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Maurizio Lorenzini

Maurizio Lorenzini

appassionato di atletica, istruttore Fidal e runner

Una seconda edizione che meglio non poteva andare: Badr Jaafari ed Erica Franzolini portano i nuovi record della gara rispettivamente a 1h02’02 e 1h17’57. Record di iscritti, oltre 600, e partecipanti classificati, 542 (+ 155 rispetto al 2022). 5.000 bimbi e genitori hanno fatto festa con la 21 di Reggio. 

26 marzo 2023. Il messaggio era chiaro per tutti, per gli atleti di livello e per tutti gli amatori: venite a “la 21 di Reggio”, qui si corre forte. Messaggio raccolto da tanti, molti dei quali oggi hanno migliorato il loro personal best.

Ci è riuscito molto bene Badr Jaafari (Casone Noceto), atleta maggiormente dedito alle distanze più brevi, alla sua terza maratona stampa un notevole 1h02’02, nuovo primato personale e record della manifestazione (precedente Amaniel Freedom, 1h’03’58), lasciando dietro un certo Daniele Meucci C.S. Esercito - 1h03’59) e Vincenzo Agnello (G.P. Parco Alpi Apuane – 1h05’01).

Altrettanto ha fatto la forte SF35 Erica Franzolini (Maratonina Udinese): 1h17’57 è il nuovo record del percorso (Barbara Bressi – 1h19’18) oltre a costituire il suo personale. Secondo posto per Enrica Bottoni (1h19’37 – Atletica Livorno), terzo in 1h’21’03 per l’atleta del Gruppo Alpinistico Vertovese,  Luisa Gelmi. 

Gara maschile lanciata sin da subito su ritmi elevati, grazie a quel signor atleta che risponde al nome di Yassine Bouih, poi ha fatto tutto Jaafari: passaggio al km 10,55 in 30'48, quindi già ben sotto i 3'/km, e poi....poi ha continuato a correre forte. 

Nella gara femminile Erica Franzolini ha corso quasi da subito in solitaria in una gara che lei stessa definisce “non ancora nelle sue specialità” ma nella quale si è migliorata di ben 4 minuti negli ultimi tre anni. 

Ma si è corso forte in tutte le categorie cosiddette  amatoriali, un paio di esempi a caso: Giacomo Carpenito  un SM 50 del Modena Runners, ha vinto la sua categoria in 1h18’37; Annamaria Ceccarelli, SF 60 (Atl. Castelnuovo ne’ Monti) ha chiuso col tempo di 1h46'23, anche qui col primo posto di categoria. 

Bilancio considerato assolutamente positivo dagli organizzatori, in primis Paolo Codeluppi e Vehid Gutic, ed ora si guarda con fiducia ed ancora maggiori ambizioni al futuro de’ “la 21 di Reggio”.

Alla sua terza maratona l’allievo di Magnani stampa un notevole 2h07’16, nuovo record italiano: precedente Eyob Faniel (2h07’19, Siviglia 2020).

19 marzo 2023. Il mio personale ricordo su questo atleta va indietro di molti anni, una gara formalmente non competitiva di 5 chilometri organizzata da Genny Di Napoli a Noverasco (MI). Si presenta un ragazzo di 17 anni (se ricordo bene l'età) che arriva ... molto, ma molto prima degli altri. Ricordo anche le parole di Claudio Valisa, allenatore proprio di Genny, che sta seguendo i primi passi di Iliass "Sentiremo parlare di questo ragazzo".

Da allora, come si dice, ne è passata di acqua sotto i ponti; il ragazzo è cresciuto, sia come atleta che come persona. Dopo il diploma al liceo scientifico si trasferisce negli Stati Uniti, prima in Texas e poi a Syracuse, nello stato di New York. Atletica e studio viaggiano di pari passo. Qui realizza molti primati personali, in particolare nel mezzofondo, sia veloce che prolungato. Ma il vero salto di qualità inizia sotto il coach Massimo Magnani, che lo porta con saggezza ed abilità verso le distanze più lunghe. 

