Rodolfo Lollini
21° Miglio di Lonato (BS): bene anche la 2^ tappa del Club del Miglio 2020
Dopo la magica serata di San Donato che Vi avevamo raccontato col mio pezzo e nell’articolo del collega Lorenzini, con record nazionali assoluti e mondiali a livello master, per la seconda tappa 2020 il Club del Miglio si è trasferito oggi 3 ottobre a Lonato del Garda (BS). Come avvenuto l’anno passato, la riunione di atletica è stata disputata presso la Comunità Missionaria Villareggia. Tutte le attività si sono svolte all’esterno ed il pomeriggio parzialmente soleggiato e con temperatura mite, ha agevolato anche le operazioni supplementari previste dai protocolli vigenti in tema di Covid19.
L’istituto ha un bel parco con diverse varietà arboree tra cui pini, palme ed ulivi. Si è corso su un giro da 500 metri tra i vialetti lastricati del parco ed intorno all’edificio centrale. Il tracciato prevedeva una salitella iniziale seguita da contropendenza e poi ancora un tratto in ascesa. Gli esordienti hanno percorso un solo giro, mentre ragazzi e cadetti hanno doppiato, correndo quindi rispettivamente 500 e 1000 metri. La partenza dei miler, prima dei loro tre giri, era stata arretrata quanto bastava a raggiungere i canonici 1609 metri della distanza anglosassone.
Venendo all’aspetto tecnico, i quasi 250 atleti impegnati hanno dato vita a delle serie molto combattute. Segnaliamo solo il migliore tra gli uomini, Francois Marzetta della Don Kenia Runners che ha chiuso in 4’27”22 e tra le donne Lia Tavelli (5’16”26), atleta che correva in casa in quanto tesserata per l’Atletica Lonato. Per tutti gli altri risultati potete cliccare qui.
Il circuito chiuderà sabato 10 ottobre, con lotta al titolo ancora aperta in quasi tutte le categorie individuali. A questo proposito ci auguriamo caldamente che a Pioltello (MI) si ritorni alla composizione delle batterie per categorie master e non per tempi di accredito.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Gareggiano ancora in pochi
Abbiamo appena lasciato alle spalle un fine settimana con una prima gara “vera” e che possiamo definire quasi di massa. Gli organizzatori della Milano Salomon City Trail sono soddisfatti e ne hanno ben donde in quanto si sono lanciati in una scommessa vincente ovvero quella di organizzare la gara ben sapendo che nel futuro non c’era certezza. Specialmente al momento del lancio. Bravi loro. Al netto delle dichiarazioni sempre molto entusiastiche degli uffici stampa, la somma degli arrivati al traguardo sulle tre distanze, secondo la società di cronometraggio si avvicina a quota 2100. Non male, così come era andata a bene agli organizzatori della mezza e dei dieci chilometri a Monza nel weekend del 12-13/9 us. A memoria almeno un migliaio di finisher.
Tutto ciò premesso, è inevitabile constatare come a fronte di una offerta di gare nuovamente in crescita, ma sempre nettamente inferiore al periodo precedente alla pandemia, in numeri assoluti gli atleti che s’infilano scarpette e pettorale sono molto meno rispetto a prima. Il tutto malgrado gli organizzatori stiano seguendo con attenzione tutti i protocolli relativi a distanziamento, partenza in ondate successive, controlli della temperatura corporea ed in qualche caso anche tamponi sul posto. Offerta bassa, ma domanda ancora più fiacca se vogliamo usare un linguaggio da economisti.
Se pensiamo alla Salomon City Trail, a cui ho assistito da volontario sul tracciato, i pettorali sarebbero dovuti andare a ruba. Ci sarebbero voluti i bagarini anche perché l’organizzazione aveva anche fissato un numero massimo, peraltro non raggiunto, sempre per esigenze di sicurezza. Il Trail era una gara che avrebbe dovuto ingolosire i maratoneti e gli amanti della maratonina. A parte la 5 chilometri, forse più per un pubblico di neofiti, si potevano correre anche i 10k. Distanza gettonatissima.
