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Roberto Annoscia

Roberto Annoscia

28 Luglio - Un positivo 3:39.70 sui 1500 è il biglietto da visita di Yeman Crippa, al primo atto del 2020 dopo il mese di raduno in altura a Livigno. Sulla pista bagnata del TAC Dallavo di Cles, per fortuna senza ulteriori scrosci, ma con un fastidioso vento laterale, il primatista italiano dei 10.000 metri si mostra deciso e determinato migliorando il crono del debutto 2019 (3:40:03).  

Queste le sue parole: “Sono contento, avevo detto che volevo correre sotto i 3:40 e così è stato, magari si poteva fare un pelino meglio, ma vista la giornata ci sta. Sensazioni buone, ho la conferma che mi sono allenato bene e quindi sono positivo per la prossima gara, dove cercherò un passaggio un po’ più veloce ai mille, sui 2:24 o 2:25, per poi provare a chiudere forte e migliorare il personale di 3:37:81. Sento di essere sulla strada giusta e ringrazio Yassin Bouih e Leonardo Cuzzolin che oggi mi hanno dato una mano come lepri”.

Dietro Crippa, i compagni d’allenamento Mohad Abdikadar (Aeronautica), secondo in 3:41.21, e David Nikolli (Cento Torri Pavia), terzo in 3:42.49. 

Prossimo appuntamento il 5 agosto a Rovereto, poi la Diamond League a Montecarlo il 14 agosto, e Ostrava (Rep Ceca) l’8 settembre.   

Video intervista a cura di Alberto Stretti, organizzatore della manifestazione

https://youtu.be/-RNMMvP2Urc

 

 
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Ancora un keniano, ancora un atleta di vertice nella rete dell’antidoping: l’AIU, l'Athletics Integrity Unit cioè l’agenzia mondiale antidoping di World Athletics, ha comunicato la sospensione del 27enne Elijah Manangoi, oro iridato sui 1500 a Londra (dopo l’argento olimpico di Pechino) per aver eluso tre controlli a sorpresa nell'arco di 12 mesi, violando il sistema dei whereabouts.

Presso che imbattuto per tre stagioni nei grandi meeting della Diamond League, Manangoi vanta il personale sulla distanza di 3'28"80, ottenuto a Monaco nel 2017: il decimo di tutti i tempi.

Manangoi, che puntava al podio olimpico anche a Tokyo, sarà processato e rischia una squalifica da due a quattro anni.

Da segnalare anche la sospensione del maratoneta Patrik Siele, sempre keniano, per aver rifiutato di fornire un campione di urine.

 
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25 Luglio - Le condizioni di Alex Zanardi sono diventate "instabili": il campione paralimpico è stato trasferito nel pomeriggio di ieri al reparto di terapia intensiva del San Raffaele di Milano da Villa Beretta di Costa Masnaga dove quattro giorni primi era stato portato per avviare il percorso di neuro-riabilitazione. 

Le speranze di una nuova ripresa, lunga, che portavano ad un cauto ottimismo hanno lasciato spazio a nuove preoccupazioni: probabilmente, stanno svanendo gli effetti della potente sedazione alla quale Zanardi è stato sottoposto dopo i tre interventi chirurgici alla testa, e aumenta il livello di sofferenza. 

Questo il breve comunicato del dottor Claudio Zanon, direttore sanitario dell'ospedale Valduce di Como (a cui fa capo il centro di neuro-riabilitazione): "A fronte di intercorsa instabilità delle condizioni cliniche del paziente, dopo il confronto con Franco Molteni, responsabile del dipartimento di riabilitazione dove era ricoverato, e con gli specialisti, è stato disposto il trasferimento con adeguati mezzi e adeguata assistenza".

Aggiornamento:

La prima notte di Zanardi nel reparto di terapia intensiva neurochirurgica al San Raffaele di Milano è trascorsa tranquilla: come fanno sapere dall’ospedale, proseguono gli accertamenti diagnostici iniziati ieri per inquadrare le condizioni cliniche del campione paralimpico, nonché l'implementazione del piano terapeutico per sistemare gli squilibri fisiologici che hanno portato al nuovo ricovero in terapia intensiva.  

Accanto ad Alex, la moglie Daniela, sempre presente. 

Oggi (domenica) non sono previsti bollettini medici. Lo fa sapere l'ufficio comunicazione del San Raffaele. 
  

 

 

 
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Salta anche la Maratona di Padova, rinviata inizialmente al 20 settembre. Si disputerà nel 2021, esattamente il 18 aprile.

