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Fabio Marri

Fabio Marri

Probabilmente uno dei podisti più anziani d'Italia, avendo partecipato alle prime corse su strada nel 1972 (a ventun anni). Dal 1990 ha scoperto le maratone, ultimandone circa 280; dal 1999 le ultramaratone e i trail; dal 2006 gli Ultratrail. Pur col massimo rispetto per (quasi) tutte le maratone e ultra del Bel Paese, e pur tenendo conto dell'inclinazione italica per New York (dove è stato cinque volte), continua a pensare che il meglio delle maratone al mondo stia tra Svizzera (Davos e Interlaken; Biel/Bienne quanto alle 100 km) e Germania (Berlino, Amburgo). Nella vita pubblica insegna italiano all'università, nella vita privata ha moglie, due figli e tre nipoti (cifra che potrebbe ancora crescere). Ha scritto una decina di libri (generalmente noiosi) e qualche centinaio di saggi scientifici; tesserato per l'Ordine giornalisti dal 1980. Nel 1999 fondò Podisti.net con due amici podisti (presto divenuti tre); dopo un decennio da 'migrante' è tornato a vedere come i suoi tre amici, rimasti imperterriti sulla tolda, hanno saputo ingrandire una creatura che è più loro, quanto a meriti, che sua. 

Sembra che la Tailandia sia una terra ricchissima di maratone: e se le più celebri sono quella ‘classica’ di Bangkok, che pochi mesi fa ha celebrato la trentesima edizione, e quella di Phuket, la cui prossima edizione è prevista per l’8 giugno prossimo, tante altre si affacciano sull’orizzonte di internet e del turismo, anche di provenienza italiana.

È di pochi giorni fa la notizia, circolata pure sulla stampa italiana, che durante la maratona Chombueng a Ratchaburi, nella parte occidentale dello stato, una ragazza di nome Khemjira, imbattutasi dopo una dozzina di km in un cucciolo di cagnolino, sperduto in mezzo alla strada, l’ha raccolto e con lui in braccio ha completato i  restanti 30 chilometri del percorso. Tagliato il traguardo, con questo esserino “troppo adorabile", Khemjira ha deciso di adottare il cucciolo, cui ha dato lo stesso  nome della maratona: Chombueng.

Pochi giorni dopo, direttamente proveniente dalla maratona di Las Palmas in Gran Canaria, il supermaratoneta pratese Mario Ferri ha voluto sperimentare la seconda edizione della Amazing Thailand Marathon Bangkok 2019, in programma domenica 3 febbraio  (la prima edizione si era svolta il 4 febbraio dell’anno scorso, e ci sono ambizioni per farne l’evento sportivo più importante della nazione), su quattro diverse distanze di gara: maratona, mezza maratona, 10 km e Fun Run di  3,5 km.

Partenza avvenuta, per i maratoneti, alle 3 di mattina dallo stadio Rajamangala, e percorso lungo le strade della capitale toccandone alcuni dei luoghi più celebri,  come il monumento alla Vittoria, la statua equestre di Re Rama V il Grande e il Ponte Rama VIII, con arrivo presso il monumento alla Democrazia.

Ecco la classifica dei primi arrivati:

Uomini

1°:          2:16:01 Kemboi Rotich Kennethi              Kenya

2°            2:17:32 Asrar Abderehman                        Ethiopia

3°            2:18:19 James Tallam                                  Kenya

 

Donne

1^:         2:43:55 Magaret Wangui Njuguna                          Kenya

2^           2:45:23 Tekle Kidst Teka                              Ethiopia

3^           2:47:54 Edinah Jeruto                   Kenya

 

Dunque, il nostro amico Ferri, classe 1946 (che naturalmente ha profittato della trasferta per fare anche turismo e safari fotografici), ha corso ovviamente la distanza maggiore,  pare come unico italiano (almeno, questo risultava all’ambasciatore italiano in Tailandia Lorenzo Galanti, che si è complimentato con lui), e pure come unico over 70, chiudendo 1221° assoluto in 5.06:02 (tempo netto).
Pensare che fino a 24 ore dall’evento la gara è stata in forse, a causa (scrive Mario) di “una cappa di smog fuori dal normale”: poi ha cominciato a spirare una leggera brezza abbassando i valori di inquinamento ambientale, e la corsa ha potuto prendere il via. Ci aggiunge:  “Io respiravo piano piano ma comunque un centinaio di ‘sigarette’ credo di averle fumate!”. Poi, per disintossicarsi, “via in aereo verso Ko Lipe, dall’altra parte del paese, e là mi sono sentito come un personaggio dei libri di Salgari!”.

Lo aspettiamo presto di ritorno, e poi a raccontarci altre avventure di corsa: la sua filosofia è “vivo di emozioni, e allora la penna muove la mano da sola”.

Domenica, 10 Febbraio 2019 23:46

Granarolo (BO), 43° Camminata di Viadagola

10 febbraio - Ben 544 classificati, di cui 119 donne, a questa 10 km che costituiva il secondo  appuntamento del trofeo Uisp Corriemilia, articolato su 15 gare tra cui quattro maratonine e sette 10.000. La gara era inserita in una delle più antiche corse bolognesi, nata come non competitiva e che tuttora conserva una sezione per i non agonisti (2/8/10 km), intelligentemente dislocata su strade del tutto diverse e in orario sfalsato, cosicché non c’è stata nessunissima interferenza tra i due tipi di partecipanti.

Da notare che la gara competitiva era aperta indifferentemente a tesserati Fidal, Eps e Runcard;  si svolgeva su due giri grosso modo a forma di L, il primo leggermente più lungo del secondo (circa 5300+4700), quasi totalmente asfaltati, con due + due rilevamenti chip. Il tocco di classe in più è stato conferito dallo speaker, locale e nazionale insieme, Daniele Menarini condirettore di “Correre”, che ha simpaticamente voluto ricordare anche i 20 anni di Podisti.net di cui si dichiara assiduo lettore.

La vittoria assoluta maschile è stata contesa tra Luis Matteo Ricciardi e Diego Avon, distanziati alla fine di 6 secondi (32:13 contro 32:19), entrambi alla media di 3:13/km; in 32:30 è giunto Mattia Picello. I primi 13 classificati appartengono tutti alla categoria AM (under 40);  la categoria BM (under 50) è stata vinta dal 14° assoluto, Federico Soriani (35:32), solo 4 secondi meglio di Alberto Bonvento. Mentre 19° assoluto è giunto Massimiliano Corticelli, vincitore con 36:01 tra i CM cioè gli over 50. Ovviamente più indietro Roberto Ferendeles, primo tra i DM cioè gli over 60 con 39:36, che comunque significa sempre stare sotto i 4’/km.

Più scontata la vittoria in campo femminile, andata alla rappresentante dell’Esercito Ilaria Fantinel, atleta a tempo pieno dunque, feltrina classe 1998 e campionessa italiana di cross, azzurra under 23 in una 10 km internazionale a Rennes lo scorso ottobre. Con 37:07 ha inflitto 53” alla reggiana Daniela Ferraboschi, classe 1974, seconda assoluta e prima della categoria BF (over 40); in 38:28 è giunta la terza assoluta, e seconda over 40, Isabella Morlini, che ha preceduto la seconda AF, e quarta donna, la 39enne Fiorenza Pierli. Katia Bianchini, prima CF (over 50), ha chiuso in 41:24.