E invece niente. La gente resta a casa o per meglio dire corre, ma non gareggia. Forse per la paura di ammalarsi o ancora peggio di contagiare qualche familiare specialmente quando si è di fronte a soggetti più deboli? Possibilissimo. Però io non sono in virologo e non ho nemmeno una laurea in medicina, quindi lascio ad altri tuttologi una dettagliata analisi e relative farneticazioni dal basso della loro ignoranza. Mentre siamo arrivati ad 1.000.000 (un milione) di morti. Mi è anche toccato leggere che molte delle vittime sarebbero morte comunque e quindi… Aggiungo io, magari con meno sofferenze e più tardi rispetto all’accelerazione portata dal virus.
Ma torniamo alla ricerca dei motivi. Gli “assenti” non fanno gare agonistiche in quanto non sono tesserati per questa stagione? Se per il tesseramento giovanile questa potrebbe essere un’ipotesi in quanto di solito molti ragazzi si tesserano solo a primavera (quando quest’anno si è bloccato tutto), per i senior, considerate tutte le gare invernali e che il nuovo tesseramento scatta appena inizia l’anno nuovo questa non sembra una giustificazione valida. Ed in ogni caso se non avessero rinnovato oppure fosse scaduta la visita medica di idoneità, si sarebbero potuti buttare nelle non competitive. Ad esempio a Milano e Monza sui 10 chilometri.
Lascio proseguire ai lettori che vorranno intervenire in questa analisi con le loro opinioni e le loro esperienze personali in questo periodo.
Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net
Lago di Comabbio Run - Corri con Samia
Oggi, domenica 27 settembre, in una mattinata dalle temperature frizzanti, attorno al lago di Comabbio 324 atleti hanno partecipato alla Lago di Comabbio Run – CORRI con SAMIA 2020. Un’edizione speciale e fortemente voluta dagli organizzatori per ricordare Samia e dare un segnale di ripartenza al mondo del podismo varesotto e non solo: tante infatti sono state le persone che anche da fuori provincia sono arrivate di buona mattina per sfidarsi lungo la panoramica pista-ciclo pedonale del lago.
Ritrovo al Parco Berrini a Ternate (VA), con ampi spazi disponibili per una manifestazione che ha dovuto limitare il numero dei partecipanti a causa dell’attuale situazione pandemica ed adottare misure cautelative, come la mascherina in partenza ed indossata per i primi 500 metri, ingresso in griglia dopo la misurazione della temperatura, premiazioni ridotte per evitare assembramenti. Complimenti a tutti i runner che le hanno seguite alla lettera. Tutti soddisfatti all'arrivo, in particolare Marcolino, un ragazzo disabile che grazie ai suoi angeli custodi ha potuto portare a termine tutto il giro del lago seduto sulla sua carrozzina.
I risultati agonistici hanno visto trionfare al femminile Giulia Merola (Almosthere) in 50:33, seconda Cristina Gogna (Atletica Verbano) e terza piazza per Cristina Ballabio (Runners Desio) mentre al maschile il primo è stato Loris Mandelli (Pol. Carugate) in 41:14, con Federico Pisani (Team AttivaSalute) e Tommaso Grassi (Azzurra Garbagnate) a completare il podio.
L'appuntamento per la prossima edizione è già fissato al 6 giugno 2021.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
La fiabesca pista di Masen di Giovo
Nicola Pellizzari del "GS La Michetta" è un mio carissimo amico runner, con un debole per le corse in pista ed anche per gli stessi impianti, tanto da postare frequentemente sul suo profilo social gli anelli più insoliti sia per location, spesso in mezzo alla natura, sia per lo sviluppo della pista che sovente non è il classico ovale da 400 metri alla corda. Sono certo che quando leggerà questo articolo diffonderà subito l’immagine tra i suoi amici. Ed anzi ho il sospetto che dopo l’apertura, programmata per i primi di ottobre, un giorno si recherà a Masen, frazione di Giovo. Piccolo comune del Trentino che conta poco più di duemila anime. Complimenti vivissimi all’Amministrazione Comunale, alla Comunità della Valle, alla provincia di Trento ed a tutti coloro che hanno contribuito a questo autentico miracolo, fortemente voluto dall’Atletica Valle di Cembra, compreso la ditta che ha realizzato l’impianto assumendosi anche alcuni oneri non retribuiti pur di realizzare questo capolavoro.
