"Maga Circe": tornano le emozioni a lungo represse...
Quando nel febbraio 2020 avevo colto l'occasione di unire il piacere di correre una maratona nuova lungo la costa laziale con l'andare a salutare carissimi amici nella meravigliosa Carpineto Romano, non avrei mai immaginato come sarebbe stato stravolto il mondo da lì a pochi giorni.
Nel 2020, la Maratona Maga Circe sarebbe stata la prima dell'anno che mi avrebbe portata a festeggiare la 100esima maratona, correndo a ottobre Venezia (prima maratona Venezia 1993, 100esima maratona Venezia 2020... cerchio chiuso, tutto calcolato!). Invece di chiuso ci sarebbe stato tutto il resto, non il mio "cerchio maratone".
Comunque quella maratona corsa senza troppo pensarci, in pieno inverno, almeno per noi friulani che a febbraio corriamo imbottiti come palombari, indossando pantaloncini e maglietta, tra gente allegra, con una organizzazione impeccabile e un percorso, in gran parte lungo il mare, che unisce due luoghi diversamente particolari come San Felice Circeo e Sabaudia, mi aveva dato una carica e un entusiasmo tali da farmi sognare di arrivare almeno a 200 maratone, non fermarmi a 100.
Invece, per mesi ho potuto correre solo nell'androne dell'autorimessa condominiale, guardata dai condomini alla finestra come una pazza ‘untrice’.
Ma ho l'arroganza di sostenere che noi maratoneti siamo gente speciale: difficile, se non impossibile spezzare i nostri sogni e i nostri programmi.
Ed eccomi quindi alla partenza della seconda edizione della Maratona Maga Circe 2022... appuntamento imperdibile per il significato di "rinascita" che avevo voluto darle.
Partita dal gelido inverno friulano con la mia "allieva" Daniela Battisti (carpinetana trapiantata nel pordenonese) e con Giorgio, il nostro paziente accompagnatore (quando, vedendolo con me, gli chiedono se anche lui corre, si potrebbe sentirlo rispondere "sì, corro anch'io, a volte prendo anche multe per eccesso di velocità...in moto"), sabato mattina con 700 km da fare, sono arrivata nel pomeriggio a Sabaudia con una temperatura e una luminosità da tarda primavera. Un altro mondo....
Mentre nel 2020 avevamo deciso di dormire a San Felice Circeo, questa volta abbiamo preferito pernottare a Sabaudia e, vista l'ottima organizzazione delle navette che ci hanno portato alla partenza, la prossima volta (e ci sarà certamente una prossima volta...) ripeteremo la scelta.
Cosa dire della partenza.... emozionante... Era la terza maratona che correvo dopo la pandemia, con Bologna e Reggio Emilia, ma adesso ogni occasione di condividere un "qualcosa" con altre persone, almeno per me, acquista un significato e un valore da godersi dal primo all'ultimo istante; e trovarmi alla partenza di una gara, per una diversamente giovane come me che ha cominciato a correre all'età di 10 anni, e non di una gara "normale" ma di una maratona, mi fa partire col cuore in gola e le lacrime agli occhi.
Meraviglioso scoprire che con l'aumentare degli anni aumentano parallelamente anche l'emozione, l'entusiasmo e la voglia di essere ancora alla partenza non da spettatrice, ma da protagonista.
Il percorso, così diverso dai miei soliti collinari di allenamento, mi è sembrato divertente e scorrevole, forse anche perchè molto vario passando attraverso paesi, campi coltivati, zone verdi alberate e mare... tanto mare.
Ho apprezzato anche quest'anno il passaggio al 28esimo km attraverso Sabaudia: anche se ho guardato con una certa invidia gli atleti della 28 km attraversare il loro traguardo, mi ha dato molto entusiasmo attraversare il mio "futuro" arrivo pensando che in fondo il più era fatto.
Avevo però dimenticato il continuo e impegnativo saliscendi degli ultimi 14 km. Ma che panorami meravigliosi, e la Coca cola ai ristori fa miracoli per superare i momenti di sconforto...
Sono arrivata stanca, mooolto stanca, ma moooooolto felice.
Dopo 30 anni che corro maratone e, se capita, anche qualche ultra, con tutti gli accadimenti che in tanto tempo mi sono accaduti - sicuramente tantissimi molto belli, ma qualcuno anche "impegnativo" - mi considero una privilegiata nel riuscire ancora a godere e sorridere emozionata passando sotto uno striscione con scritto Partenza e Arrivo. La vita è piena di gioie, volendo guardarle.
Un ultima cosa... l'abbronzatura era compresa nel prezzo di iscrizione.
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