Le premiazioni, che si sono svolte per categorie, hanno coinvolto ben 105 atleti e atlete. Discreto il pacco gara per tutti gli altri, mentre ai non competitivi (iscrizione 2 euro) è toccata la rituale confezione di tagliatelle all’uovo.

Nelle classifiche per società, fondate sulla somma di punti dei 200 uomini e delle 50 donne meglio classificate, hanno nettamente prevalso la Pontelungo Bologna tra gli uomini e la Gabbi tra le donne.

Prossimo appuntamento del trofeo sarà la nuova maratonina di Reggio Emilia del 17 marzo.

Sabato, 02 Febbraio 2019 00:15

Corrida: vietato parlar male di Garibaldi!

31 gennaio - Premesso che la Corrida è la madre di tutte le corse modenesi, e davanti ai suoi inventori Gigliotti e Finelli bisogna solo mettersi sull’attenti, sarà forse il caso di non esagerare troppo con gli aggettivi e col “fiato alle trombe Turchetti”. Il quotidiano locale esordisce parlando di gara “epica”, di “successo a tutto tondo: numeri, livello tecnico, sorrisi”, e prosegue sullo stesso tono.

A uno che di Corride ne ha corse 35 su 45 negli ultimi 42 anni, al di là dell’entusiasmo campanilistico, si può concedere di riportare la gara entro quadri più aderenti al vero, cominciando dai “numeri”, che non sono deludenti ma neppure esaltanti: 651 competitivi arrivati (l’anno scorso erano stati 665); quanto al “livello tecnico”, i tempi dei primi sono leggermente peggiori del 2018 in campo maschile, considerando che il percorso era stato accorciato, causa un tratto ghiacciato, di almeno 400 metri (senza però correggere la posizione dei cartelli, cosicché tra il km 9 e il km 10 intercorrevano 600 metri): il vincitore, africano de noantri, ha impiegato 35 secondi meno del suo omologo 2018, e siccome la media stava sui 3 a km, significa grosso modo un teorico  minuto e 20” in peggio. Qualcosa meglio in campo femminile, dove la Epis ha battuto la Incerti 2018 di oltre 2 minuti, come hanno fatto anche la seconda e la terza, finite a ridosso; dunque, in termini reali, appena una trentina di secondi meglio della vincitrice dell’anno prima.

Di “epico” non c’è stato proprio niente: avevo sperato anch’io di ripetere l’emozione dell’acqua alta di Venezia 2018 correndo stavolta sulla neve, ma purtroppo è smesso di nevicare in nottata, non faceva nemmeno troppo freddo, e le strade erano in perfette condizioni. Semmai, l’intralcio viene dall’insistenza sul disastroso percorso dei primi due km: una curva ad angolo acuto dopo duecento metri, dove a parte i primissimi, tutti gli altri letteralmente si fermano (primo km corso in 6:35, secondo in 5:30); due altre quasi-soste in via Emilia e Corso Canalchiaro causa le strettoie delle bancarelle da cui emana (ha scritto il notista di colore della Gazzetta di Modena) “l’uppercut olfattivo di effluvi di sulséza che incrociano miasmi tiepido-nauseabondi di vin brulé alla cannella”. Sinceramente, negli anni intorno al 1995, quando la partenza avveniva in senso opposto, si andava più lisci: ma vada pure, noi anzianotti abbiamo una scusa in più per giustificare i tempi crescenti di anno in anno.

Il guaio è che, coll'avanzare dell’età, chi una volta partecipava alla Corrida competitiva adesso la fa non competitiva, o peggio (con la scusa dei prezzi d’iscrizione non adeguati al reddito di cittadinanza) la corre senza pettorale: e se dalle foto di Teida CLICCA QUI possiamo essere indulgenti con certe persone ritratte alle foto 440, 658, 671 della seconda cartella, immaginando che portino il pettorale nascosto sotto i maglioni (però nell’ambiente modenese si conosce l’allergia allo spillino di taluni), per altri che corrono in canottiera (foto 424) è più difficile trovare giustificazioni. Onore invece a Giuseppe Cuoghi (foto 643 e 644) che con questa ha corso tutte le 45 edizioni ufficiali, a Elvino Gennari (foto 25 della prima cartella), al carpigiano Gamba ed Lègn (foto 40 e 41), omaggiato persino da Baldini, all'altro sempre presente Emilio Borghi: tutti al traguardo con onore e quasi sempre con classifica.

Che la gara non sia stata straordinaria l’ho percepito anche dalla premiazione finale, insolitamente breve e priva del codazzo di politici che l’avevano, si fa per dire, onorata l’anno scorso: a parte il sindaco e l’Assessore Bello, che non potevano mancare, degli onorevoli presenti sul palco nel 2018 (un mese e mezzo prima delle elezioni, poi rivelatesi per loro disastrose) oggi si è vista solo l’ex ministra Lorenzin (foto 748 e dintorni), premurosa nel coltivare il distretto elettorale dove era stata paracadutata all’insaputa di chi doveva votarla. Ecco, almeno da lei sono venuti i larghi “sorrisi” di cui parla il quotidiano locale.

27 gennaio – Tre anni dopo torno a questa maratona, e soprattutto a quest’isola saldamente europea, verso cui si vola low cost (160 euro a/r prenotando un mese prima, e aerei sempre pienissimi). Siamo nell’ Africa sub-sahariana per il clima (tra i 21 e i 27 gradi nell’aria, tra i 19 e i 21 in acqua), e siamo nell’Europa del nord per l’organizzazione, come si capisce già dai cartelli dell’aeroporto, la cui prima lingua è il tedesco, la seconda l’inglese. Non una cicca o una cartaccia in spiaggia, e se tu pedone ti avvicini sulle strisce le auto si fermano; trasporti pubblici efficientissimi.

Le Canarie sono spagnole da metà Quattrocento, nessuno ha pensato di ‘restituirle’ negli anni Sessanta, cosicché ci si va con tutta sicurezza; migliaia di svedesi, di tedeschi e dintorni le hanno scelte come residenza della terza età, ma anche gli italiani si fanno notare: tra gli ultimi arrivati, incontrerò (nei km finali della maratona) la coppia reale Andrea Accorsi/Monica Barchetti, che hanno dato l’addio alla loro maratona di Crevalcore e si godranno il resto della vita lì dove la benzina costa 1,050 al litro, e una corsa in autobus di 30 km sta sui 3 o 4 euro.

Da sei anni, la maratona di Gran Canaria è stata adottata dal supermaratoneta pratese giramondo Mario Ferri, con l’appoggio di un altro maratoneta italiano, Ugo Fabbri, da tempo residente qui, a beneficio degli amici italiani che vogliano correrla e passare una settimana di vacanza ‘attiva’: dal giovedì al lunedì approfitto dell’offerta, che per un prezzo davvero amichevole mi porta in un albergo di superlusso nella zona delle spiagge di Maspalomas (patrimonio Unesco per le mitiche dune), con l’aggiunta di escursioni quotidiane e del trasporto in pullman da/per l’aeroporto, da/per la partenza della maratona. Ci troviamo così in una cinquantina di italiani, prevalentemente supermaratoneti (il più prolifico è il romagnolo Lorenzo Gemma, che ha largamente superato le 800 maratone concluse; ma attenzione anche al “sindaco di Mantova ” Marco Simonazzi, e allo stesso Ferri, che da quando nel 2014 ha raggiunto le 500 maratone ha smesso di contarle): condivideremo spiagge, ascensioni alla cima più alta dell’isola (quasi 2000 metri),  colazioni e cene abbondantissime nello stile “all you can eat”, due piscine, palestra e così via.