Gli anelli di cui è composta, sono costituiti da diversi materiali. Il più interno è in trucioli di legno, il secondo in terra battura, poi ci sono quattro corsie “classiche” in tartan e per finire un anello esterno in asfalto. Un irresistibile Luna Park per chi ama la corsa, con diversi spunti molto allenanti, sia per le diverse superfici che per i saliscendi di una curva ad U. Troppo bella, un giorno vogliamo provarla anche noi!
Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net
Davide Raineri a 47 anni record mondiale SM45 sul miglio a 2’35”/km di media!
Inizio scoppiettante per l’edizione 2020 del Club del Miglio che nella prima tappa, il 30° Miglio Ambrosiano - 1° Miglio Don kenia Run, ha messo sulla rinnovata pista del Centro Mattei di San Donato Milanese (MI) il meglio dell’atletica italiana insieme ad ospiti stranieri di grande spessore, come ben descritto dall’amico e collega Lorenzini in questo articolo. Da parte mia Vi parlerò invece di giovanili e master, perché anche a questo livello non sono mancati due elementi che rendono felici gli amanti del nostro sport, ovvero quantità e qualità. Per quanto riguarda i numeri, è stato bello vedere circa 400 atleti in pista, tenuto presente che per i motivi ben noti, tutti i più piccoli, ovvero ad esempio la fascia esordienti, quella che di solito riempie l’Arena Civica Milanese in campo e di genitori la tribuna, non hanno potuto partecipare, altrimenti si sarebbe andati tranquillamente a numeri a quattro cifre.
Per quanto riguarda la qualità, non possiamo che cominciare con Davide Raineri (C.S. San Rocchino), capace di migliorare il record mondiale sul miglio categoria M45, portandolo da 4:13:96 a 4:10:30. Record che aveva cercato di conquistare due anni fa in un’altra tappa dal Club a Chiavenna (SO), fallendolo per pochi millesimi e poi aveva successivamente conquistato l’anno scorso nella splendida cornice del Golden Gala, sulla pista dello stadio Olimpico romano. In entrambe le occasioni aveva corso sostanzialmente da solo. Ieri sera invece, inserito nella seconda batteria elite ha sfruttato bene un “trenino” per poi uscire prepotentemente sul rettilineo finale. Miglioramento sensibile e malgrado ciò l’atleta ha confessato che forse avrebbe potuto addirittura fare meglio, ma temendo di “saltare” non aveva osato spingere di più nelle prime fasi della gara. Chapeau ad un quarantasettenne capace di correre i fatidici 1609,34 metri alla media di 2’35” al chilometro!
Oltre al marziano Raineri, venendo ai migliori delle altre categorie master, ecco i loro nomi. A fianco non inseriamo il tempo sul miglio, quello lo potete leggere qui sulla pagina dei risultati (compresi i passaggi cronometrati ai 1500 metri), ma la media al chilometro che rende meglio l’altissima qualità del meeting.