Però il 20 settembre 2020 gli organizzatori daranno vita ad un appuntamento virtuale, con una corsa non stop di ventiquattr’ore a scopo benefico su quattro percorsi (da 5, 10, 15 e 20 chilometri).

Di seguito il comunicato ufficiale degli organizzatori:

Chi si ferma è perduto. Per questo, nel momento in cui la Padova Marathon è costretta a rimandare l’appuntamento al 18 aprile 2021 a causa delle conseguenze della pandemia di Covid-19, Assindustria Sport rilancia e presenta le “Stracittadine Virtual Edition”, in programma proprio per domenica 20 settembre 2020, data inizialmente prevista per l’evento.

“Abbiamo sperato fino all’ultimo di poter correre tutti assieme, arrivando a suo tempo alla sofferta decisione di spostare l’evento da aprile a settembre e poi dovendo forzatamente rinunciare. In queste settimane abbiamo assistito ai rinvii dei più importanti appuntamenti podistici al mondo, dalla maratona di New York a quella di Berlino, sino a quella di Boston. E anche noi siamo costretti dagli eventi a spostarci al 2021, una decisione che abbiamo condiviso con le amministrazioni dei Comuni attraversati (in primis Padova, e poi Rubano, Selvazzano Dentro, Teolo, Abano Terme e, per la mezza maratona, Montegrotto Terme), e con Provincia di Padova, Regione Veneto e Fidal”, afferma Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Sport, società organizzatrice. «Ma la voglia di correre non viene certo meno. Anzi. Proprio per lanciare un segnale positivo, abbiamo deciso di rilanciare proponendo una corsa che vuole essere, sì, popolare, ma senza assembramenti, così come imposto dalle regole sul distanziamento sociale. Ecco dunque le Stracittadine Virtual Edition, con le quali vogliamo coinvolgere quante più persone possibile, come nello stile delle Stracittadine “normali”, in una ventiquattr’ore non stop a scopo benefico. Il ricavato andrà infatti devoluto al Centro Servizio Volontariato di Padova - come ci sembra doveroso fare in questo 2020, in cui la città è Capitale Europea del volontariato - fermo restando che le 27 onlus coinvolte nella Padova Marathon potranno continuare a raccogliere fondi con le iscrizioni attraverso Rete del Dono. Per quanto riguarda maratona e mezza maratona, l’appuntamento è per il 18 aprile 2021”.

“Purtroppo, la situazione di emergenza sanitaria legata al Covid-19 non ci lascia alternative”, sottolinea l’Assessore allo sport del Comune di Padova Diego Bonavina, affiancato in conferenza stampa a Palazzo Moroni dal Consigliere Provinciale con delega allo sport Loredana Borghesan, dal Presidente del CSV di Padova Emanuele Alecci e dal direttore di Promex Franco Conzato. “Le incertezze sono ancora troppe per poter allestire una manifestazione complessa come la Padova Marathon in tutta sicurezza. Ma nel momento in cui diamo appuntamento al prossimo anno, siamo ben lieti di poter dar spazio a una nuova esperienza come quella proposta dalle Stracittadine Virtual Edition, con cui sarà possibile correre, e dire “io ci sono”, ma rispettando le regole sul distanziamento fisico. Il tutto raccogliendo fondi per una buona causa”.

STRACITTADINE VIRTUAL EDITION: ECCO COME PARTECIPARE

In programma, quindi, una ventiquattr’ore per correre, dalle 00.01 alle 23.59 di domenica 20 settembre. I percorsi in programma sono quattro, da 5, 10, 15 e 20 chilometri, da coprire ognuno dove vuole e quando vuole nell’arco di quella giornata. Saranno, in ogni caso, tutti percorsi non competitivi: non è una gara ma un modo per stare assieme e non arrendersi al Covid 19. Partecipando - ovunque, su un percorso scelto a piacere e con partenza libera - si contribuirà a una raccolta fondi a favore del Centro Servizio Volontariato di Padova (grazie alle iscrizioni attraverso i punti vendita dei supermercati Alì e Alìper e online) o di una delle tante charity coinvolte nel progetto. Le iscrizioni apriranno dal 22 agosto e chiuderanno pochi minuti prima dell’evento. Possono essere effettuate secondo tre modalità diverse:

  • Attraverso la prevendita dei pettorali nei 114 punti vendita dei Supermercati Alì e Alìper al costo di 5 euro (con il ricavato destinato in beneficenza al CSV, tolte le spese organizzative).
  • Online, direttamente nella piattaforma virtuale del portale Endu (modalità pensata, in particolare, per chi risiede fuori dal Veneto, col costo che terrà conto delle spese di spedizione del pettorale e col ricavato anche in questo caso destinato in beneficenza al CSV).
  • Attraverso una delle 27 onlus coinvolte nella Padova Marathon.