Last but not least, c’è la maratona, che da un paio d’anni si svolge su giro unico e non sul doppio 21,097 come agli inizi, e quest’anno non ha lesinato sforzi (leggi: ingaggi di africani) per ottenere tempi-record. Come è andata?

I due giornali ‘canarini’, “Canarias 7” e “La provincia”, nell’edizione del lunedì contengono entrambi un inserto speciale di 20 pagine dedicato alla corsa: ma a differenza delle gazzette nostrane foraggiate, che generalmente ricopiano le veline ufficiali magnificando tutte le cose ottime e tacendo le critiche; e a differenza dei giornaloni italiani, che esprimono il cosiddetto pensiero unico, impostano i loro resoconti su due punti di vista pressoché opposti.

Abbastanza positivo “La provincia”, che segnala come grazie ai tempi ottenuti la gara si collochi ora tra le prime sette spagnole, e quest’anno abbia migliorato cinque dei suoi record sulle tre distanze principali (maratona, mezza, 10 km). Unico neo, le lamentele dei residenti per le forti limitazioni al traffico automobilistico (il che, per noi podisti, è un pregio).

Decisamente critico invece “Canarias 7”, che rileva il calo di partecipazione, con soli 4343 partenti nelle tre gare (969 nella maratona, con 880 arrivati; 1535 nella 21), e numeri mortificanti nel campionato delle Canarie, proclamato all’ultimo momento e celebrato da soli 7 partecipanti (una sola donna, ‘campionessa’ con 4.59). Le accuse vanno alla Fidal locale, che profonderebbe denari senza criterio, e ai politici che si fanno fotografare sorridenti, davanti a una “caramella con un involucro luccicante, ma che scartata e assaggiata lascia un sapore amaro”. Devo però dire che nel 2016 i finisher della gara più lunga furono 654, dunque ci si può ancora consolare; e che due sezioni a parte delle classifiche ufficiali (http://grancanariamaraton.com/web/en/resultados/) elencano un centinaio tra ritirati e squalificati (oltre ai non partenti, tra cui il validissimo supermaratoneta riminese Alfredo Sboro, richiamato dolorosamente in patria dalla morte della mamma).

La diversità fra i due giornali appare anche dalle classifiche, complete in entrambi ma date da “Canarias 7” secondo i tempi lordi, da “La provincia” secondo il real time, col risultato che il piazzamento a volte non corrisponde al tempo (cioè ti trovi davanti gente che ha un tempo effettivo peggiore).

Non c’è comunque discussione per i primi posti: il vincitore della maratona, il keniano Julius Kiprono (2.12:08 ovvero 2.12:03), batte il secondo (suo connazionale, come pure il terzo)  di due minuti; la keniana Shelmith Nyawira con 2.33 precede di ben 12 minuti l’etiope Fantu Zewude. Completamente africani i podi delle due gare maggiori, se si esclude il terzo posto nella 21 della croata Matea Parlov.

Un po’ di gloria per l’Italia grazie alla vittoria in maratona nella categoria F 70 della romana Paola Cenni in 5.18:05. Un po' meno per i 29 squalificati, tra cui 5 o 6 italiani, soprattutto donne... A titolo di curiosità segnalo che il mio Gps ha dato una lunghezza complessiva di 42,880 e un dislivello di 425 metri: fate conto di aver corso in un paesaggio ligure, teoricamente sul mare, ma con saliscendi continui.

Si parte alle 8,30, insieme, per i 21 e i 42 (staremo insieme nei primi e negli ultimi 8 km). Il tracciato è complessivamente piacevole, panoramico e monumentale insieme (specie per il passaggio dall’antica capitale La Vegueta tra i km 25 e 30, e gli ultimi esaltanti 3 km lungo la spiaggia di Las Canteras); perfettamente chiuso al traffico veicolare e protetto dai pedoni – comunque educatissimi - grazie a un transennamento quasi continuo. Una decina i controlli col tappetino chip, rinforzato da giudici che fanno la spunta manuale. Ristori e spugnaggi regolari (anche se le spugne sono rettangoli ‘normali’, e non più nella forma dell’isola come nel tempo che fu). Forte l’incitamento del pubblico e dei tanti addetti lungo il percorso; orchestrine e gruppi di percussionisti completano la festa. Medagliona rettangolare di cm 11x9, più maglietta di finisher che si  aggiunge all'altra maglietta compresa nel pacco gara. Unica cosa meno piacevole, le docce freddine (per forza, se le collochi in un campo di calcio, quelli dopo i primi 11 le troveranno sempre fredde); soluzione di riserva, personalmente praticata, è il bagno nell’oceano, proprio sotto l’arrivo.

Del resto, per noi del gruppo italiano (cui si aggiunge, curiosamente, “Ronaldinho”, alias Haroldinho Abauna, l’olandese visto un mese fa a Castelfusano, dove pure era la taxista romana Laura Mancinelli, oggi arrivata insieme a me), è una festa, degnamente conclusa dalla cena di domenica sera combinata tra Ferri e la direzione dell’hotel. Torneremo ancora? Non farlo sarebbe un peccato, ma ci sono tante altre Canarie, ciascuna con la sua maratona, che non ci si può permettere di perdere.

È un gran dire che il podismo è in calo, che alle camminate vengono soprattutto i vecchi, che ormai all’ora giusta, dalle parti di Bologna, non parte più nessuno… Poi uno va a Pianoro, 15 km a monte di Bologna, su per la vecchia e inadeguata Futa (mentre i treni sfrecciano indisturbati sulla Direttissima), per correre o camminare la “Galaverna”, trova un parcheggio dubbio (valgono anche la domenica i divieti di sosta davanti ai cancelli delle fabbriche?) a 800 metri dalla partenza (ma tanti si fermano sulla statale, a un chilometro abbondante dal parco in cui è da vari anni collocato il centro gara); e arrivato alla partenza quasi in extremis, sotto un cielo imbronciato che a metà gara lascerà cadere perfino un delizioso nevischio, vede una fila lunga un centinaio di metri davanti alla distribuzione dei pettorali non prenotati, mentre quasi tutte le società hanno già esaurito il proprio contingente (per fortuna io trovo ospitalità presso i ‘dissidenti’ della Porta Saragozza, quelli ‘cancellati’ dal Coordinamento bolognese perché osano chiedere il rispetto delle regole più elementari di buona convivenza podistica).

Si parte, con larga tolleranza sull’orario (cioè anche un quarto d’ora e più in ritardo), in salita, e almeno fino al primo bivio del podere Riosto (quello da dove ha origine la famiglia Ariosto, e dove oggi la linea Alta velocità si stacca dalla Direttissima per immergersi nella sua galleria lunga quasi fino a Firenze), cioè per i primi 3,5 km, la strada è occupata da migliaia di corridori e soprattutto camminatori, moltissime donne, molti bambini e gruppi scolastici, con pettorine stile sci numerate ben oltre 4000 (il record di partecipanti del 2017, 4449, deve aver traballato). Molti recano la maglietta, quest’anno blu, dedicata ad Alice Gruppioni, la pianorese neo-sposa uccisa da un pirata della strada nel 2013 a Lo Angeles durante il viaggio di nozze: e si convince che il podismo, finché sarà messo in pratica da corse come questa, non morirà mai.