Dopo ulteriori miglioramenti sui 10 k e 10.000 metri, esordio in maratona nel 2022, a Milano, con un 2h08'34 che rappresenta il tempo italiano più veloce di sempre per un debuttante. Un mese fa a Verona ha portato il suo limite sulla mezza a 1h01'19. Domenica scorsa ai campionati italiani di cross aveva destato qualche preoccupazione per un vistoso rallentamento nel finale di gara, ora si può pensare che tutto fosse calcolato: l'obiettivo che contava era proprio la maratona di Barcellona.

Nella gara vinta dal keniano Marius Kimutai (2h05'06), Iliass si piazza al nono posto (passaggio alla mezza in 1h03'16) e con questo tempo resta ben sotto lo standard definito da World Athletics per la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi nel 2024, oltre che a quello dei mondiali di specialità (2h09'40) che si correranno a Budapest nel prossimo agosto.

Una nota di merito a parte per lo svizzero Tadesse Abraham, classe 1982, giunto al traguardo al sesto posto in 2h06'43.

  

 

13 marzo 2023 - Vince, anzi rivince dopo il successo nel 2022, la keniana Ruth Chepngetich la più importante gara giapponese (livello "platino", secondo la World Athletics) riservata alle sole donne; eccellente il suo crono finale di 2h18’08, non lontano dal 2h17’18 che costituisce il (suo) record della gara. Giusto dire che questa ragazza, classe 1994, ha un eccezionale record personale di 2h14’18, ottenuto alla maratona di Chicago 2022. 

Ancora più significativo il suo riscontro cronometrico se consideriamo che ha corso da sola quasi dal primo metro di gara. Secondo posto per la giapponese Ayuko Suzuki, che con 2h21’52 migliora nettamente il suo primato personale di 2h28’32 (Sapporo-2018). Terzo posto in 2h22’32 per un’ altra atleta giapponese, Honami Maeda, anche a lei al record personale (precedente 2h23’30 Osaka 2021). 

Molto interessante il montepremi, forse il più alto in Giappone, con 250.000 dollari riservati alla vincitrice. 

I dati ufficiali riportano 12.387 partecipanti, un numero elevatissimo se si considera che è appunto una gara totalmente riservata alle donne. 

Un paio di curiosità: la vincitrice Ruth Chepngetich è gestita da una manager italiano, Federico Rosa. Qui a Nagoya nel 2019 Sara Dossena sfiorò il record italiano di Valeria Straneo (2h23’44), chiudendo col notevole tempo 2h24’00.

 

 

Si è tornati a correre a Bologna: maratona, 30 k e mezza maratona, in una bella giornata che ha fatto da cornice a gare con buoni riscontri cronometrici ed elevata partecipazione.

5 marzo 2023. C’era tanta voglia di fare, e di fare bene, credo che quelli della Bologna Marathon possano essere soddisfatti del loro lavoro, così come i partecipanti penso proprio abbiano trovato una situazione ben diversa rispetto ad una precedente edizione poco fortunata.

Sono ben tre gli atleti che in maratona hanno corso sotto il precedente primato di Marco Menegardi (2021-2h34’31). Vince David Colgan (Castenaso Celtic Druid), inglese ma ormai adottato dalla città di Bologna. Vittoria col tempo di 2h28’30,  conquistata dopo un lungo duello con Danilo Brambilla, che si è risolto solo poco prima del km 35. Lo skyrunner della ASD Falchi Lecco ha chiuso in 2h29’36. Terzo posto in 2h30’17 per un altro lombardo, Loris Mandelli (Polisportiva Carugate).

Gara femminile vinta da Sara Nanni (3h09’57- Francesco Francia), seconda Celeste Albertino (3h11’01) e terzo posto per Anna Furlan (3h13’26 -Atl. Piombinese).

Complessivamente sono stati 1313 gli atleti classificati.

