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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Converrete con me che vedere le immagini di tutta questa gente ammassata in fila e poi negli impianti di risalita per andare a sciare, fa molto arrabbiare. Con la medesima coerenza mostrata durante la prima ondata, adesso bloccheranno anche tutti i runner che corrono in solitaria, veri responsabili di questa epidemia, gusto?

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Martedì, 20 Ottobre 2020 16:07

Tornano le Survivor Series ed aprono ai master

Per il terzo anno consecutivo la Pro Patria ARC di Busto Arsizio organizza le Survivor Series. Prima prova il prossimo 1 novembre a Busto Arsizio (VA). Le altre tre tappe saranno comunicate successivamente sul sito internet: www.survivorseriescross.run e su tutti i canali ufficiali della manifestazione.

Si tratta di una manifestazione di cross molto particolare che prevede gare ad eliminazione su un circuito di corsa campestre della distanza di 1200m circa per quanto riguarda le categorie assolute (e per i master e RunCard che secondo la società organizzatrice avranno i requisiti per partecipare alla gara assoluta).  Mentre per i Master la manifestazione sarà sempre su quattro turni, anche in questo caso ognuno di 1200 metri circa, ma senza eliminazione e con somma dei tempi per determinare la classifica di tappa. I master avranno ovviamente una graduatoria separata.

Entrando in dettaglio per gli assoluti, la prima fase di qualificazione consisterà nel percorrere un giro del percorso con gli atleti che partiranno individualmente, distanziati l’uno dall’altro di 30” (in base al numero di iscritti questo tempo potrebbe variare). Il tempo finale sarà valido per essere ammessi alla prova successiva. La seconda fase prevede invece delle batterie ad eliminazione diretta con quarti, semifinali e finali.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Sabato, 17 Ottobre 2020 00:56

Club del Miglio: the winners are…

Si è conclusa sabato scorso la storia dell’edizione 2020 del Club del Miglio. Un circuito che in quest’anno maledetto ha vissuto un’altalena di emozioni. Prima di grande attesa, dopo la solita attenta programmazione. Poi di sgomento, quando il lockdown ha bloccato tutto ed il rischio della sigla n.d. ovvero non disputato, sembrava l’unico fatale epilogo a questa edizione. E’ seguita una fase di resilienza, con tre belle tappe virtuali. Alcune solo di presenza e partecipazione, mentre l’ultima anche all’insegna dell’agonismo. Poi fortunatamente è subentrata una sensazione di grande soddisfazione quando si è rimesso in piedi il tour, sebbene in tre tappe.

L’acme dell’entusiasmo è stato toccato il 5 Settembre scorso all’esordio a San Donato (MI). Si è trattato del meeting sul miglio più veloce al mondo nel 2020 e scusate se è poco. Abbiamo avuto le due migliori prestazioni mondiali stagionali grazie all'australiano Matthew Ramsdem ed al nostro Yeman Crippa. David Nikolli ha siglato il record albanese e quello italiano è stato mancato da Yeman per soli 12 centesimi. Mentre nella seconda serie elite, Davide Raineri ha migliorato il mondiale M45 che già gli apparteneva.

Molto belle e combattute le tappe di Lonato (BS) e Pioltello (MI) dove si è registrato il primato italiano di Nicola Rocca nella categoria T45 (atleti con amputazioni agli arti superiori) della FISPES, la Federazione Italiana Sport Paraolimpici e Sperimentali. E se 5’37”80 non vi sembra un granché, provate voi a farlo a 51 anni e con un braccio  legato dietro la schiena e poi ne riparliamo.

Sono state oltre 120 le società rappresentate ed ho deciso di dedicare la foto di copertina a tutti i vincitori individuali, nonché al podio di società per omaggiarli nel giusto modo prima delle premiazioni che molto probabilmente saranno tenute in occasione della prima tappa 2021, ma ci sarà tempo e modo per informarvi con il dovuto anticipo. Per le classifiche complete, troverete tutto cliccando qui.

Il Miglio è finito, viva il Miglio!