Non voglio negare che una parte dell’attrattiva della “Galaverna” dipenda anche dal ristoro, per il quale si parla di costine, salsicce alla brace, polenta e nutella, vin-brulé, caldarroste: dico “si parla”, perché ai miei passaggi dai cinque ristori (2 ore e mezzo per fare i 20,700 del percorso più lungo, con 550 metri di dislivello e circa 5 km sterrati), rimangono solo acqua, tè, arance, banane e biscotti (e non lamentiamoci, per 2 euro di iscrizione!). Al traguardo (intendo, quasi a mezzogiorno), dei panini alla salsiccia sono rimasti solo i panini, e fette di piadina che vengono servite per chiudere almeno temporaneamente la bocca a chi sta aspettando i maccheroni al ragù, le cui pentolate arrivano a scaglioni. Anche il vino, un buon rosso dolce, finisce (ma ammetto che due bicchieri me li sorbisco); mentre tè, acqua, dolci e frutta, oltre al sacchetto di biscotti salati particolari del premio di partecipazione, resteranno ancora a tre ore e mezzo dal via, quando parecchie decine di camminatori continuano ad arrivare e il tradizionale gran fuoco si leva sempre alto nella zona ristori.

D’accordo dunque, ci sarà l’attrattiva della magnazza, ma non basta a spiegare il successo della manifestazione, una delle più antiche d’Italia (ricordo quei grigi giorni del gennaio 1973, quando venni all’ospedale militare di Bologna per la visita di leva, e percorrendo via Indipendenza trovai uno striscione teso in zona stazione, che annunciava la prima Galaverna, e io mi chiedevo cosa fosse).

Quell’anno la saltai (all’ospedale militare mi beccai pure l’influenza), ma poi, con questa ho finito per correrne 12, sempre sul tracciato più lungo che arrivava a 21.5, ora è leggermente cambiato ma conserva i suoi tre colli tradizionali, sui 350 metri di altitudine dopo una partenza a 180 metri, verso i km 3.5, 7.5, 13.5 circa, e infine l’ultima vigliaccata della salita sopra la ferrovia, quantificata in 30 metri verticali dal km 19.5.

Purtroppo gli inverni sono più tiepidi che quando si cominciò, di galaverna sugli alberi non ce n’è, e nemmeno quella neve ghiacciata nella prima discesa verso il km 5, mentre è stato soppresso l’altro tratto, tradizionalmente coperto di ghiaccio, dopo la chiesa di Guzzano intorno al km 15 (una discesa di 110 metri in un km solo, più altri 60 nei due km seguenti), che ci lasciava l’alternativa se scendere col didietro o tenerci stretti agli alberelli. Stavolta si viene giù per uno stradello asfaltato, salvo risalire un po’ verso il km 17 per una carraia fangosa, ma a una quota decisamente più bassa, fino a sfociare nella statale, traversando poi il Savena per entrare nella zona industriale di Pian di Macina, dove sta il nostro quinto ristoro (quello della teorica polenta e nutella): prima della salitaccia finale e del reingresso nel parco da dove siamo partiti.

Tantissima gente dunque, malgrado la concorrenza di Monteforte d’Alpone che in un certo senso somiglia a Pianoro, anche per le sbafate e bevute alcooliche (ma a prezzi ben più consistenti): gente che è rimasta a lungo a commentare, e piluccare i ristori, per non perdersi niente di questa magica atmosfera che commemora Alice nel modo migliore.

La classica invernale del trail parmense si articolava, come di consueto, su due percorsi (li si vedono disegnati nella foto 11 del servizio di Teida Seghedoni), di 23,5 km con 630 metri di dislivello complessivo, e di 14,7 con 430 metri D+: tracciati dunque piuttosto dolci, e resi ancor più corribili da una certa dose di asfalto  (vedi foto da 547 e 602) che fa storcere la bocca ai puristi del trail; ma dotati pure di tratti non solo paesaggistici ma artistici, come, oltre al castello presso la partenza-arrivo,  la Villa dei Boschi visibile nelle foto 105-117. Molto combattuta la gara maschile dei 23,5 km, che ha visto i primi quattro atleti arrivare entro 1 minuto e 40 secondi: ha prevalso il più giovane, il trentenne Loris Zanni (Team Amorotto) con 1.36:52, mezzo minuto meno di Claudio Chiarini, quarantatreenne della 3T Valtaro. Seguono Michele Nieppi (1.38:14) e Alessio Tenani (1.38:30).

Anche le prime due posizioni femminili si sono giocate nei diciotto secondi che hanno separato la vincitrice Monia Fontana (Sampolese), in questo caso la più anziana del gruppo contando già 48 primavere, da Giulia Magnesa (Casone Noceto), di un solo anno più giovane (2.07:35 contro 2.07:53).

Presso che allo sprint si è risolta la contesa maschile sui 14,7 km, dove hanno dominato i giovani: Alberto Gattinoni (Città Genova, 36 anni, 1.04:26), ha fatto valere la sua maggiore esperienza sul 24enne Marco Rinaldi (Kinomana), staccato di soli 5 secondi. Il terzo, Michele Capretti, ventottenne, è giunto a due minuti.

Non c’è stata storia invece nella gara femminile: Isabella Morlini (Atletica Reggio, fotografata nel pregara alla foto 27, e in azione alle 150-157), una settimana dopo l’argento mondiale nelle ciaspole, è arrivata sesta assoluta, e largamente prima tra le donne, con 1.10:23, un paio di minuti davanti a Eleonora Peroncini (Cus Parma), più giovane di 14 anni e undicesima assoluta. Sei minuti dopo è giunta la terza, e più giovane del lotto, Carlotta Vecchi, trentatreenne della Vengo lì.

Domenica, 13 Gennaio 2019 23:47

Marzaglia (MO) – 23° Du pas per campagna

Una corsa senza pretese, non competitiva, ma con tutti i crismi per lasciare soddisfatti i partecipanti, stimabili a occhio in 1500. Parcheggio capiente, sul terreno dell’attigua Protezione civile a trecento metri dal ritrovo,  e perfettamente gestito dai numerosi addetti. Disponibilità di spogliatoi con docce, non vastissimi (sono quelli delle squadre di calcio) ma funzionali, e di toilettes, anche qui non molte ma dislocate in tre posti distinti. Quattro percorsi, misurati abbastanza precisamente, per una lunghezza massima di 17,7 km, compreso il chilometro abbondante all’interno dell’autodromo che ricorda, più in piccolo, quello di Imola. Il giro si snoda a sud del paese, lungo strade battute da numerose corse specialmente nel mese di gennaio, tra i due estremi di Cittanova-Cognento e di Magreta, grosso modo lungo la sponda destra del fiume Secchia; assolutamente senza traffico di auto, con poche eccezioni nel tratto finale presso l’aeroporto, dove comunque tutti gli incroci erano sorvegliati e un breve tratto era delimitato da ‘ometti’. Due ristori lungo il percorso, più quello finale nei cui pressi era collocata la tradizionale distribuzione di vin brulé. Per due euro di iscrizione, all’arrivo si poteva scegliere tra confezioni tipicamente modenesi di ciccioli, pancetta o coppa di testa.
Giornata interlocutoria, per chi pensa a gare competitive più lunghe; occasione di godersi il sole, in una giornata non freddissima, e di mostrarsi allegri davanti ai numerosi fotografi.

Più di quindicimila partecipanti, di 19 nazioni diverse, hanno votato nel referendum promosso, per la quattordicesima volta, dalla rivista online tedesca marathon4you.de sulla maratona preferita, non solo in Germania ma in tutta l’Europa centrale dove si parli tedesco.

