Tra Ponzio Pilato e Azzeccagarbugli: turisti, a noi!
Per vederci più chiaro sulle “maratone e mezze maratone turistiche” occorre come sempre andare a leggere le norme esistenti.
Articolo 26 – 4. Nella stessa manifestazione non possono essere organizzate gare non competitive con partecipazione di cittadini italiani tesserati e non tesserati sulla distanza di maratona e mezza maratona anche se con partenza separata.
E’ consentita l’organizzazione di gare non competitive con finalità turistico sportive sulla stessa distanza, svolte al di fuori dell’egida federale, con partecipazione dei soli cittadini stranieri non tesserati
4.1 Tale evento non competitivo con finalità turistico sportive non ricade sotto l’egida della FIDAL e i cittadini stranieri non tesserati potranno partire nelle griglie predisposte per la gara agonistica , fermo restando l’obbligatorietà degli stessi con pettorali dedicati.
Dovranno altresì essere inseriti in un ordine alfabetico di arrivo distinto dalle classifiche della manifestazione agonistica e non potranno beneficiare di premi in natura, in denaro, buoni valore, bonus, ingaggi, rimborsi spese di qualsiasi genere.
4.2 E’ di competenza degli organizzatori delle manifestazioni non competitive con finalità turistico/sportive l’applicazione di quanto previsto dalla nota esplicativa del Ministero della Salute del 17/6/2015 relativa al Decreto Ministeriale del 8/8/2014 che consente la partecipazione di cittadini stranieri non tesserati senza certificato medico.
Fin qui i regolamenti, che impongono un paio di domande alle quali è difficile dare una risposta. Prima di tutto il punto 4.2, dove forse nemmeno Azzeccagarbugli sarebbe riuscito a trovare una risposta esauriente alla domanda: In pratica cosa deve fare l’organizzatore per rispettare i vari Decreti Ministeriali? ignorantia legis non excusat è vero, ma un po’ meno di burocratese non sarebbe possibile ?
La seconda è in parte madre o figlia della prima: Cosa significa non ricade sotto l’egida della FIDAL ?
Non è sicuramente l’Egida ovvero la pelle della capra Amaltea usata come scudo di Zeus e di Atena, ma ha lo stesso significato: vuol dire patrocinio, patronato, protezione, sostegno. In pratica la FIDAL se ne lava le mani come Ponzio Pilato pur pretendendo, come per la Maratona di Roma 4.500 euro di approvazione e oltre 8.000 per le iscrizioni.
C’è poi un aspetto da chiarire, l’assicurazione obbligatoria della FIDAL copre anche questa “maratona turistica”? l’assicurazione ha valore senza distinzione di attività praticata, purchè rientrante negli scopi della FIDAL.
Ai giuristi l’ardua sentenza.
Mentre Azzeccagarbugli, intento a squadernare le gride cominciando dal primo comma sopra riportato, a un Renzo che gli obiettasse le tante gare di contorno alle maratone ‘ufficiali’, risponderebbe che ad essere vietate sono le 21,097 e le 42,195 “aggiuntive”, ma ad esempio non le 30 km, né tantomeno le 20,950 o le 21,300: “a saper ben maneggiare le gride, nessuno è reo, e nessuno è innocente…”.
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