La 30 chilometri ha visto la grande prestazione di Benedetta Coliva (bolognese del G.S. Lammari), atleta letteralmente esplosa nel 2022 con risultati di alto livello: 1h15’11 (mezza maratona a Milano) e 2h35’43 (maratona di Pisa). Ha solo 21 anni, questa ragazza darà grandi soddisfazioni a se stessa ed a tutta l’atletica italiana. Qui ha vinto in 1h50’20 (media 3’40/km!) davanti a Federica Cicognani (Atl. Imola Avis), tempo 1h59’29 e alla vincitrice della maratona di Bologna 2021, Federica Moroni (2h00’42 - G.S. Gabbi).

Tra gli uomini ha vinto Alberto Monasterolo (Olimpiatletica), col tempo di 1h47’58; secondo Gioacchino Rinaldi (Daunia Running), terzo Emanuele Maio (Tosco Romagnola), rispettivamente con tempi di 1h49’03 e 1h50’18.

In  totale sono stati 958 gli atleti che hanno concluso la prova.

Infine, ma non meno importante, la Run Tune Up, assorbita in questa occasione dalla Bologna Marathon.

Vince con largo margine l’atleta della Casone Noceto Andrea Sgaravatto, tempo di 1h09'14; secondo posto per Fulvio Favaron (1h15’17-Triiron) e a seguire Armando Falbo (1h15’31-Podistica Pontelungo).

Prova femminile che ha visto la vittoria in 1h20’34 di Valentina Landuzzi, altra atleta locale, della Podistica Pontelungo. Seconda Alice Guerra (1h22’30-Atl. Banca di Pesaro), terza Sara Ceccolini (1h23’53-Dinamo Sport).

Sono stati 1421 gli atleti classificati.

 

26 febbraio 2023. Eyob Faniel veniva da un anno complicato, potevano esserci dubbi su cosa aspettarsi dopo l’ultima maratona corsa oltre un anno fa, quando realizzò una bella prestazione alla maratona di New York (terzo in 2h09’52), ed invece non poteva esserci un rientro migliore: con 2h07’53 si avvicina molto al suo primato personale (2h07’19, Siviglia 2020) al termine di una gara ben condotta dall’inizio alla fine. Passaggio a metà gara in 1h03’19, addirittura in vantaggio sulla tabella di marcia per battere il suo primato, solo un leggero cedimento dopo il km 30 non ha reso possibile l’impresa. Comunque un tempo finale che lo soddisfa ampiamente, oltre a costituire, con ampio vantaggio, sia il crono minimo richiesto per i mondiali di Budapest in programma il prossimo 27 agosto (2h09’40), sia quello più severo per le Olimpiadi di Parigi 2024 (2h08’10). Questo risultato rappresenta inoltre il quarto crono italiano all time sotto 2 ore e 8 minuti (con Stefano Baldini, 2h07’22, e Giacomo Leone, 2h07’52) oltre al citato 2h07’19 di Faniel.

Gara maschile vinta praticamente in volata dall’etiope Hailemaryam Kiros, davanti all’ugandese Viktor Kiprangat, 2h06’01 contro 2h06’03. Terzo posto in 2h06’19 per il tanzaniano Alphonce Simbu.

Tra le donne torna a farsi vedere a buon livello negli scenari internazionali l’etiope Helen Bekele, che vince in 2h22’16, non lontana dal suo personale di 2h21’01, davanti alla connazionale Degefa (2h123’07). Terza la giapponese Momoko Watanabe (2h23’08).

SERVIZIO FOTOGRAFICO

Battuti i record della manifestazione, Ahmed Ouhda con 1h07’34 ed Emanuela Mazzei con 1h14’57

19 febbraio 2023. Risalgono i numeri di questa mezza maratona (700 iscritti, 642 partenti, 638 classificati) che nel tempo continua ad essere largamente apprezzata, in particolare dal mondo amatoriale. Una gara che presenta un percorso (omologato e certificato Fidal)  molto veloce, su un giro unico.