L’iscrizione dà diritto alla maglia dell’evento e al pettorale. Una volta iscritti i podisti sono chiamati a registrarsi sul portale Endu, il cui link sarà presente anche nel sito della Padova Marathon (www.padovamarathon.com) inserendo il codice presente nel proprio pettorale, in modo da poter ricevere il diploma di partecipazione e poter concorrere all’estrazione dei premi prevista nei giorni successivi all’evento. Non solo, scaricando l’app “Never Alone” integrata al sito non ci sarà bisogno di fare nulla il giorno dell’evento perché tutte le info arrivano automaticamente a Endu. E chi non scaricherà l’app potrà comunque trasmettere a Endu i chilometri fatti contati col proprio Gps e il tempo impiegato. Su questa base sarà elaborata una sorta di classifica generale e saranno sorteggiati i premi, che saranno diversi in base alle quattro distanze percorse.

 
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21 Luglio - A poco più di un mese dal terribile incidente in handbike, quando durante una tappa della staffetta "Obiettivo tricolore" finì con il suo mezzo contro un camion, Alex Zanardi è stato dimesso dall'ospedale "Le Scotte" di Siena, dove era ricoverato dal 19 giugno, per essere trasferito in un centro specialistico di neuro-riabilitazione nel lecchese. 

Lo comunica in una nota  l'ospedale dove Alex era stato ricoverato: “La direzione sanitaria dell’Azienda ospedaliero-universitaria senese comunica che in questi giorni si è concluso il programma di sedo-analgesia al quale era sottoposto l’atleta Alex Zanardi, ricoverato nella UOC Anestesia e Rianimazione DEA e dei Trapianti dallo scorso 19 giugno. Dopo la sospensione della sedazione, la normalità dei parametri cardio-respiratori e metabolici, la stabilità delle condizioni cliniche generali e del quadro neurologico hanno consentito il trasferimento del campione in un centro specialistico di recupero e riabilitazione funzionale. Alex Zanardi è stato quindi trasferito in data odierna in un’altra struttura". 

Il direttore generale della AOU Senese, Valtere Giovannini, ha così commentato: "I nostri professionisti rimangono a disposizione di questa straordinaria persona e della sua famiglia per le ulteriori fasi di sviluppo clinico, diagnostico e terapeutico, come sempre accade in questi casi. Ringrazio di cuore l’équipe multidisciplinare che ha preso in cura Zanardi mettendo in campo una grande professionalità, riconosciuta a livello nazionale e non solo. L’atleta ha trascorso oltre un mese nel nostro ospedale: è stato sottoposto a tre delicati interventi chirurgici e ha mostrato un percorso di stabilità delle sue condizioni cliniche e dei parametri vitali che ha permesso la riduzione e sospensione della sedazione, e la conseguente possibilità di poter essere trasferito in una struttura per la necessaria neuro-riabilitazione. Concludo mandando un grande abbraccio alla famiglia di Alex, che ha dimostrato una forza straordinaria: una dote preziosa che dovrà essere compagna di viaggio fondamentale del nuovo percorso che inizia oggi".

Secondo l'ADNKronos, la località prescelta per Zanardi sarebbe Villa Beretta di Costa Masnaga (Lecco), presidio lombardo dell'ospedale Valduce dedicato alla medicina riabilitativa, branca specialistica "volta al recupero del miglior livello di funzione possibile delle persone con problematiche derivanti da disabilità determinate da malattie congenite o acquisite", come si legge sul sito della struttura.
Nella struttura è prevista "una progettualità operativa specifica per ogni individuo, coordinata dai specialisti in Medicina fisica e Riabilitazione, che si estrinseca in programmi di diagnosi e cura con il supporto di altre branche mediche specialistiche (neurologia, neurochirurgia, ortopedia, chirurgia plastica, urologia, pneumologia, cardiologia, dietologia), di fisioterapisti, logopedisti, infermieri, assistenti sociali, psicologi, neuropsicologi, tecnici ortopedici, bioingegneri".

 
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All’età di 104 anni ci ha lasciato l’icona master Giuseppe Ottaviani, deceduto nella sua casa di Sant’Ippolito (Pesaro/Urbino) dove era nato il 20 maggio 1916.

Intrapresa l’attività sportiva a 70 anni, dopo aver combattuto nella seconda guerra mondiale e aver lavorato una vita come sarto, Giuseppe si innamora dell’atletica e colleziona successi e primati in ogni manifestazione cui partecipava.

