Cicloturismo sui generis a Reggio (e non solo)
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Daniele Cavazza, che ci segnala un’irregolarità. Il contesto è la maratona di Reggio Emilia ma in realtà è un qualcosa che accade in molte manifestazioni; si tratta quindi, come Cavazza giustamente rileva, di un problema ben più ampio e diffuso. Prima ancora di richiamare i regolamenti federali, dei quali comunque trovate evidenza in coda all’articolo, basterebbe leggere quanto scritto in quello specifico della maratona di Reggio Emilia ……. Non è consentito il transito, sul percorso di gara, di mezzi non autorizzati dall’organizzazione (biciclette, ecc.). Si tratta di una questione di sicurezza degli atleti, prima ancora che di regolarità nello svolgimento della gara.
Cara Redazione di Podisti.net,
mi rivolgo a voi che cercate sempre di richiamare il rispetto delle regole nelle competizioni di atletica leggera su strada.In diverse competizioni e da diversi anni vedo podisti che si fanno seguire in bicicletta durante le manifestazioni FIDAL: mi risulta che questo non sia ammesso da regolamento, ma mi sembra che non si faccia molto per fare rispettare questa regola e chiedo a voi se questa regola effettivamente esiste ed è stata ben interpretata da me.
Le biciclette sul percorso mi danno molto fastidio: dato che seguono i podisti che vanno alla mia velocità, me le ritrovo di fianco a volte per tutta la gara, qualche volta ostacolano nei rifornimenti e comunque sono pericolose perché andando ad una velocità "da passeggiata " per loro, non hanno attenzione nella guida, soprattutto considerando che i podisti che invece stanno dando il massimo sono meno lucidi.
Dopo quest'osservazione generale, mi sento di far un'osservazione particolare. Il mio passo in mezza e in maratona e molto simile a quello di Ilaria Aicardi, nota podista reggiana, anche da me ammirata per i suoi risultati. Non posso fare a meno di testimoniare però l'immancabile presenza del padre che la segue in bicicletta durante le gare FIDAL, con la sua mountain bike il suo completino "Oliviero" anni '80, sempre lo stesso, che lo rende facilmente riconoscibile. Ora, questo non toglie nulla al mio risultato, però considerando che la Aicardi lotta sempre per le prime posizioni femminile, non mi sembra corretto nel confronto delle avversarie, sia perché ha un accompagnatore in bicicletta (prima infrazione al regolamento), sia perché dallo stesso riceve rifornimenti al di fuori di quelli dell'organizzazione. Oggi alla maratona di Reggio Emilia ho notato un fatto alquanto antipatico però: il padre, per mimetizzarsi, aveva indossato, sempre sul completo "Oliviero", un giubbetto arancio ad alta visibilità con la scritta "Servizio Viabilità", credo per farsi passare come addetto dall'organizzazione alla viabilità. Proprio lui che non rispetta i regolamenti e che invece è di intralcio agli altri podisti. Il tutto può essere provato dalle foto della gara, a meno che non abbia avuto l'accortezza di nascondersi ben bene ai fotografi.
Quest'episodio di oggi mi è stato particolarmente antipatico e mi ha spinto a scrivervi, sperando che possiamo fare un richiamo dal vostro sito al rispetto delle regole succitate.
Daniele Cavazza
Le regole esistono, eccome, ecco alcuni passaggi:
regola 144: La zona di gara… il cui accesso è limitato, ai sensi delle Regole e dei Regolamenti, agli atleti partecipanti ed al personale autorizzato. 2. Ogni atleta, che dà o riceve assistenza all’interno della zona della competizione durante una gara, deve essere ammonito dall’Arbitro ed avvertito che, in caso di seconda ammonizione, sarà squalificato…
….pertanto non sono permessi: Fornire consigli o altre forme di supporto da parte di qualsiasi addetto non coinvolto nella competizione…
regola 240… Un concorrente, che riceve o si rifornisce o prende acqua in un posto diverso da quelli stabiliti dagli organizzatori… o prende il rifornimento di un altro atleta, dovrebbe essere normalmente ammonito dall’Arbitro, per questa prima infrazione, mostrandogli un cartellino giallo. Per una seconda infrazione l’Arbitro deve squalificare l’atleta…
Più in generale, leggendo queste ed altre regole, è vietato: accompagnare gli atleti con mezzi meccanici, fornire loro indicazioni (ad esempio sulla posizione di altri concorrenti), il rifornimento fuori settore, lo sfruttamento della scia da bicicletta, etc etc. Insomma, ogni comportamento che favorisce in modo illecito, alterando la prestazione.
Se poi un’atleta, abitualmente, attua questi comportamenti e l’accompagnatore si traveste da “servizio viabilità”, non c’è molto altro da aggiungere.
Come anticipato dal titolo, il fenomeno (seppur non generalizzato) è abbastanza diffuso, specie nelle maratone non di primissimo piano internazionale: un salto di qualità ulteriore per l’ottima Reggio potrebbe essere quello di far rispettare il regolamento dall’A alla Z.
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