SM: Francois Margetta (DKR) media 2’40”
SM40: Salvatore Gambino (DKR) media 2’45”
SM35: Mattia Bertocchi (DKR) media 2’53”
SM50: Alessandro Marini (Atl. Paratico) media 3’ 03”
SM45: Giuseppe Affabile (Castenaso Celtic Druid) media 3’05
SM55: Massimo Cimato (Road Runner) media 3’14”
SM60: Pasquale Maresca (Alpinistico Vertovese) media 3’17”
SM65: Francesco Macrì (Atl Pavese) media 3’38”
SM70: Rodolfo Rencurosi (Atl Vignate) media 4’05”
SM75: Enzo Capuzzo (AVIS Pavia) media 4’29”
SM80: Oscar Jacoboni (Euroatletica 2002) media 5’27”
A livello giovanile i vincitori, sempre sul miglio sono risultati per i PM Hibraim Jammeh (Pro Patria) e nei JM Abbaoubi Hanvar (Pro Patria). Mentre sui 1000m: CM Manuel Zanini (Atl Gavirate) e RM Alessandro Casoni (Calcestruzzi Corradini)
Al femminile le migliori sul miglio sono state, nelle rispettive categorie ed in ordine di tempi: SF Giulia Zanne (Atl. BS Metall. San Marco, PF Laura Pellicoro (Bracco), SF35 Lia Tavelli (Atl Lonato), JF Sara Gandolfi (Gisa), SF55 Elena Anna Fustella (Atl Lecco Colombo Costruz), SF40 Ida Barone (Road Runner), SF50 Paola Zaghi (Zeloforamagno), SF55 Lorena Panebianco (Zeloforamagno), SF65 Rosanna Rossi (Iriense Voghera), SF70 Francesca Cardarulo (Athletic Team), SF75 Teresa De Pace. Mentre sui 1000metri: CF Sofia Camagna (Studentesca San Donato) e RF Alice Minelli (CRAL La Scala).
Mentre magari state pensando per quanti metri potreste correre tenendo la media di Raineri ;-) il Club del Miglio Vi da l’appuntamento per le altre due tappe previste per il 3/10 a Lonato del Garda (BS) e Pioltello (MI) il 10/10.
Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net
Trofeo Montestella: arrivederci al 31 Ottobre 2021
Salta un altro tradizionale appuntamento agonistico del podismo in Lombardia, ovvero il Trofeo Montestella, un'altra tappa del circuito CorriMilano. Oggi ne parliamo con il Direttore Gara, Paolo Nobili.
Buongiorno Paolo, sembrava che l’edizione numero 17 potesse essere la più difficile per il Trofeo Montestella ed invece…
Ed invece, dopo esserci “ritirati” nel parco per evitare i mille lacci e lacciuoli del Decreto Gabrielli, legato ai problemi di “sicurezza”, insieme ai costi legati agli straordinari da pagare per i Vigili Urbani e all’ATM per il blocco di alcune linee bus, ci ha “fregato” questa pandemia…
E le procedure necessarie per effettuare la gara
Esatto. Il tutto si sarebbe tradotto in un ulteriore aumento dei costi e delle complicazioni, facendoci peraltro entrare in un terreno in cui non abbiamo esperienza. Senza volerci vantare, dopo quasi vent’anni di organizzazione del nostro Trofeo e la collaborazione di soci singoli e della società ad altre manifestazioni, possiamo dire che certe cose le facciamo ormai ad occhi chiusi.
E le fate bene, aggiungo io, visto che i partecipanti sono sempre mediamente più che soddisfatti e ritornano tutti gli anni a correre il Trofeo.
Ti ringrazio per l’attestazione, ma come dicevo prima, queste procedure che non voglio contestare, sono ovviamente nuove e difficili da applicare. Tra le altre cose, il nostro tracciato prevede più giri e quindi anche col rischio, seppur limitato, di doppiaggi. Nel 2019 il Parco di Trenno si è dimostrato l’ambiente ideale, però è praticamente impossibile ricavare un giro unico.
Quindi tra complicazioni, costi e problemi logistici…
Non solo, in quanto ricordando il motto del nostro Gruppo Sportivo, ovvero “Il benessere correndo”, non vorremmo certo balzare alla cronaca per diventare, nostro malgrado, un nuovo focolaio della malattia. E poi, a dirla tutta, noi cerchiamo di preparare bene la gara affinché sia agonisticamente perfetta, ma dimenticare l’aspetto sociale del nostro evento sarebbe completamente sbagliato. Va bene correre, dare il massimo, ma poi se manca il piacere d’incontrarsi prima con gli altri atleti, festeggiare alla fine o semplicemente commentare la gara con altri. Scambiare due parole con chi ci consegna la borsa al deposito o con gli addetti al ristoro, godersi le premiazioni. Andare a vedere la classifica stampata ed esposta insieme agli amici. Insomma, se mancano queste componenti, la festa è solo a metà.