Rodolfo Lollini – Podisti.net

Sullo sport dilettantistico di squadra in Lombardia cala la scure del blocco totale e presto temo toccherà anche al running. Intanto sui mezzi pubblici si continua a vedere di tutto, ma va bene così… Non ci resta che pensare ad altro. Meglio se in positivo. Quindi noi guardiamo questa bellissima immagine tratta dal portale lecconotizie.com. Siamo al centro sportivo “Al Bione” di Lecco dove è in fase di completamento la nuova pista. Come a Castelfranco Emilia (MO) domenica scorsa, qui l’articolo col resoconto, si tratta di un bellissimo blu. Un anello incastonato in uno splendido scenario. Non vediamo l’ora di gareggiare qui e poi goderci le meraviglie della zona. Settimana prossima verrà montata la gabbia del lancio del martello e poi mancheranno soltanto il collaudo e l’omologazione.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Buone notizie in arrivo da Castelfranco Emilia, dove domenica scorsa 11 Ottobre si è svolta la cerimonia d’inaugurazione della nuova pista di atletica dello stadio Ferrarini. Ormai sulle piste non esiste più il monopolio cromatico che ricordava i vecchi anelli in terra rossa, o meglio arancione. Insieme a quel colore se ne vedono tanti altri: giallo, verde, azzurrino ed anche questo bel blu scuro che avrebbe fatto volentieri riflesso al cielo blu della cittadina modenese. Purtroppo la mattinata è stata di festa, ma il cielo piuttosto plumbeo. Pista e cielo si sono però coordinati nei giorni seguenti.

Fornendo qualche dettaglio aggiuntivo sui lavori svolti, va sottolineato come oltre al completo rifacimento della pista di atletica, siano state completamente rifatte ed anche arricchite le aree di salto con l’asta e salto in lungo, raddoppiando le piste e le fosse di salto. Stessa cosa dicasi per la zona recintata dell’area adiacente, prima in disuso, ed ora in parte destinata ad area lanci con il giavellotto, del peso e del martello. E’ stata poi creata un ulteriore area di allenamento all’aperto, tutta in erba naturale.

Per consentire allenamenti e soprattutto le gare anche in orario notturno, la pista di atletica e l’area lanci sono state dotate di una illuminazione supplementare. Sono state inoltre acquistate nuove attrezzature ed è stata realizzata una struttura polivalente coperta intitolata a Pietro Mennea, con all’interno quattro piste, un’area di allenamento, una fossa del salto in lungo ed un impianto di salto in alto.

Fanno bene quindi a sorridere, sotto le mascherine, il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, il sindaco Giovanni Gargano e all’assessore allo Sport, Leonardo Pastore, insieme alle altre autorità intervenute. Da parte mia sono contento per gli atleti modenesi ed anche per i cittadini in generale, quando non vedo dei politici cretini che si fanno selfie guancia a guancia, ma degli amministratori pubblici che aiutano l'atletica  e danno anche un buon esempio "visivo" in tema di fotografie.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Spesso le immagini dicono molto di più di quanto possa fare un modesto articolista, anche quando prova ad evitare il banale copia/incolla e cerca di raccontare con impegno e mettendoci del suo quanto avviene sui campi di gara.

L’istantanea di Monica Cappato che insieme al marito Andrea Lo Faro sono una presenza costante e di qualità sulle piste del Club del Miglio con i loro servizi fotografici, racconta della volata per il secondo posto nella batteria numero cinque del 21^ Miglio di Piero, tra Mario Brunati, Marcello Vena ed Andrea Uccelli. Ed è bellissimo vedere l’impegno di questi atleti master SM40 e 45, così come del vincitore della manche, non inquadrato, lo Junior Simone Baldo. Un discorso che ovviamente vale anche per tutti gli altri partecipanti. Un inno alla fatica, ma anche alla gioia di esserci.  

Mentre c’è chi predilige ancora organizzare gare virtuali, scelta incomprensibile, almeno in questo momento di apertura, sebbene con delle limitazioni, sabato 10 Ottobre al Centro Sportivo di Pioltello (MI) sono accorsi circa duecento atleti per divertirsi e lottare in pista. In una gara vera. Il tutto è stato possibile grazie agli amici dell’Athletic Team, impeccabili padroni di casa, molto attenti alle procedure Covid19 ed al loro rispetto. Un numero che sarebbe stato molto superiore se non si fosse deciso per questa volta di non fare correre i ragazzi.

In un pomeriggio solatio non è mancato neppure il record italiano che usando un linguaggio da venditori di automobili, per il Club del Miglio sembra ormai una dotazione di serie piuttosto che un optional. Come anticipato in settimana, Nicola Rocca ha conquistato il primato italiano sul miglio T45 della FISPES, la Federazione Italiana Sport Paraolimpici e Sperimentali, nella categoria T45 ovvero quella che sostanzialmente riguarda gli atleti con amputazioni agli arti superiori. Tempo 5’37”80 per il cinquantenne atleta del Villa Carcina Athletic Club.