Nessuna novità al vertice: per il quinto anno consecutivo ha vinto il Rennsteiglauf, in realtà non solo una maratona dato che tra i vari percorsi quello principe è un 73 km con partenza dalla città natale di Bach, Eisenach in Turingia (Sassonia, a 200 metri slm), e arrivo a Schmiedefeld, 700 metri di altitudine; ma esiste pure una 42,2 km, che parte da Neuhaus arrivando ugualmente, come tutti gli altri tracciati, a Schmiedefeld. Maratona e supermaratona completamente in natura, sebbene senza le caratteristiche estreme del trail: stradine perlopiù sterrate e boschive ma percorribili con normali scarpette (dunque definibile come Ecomaratona); dislivello di 1900 metri in salita e 1400 in discesa per la corsa maggiore, addirittura prevalenza della discesa nella maratona (770+ e 840-). Nella 46° edizione svoltasi a maggio 2018 sono stati 1500 i classificati della supermaratona e oltre 2300 quelli della maratona.

Al secondo posto una habituée del podio in questa votazione: la maratona di Francoforte, sempre fra le prime tre con l’eccezione di un quarto posto ottenuto nel 2015, e ovviamente prima tra le maratone urbane, davanti a Colonia (quarta assoluta) e Berlino (soltanto quinta: evidentemente i record, specie se ottenuti da atleti africani, non scaldano più di tanto il cuore degli amatori).

Davanti a queste due si è inserita, in uno strameritato terzo posto, la prima maratona non tedesca, la Jungfrau di Interlaken, ovviamente prima anche tra le maratone di montagna. Per questa gara non ci sono aggettivi bastanti, e chi ha avuto la pazienza di sopportare quanto ne ha scritto chi si firma dal 2000 in poi, sa che la Jungfrau è semplicemente la migliore, e ogni anno che passa si inventa qualcosa per diventare sempre migliore. Parlo ovviamene per esperienza diretta: detto fra noi, mi trovo ad aver sperimentato direttamente 9 delle migliori 11 della classifica generale; 3 delle prime 5 Eco; 6 delle prime 8 di montagna (qualcuna anche 5, 6, 7 volte).

La Svizzera colloca un’altra sua gara ai piani nobili della classifica, ed è Lucerna, settima assoluta (dopo l’altra tedesca di Hannover, sesta). Mentre a chiudere la decina sta la prima austriaca, la sorprendente Linz, che supera Salisburgo (18°) e la “Maratona delle Tre nazioni”, che come lascia capire il nome si divide tra Germania, Svizzera e Austria, nella cornice meravigliosa del lago di Costanza. Solo quinta tra le austriache la maratona di Vienna, cui forse fanno male i troppi chilometri dentro il parco del Prater; poco dietro c’è l’altra maratona di Salisburgo, la “Mozart 100” (pensare che la città ospitante ha meno di 150 mila abitanti!).

Ma la sorpresa positiva viene dalla maratona di Bressanone (ovviamente chiamata col nome tedesco di Brixen Dolomiten Marathon), 17° assoluta, e terza tra le maratone di montagna, dopo l’irraggiungibile Jungfrau e la bavarese Allgäu (altra combinazione di una 70 km, una 42 e gare minori). Bressanone ha superato due star delle classifiche mondiali, la maratona di Zermatt che arriva al cospetto del Cervino, e la classica Swissalpine di Davos / S. Moritz che forse (come mi ero permesso di scrivere tornandoci nel luglio scorso) ha voluto strafare e si è snaturata rispetto alla bellissima competizione, accessibile a tutti, dei tempi andati. Al punto che sente alle sue spalle il fiato di un’altra maratona italiana: quella dello Stelvio, appena alla seconda edizione eppure già apprezzata (54° assoluta, sesta tra le corse di montagna). Entra in classifica anche una terza maratona sudtirolese, la Sky Marathon Rosengarten Schlern, di Tiers/Tires, 75° a pari merito con la più blasonata Liechtenstein.

 

Ecco qui le classifiche, relative ai primi 20 posti per quella assoluta, e ai primi 10 per le Eco e le maratone di montagna.

 

1 Rennsteiglauf

2 Frankfurt Marathon

3 Jungfrau-Marathon

4 Köln Marathon

5 Berlin-Marathon

6 Hannover Marathon

7 SwissCityMarathon Lucerne

8 Hamburg Marathon

9 Münster-Marathon

10 Linz Donau Marathon

11 Luxemburg Night Marathon

12 Allgäu Panorama Marathon

13 Monschau-Marathon

14 Bottwartal-Marathon

15 Kassel Marathon

16 Einstein-Marathon

17 Brixen Dolomiten Marathon

18 Salzburg Marathon

19 Baden-Marathon

20 Gornergrat Zermatt-Marathon

 

Landschaftsmarathon

 

1 Rennsteiglauf

2 Monschau-Marathon

3 Bottwartal-Marathon

4 3-Länder-Marathon

5 Oberelbe-Marathon

6 Röntgenlauf

7 Skatstadtmarathon Altenburg

8 Salzkammergut Marathon

9 Heilbronner Trollinger Marathon

10 Bienwald-Marathon

 

Bergmarathon

 

1 Jungfrau Marathon

2 Allgäu Panorama Marathon

3 Brixen Dolomiten Marathon

4 Zermatt-Marathon

5 Swissalpine Irontrail

6 Stelvio Marathon

7 Eiger Ultra Trail

8 Alpin Marathon Liechtenstein

9 Sky Marathon Rosengarten Schlern

10 Karwendelmarsch

Nasce Run For School, la camminata che si sviluppa all’interno di Parchi e Riserve italiane a sostegno delle scuole. Un tour nazionale di sei camminate che partirà da Venaria Reale il 31 marzo e terminerà il 26 maggio a Rivergaro (Piacenza) passando per Campogalliano (MO), Pesaro, Mezzani (PR) e Mantova.
Un progetto unico nel suo genere che vede il coinvolgimento di oltre 1500 scuole primarie e centinaia di scuole secondarie di primo grado, e ha tutte le carte in regola per diventare il raduno scolastico più green d’Italia. L’iniziativa ha finalità ludico/motorie, culturali e benefiche in quanto parte del ricavato sarà donato alle scuole aderenti.
Un’avventura, cui il suo ideatore Emilio Mori, lavora da oltre due anni: “L’idea nasce con un obiettivo ben preciso: portare i bambini a condividere una mattina con i propri genitori, passeggiando, divertendosi, riflettendo sui cambiamenti climatici e sull’importanza di salvaguardare il mondo che ci circonda. Non secondari sono la condivisione degli aspetti positivi del vivere sano, fare sport per combattere l’obesità purtroppo crescente in età infantile e l’inclusione”. Le camminate si svilupperanno lungo i sentieri di Parchi e Riserve, zone sicure, tutte su percorsi pedonali, immersi nel verde, e le distanze saranno variabili: dai 5 ai 7 km.