Per quando è fissato l’appuntamento col prossimo Trofeo Montestella?
Ci vediamo il prossimo 31 Ottobre 2021, sempre qui al Parco di Trenno, a Milano. Nel frattempo un cordiale saluto e buone corse, sempre in sicurezza!
Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net
5 Settembre: Club del Miglio all’assalto di tre record nazionali assoluti ed un primato mondiale master
La vita è strana. Permettetemi di cominciare con questo modo di dire di cui spesso si abusa, ma che in questa circostanza è più che mai azzeccato. E’ strana la vita di Fulvio Frazzei e del “suo” Club del Miglio. Dopo il solito enorme lavoro di preparazione dell’edizione 2020, l’emergenza Covid19 aveva cancellato tutto, mettendo in seria discussione lo svolgimento del circuito. La voglia di essere attivi durante il lockdown aveva poi portato al coordinamento di alcune tappe virtuali. La terza, lo scorso giugno, era stata frutto dell’entusiasmo di Matteo Vecchia e del suo team Don Kenya Run. Aveva vinto l’albanese David Nikolli, atleta della Cento Torri Pavia e tra i partecipanti si era cimentato anche il miglior mezzofondista italiano del momento, ovvero Yeman Crippa, che dopo aver vinto un’analoga precedente gara virtuale sui 3000, sempre organizzata da Don Kenya Run, nell’occasione aveva corso solo dopo un durissimo allenamento di quasi 20 chilometri. Ma oramai il discorso tra Crippa e Vecchia era partito, così come la promessa di provarci seriamente, una volta che si sarebbe ritornati alle gare “vere”.
Così è stato, o meglio sarà, il prossimo 5 settembre sulla rinnovata pista del Centro Sportivo Enrico Mattei di San Donato Milanese (MI). La gara rappresenterà la prima delle tre tappe del Club del Miglio 2020. Il 30° Miglio Ambrosiano – 1° Trofeo Don Kenya Run, ospiterà dunque il tentativo di Yeman Crippa d’impossessarsi del record italiano sui 1609,34 metri. David Nikolli farà altrettanto per quanto riguarda il primato albanese, ma non finisce qui. Perché Matteo Vecchia ha invitato due australiani di grande valore ovvero Ryan Gregson e Matthew Rasdem, quindi anche questo record nazionale sarà sotto attacco. Ci sarebbe poi da parlare anche degli altri atleti nella prima serie, compreso delle lepri di grande spessore. Della gara femminile che prevede validissime atlete. Delle seconde serie che seconde saranno solo di nome, in quanto le norme vigenti consentono di correre solo in otto alla volta. Insomma, di una dettagliata analisi tecnica che lascio al collega, nonché valente tecnico, Maurizio Lorenzini in un prossimo articolo. Come spunto di partenza ed augurio, ricordo solo come Crippa abbia recentemente corso i 1500 metri ad una velocità media oltre i 25 km/h, addirittura lievemente superiore a quella fatta registrare nel 1990, in occasione del record sul miglio, dal detentore Genny Di Napoli.
Insomma il Club che ha già nella sua bacheca moltissimi primati master italiani, ma anche stranieri, ora potrebbe diventare testimone di record a livello assoluto. Il tutto per la felicità del patron Fulvio Frazzei che in sinergia con le società organizzatrici o collaboratrici del Miglio Ambrosiano, ovvero Atletica Ambrosiana, Don Kenia Run, Studentesca San Donato e GP Tiremm Innanz, sta duramente lavorando nelle retrovie affinché ogni necessità derivante da una gara nazionale con ospiti internazionali sia soddisfatta. Insieme alle procedure di sicurezza richieste in questa fase di ripartenza agonistica.
Concludo ricordando che a questo evento anche i master e gli atleti delle giovanili possono partecipare, in quanto prima delle serie elite, programmate in serata, già dalle ore 16 ci sarà spazio per tutti. A tal proposito anche tra i master non mancheranno atleti a livello nazionale ed internazionale, come Luigi Ferraris e Davide Raineri che rispettivamente tenteranno di battere il record italiano M40 di 4’19’30 e il record mondiale master M45 di 4’13’96.
