un’ultra per la prima volta?
Ricordando come mi sono avvicinato all’ultramaratona potrei essere l’ultima persona che potrebbe dare consigli. Da ultramaratoneta da 20 anni, il consiglio che posso dare è di avvicinarsi per gradi, di allenarsi e gareggiare distanze in base all’allenamento fatto perché farsi male è molto facile. Chi si avvicina alle ultra in natura, prima deve provare a stare in giro in montagna senza pettorale di gara e in autosufficienza e deve conoscere la montagna, la natura e se stesso al meglio. Non si deve dimostrare nulla a nessuno tranne a se stessi e non è il numero di km fatti o il numero di maratone o ultra che dà il valore di una persona.
Russia, arriva l’antidoping: 36 atleti se la danno a gambe!
Situazione comica e imbarazzante quella venutasi a creare nel corso dei campionati indoor russi svoltisi a Irkutsk: all’arrivo della Rusada (l’agenzia russa dell’antidoping) 36 atleti su 200 se la sono svignata prima che i medici preposti potessero fermarli per il controllo. Una dozzina di loro, il giorno dopo, ha presentato un certificato medico, gli altri invece non hanno dichiarato nulla come scusante.
A quanto pare il doping in Russia continua ad essere una piaga da combattere con più armi possibili.
Lhoussaine Oukhrid squalificato quattro anni per epo!
Il marocchino Lhoussaine Oukhrid, tesserato per il Caivano Runner, è stato squalificato quattro anni per l’assunzione di Epo. Era stato trovato positivo ad Agropoli lo scorso 15 ottobre durante il campionato italiano di mezza maratona nel quale Oukhrid era arrivato terzo.
La squalifica decorre dal 16 gennaio 2018 con scadenza 30 ottobre 2021.
Questi i personali di Lhoussaine Oukhrid:
5.000 – 13:41.79 (Rovereto 2012)
10.000 – 28:56.8 (Carate Brianza 2012)
10 km su strada – 28:56 (Cuneo 2013)
Mezza maratona – 1:02:41 (Piacenza 2015)
Maratona – 2:12:04 (Firenze 2015)
Houston: due secondi di troppo per Jake Robertson
Non ce l’ha fatta il neozelandese Jake Robertson a rompere il muro dell’ora sulla mezza maratona: a Houston è andato un secondo oltre i 60 minuti. Ha vinto davanti agli etiopi Guye Adola Idemo (1.00.15) e e Feyisa Lilesa (1.00.20).
Tra le donne vittoria della keniana Ruth Aga in 1.06.39, 9” meglio della keniana Caroline Chepkoech e 11” davanti all’altra keniana, Mary Wacera.
Nella maratona doppia vittoria etiope: Bazu Worku (2.08.30) al maschile e Biruktayit (2.24.51) all femminile.
5545 atleti hanno finito la maratona, 10933 la mezza maratona.
Doha: Farah e la Dossena non partono, Faniel è nono
Anche se la gara principale e dalla quale prende il nome la manifestazione è la maratona, tutti gli interessi erano incentrati sulla mezza. Ci si aspettava Mo Farah, ma durante il riscaldamento ha accusato qualche problemino al tendine d’Achille e così ha deciso di non partire. Aspettavamo la nostra Sara Dossena, ma un risentimento muscolare l’ha fatta desistere dal partire. Aspettavamo anche l’incredibile vincitore dell’ultima maratona di Venezia, Eyob Faniel, e lui è arrivato nono in 1.04.41: bravo!
Là davanti si è corsa una normalissima mezza maratona partita all’insolito orario delle 6.30 (le 4.30 ora italiane) senza l’ausilio delle lepri. Ha vinto il keniano Alex Kibet in 1.01.53 seguito dal suo connazionale Benard Korir (1.02.07), terzo il britannico Chris Thompson in 1.03.03, quarto lo spagnolo Landassem (1.03.09) e quinto l’americano Abirahman (1.03.18). Tra le donne vittoria per l’americana Allie Kieffer col nuovo personale portato a 1.10.40 (quinta a New York proprio davanti alla Dossena) seguita dalla britannica Gemma Steele (1.12.37) e dall’altra americana Emma Bates (1.12.52).
La maratona ha invece visto ai primi tre posti tre keniani con tempi del tutto modesti: primo Chebii Collins Kiptarus in 2.16.22, secondo Henry Kipsang e terzo Dickson Terer. Tra le donne vittoria per la keniana Nancy Joan Rotich in 2.46.24 anche se in un primo momento era data vittoriosa la britannica Rokhsareh Ramezani in 2.24.06.
A questa manifestazione hanno partecipato anche cinque italiani: Fiore Maestrella ha concluso la mezza in 1.56.24, mentre nella 10 km si sono cimentate Francesca Mollica (50.26), Irene Righetti (55.30), Laura Caria (58.37) e Marta Sagui (1.08.07).