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La prima tappa sarà al Parco La Mandria di Venaria Reale, Torino, il 31 marzo; poi il 7 aprile presso la Riserva del Secchia laghi Curiel, a Campogalliano( Modena); il 5 maggio al Parco San Bartolo (Pesaro); il 12 maggio nella Riserva Regionale di Parma Morta, Mezzani (Parma); il 19 maggio nel Bosco del Lago di Mezzo, Mantova; il 26 maggio Parco Regionale del Trebbia, Rivergaro (Piacenza).
L’iniziativa vede il sostegno dei seguenti Enti Parco: Ente di Gestione delle aree protette dei Parchi Reali, Ente Parchi Emilia Centrale, Ente Parco del Monte San Bartolo, Ente Parchi del Ducato, Ente Parco del Mincio. Anche diversi comuni in cui passa il tour hanno voluto dare il loro sostegno, come: Torino, Venaria Reale, Mantova, Mezzani, Rivergaro. Non è mancata la collaborazione delle UISP territoriali che promuoveranno l’iniziativa tramite i loro canali: Uisp Regione Piemonte, Uisp Modena, Uisp Piacenza, Uisp Parma, Uisp Pesaro.
Le iscrizioni saranno raccolte direttamente dalle scuole oppure tramite il sito internet. Tutti gli amici che vorranno partecipare alle camminate potranno così iscriversi e pagare direttamente dal sito e, selezionando la scuola del proprio territorio, fare la loro donazione.

[Applausi all'organizzatore. Magari, trattandosi di iniziativa per le scuole, non sarebbe stato male intitolarla in lingua italiana…]

Un comunicato ufficiale diffuso dalla Fidal Emilia-Romagna l’ultimo dell’anno tira le somme delle 87 corse su strada, classificate come regionali o nazionali, disputate in regione durante il 2018.

“Nazionale” era classificata anche l’ultima gara dell’anno, la maratona in circuito di Calderara, per meno di 200 partecipanti (e certamente non di profilo ’nazionale’). Con tale distanza, precisa il testo, si può essere solo “gara nazionale, come avviene per tutte le maratone e mezze maratone ufficiali".

Con questa gara, le manifestazioni sono risultate appunto 87, in leggero calo di numero rispetto ai due ultimi anni precedenti. E continua: “rimane il rammarico che altre manifestazioni anche storiche e con ampia partecipazione, non sono state incluse nel calendario, e le prestazioni ottenute dagli atleti in queste gare non rientreranno nelle statistiche ufficiali. L'auspicio è che per il 2019 possano rientrare altre manifestazioni nell'egida Fidal, soprattutto per le distanze ufficiali (nel 2019 anche la distanza di 5 km sarà considerata ufficiale), anche se le ulteriori norme previste dal Progetto Running della Fidal Nazionale non sembrano accogliere per ora molti consensi”.

Infatti: quando il limone è spremuto, di fronte alla prospettiva di altre spremiture, è probabile che preferisca restare sulla pianta, o cercare spremitori più delicati. E quanto a sapere che il mio record sui 21 non sarà omologato perché non è gara Fidal,  a quanti dispiacerà?

Dalla stessa città di Bologna, ma dalla sponda Uisp, arrivano le prime anticipazioni sul calendario 2019. Ah sì?, i diecimila diventano “ufficiali” e “nazionali”? Allora la Uisp annuncia che  primo a partire sarà il Campionato provinciale di corsa su strada adulti con la prova sui 10k di Viadagola il prossimo 10 febbraio, anche se già con i 10mila della Befana di Crevalcore ci sono punti buoni per la Coppa Uisp individuale.

In più: Otto le gare per il torneo adulti con tre mezze maratone, fra cui quella di chiusura a Castelmaggiore il 15 dicembre.

Per la tardiva contromossa federale, a buoi scappati, torniamo al comunicato Fidal:

“Il Comitato Regionale Fidal Emilia Romagna ha peraltro deliberato l'applicazione di quote ridotte rispetto agli standard per le gare di propria competenza incluse nel solo calendario regionale”.

Passiamo alle cifre:

“Fra le 87 gare Fidal su strada in calendario regionale le maratone sono state 8, come pure le mezze maratone, mentre le gare di 10 km con percorso certificato, una distanza che sta suscitando sempre più interesse, sono state 17. Le ultramaratone 4, mentre le altre 50 corse su strada erano su distanze non ufficiali.

Come sede delle gare, la provincia di Parma continua a mantenere la preminenza nel numero di manifestazioni organizzate con 34 gare, seguite dalle 17 di Bologna, 9 di Forlì-Cesena e via via le altre province, con la sorpresa di Modena con la sola Corrida di San Geminiano, unica corsa su strada Fidal nella provincia”.

Triste commento: “E' evidente che in alcune province, come Modena, Reggio Emilia, Ferrara, ma anche la stessa Bologna, la concorrenza/collaborazione con gli EPS non ha giovato all'inserimento di gare nel calendario federale”.

Bella questa “concorrenza barra collaborazione”, che non sono precisamente dei sinonimi. Tradotto: a Modena vorremmo collaborare, cioè organizzare gare insieme agli Eps, purché gli organizzatori pagassero ai nostri prezzi. Ma gli organizzatori, e mica solo di garette del piffero (vogliamo mettere la Run Tune Up?), preferiscono spendere meno per avere gli stessi servizi, o forse migliori, e a noi da Modena resta solo la Corrida (fra l’altro, su una distanza ‘bastarda’, ‘non ufficiale’), mentre tutte le maratonine (anche a Reggio e, come si è visto, a Bologna) vanno con gli Eps.

 

Lamentele e polemiche a parte, restano interessanti le statistiche, dove di ogni gara si danno nomi e tempi dei vincitori. Si riconferma una dominatrice indiscussa, non a caso docente universitaria di statistica:

Nelle donne domina come lo scorso anno la reggiana Isabella Morlini. Se l'anno corso furono 14 le sue vittorie nelle gare in calendario Fidal della Emilia Romagna, nel 2018 sono state 17. Seguono Sarah Martinelli con 6 e con 4 successi un terzetto romagnolo composto da Beatrice Boccalini, Anna Spagnoli e Judit Varga.

Fra le società 19 successi per l'Atl. Reggio grazie soprattutto ai 18 successi della Morlini; segue Gabbi Bologna con 16, Atl. Casone Noceto con 12, Ballotta Camp con 12, Dinamo Sport con 10.

 

Ecco nel dettaglio i vincitori uomini e donne del 2018

 

 06/01/18 Crevalcore 10000 della Befana 10,0 EZ ZAHIDY ABDELHAMID Atletica Blizzard 32.09 GIACOBAZZI FRANCESCA Fratellanza 1874 Modena 37.05

31/01/18 Modena Corrida di San Geminiano 13,3 BEKELE TELAHUN HAILE Etiopia 38.17 INCERTI ANNA Fiamme Azzurre 45.27

04/02/18 Vicofertile Athletes Run 10,0 EL FATHAOUI YASSINE Atl. Casone Noceto 31.41 RICCI LAURA Corradini Rubiera 37.23

11/02/18 Granarolo Emilia Camminata di Viadagola 10,0 CACACI MICHELE Dinamo Sport 31.50 FERRABOSCHI DANIELA Atl. Casone Noceto 37.52

11/02/18 Busseto Strabusseto in Maschera 21,1 EL FATHAOUI YASSINE Atl. Casone Noceto 1.11.36 MARTINELLI SARAH GP Quadrifoglio 1.21.48

25/02/18 Misano Adriatico Gran Premio Città di Misano 10,0 MWANGI JOEL MAINA Dinamo Sport 30.01 SPAGNOLI ANNA Edera Forlì 35.53

25/02/18 Salsomaggiore Verdi Marathon 42,2 BAMAAROUF TARIQ Atl. Desio 2.31.49 GARDELLI ELEONORA Corri Forrest 3.11.26

25/02/18 Salsomaggiore Mezza di Fontanellato 21,1 BOSSI ALESSANDRO GP Garlaschese 1.16.56 ANGOTTI KARIN GP Garlaschese 1.26.27