Gara maschile che ha visto la vittoria del forte atleta Ahmed Ouhda (Imperiali Atletica), più volte nazionale. Vittoria con record della manifestazione (precedente Massimo De Ponti 1h08’10, anno 2017). Secondo posto a Mattia Guglielmi (Urban Runners), suo il tempo di 1h09’36; atleta che si è migliorato molto nel 2022, nel corso del quale ha portato il suo personal best a 1h07’43. Terzo Loris Mandelli (Polisportiva Carugate-1h11’14), vincitore di due edizioni della Mezza del Castello, anni 2016 e 2018.

Gara femminile dominata dalla forte ed emergente Emanuela Mazzei (Urban Runners), che realizza un ottimo crono, 1h14’57, suo nuovo personale che polverizza il precedente di 1h17’07; è anche record della gara se consideriamo a parte la prestazione di Sara Dossena (1h13’26). Segue una forte master (SF45), Chiara Milanesi (Runners Bergamo-1h24’08), poi Eleonora Gardelli (Polisportiva Movig-1h24’59).

Percorso ormai super collaudato negli anni, nel paesaggio tipico della pianura padana. Più precisamente si corre nel parco agricolo sud di Milano, tra cascine, fontanili e risorgive; apprezzabile, dal punto di vista storico, il passaggio al km 11 davanti al Castello di Cusago, la cui costruzione risale al 1360.

Ad ulteriore pregio di questa bella mezza non ci sono gare e corse non competitive collaterali a fare numero, una scelta apprezzata dai “podisti agonisti”.

Direi molto bene la logistica e l’organizzazione, curata dall’Atletica Vittuone 99.

Gara maschile (9 chilometri) che si risolve dopo il terzo passaggio, il burundiano Ntakarutimana prende il volo e vince con buon distacco; bene Nekagenet Crippa, che nel finale vince il duello con Nzikwinkunda, Michele Fontana e Pietro Sonzogni.  Invece gara ( km 5,3) più combattuta tra le donne, anche qui vittoria per il Burundi, con Francine Niyomukunzi, prima italiana Rebecca Lonedo.

Dal comunicato stampa Fidal

13 febbraio 2023. Trionfano gli atleti del Burundi nella 45esima edizione del Cross Internazionale della Vallagarina. Un’altra nazione africana firma l’albo d’oro della classica campestre trentina, dopo Kenya ed Etiopia, con i successi di Egide Ntakarutimana tra gli uomini e di Francine Niyomukunzi al femminile nello stadio naturale di Villa Lagarina. Tra i protagonisti c’è Nekagenet Crippa (Esercito), argento a squadre agli Europei di cross, in seconda posizione accelerando negli ultimi trecento metri con il tempo finale di 27:47 a venti secondi dal leader che in maglia Atletica Casone Noceto attacca dopo tre degli otto giri sul circuito in mezzo ai vigneti e chiude in 27:27 al termine dei 9,070 chilometri. Sul terzo gradino del podio l’altro burundese Onesphore Nzikwinkunda (Sicilia Running Team, 27:53) seguito da Michele Fontana (Aeronautica), quarto in 28:01 a precedere Jean de Dieu Butoyi (Burundi, Milone Siracusa, 28:07), poi sesto Pietro Sonzogni (Atl. Valle Brembana, 28:15) e settimo l’azzurro della corsa in montagna Alberto Vender (Dinamo Team, 28:21) davanti a Nadir Cavagna (Fiamme Azzurre, 28:30) in una giornata dal clima primaverile, su un tracciato asciutto e quindi veloce.

Nella gara delle donne, con 5,340 km da percorrere, la vincitrice Niyomukunzi si prende il successo in 17:41 sulla giapponese Harumi Okamoto (17:57) che rimonta nei confronti dell’etiope Likina Amebaw (17:57), quarta la tedesca Elena Burkard (18:09). La migliore delle italiane, al quinto posto, è Rebecca Lonedo (Fiamme Oro) in 18:13 con tre secondi di vantaggio su Giovanna Selva (Carabinieri, 18:16), più staccate Valeria Roffino (Fiamme Azzurre) settima in 18:57 e Gaia Colli (Carabinieri, 18:58). Tra gli juniores è invece l’atleta di casa Francesco Ropelato (Us Quercia Trentingrana Rovereto), portacolori della società organizzatrice, a prevalere in 18:07 dopo 5,7 chilometri affiancato sul podio da Stefano Benzoni (Atl. Valle Brembana, 18:24) e Francesco Mazza (Atl. Saluzzo, 18:42).

