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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Martedì, 07 Luglio 2020 01:35

Addio al runner Ennio Morricone

In occasione della scomparsa di Ennio Morricone, di certo non mi cimenterò in una sintesi delle sue opere. Questa non è una testata musicale, non mi ritengo un esperto del settore ed in generale odio gli articoli copia/incolla che peraltro vanno per la maggiore. Però come capita spesso in questi casi, leggendo ed ascoltanto tante voci sull’argomento, si finisce per venire a conoscenza di alcuni aspetti sconosciuti della persona che è venuta a mancare.

Vi risparmio tutti le colonne sonore di film che non sapevo essere sue, oppure alcune canzoni di musica leggera. Ascoltando una sua intervista televisiva di pochi anni fa che è stata riproposta ieri, ho invece scoperto che il maestro era un podista. Un runner un po’ particolare in quanto si “allenava” alle ore 4 e 40 minuti. Antimeridiane. Insomma non alle sedici, ma alle quattro del mattino. Percorreva circa 4 km fino alle 5 e 20, con una media assolutamente rispettabile per una persona sui novant’anni.

Non solo l’orario d’inizio, ma anche il campo di allenamento era molto particolare. Correva sui lunghi corridoi all’interno della sua abitazione, una casa di fronte al Campidoglio. Per la delizia dei vicini di casa che secondo quanto testimoniato da Morricone stesso, a volte segnalavano con delle botte sul muro la loro insofferenza ;-).

Riposa in pace runner Ennio.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Dall'organizzazione dell'evento ci giunge oggi la notizia che la Salomon Running Milano è confermata e si svolgerà, come da sempre previsto, domenica 27 Settembre 2020. Si correrà nel pieno rispetto delle normative sanitarie vigenti e con buona probabilità sarà la prima vera competizione running del capoluogo lombardo post coronavirus.

Nelle prossime settimane apriranno le iscrizioni e verranno date le modalità di registrazione per aggiudicarsi i pettorali, il numero di partecipanti possibili sarà ampio ma limitato, per ogni ulteriore informazione il sito internet ed i social saranno costantemente aggiornati. L’anno scorso furono oltre 4000 gli iscritti di cui 1500 le donne, provenienti da ben 17 regioni.

Per quanto riguarda le tre distanze e relativi percorsi non si hanno ancora notizie precise, ma sarà come al solito un trail con tanto sterrato, poco asfalto e diversi saliscendi, con gli immancabili passaggi per la montagnetta di San Siro ed il Parco del Portello.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

 

 

Lunedì, 06 Luglio 2020 10:45

Corse clandestine a Milano!

In genere la proposta fuorilegge arriva da chi meno te l’aspetti. Avete presente l’amico runner, sposato, bravo ragazzo, di quelli che non dicono le parolacce? Il classico tipo timorato di Dio, obbediente alle istituzioni. Mai una multa con l’automobile. Tutte le tasse pagate regolarmente, compreso il canone RAI, sempre spontaneamente versato anche quando non veniva direttamente addebitato sulla bolletta dell’energia elettrica. Mai un pagamento in nero, richiesto o effettuato. Lo chiameremo Beppe, ma è chiaramente un nome di fantasia.

Quindi il Beppe di turno, perché ce ne sono in giro parecchi, di solito la prende larga, domandandoti a che media faresti oggi cinque chilometri. E’ la distanza più utilizzata ma anche i tre ed i dieci sono parecchio gettonati. Alla tua risposta a cui inevitabilmente segue la considerazione che si tratta di ragionamenti teorici, ecco arrivare, a sorpresa, la proposta.

Sguardo di circostanza, quasi a controllare eventuali intercettazioni ambientali, Beppe lancia la bomba. Ti spiega che ci sarebbe una “cosa tra amici” che poi la parola cosa qui è il sinonimo di corsa. Ci vediamo il tal giorno, alle 20. Orario scelto non a caso. Non è solo una questione di temperatura più mite, ma in quanto nei parchi o comunque nel luogo prescelto c’è molta meno gente che di giorno. Ma sì, una corsetta, però meglio non lasciare traccia sui social network. Il passaparola è il principale metodo di convocazione.

Nostalgia delle competitive, fascino del proibito, ci caschi e vai. Quando arrivi, un po’ in anticipo per il riscaldamento, anche se non sei un habitué del luogo, capisci subito che la densità di podisti in zona è sospetta. Molti sorrisetti di circostanza. Facce da “Io so che tu sai che io so”, per rievocare un divertente film anni ottanta che vedeva come protagonisti Alberto Sordi e Monica Vitti. Sono tutti lì per la cosa/corsa tra amici. Diciamo anche semplici conoscenti o del tutto estranei. Di solito gli organizzatori mostrano ai nuovi arrivati il giro da ripetere x volte anche se non c’è pericolo di perdersi, in quanto al via o sei il battistrada, oppure basta seguire la massa. Parliamo di massa poiché a volte i numeri sono a tre cifre… Bisogna solo stare attenti, in quanto talvolta la linea di partenza non corrisponde all’arrivo. E comunque ci sono sempre i classici segni per terra, pitturati dai runner locali. Basta saper quali sono quelli giusti. Se poi uno perde il conto c’è San GPS che si ricorda tutto.

