Elezioni FIDAL: per Parrinello meglio votare dopo Tokyo 2021
Intervistato da Radio Radio, il generale Vincenzo Parrinello, dirigente delle Fiamme Gialle, attuale vicepresidente vicario della Fidal e uno dei tre candidati alla Presidenza per il dopo Giomi, ha sostenuto che secondo il suo parere le elezioni per rinnovare le cariche nella Federazione di Atletica dovrebbero avvenire dopo i Giochi di Tokyo e quindi nel 2021, allungando il quadriennio olimpico di durata dell' incarico per gli attuali presidenti e consiglieri.
Ecco le sue parole: ““Premesso che naturalmente rispetterò quanto sarà disposto dalle istituzioni competenti, lascio agli esperti le valutazioni di carattere tecnico-giuridico ma, se posso esprimere un mio giudizio, ritengo che sia più opportuno che le elezioni si svolgano nel 2021, dopo i Giochi Olimpici, per due motivi: uno di carattere razionale e l’altro etico-morale.
Innanzitutto ritengo che non sia razionale modificare la governance delle federazioni e del Coni a pochi mesi dai Giochi Olimpici di Tokyo: tra l’altro, a seguito della riforma, l’attività olimpica è di competenza esclusiva del Coni e quindi non sarebbe opportuno che un ente modifichi la sua governance a pochi mesi dall’evento clou della sua attività.
“C’è poi un motivo etico-morale: la difficoltà in cui si trovano e soprattutto si troveranno le nostre società sono davanti agli occhi di tutti. Nei prossimi mesi sarà necessario raccogliere ogni risorsa economica, finanziaria e umana per aiutarle a ripartire con slancio. Sarebbe sbagliato, in un momento di simile difficoltà, pensare ad una campagna elettorale che avrebbe luogo tra le macerie. Tralascio poi le difficoltà di carattere logistico sottolineando che mi fanno sorridere le soluzioni paventate in merito a fantasiose votazioni online, dimenticando due requisiti fondamentali: l’assoluta certezza nella provenienza del voto e la sua segretezza”.
Ha poi ribadito “l’intenzione di candidarmi alla presidenza della Fidal“, precisando di aver chiesto “a tutti gli amici, nel momento in cui è scoppiata la pandemia, di astenersi da qualsiasi attività di natura elettorale, diretta o indiretta. Ho ritenuto assolutamente fuori luogo, se non addirittura offensivo, parlare di elezioni in un momento in cui l’Italia contava migliaia di morti in tutto il Paese.Oggi in una fase di ripresa abbiamo deciso di ripartire con calma e con la massima serenità e proprio sabato ci riuniremo in videoconferenza per decidere modalità, tempi e obbiettivi, a breve, medio e lungo termine. Votare nel 2021 è vero che potrebbe, in caso di esito favorevole delle elezioni, ridurre a tre anni il mio mandato, ma ritengo che dovremmo smettere di pensare a ciò che più ci conviene o che più piace alla gente. Dobbiamo fare quello che la nostra coscienza ritiene sia più giusto“.
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