Si chiude così l’edizione 2020 del circuito che grazie alla disponibilità delle società organizzatrici, l’entusiasmo degli atleti e la pervicacia del patron Fulvio Frazzei, da difficoltà causa pandemia invece di trasformarsi in chiusura è diventata una grande opportunità di vetrina per gli atleti di vertice e di opzione agonistica per giovani e master. Bravo Fulvio! Anche questa volta hai dimostrato la tua grande capacità manageriale nel contesto di un’insieme piuttosto variegato di interlocutori privati ed istituzionali.

Nei prossimi giorni torneremo a parlare del Club per festeggiare i vincitori delle varie classifiche individuali e di squadra, fare un bilancio complessivo del circuito e dare una prima occhiata al 2021. Nel frattempo cliccando qui, potete trovare tutti risultati di giornata insieme ai due servizi fotografici targati Cappato-Lo Faro.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Nel continuo sovrapporsi di nuove disposizioni relative al Covid19, ultimamente si era creato un dubbio circa l’obbligatorietà dell’uso della mascherina anche per chi corre all’aperto al di fuori di manifestazioni sportive che hanno i loro protocolli nazionali che almeno per l’atletica non hanno visto "l'interferenza" da parte di altri enti locali come è stato il caso per una recente partita del campionato di calcio di serie A.

A chiarire ogni dubbio una circolare interpretativa da parte del Ministero dell’Interno. Fogli molto preziosi che aiutano a capire quello che il legislatore non ha spiegato o quantomeno dettagliato a dovere. Nel documento emesso sabato 10 ottobre in serata, è stato ribadito che chi fa “attività motoria” all’aperto dovrà indossare obbligatoriamente la mascherina, ma chi pratichi "attività sportiva" ne è esonerato.

A questo punto i nei lettori sorgerà spontaneo il quesito: qual è la differenza tra "motoria" e "sportiva"? Il Viminale chiarisce che la passeggiata è un’attività motoria, mentre la corsa, chiamatela running, jogging, footing o come preferite, ne è esentata. Come pure per il ciclismo e la marcia, ovviamente intesa come attività sportiva e non come sinonimo di quattro passi all’aperto.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Dopo l’inizio segnato dai record a San Donato, prima tappa del circuito, il Club del Miglio vuole chiudere nella stessa maniera, sabato prossimo, il 10 ottobre a Pioltello. Solo che stavolta non si parlerà di record mondiali master M45, come quello di Davide Raineri. E nemmeno di record assoluti nazionali, come quello albanese siglato da David Nikolli, o italiano, sfiorato per un pugno di centesimi dal nostro Yeman Crippa.

L’atleta di cui Vi vorrei parlare oggi è Nicola Rocca, in forza al Villa Carcina Athletic Club. Sodalizio che ha come motto “campioni nello sport, campioni nell’inclusione”. Come ci conferma il giovane presidente Andrea Boroni, sempre alla ricerca di atleti paraolimpici da allenare, organizzando degli appositi corsi: “il problema principale è convincerli, perché credono di non farcela, poi quando arrivano al campo tutto diventa più facile”.

Rocca, allenato proprio da Boroni, cercherà di stabilire il nuovo record italiano sul miglio della FISPES, la Federazione Italiana Sport Paraolimpici e Sperimentali, nella categoria T45 ovvero quella che sostanzialmente riguarda gli atleti con amputazioni agli arti superiori.

Non mancherò di tenervi informati sull’esito della prova nella nostra consueta cronaca post gara. Nel frattempo faccio il mio personale in bocca al lupo a Nicola.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Dopo la magica serata di San Donato che Vi avevamo raccontato col mio pezzo e nell’articolo del collega Lorenzini, con record nazionali assoluti e mondiali a livello master, per la seconda tappa 2020 il Club del Miglio si è trasferito oggi 3 ottobre a Lonato del Garda (BS). Come avvenuto l’anno passato, la riunione di atletica è stata disputata presso la Comunità Missionaria Villareggia. Tutte le attività si sono svolte all’esterno ed il pomeriggio parzialmente soleggiato e con temperatura mite, ha agevolato anche le operazioni supplementari previste dai protocolli vigenti in tema di Covid19.

L’istituto ha un bel parco con diverse varietà arboree tra cui pini, palme ed ulivi. Si è corso su un giro da 500 metri tra i vialetti lastricati del parco ed intorno all’edificio centrale. Il tracciato prevedeva una salitella iniziale seguita da contropendenza e poi ancora un tratto in ascesa. Gli esordienti hanno percorso un solo giro, mentre ragazzi e cadetti hanno doppiato, correndo quindi rispettivamente 500 e 1000 metri. La partenza dei miler, prima dei loro tre giri, era stata arretrata quanto bastava a raggiungere i canonici 1609 metri della distanza anglosassone.