Attenzione però: le iscrizioni, tramite il portale FIDAL (accessibile solo dai responsabili delle società sportive), chiuderanno inderogabilmente (senza possibilità nemmeno al campo gara), martedì 1 settembre alle ore 23.59. Successivamente tutti gli iscritti dovranno poi confermare l’iscrizione sempre tramite la pagina FIDAL entro giovedì 3 alle ore 23.59. Le iscrizioni che non verranno confermate, non saranno considerate valide!
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Confermata la Lago Maggiore Marathon il prossimo 1 novembre
Buone notizie per i maratoneti sono in arrivo dal Lago Maggiore. Domenica 1 novembre si correrà la decima edizione della 42 chilometri da Arona a Verbania.
Il programma gare prevede tre distanze: la maratona, la nuova 33 km che partirà da Arona con arrivo diretto a Verbania ed infine la mezza maratona con arrivo a Stresa. Annullata invece la 10 km che presentava i più alti rischi in quanto vedeva partenza ed arrivo ubicati a Verbania Pallanza.
“Vogliamo ripartire perché crediamo che il mondo dei grandi eventi sportivi non possa più stare al palo - afferma Paolo Ottone Presidente della società sportiva che organizza l’evento -, siamo sicuri anche che tantissimi runners non vedano l’ora di riattaccarsi il pettorale e siamo altresì certi che tutti rispetteranno le norme restrittive che dovremo adottare. La LMM si terrà con inevitabili variazioni rispetto alle edizioni standard, cambiamenti che hanno il chiaro obbiettivo di tutelare i partecipanti e gli addetti che operano nei vari settori dell’evento; ad esempio non ci saranno spogliatoi e docce, verranno utilizzati CHIP monouso e la cerimonia di premiazioni sarà ridotta al minimo. Nelle prossime ore pubblicheremo il regolamento aggiornato in base alle norme contenute nel protocollo FIDAL così da rendere chiare le regole che andranno rispettate rigorosamente da tutti”.
Per iscrizioni ed altre informazioni: www.LAGOMAGGIOREMARATHON.it Per andare incontro a chi vuole iscriversi e prendersi del tempo aggiuntivo per decidere, la scadenza fascia iscrizioni in programma a fine agosto è stata posticipata a fine settembre con l’aggiunta dell’opzione di consegna del pettorale a domicilio (servizio a pagamento) in quanto il ritiro allo Sport Expo di Verbania sarà possibile solo nelle giornate di venerdì e sabato e non il giorno di gara.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Corripavia si "rifugia" in pista
Quest’anno le strade ed i monumenti di Pavia non vedranno il passaggio di runner e camminatori come nelle ultime 18 edizioni della Corripavia. Il prossimo 27 settembre la classica su strada pavese, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid 19, non si svolgerà nel consueto format comprendente mezza maratona, 10 chilometri, Family Run e mini Corripavia Scuole. L'organizzazione, nel comunicato stampa in cui ha annunciato questa decisione, tiene a sottolineare quanto segue: “E’ una decisione sofferta che ci rattrista, ma il lungo lockdown, il rigido e peraltro giusto protocollo della FIDAL, le incertezze dell’autunno, determinano una situazione che non consente lo svolgimento sereno di una grande manifestazione di massa come la Corripavia. Dall’inizio dell’emergenza la prima preoccupazione della nostra società è stata la sicurezza dei nostri atleti dai più piccoli a quelli di élite. Siamo consapevoli che occorre in primis tutelare la salute dei nostri tesserati e di tutti gli altri che per varie ragioni possono venire in contatto con loro“. La Corripavia non si ferma completamente, in quanto domenica 27 settembre si svolgerà la “Corripavia in pista” sulla distanza dei 10.000 m. I dettagli sono ancora in fase di definizione con il comitato FIDAL Lombardia.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Lollo e Guerini vincitori della prima Buldet Vertical
La gara si è disputata domenica 16 agosto ad Onore (BG) ed ha visto all’arrivo 78 partecipanti. Il più veloce di tutti è stato il poliziotto messinese Antonino Lollo, che ha portato a termine la cronometro di 5,5 chilometri di sviluppo e 750 metri di dislivello in soli 30’50”. Alle sue spalle il grimpeur di Campodolcino Andrea Acquistapace con il tempo di 31’19”. Sul terzo gradino del podio Jacopo Brasi che ha fermato le lancette su 31’22”. Nei migliori dieci Fabio Pasini che in ripresa da un infortunio è stato ottimo quarto, a seguire Massimo Barbeni, Marco Zanga, Manuel Zani, Sergio Bonaldi, Luca Arrigoni e Davide Mazzocchi.
