Mondiali 100km: Calcaterra 7°, Italia sesta
8 Settembre - Calcaterra settimo e sesto posto di squadra, questo il bilancio rapido della spedizione della Nazionale Italiana ai Campionati Mondiali della 100 km che si sono disputati oggi a Sveti Martin na Muri, in Croazia.
"Re Giorgio" (Calcaterra Sport), tre volte iridato, nonostante una grande rimonta nella parte finale e conseguente volata per il quinto posto, chiude in settima posizione – come due anni fa - in 6h42:35, primo degli europei.
Campione mondiale è di nuovo il giapponese Hideaki Yamauchi in 6h28:05 davanti al connazionale Takehiko Gyoba, secondo in 6h32:51, e al sudafricano Bongmusa Mthembu (6h33:47). Quarto l’altro giapponese Koji Hayasaka (6h36:05), quinto lo statunitense Geoff Burns (6h42:30), sesto ancora un altro nipponico Nao Kazami (6h42.30).
Queste le parole di Calcaterra sulla sua pagina Facebook: “Una gara impegnativa, dove ci ho messo tutto il cuore e tutto l'impegno. Sapevo di non poter stare sul podio, ma ho comunque dato tutto fino all'ultimo. Ho fatto una volata di un km che ho perso e che mi ha lasciato il segno, ma sono contento perché posso dire di aver dato tutto. Certo per andare a fare l'antidoping mi hanno dovuto sorreggere, e questo è stato imbarazzante. Ma era giusto provarci. Sesto posto per l'Italia, grazie ai miei compagni di squadra che non hanno mollato mai. Herman e Francesco Lupo sono stati bravissimi. Ottimi anche Andrea Zambelli che nonostante le difficoltà non ha mollato e Matteo Lucchese si è dovuto fermare, ma ho visto come stava e non mi sento di dire che ha sbagliato. W l'Italia, un onore poter correre con i nostri colori”.
Hermann Achmuller (Laufclub Pustertal), sempre regolare, è 27° in 7h10:55; il debuttante Francesco Lupo (Atl. Imola Sacmi Avis) è 48° in 7h38:21, rallentato nel finale da crampi; Andra Zambelli (Pol. Scandianese), non al meglio della condizione, è 67° in 8h08:11. Costretto al ritiro per problemi gastrointestinali Matteo Lucchese (Atl. Avis Castel San Pietro).
Tra il team successo per il Giappone (19h37:01) su Sudafrica (20h33:49), Germania (21h02:12), Stati Uniti (21h05:41) , Spagna (21h06:49) e Italia (21h31:51).
Tra le donne vittoria per la croata Nikolina Sustic (7h20:34) sulla tedesca Nele Alder-Baerens (7h22:41) e sulla giapponese Mai Fujisawa (7h39:07), seguita da altre tre nipponiche.
Nella classifica per nazioni, trionfo anche al femminile per il Giappone (23h03:50), su Sudafrica (23h56:44) e Croazia (24h13:57). Assenti le azzurre.
4 commenti
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Domenica, 09 Settembre 2018 15:42
inviato da Rodolfo Lollini
Sensa nulla togliere al mai domo Calcaterra ed a tutti gli azzurri, a cui vanno i miei complimenti, è triste notare come anche in questa "specialità" che in passato ci ha visti protagonisti con tanti successie piazzamenti, ormai siamo diventati dei bravi comprimari. Direi in linea con quanto visto agli ultimi europei di atletica. Di mondiali ed olimpiadi non parlo nemmeno.
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Domenica, 09 Settembre 2018 12:02
inviato da rocco marocco
credo si chiami De Stefano. Per il resto condivido. Una delle migliori ultramaratonete italiane.
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Domenica, 09 Settembre 2018 11:50
inviato da rocco marocco
undicesima riga. Se fosse possibile direi di correggere il nome del Giorgio nazionale. Scritto cosi' suona male.
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Domenica, 09 Settembre 2018 10:07
inviato da Giuseppe Grillo
Grande Giorgio, è stato ancora una volta esemplare. Ma voi nemmeno una parola su Daniela Di Stefano, campionessa italiana e li come libera per scelta ( per me sbagliata ), della fidal. Buona domenica.
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