Venendo all’aspetto tecnico, i quasi 250 atleti impegnati hanno dato vita a delle serie molto combattute. Segnaliamo solo il migliore tra gli uomini, Francois Marzetta della Don Kenia Runners che ha chiuso in 4’27”22 e tra le donne Lia Tavelli (5’16”26), atleta che correva in casa in quanto tesserata per l’Atletica Lonato. Per tutti gli altri risultati potete cliccare qui.

Il circuito chiuderà sabato 10 ottobre, con lotta al titolo ancora aperta in quasi tutte le categorie individuali. A questo proposito ci auguriamo caldamente che a Pioltello (MI) si ritorni alla composizione delle batterie per categorie master e non per tempi di accredito.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

 

Lunedì, 28 Settembre 2020 17:43

Gareggiano ancora in pochi

Abbiamo appena lasciato alle spalle un fine settimana con una prima gara “vera” e che possiamo definire quasi di massa. Gli organizzatori della Milano Salomon City Trail sono soddisfatti e ne hanno ben donde in quanto si sono lanciati in una scommessa vincente ovvero quella di organizzare la gara ben sapendo che nel futuro non c’era certezza. Specialmente al momento del lancio. Bravi loro. Al netto delle dichiarazioni sempre molto entusiastiche degli uffici stampa, la somma degli arrivati al traguardo sulle tre distanze, secondo la società di cronometraggio si avvicina a quota 2100. Non male, così come era andata a bene agli organizzatori della mezza e dei dieci chilometri a Monza nel weekend del 12-13/9 us. A memoria almeno un migliaio di finisher.

Tutto ciò premesso, è inevitabile constatare come a fronte di una offerta di gare nuovamente in crescita, ma sempre nettamente inferiore al periodo precedente alla pandemia, in numeri assoluti gli atleti che s’infilano scarpette e pettorale sono molto meno rispetto a prima. Il tutto malgrado gli organizzatori stiano seguendo con attenzione tutti i protocolli relativi a distanziamento, partenza in ondate successive, controlli della temperatura corporea ed in qualche caso anche tamponi sul posto. Offerta bassa, ma domanda ancora più fiacca se vogliamo usare un linguaggio da economisti.

Se pensiamo alla Salomon City Trail, a cui ho assistito da volontario sul tracciato, i pettorali sarebbero dovuti andare a ruba. Ci sarebbero voluti i bagarini anche perché l’organizzazione aveva anche fissato un numero massimo, peraltro non raggiunto, sempre per esigenze di sicurezza. Il Trail era una gara che avrebbe dovuto ingolosire i maratoneti e gli amanti della maratonina. A parte la 5 chilometri, forse più per un pubblico di neofiti, si potevano correre anche i 10k. Distanza gettonatissima.

E invece niente. La gente resta a casa o per meglio dire corre, ma non gareggia. Forse per la paura di ammalarsi o ancora peggio di contagiare qualche familiare specialmente quando si è di fronte a soggetti più deboli? Possibilissimo. Però io non sono in virologo e non ho nemmeno una laurea in medicina, quindi lascio ad altri tuttologi una dettagliata analisi e relative farneticazioni dal basso della loro ignoranza. Mentre siamo arrivati ad 1.000.000 (un milione) di morti. Mi è anche toccato leggere che molte delle vittime sarebbero morte comunque e quindi… Aggiungo io, magari con meno sofferenze e più tardi rispetto all’accelerazione portata dal virus.

Ma torniamo alla ricerca dei motivi. Gli “assenti” non fanno gare agonistiche in quanto non sono tesserati per questa stagione? Se per il tesseramento giovanile questa potrebbe essere un’ipotesi in quanto di solito molti ragazzi si tesserano solo a primavera (quando quest’anno si è bloccato tutto), per i senior, considerate tutte le gare invernali e che il nuovo tesseramento scatta appena inizia l’anno nuovo questa non sembra una giustificazione valida. Ed in ogni caso se non avessero rinnovato oppure fosse scaduta la visita medica di idoneità, si sarebbero potuti buttare nelle non competitive. Ad esempio a Milano e Monza sui 10 chilometri.

Lascio proseguire ai lettori che vorranno intervenire in questa analisi con le loro opinioni e le loro esperienze personali in questo periodo.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

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