10(03/18 Poggio Torriana 6 Ore della Piadina 79,1 LUPO FRANCESCO Atl. Imola Sacmi Avis 79,080 FABIANI ELENA Woman Triathlon Italia 60,270

11/03/18 Cesenatico Attraverso Cesenatico 10,0 KURGAT GIDEON KIPLAGAT Virtus C.R. Lucca 30.18 SPAGNOLI ANNA Edera Forlì 35.51

11/03/18 Varano de Melegari Castello Running Race 12,0 MARCHIO FABIO Ballotta Camp 44.41 MARTINELLI SARAH GP Quadrifoglio 51.35

18/03/18 Casalmaggiore Eridano Urban Trail 11,0 SCALET RICCARDO Runcard 37.48 CAGLIO ANNA Pol. Besanese 45.02

25/03/18 Fontevivo Manarace 10,0 OUHDA AHMED Atl. Casone Noceto 30.38 MARTINELLI SARAH GP Quadrifoglio 37.38

02/04/18 Fontanellato Criterium degli Assi 9,9 LYAZALI ADIL Circolo Minerva 32.18 PATERLINI VERONICA Cus Parma 36.58

02/04/18 Fontanellato Giro dei Castelli 18,0 KARIM ABDERRAHIM Trc Traversetolo 1.00.12 VANNINI GLORIA Pro Avis Castelnuovo M. 1.18.36

02/04/18 Russi Maratona del Lamone 42,2 ZITOUNI YOUNESS Pod. Il Laghetto 2.20.21 REBUZZI MANUELA Atl. Reggio 3.11.32

08/04/18 S.Secondo Parmense Phisy C Run 10,4 TSEGAYE YONAS Ballotta Camp 33.42 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 39.52

15/04/18 Forlì 10 km Diabetes Marathon 10,0 MUCCIOLI ROBERTO Edera Forlì 32.52 VARGA JUDIT Edera Forlì 37.41

22/04/18 Lovoleto Competitiva della Canapa 10,0 EZ ZAHIDY ABDELHAMID Atletica Blizzard 31.49 VARGA JUDIT Edera Forlì 37.53

22/04/18 Langhirano Langhi Run 10,4 TSEGAYE YONAS Ballotta Camp 35.13 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 42.20

25/04/18 Castelbolognese 50 km di Romagna 50,0 BAMAAROUF TARIQ Atl. Desio 2.55.57 SUSTIC NIKOLINA Croazia 3.31.35

29/04/18 Corcagnano Camminata Enologica 14,8 LYAZALI ADIL Circolo Minerva 48.59 ADORNI ELISA Circolo Minerva 1.02.12

29/04/18 Rimini Rimini Marathon 42,2 CHARFAOUI SMAIL Dinamo Sport 2.34.03 SUSTIC NIKOLINA Croazia 2.51.04

29/04/18 Rimini Ten Miles 16,1 FIORANI ANDREA Winner Foligno 55.44 THOMPSON BETHANY JANE Circolo Minerva 1.04.21

01/05/18 S.Mauro Pascoli Giro della Torre 10,0 MATVIYCHUK VASYL Gabbi Bologna 31.52 NANU ANA Gabbi Bologna 38.46

06/05/18 Scipione Ponte Cavallo Race 11,2 EL FATHAOUI YASSINE Atl. Casone Noceto 36.40 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 44.16

06/05/18 Vergato Camminata Montanara 19,8 DI NOIA ERNESTO Gabbi Bologna 1.31.02 PALMIERI STEFANIA Ascd Silvano Fedi 1.46.44

06/05/18 Piacenza Placentia Half Marathon for Unicef 21,1 MWANGI PAUL KARIUKI Run2gether 1.02.41 JELAGAT VIOLA Run2gether 1.13.12

11/05/18 Parma Cetilar Run 8,0 AGNELLO VINCENZO Atl. Casone Noceto 24.39 PATERLINI VERONICA Cus Parma 29.24

13/05/18 Castenaso Camminata di Castenaso 10,0/5,0 MATVIYCHUK VASYL Gabbi Bologna 31.38 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 18.46

13/05/18 Bellaria Maratonina dei Laghi 21,1 KANDA JONATHAN KOSGEI Atl. Castello 1.05.35 RUTTO CAROLYNE Iloverun Athletic Terni 1.19.46

19/05/18 Cortemaggiore Corterun 6,0 GHEBREHIWET FANIEL EYOB Venicemarathon Club 18.48 PELATI ELENA Cus Parma 23.49

20/05/18 Forlì Corri nel Parco 10,0 CACACI MICHELE Dinamo Sport 32.32 RICCI LAURA Corradini Rubiera 38.55

20/05/18 S.Prospero Parmense La Corsa di Tommy 13,3 TSEGAYE YONAS Ballotta Camp 45.18 MARTINELLI SARAH GP Quadrifoglio 53.15

26/05/18 Firenze Faenza 100 km del Passatore 100,0 ZAMBELLI ANDREA Pol. Scandianese 6.54.36 SUSTIC NIKOLINA Croazia 7.53.57

02/06/18 Comacchio 11 Ponti 8,5 DELLA PASQUA ALBERTO Dinamo Sport 26.39 FERRINI CELESTE Gabbi Bologna 33.17

06/06/18 Ponte Ghiara 50 Special Run 8,2 CIATI FABIO Ballotta Camp 26.48 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 30.37

10/06/18 Varsi Running Varsi 12,9 TSEGAYE YONAS Ballotta Camp 46.15 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 52.48

16/06/18 Corniglio Ultrak Trail 10,5 CIATI FABIO Ballotta Camp 38.11 MARTINELLI SARAH GP Quadrifoglio 46.18

17/06/18 Porretta Terme Circuito Città di Porretta Terme 9,2/4,6 GINOSA ARTURO Gabbi Bologna 31.34 VETTOR GIULIA Modena Atletica 17.41

24/06/18 Castelnovo Monti Giro della Pietra di Bismantova 17,0 SPADONI ANDREA Mds Panariagroup 59.08 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 1.06.17

30/06/18 Reggiolo 5 Miglia di Matilde di Canossa 8,0 BOVANINI FILIPPO Virtus Emilsider Bologna 28.47 BORTOLI ELISA Esercito 29.10

30/06/18 S.Michele Gatti Trofeo Conciatori Visconti 9,9 TSEGAYE YONAS Ballotta Camp 34.23 ADORNI ELISA Circolo Minerva 42.01

06/07/18 Traversetolo Gran Premio Città di Traversetolo 4,3/2,6 BALDINI EROS Corradini Rubiera 13.48 COCCHI FRANCESCA Corradini Rubiera 9.05

14/07/18 Felino Giro della Provincia 9,0 LYAZALI ADIL Circolo Minerva 31.37 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 35.55

20/07/18 Bologna Casaglia San Luca 10,2 EZ ZAHIDY ABDELHAMID Atletica Blizzard 34.04 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 40.58

21/07/18 Medesano San Giacomo Run 9,5 EL FATHAOUI YASSINE Atl. Casone Noceto 32.02 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 37.35

29/07/18 Rocca di Roffeno Giro Podistico 2 Castelli 10,2 GINOSA ARTURO Gabbi Bologna 40.08 BETTINI ELISA San Rafel Bologna 49.31

16/08/18 Castel S.Giovanni Stracastello 10,0 CONTARDI STEFANO Atl. Pavese 34.19 BROGGI BENEDETTA Raschiani Triathlon Pavese 40.15