 

Lunedì, 13 Febbraio 2023 16:29

Vicofertile (PR) - Athlete's run

Vincitore della gara è risultato Badr Jaafari (Casone Noceto), italianissimo a dispetto del nome. Suo il notevole tempo di 29:23, ma del resto questo atleta vanta un 28'41 nei 10 chilometri su strada e 13'32 nei 5.000 metri. Abissale il distacco del secondo classificato, Fabio Ciati (Ballotta Camp-33'12) e del terzo Emanuele Grenti (CUS Parma-33'42).

Tra le donne Wigfield Turner (Hallamshire Harriers Sheffield-36'05) prevale sulla modenese  F 40 Fiorenza Pierli (Atletica 85 Faenza-36'19) e sulla reggiana F 50 Rosa Alfieri (Circolo Minerva-39'23). 

Complessivamente sono stati 597 gli atleti regolarmente classificati, in questa prima prova sui 10 km che ha segnato l'inizio del Campionato Provinciale di Corsa su strada di Parma.

Queste le note del Forrest Group Minerva

Il Forrest Group Minerva si è presentato in buon numero con qualche risultato di rilievo. Terzo posto assoluto per Rosa Alfieri, primeggiano nelle rispettive categorie Catia Pattini e Mara Fagandini, ben posizionati Daniele Santini, Fabio Gervasi e Claudio Tanzi, oltre a tanti premiati nelle varie categorie Master.

Al loro esordio in gara su strada con la maglia piumata Teo Turchi, Ivan Tassoni, Alessio Ori, Luca Carraglia e Ilenia Pagani.

29 gennaio 2023. Italia sempre più forte nel mezzofondo, ieri era toccato a Sintanyehu Vissa superare la mitica Gabriella Dorio, dopo 40 anni, NE ABBIAMO RIFERITO QUI   oggi è stata la volta di Pietro Arese, che ha battuto un altro record particolarmente longevo, addirittura 50 anni, apparteneva a Gianni Del Buono (1973, 4’00.00). Il nuovo primato è ora 3’55.71. Pietro Arese (Fiamme Gialle), quarto ai campionati di Monaco e fresco campione nella staffetta europea di cross, ora guarda con ancora maggiore consapevolezza a quella che è ormai diventata la sua distanza, i 1500 metri.

Interessante un altro dato tecnico della gara che si è tenuta al pala indoor di Padova: dopo Arese anche Joao Bussotti (Esercito) e Mattia Padovani (Atletica Lecco) hanno chiuso sotto la barriera dei 4 minuti, rispettivamente 3’56.45 e 3’59.04, anche questi risultati danno tanta fiducia ad un settore che ci vede sempre più protagonisti.

Giovedì, 19 Gennaio 2023 15:53

In bilico la ColleMar-athon: forse si fa!

Aggiornamento alle ore 7 del 27 gennaio: vedi commento del vicepresidente Romani!