Nel 2011 ha realizzato i suoi primi record mondiali M95 nel salto in lungo e nel triplo, mentre nel 2014 è diventato l’atleta italiano con il maggior numero di vittorie in un’unica manifestazione iridata (10 medaglie d’oro ai Mondiali master indoor di Budapest); nel 2016 il portacolori del Gs Effebi Fossombrone è stato il primo italiano a gareggiare nella categoria M100 in una rassegna nazionale e il più applaudito agli Europei master indoor di Ancona, raccontati anche in due documentari a lui dedicati.

Quattordici i suoi record italiani master outdoor: i 100 M95 con 26.33, l’alto M95 con 0,85, il lungo M95 e M100 con 2.14 e 1.33, il triplo M95 e M100 con 4.67 e 3.54, il disco M95 e M100 con 17.62 e 10.27, il giavellotto M95 e M100 con 14.21 e 4.95, il martello M100 con 3.63, martellone M100 con 4.92, pentalanci M95 e M100.

Undici i suoi record italiani indoor:  60 M95 e M100 con 13.37 e 17.52, 200 M95 e M100 con 1.56.32 e 2.00.23, alto M95 con 0.85, lungo M95 e M100 con 1.83 e 1.36, triplo M95 e M100 con 4.44 e 3.27, peso M100 con 4.43, martellone M95 con 5.54.

Tre i suoi record mondiali outdoor: triplo M100, martellone M100 e pentalanci M100.

Nel 2016, poco prima di compiere cent'anni, era salito anche sul palco del Festival di Sanremo, come ospite nella serata inaugurale; nel 2017, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo aveva ricevuto al Quirinale;  nel 2019 aveva ricevuto il titolo di Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.

Persona vitalissima, amava ripetere: “L’atletica è gioia!”, uno spot vivente per il nostro  amato sport.

Riposa in pace “Peppe”!

I funerali di Giuseppe Ottaviani si terranno lunedì 20 luglio alle 18 nella chiesa parrocchiale di Sant’Ippolito (Pesaro/Urbino) 

 

 

Il sito della Federazione di Atletica leggera ha provveduto, come ogni settimana, a pubblicare le novità dei protocolli FIDAL per la ripresa delle attività, in continuo aggiornamento.

L’aggiornamento del 17 luglio riguarda in special modo le manifestazioni territoriali (cioè locali, non nazionali: ndr), alle quali potranno sempre partecipare gli atleti di interesse nazionale.

Ecco, di seguito, l’intero testo:

“Relativamente allo svolgimento di manifestazioni territoriali, è sempre consentita la partecipazione fuori regione agli atleti di interesse nazionale. A tal fine si specifica che sono riconosciuti atleti di interesse nazionale anche tutti coloro che abbiano acquisito il diritto a partecipare ai Campionati Assoluti e di categoria 2020, avendo raggiunto gli standard di partecipazione nel 2019 e nel 2020. Le manifestazioni dovranno sempre svolgersi nel rispetto di quanto autorizzato con l’aggiornamento del 2 luglio 2020; in particolare, le gare degli 800 metri e superiori dovranno ovviamente rispettare il numero di partecipanti per ogni singola serie/batteria previsto dal citato aggiornamento”.

Per l’aggiornamento del 2 luglio: https://www.podisti.net/index.php/notizie/item/6273-la-fidal-apre-al-mezzofondo-nelle-regioni-dove-sono-permessi-gli-sport-di-contatto.html

 

 
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11 Luglio - Incredibili risultati sui 5000 metri a Portland, in Oregon, durante il meeting intitolato a Bill Bowerman, l'inventore della Nike, nonché allenatore di Steve Prefontaine.

Cominciamo dalle donne, con la 27enne Shelbi Houlihan che ha corso la distanza in 14.23.92, nuovo primato statunitense e continentale, miglior prestazione stagionale e il secondo tempo di sempre realizzato da un’atleta non africana, dietro il 14.23.75 della russa Lilya Shobukova nel 2008 (dodicesimo della storia). La stessa Houlihan  detiene il primato statunitense sui 1500 in 3.54.99, che le valse il quarto posto ai Mondiali di Doha.

Di grande rilievo anche il crono della seconda arrivata, l’altra statunitense Karissa Schweizer seconda in 14.26.34. Terza Courtney Frerichs in 15.32.81, quarta Elise Cranny in 15.32.84. 