26/08/18 S.Angelo di Gatteo Strapazeda 10,0 DE NICOLO' NICHOLAS Dinamo Sport 31.47 BOCCALINI BEATRICE Gabbi Bologna 36.50

26/08/18 Mezzani Un Po' di Running 9,9 MARCHIO FABIO Ballotta Camp 41.31 MARTINELLI SARAH GP Quadrifoglio 47.38

02/09/18 Parma Montanara Running 10,0 TSEGAYE YONAS Ballotta Camp 31.33 SPAGNOLI ANNA Edera Forlì 36.49

09/09/18 Imola Campestre Clai 12,0 EZ ZAHIDY ABDELHAMID Atletica Blizzard 42.22 MASCARO SIMONA GS Lamone 50.06

09/09/18 Parma 10 km del Ducato 9,9 QUAZZOLA ITALO Atl. Casone Noceto 31.13 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 38.08

09/09/18 Parma 30 km della Duchessa 29,9 BIANCHI ROBERTO Pico Runners 1.50.41 PILLA MONICA Atl. S.Marco US Acli 2.08.16

09/09/18 Parma Mezza Maratona Cariparma Running 21,1 RICATTI DOMENICO Aeronautica 1.10.20 RENDERS MARLEEN Belgio 1.30.13

11/09/18 Castel S.Pietro Terme Circuito Città di Castel S.Pietro T. 5,0 EZ ZAHIDY ABDELHAMID Atletica Blizzard 15.16 VARGA JUDIT Edera Forlì 17.59

15/09/18 S.Benedetto V.d.S. Ripoli Trail 17,0 MANTOVANI JACOPO Csi Sasso Marconi 1.12.49 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 1.21.37

16/09/18 Parma Vivi la Tua Città Camminando 9,9 MORELLI MATTEO Atl. Reggio 33.44 FERRARI LISA Cus Parma 40.40

16/09/18 Mercato Saraceno Maratona Alzheimer 42,2 DEL PRIORE GIUSEPPE Dinamo Sport 2.39.23 TURRINI ELEONORA CHIARA Self Montanari Gruzza 3.14.55

16/09/18 Mercato Saraceno Mezza Maratona Alzheimer 21,1 DE NICOLO' NICHOLAS Dinamo Sport 1.17.59 NOVELLI ILARIA Polisportiva Molise 1.28.51

23/09/18 Bologna Race For The Cure 5,0 KABA MAMADI Atl. Castenaso Celtic Druid 17.01 ALEOTTI FLAVIA Francesco Francia 19.11

23/09/18 Torrile Corri a Torrile 10,0 BUTTAZZO GIAMMARCO Atl. Casone Noceto 32.31 PERONCINI ELEONORA Cus Parma 39.58

30/09/18 Savignano sul Rubicone Marcialonga sul Rubicone 14,0 KIKAYA DENNIS BOSIRE Atl. Sandro Calvesi 44.52 KEMBOI VIVIAN JEROP Atl. Saluzzo 50.57

30/09/18 Fidenza Trofeo S.Donnino 10,0 CARRERA FRANCESCO Atl. Casone Noceto 31.00 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 37.55

30/09/18 Ferrara Ferrara Marathon 42,2 TAVELLA MAURIZIO Atl. Avis Bra Gas 2.29.58 ATTARD JOSANN Malta 2.56.11

30/09/18 Ferrara Ferrara Half Marathon 21,1 KISORIO HOSEA KIMELI Virtus C.R. Lucca 1.05.45 ZANARDI MARINA Grottini Team 1.28.40

07/10/18 Rimini Giro della Carletta 12,0 BENHAMDANE RACHID Dinamo Sport 38.49 VARGA JUDIT Edera Forlì 45.35

07/10/18 Baganzola Camminata Golesana 9,9 MANCA GIAN NICOLA Cus Parma 35.55 FERRARI LISA Cus Parma 40.27

14/10/18 Parma La Vigorosa 9,9 BOMPREZZI PIETRO Nuova Atl. Astro 31.23 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 37.07

14/10/18 Parma La Trenta 2 32,0 VENTUROLI NICOLA Atl. Rodengo Saiano 1.51.09 DOSSENA SARA Laguna Running 1.52.06

21/10/18 Cannetolo Marcia dei 4 Ponti 10,3 MARCHIO FABIO Ballotta Camp 35.08 VENTUROLI GLORIA Rcm Casinalbo 40.48

21/10/18 Imola Giro dei Tre Monti 15,3 KALALE ISHMAEL CHELANGA Atl. Casone Noceto 46.13 LAGAT IVYNE JERUTO Iloverun Athletic Terni 54.22

28/10/18 Monticelli Terme Memorial Gasperini 11,3 EL MAZOURY AHMED Atl. Casone Noceto 34.00 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 42.59

04/11/18 Molinella La Vallazza 14,2 MATVIYCHUK VASYL Gabbi Bologna 44.05 NANU ANA Gabbi Bologna 52.48

11/11/18 Parma Trofeo Barezzi 0,9 TSEGAYE YONAS Ballotta Camp 1.12.24 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 1.21.43

11/11/18 Ravenna Maratona Int.le di Ravenna Città d'Arte 42,2 MURGOR WILFRED K. Kenya 2.12.36 MULISA ABERU AYANA Etiopia 2.36.32

11/11/18 Ravenna Mezza Maratona di Ravenna 21,1 KURGAT GIDEON KIPLAGAT Virtus C.R. Lucca 1.07.31 CONSOLE ROSARIA Fiamme Gialle 1.14.50

18/11/18 Santarcangelo di Rom. Cheursa di Bech 10,0 DE NICOLO' NICHOLAS Dinamo Sport 31.56 BOCCALINI BEATRICE Gabbi Bologna 34.59

18/11/18 Salsomaggiore Ultra K Marathon 50,0 RUTIGLIANO PASQUALE Olimpiaeur Camp 3.14.23 MORONI FEDERICA Golden Club Rimini 3.38.57

24/11/18 Roccabianca November Porc Hot Feet 11,0 MARRANGONE EMANUEL Circolo Minerva 37.11 MORLINI ISABELLA Atl. Reggio 41.05

25/11/18 Minerbio 5 Fossi Inver Running Cup 10,0 MATVIYCHUK VASYL Gabbi Bologna 31.50 BOCCALINI BEATRICE Gabbi Bologna 35.46

09/12/18 Savignano s.Rubicone Maratonina di S.Lucia 14,0 MATVIYCHUK VASYL Gabbi Bologna 44.00 BOCCALINI BEATRICE Gabbi Bologna 47.52

09/12/18 Reggio Emilia Maratona di Reggio Emilia 42,2 SIMUKEKA JEAN BAPTISTE Orecchiella Garfagnana 2.17.08 TSEHAY ALEMU MARU Etiopia 2.29.59

16/12/18 San Marino Maratonina di Natale 16,8 ZITOUNI YOUNESS Pod. Il Laghetto 49.26 SPAGNOLI ANNA Edera Forlì 57.51

26/12/18 Sant'Agata Bolognese Podistica di Santo Stefano 8,0 MATVIYCHUK VASYL Gabbi Bologna 24.12 SOTERO ALICE Vittorio Alfieri Asti 29.39

31/12/18 Calderara di Reno Maratona di S.Silvestro 42,2 GIACOPUZZI MASSIMO Liger Team Running 2.40.42 TAPPATA' DENISE Sef Stamura Ancona 3.08.29

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