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2 gennaio 2024. Quanto accaduto nel corso della Stramilano 2023 aveva attirato la nostra attenzione, diverse stranezze apparentemente difficili da spiegare ma certamente meritevoli di approfondimento, a cominciare dalla circostanza per la quale due atleti avrebbero corso in perfetto sincronismo dal primo all’ultimo metro di gara.

Alla fine della nostra ricostruzione era tutto chiaro, maledettamente chiaro, con buona pace di alcuni commentatori che ci accusavano di diffamazione. L’atleta Giuseppe Laudicina alla partenza aveva incollato il suo chip ad altro atleta (Mengistu Rossi) e dopo aveva comunque partecipato alla gara percorrendone parte di essa, e tagliando “regolarmente” il traguardo. Era completamente con le spalle al muro e non ha potuto fare altro che ammettere.

Il Laudicina era stato deferito ed ora la SENTENZA E' DISPONIBILE QUIsospensione per 40 giorni.

Si resta francamente perplessi, di fronte a questa che è difficile non definire frode sportiva, una truffa con l'aggravante della premeditazione (aveva preparato il suo chip con il nastro adesivo ed aveva preparato la maglia per coprirsi dopo la partenza).

Tutto ciò non è stato punito pesantemente, quindi spazio alle evoluzioni di nuovi furbetti.
Una sentenza che stride terribilmente rispetto ad altre, viene ad esempio in mente quella che ha punito Alessio Guidi per 4 anni, per aver consentito che un atleta squalificato per doping corresse un allenamento in compagnia da lui organizzato.

Invece qui, come si legge dalla sentenza, è bastato un “comportamento contrito, collaborativo e resipiscente” , per derubricare il tutto ad una sorta di ragazzata.

Che tristezza.

Di seguito tutto quanto avevamo raccontato:

"Alla Stramilano pettorale e chip corrono da soli"

"Toto-truffa-quando-la-realta-supera-la-fantasia"

"La confessione involontaria di Peppino"

 

 

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