19 gennaio 2023. La notizia è di quelle che non fanno per nulla piacere, in particolare quando si tratta di gare con una lunga storia alle spalle come, appunto, ColleMar-athon. Più sotto si legge il comunicato che spiega la decisione.  Ma come mai ci sono ancora annullamenti? Ovvio che la motivazione non può più essere quella delle limitazioni imposte dal covid, semmai sono gli effetti a posteriori. Si è parlato molto di ripresa del settore, ma in realtà non bisogna confondere tra ripresa delle gare, che effettivamente c’è stata nel 2022, e ritorno dei podisti a gareggiare, questo è avvenuto molto meno. Al calendario già piuttosto intenso si sono aggiunte numerose new entry (spesso inserite in modo discutibile da parte di una federazione che doveva fare cassa), gare che hanno fatto l’esordio proprio nel 2022, con organizzatori desiderosi di approfittare della “ripresa”, ma è chiaro che se i numeri dei tesserati non sono aumentati (anzi, molti hanno saltato il tesseramento annuale) i podisti finiscono per dividersi, generando un calo partecipativo. Giusto un dato: il 90% delle mezze maratone lombarde ha avuto un calo medio del 20%, ma con punte ben peggiori. Ad esempio la mezza di Padenghe sul Garda (BS), anche complice uno strano cambio data, è passata da 633 a 380 classificati; la mezza del Brembo/Dalmine (BG) da 656 a 367; per arrivare al tonfo di Stramilano, con 3704 arrivati ha realizzato il minimo storico (6700 nel 2019).

Cosa accadrà nel 2023? E’ la domanda che immagino molti organizzatori si pongono, certo che se una manifestazione era già in fase di declino prima del covid, dal punto di vista partecipativo, tutto diventa più complicato. Purtroppo è il caso di tante manifestazioni, tra queste ColleMar-athon; dal 2013 al  2017 tra mezza e maratona registrava regolarmente 2.000 classificati (a questi numeri si aggiungeva mediamente un migliaio di partecipanti sulla 30 chilometri, poi scomparsa dal 2018), di cui metà sulla maratona. Poi 1409 (2018), 1280 (2019) per arrivare a 804 nel 2022. E’ evidente che di fronte a cali così importanti qualche domanda bisogna farsela prima di organizzare una gara.

Poi è chiaro che le motivazioni che vengono rese note possono essere le più disparate: questioni di natura “politica”, mancanza di contributi degli enti locali e degli sponsor, questi ultimi riducono gli investimenti quando una manifestazione perde molta partecipazione. Tuttavia bisogna anche ammettere la realtà delle cose, se viene meno gente non ci sto dentro coi costi. O sono capace ed ho le condizioni di ripensare il mio “prodotto”, cambiando periodo, distanze, formula, etc. oppure … meglio passare la mano in attesa di tempi migliori. Tempi che, però, temo non arriveranno da soli; prendiamo atto che molti podisti di oggi sono diversi da quelli di ieri, vincono la partita di attrarre partecipanti quelli più bravi nell’intercettare questo cambiamento.

Questo il comunicato degli organizzatori

La ColleMar-athon comunica che il proprio Consiglio Direttivo tenutosi in data 10/01/2023 e il Comitato Organizzatore riunitosi il 16/01/2023 hanno deciso di rinunciare all'organizzazione della 19^ edizione della ColleMar-athon da Barchi a Fano e della Half ColleMar-athon da Mondolfo a Fano che si sarebbero dovute tenere il giorno 7 maggio 2023.

La decisione, sofferta e dolorosa, è maturata a seguito di una attenta valutazione delle tante necessità organizzative, dei tempi amministrativi, tecnici ed economici (ad oggi la società è priva di alcuni contributi, che comunque verranno prima o poi elargiti dagli Enti per l'anno 2022) necessari per garantire il successo della manifestazione.

In questi venti anni, la ColleMar-athon è stata tra le più apprezzate e partecipate maratone a livello nazionale ed internazionale, non solo per l'interesse sportivo ma anche per i valori che è capace di trasmettere, promuovendo al contempo la conoscenza dei nostri borghi e della nostra terra.

Questi risultati sono stati possibili grazie all'appoggio incondizionato dei tanti instancabili volontari, associazioni, aziende sponsorizzatrici, Enti Comunali e Regione, a cui va la nostra gratitudine.

Tenuto conto inoltre dell’attuale contrapposizione dei Comuni riportate dalla stampa in questi giorni, il consiglio direttivo e il comitato organizzatore ritengono di non potere rinunciare alla propria autonomia.

Ci impegniamo da subito per programmare una entusiasmante ColleMar-athon per il 2024 ricca di tante novità.

 

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