Grande crono anche in campo maschile con il successo del 29enne canadese (ma di origini somale) Moh Ahmed in 12.47.20, decimo crono (miglior atleta non africano) di sempre sulla distanza, record nazionale, record continentale e miglior prestazione mondiale dell’anno (Moh Ahmed vinse il bronzo ai mondiali di Doha nel 2019 in 13.01.11, e finì quarto ai Giochi Olimpici di Rio in 13.05.94  

Secondo lo statunitense Lopez Lomong in 12.58.78, 103° atleta della storia a scendere sotto i 13 minuti.  

 

 

Pubblicati sul sito della FIDAL gli aggiornamenti relativi al protocollo per le gare di montagna e trail.  

In analogia con quanto fatto per le competizioni su pista, anche per questo settore sono considerate manifestazioni di interesse nazionale FIDAL tutte le manifestazioni inserite in calendario nazionale, e le manifestazioni di livello territoriale purché prevedano la partecipazione di almeno un atleta di interesse nazionale.

Grazie ad alcune aperture regionali a sport di contatto e in analogia con quanto fatto per le competizioni su pista, la FIDAL, per le sole Regioni che hanno adottato ordinanze relative all’autorizzazione alla pratica degli sport di contatto, autorizza lo svolgimento di manifestazioni di corsa in montagna e trail di interesse nazionale con partenze che prevedano al massimo 50 atleti per ciascuno scaglione (non sono previsti limiti al numero complessivo di partecipanti).

In particolare le partenze a cronometro per scaglioni si caratterizzano per:

- Atleti in fila e in griglia a 1,5 metri minimo l’uno dall’altro (postazioni distanziate segnalate a terra con numeri o punti), per un massimo di 50 atleti per scaglione (i presenti in griglia devono essere identificati con certezza ed indossare la mascherina fino allo start. La mascherina potrà essere gettata in appositi contenitori in griglia o posizionati oltre il via);

- Partenze separate da almeno 3 (tre) minuti a seconda della distanza di gara complessiva; rilevazione cronometrica sulla linea di partenza con chip/transponder.

DOWNLOAD (pdf) - IL PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO TEMPORANEO MONTAGNA E TRAIL (agg. 8 luglio 2020)
Il protocollo offre linee guida per corsa in montagna e trail di interesse nazionale FIDAL. Come indicato nel protocollo stesso, le indicazioni possono servire in via sperimentale per altre competizioni non stadia anche su strada con partenza a cronometro.

IN PISTA - Con l’occasione, a integrazione di quanto comunicato la scorsa settimana, si comunica che è autorizzato lo svolgimento in modalità tradizionale delle staffette 4x400 e di tutte le specialità di mezzofondo, fondo e marcia in pista, con limitazione al numero di partecipanti per serie (800 n° 6/8 atleti, 1500 n° 6/8 atleti, 2000, 3000 (anche con siepi), 5000 n° 8 atleti, 10000 n° 8 atleti, marcia n° 8 atleti) anche nella provincia autonoma di Trento, in Sardegna, in Calabria, in Umbria e in Molise, in forza delle ordinanze regionali che dispongono la riapertura agli sport di contatto.

 

 
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Sospeso nello scorso gennaio, il 38enne keniano Wilson Kipsang, ex detentore del record mondiale di maratona e medaglia di bronzo olimpica, è stato squalificato per quattro anni per due gravi irregolarità: violazione alla normativa sulla reperibilità ai controlli (whereabouts), non rendendosi reperibile per quattro volte in una anno, e aver fornito poi false prove e testimonianze a sua discolpa.
Il provvedimento è stato adottato dall’AIU, l’"Unità di Integrità dell’Atletica leggera", ovvero l’organizzazione di controllo antidoping mondiale.

Kipsang ha vinto nel corso della sua carriera alcune delle più importanti maratone mondiali, come New York, Londra, Berlino e Tokyo tra il 2012 e il 2017; nel 2013, a Berlino, stabilì il record del mondo in 2h03:23 (migliorato l’anno successivo dal connazionale Dennis Kimetto in 2h02:57, sempre a Berlino, poi portato 2h01:39 dall’altro keniano Eliud Kipchoge nel 2018, ancora una volta a Berlino). Nel 2016 portò il suo personale a 2h03:13 a Berlino, chiudendo secondo dietro Kenesisa Bekele primo in 2h03:03. Nel 2012 aveva conquistato il bronzo olimpico a Londra in 2h09:37.
La sua ultima vittoria di spicco è stata a Tokyo nel 2017 in 2h03:58, mentre nel 2018 aveva chiuso terzo a Berlino in 2h06:48.

 
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