In ambito femminile la specialista delle lunghe distanze Moira Guerini, bresciana di Marone, si è imposta in 38’46”. La beniamina di casa Erica Schiavi, consigliere allo sport del comune di Onore, ha ottenuto la seconda posizione (39’34”) arrivando in cima ‘spinta’ dagli incitamenti dei suoi concittadini e in particolare sotto lo sguardo commosso del nonno Raimondo. Terza classificata Elena Soffia in 41’37”. Nella top ten Irene Faccanoni, Elisa Pellicioli, Maria Cristina Guzzi, Roberta Feliciani, Denise Dedei, Sara Gosio e Ombretta Bellorini.
Mario Poletti, presidente di Fly-Up, società organizzatrice, è molto soddisfatto: «Se questa gara esiste è merito del signor Raimondo Schiavi, lui ha inventato e supportato l’evento, lui ha ripristinato il sentiero, lui ha posto la croce sulla cima Buldet che è la più alta di Onore. Noi abbiamo solo messo in pratica la sua idea. Ringraziamo lui e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Schiavi, che ha lavorato benissimo per portare a Onore questo evento. Grazie anche ai tanti volontari senza i quali non sarebbe stato possibile mandare in scena l’evento».
Michele Schiavi, primo cittadino di Onore, con i suoi 21 anni è il sindaco più giovane d’Italia: «Oggi è stata una giornata di sport e promozione del territorio. Lo sport unisce sempre, e per noi è stata una giornata di comunità perché molti onoresi si sono messi in gioco, a partire dalla famiglia di Raimondo ... La Fly-Up a livello organizzativo è stata impeccabile; senza un comitato organizzatore valido non si sarebbe riuscita a predisporre una competizione in tempi così rapidi.
La nostra intenzione è promuovere e far conoscere il monte Buldet, ci auspichiamo che questo luogo possa diventare sempre più un punto di riferimento per escursionisti e atleti. Non esistono altre montagne con una visuale così su Presolana, Pora e Altipiano. La gara odierna rappresenta un punto di partenza. Sarà semplice raggiungere il Buldet perché nei prossimi mesi predisporremo la segnaletica fissa che dall’ingresso del paese porterà all’inizio del ghiaione dove già la cartellonistica esiste. Inseriremo inoltre l’itinerario nella nuova cartografia: un lavoro che si sta facendo insieme ai comuni di Songavazzo e Rovetta, a cura del cosiddetto Ufficio turistico dei borghi della Presolana. A proposito del paese, invece, quest’estate abbiamo fatto una serie di eventi per ricentralizzare piazza Pozzo, fra cui la gara. Per la prima volta una manifestazione sportiva è partita dalla piazza ed è stato bellissimo animare il centro abitato. Le attività commerciali ne hanno risentito positivamente. Alberghi occupati dagli atleti, bar che hanno lavorato più del solito. Il rilancio turistico e commerciale va pensato in modalità slow. Il turismo perciò dev’essere di tipo culturale, naturalistico e sportivo. Proprio in questo ordine di idee si colloca la Buldet Vertical. Mi rimarrà in mente ciò che ha esclamato il corridore più anziano del gruppo: "Gara stupenda. Dirò a tutti i miei compagni di squadra di venire a provarla"»
Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net