Come nelle sfide automobilistiche tra bulli di quartiere, è una ragazza che dà il via, seppure senza il classico fazzoletto. Vanno tutti come matti. Una vera competitiva. I più ottimisti abbandonano sulle panchine, ma ci sono anche degli amici-assistenti, le borracce da utilizzare al passaggio al giro. Quando è finita torni a casa soddisfatto. Certo, non hai il pacco gara, tuttavia il rapporto qualità/prezzo tende all’infinito, come quando nelle divisioni inserisci zero al denominatore. Anche le classifiche vanno ricostruite con delle interviste mirate nel defaticamento. Quelle di categoria sono invece un rompicapo, ma state certi che troverete qualcuno capace di dirvi con assoluta sicurezza il podio negli SM50. Prima di lasciare la banda di malviventi runner, come un povero drogato ti assicuri che settimana prossima è tutto confermato, stessa ora, stesso programma. Capita anche di essere contattati da altri spacciatori per analoghe corse criminali. Per fortuna al momento la lotta per la supremazia in città non ha portato a rese di conti o versamento di sangue. E il giorno dopo puoi mostrare al mondo il tracciato GPS, ma senza scendere troppi in particolari. E non vedi l’ora di giocare ancora alla roulette clandestina. Anzi, senza remora o provvigioni intascate, da novello Beppe trovi nuovi proseliti. Facilmente.

A questo punto ci auguriamo solo che questo fenomeno si esaurisca presto, come dopo l’abolizione del proibizionismo negli USA, in quanto confidiamo che successivamente l’apertura al mezzofondo su pista, si ritorni anche alle gare su strada.

Chiudiamo col classico disclaimer ovvero che il “racconto è di fantasia ed ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale”. Sarà stato veramente così?

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Venerdì, 03 Luglio 2020 15:44

Stracandiolo Virtual Run

La prima edizione di questa Virtual Run si è svolta da venerdì 26 a domenica 28 giugno ed ha fatto correre la ricerca raccogliendo oltre 7.000 Euro a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus che sostiene l’Istituto di Candiolo.

Delle tre distanze proposte a “vincere” è stata la classica, gli 8 km, che da 20 anni contraddistinguono la Stracandiolo, con il 63% degli iscritti, seguita dai 5 km (24%) e da 1 km (13%). 

Il comunicato stampa dell’organizzazione non precisa il totale dei partecipanti, ma in fondo il dato più importante è quello relativo alla raccolta. In ogni caso gli amanti delle espressioni matematiche probabilmente possono risalire al numero esatto tenuto presente che globalmente sono stati 1.507 i chilometri percorsi per le strade d’Italia, ma non solo, con partecipazioni da Germania, Regno Unito e Finlandia.  

Rodolfo Lollini --Redazione Podisti.net

La conclusione dei lavori al campo sportivo milanese del Giuriati è slittata al prossimo gennaio 2021 e comprenderanno la ristrutturazione degli spogliatoi (edificio tribune), la costruzione del campo polivalente coperto ed il rifacimento della pista. Nel frattempo l’organizzazione del Corrigiuritati ha incontrato informalmente i  dirigenti Servizio Sport del Politecnico ai quali è stato chiesto il ripristino e il miglioramento del percorso "campestre", l'agibilità per il Corrigiuriati, le tariffe, i  vincoli contenuti nella "Convenzione tra il Comune di Milano ed il Politecnico - convenzione di uso gratuito ", stipulato nel 2008.

Cediamo la parola al patron Gigi Baglioni: “Abbiamo avuto assicurazione che tutto sarà rispettato. Data la disponibilità dei dirigenti nei nostri confronti, continueremo a offrirci collaborativi per suggerimenti e proposte utili al buon funzionamento della struttura. Nel frattempo, per dar modo al grande gruppo del Corrigiuriati di ritrovarsi, si propone una serie di allenamenti da svolgere al Parco Lambro, attenendosi alle norme di sicurezza sul Covid19 finché saranno in vigore. Al ritrovo si dovrà indossare la mascherina. Non ci saranno ristori né docce, dunque è suggerito di portare con se acqua da bere. In corsa si potrà levare la mascherina ma rispettare le distanze di 1 metro in sosta e 2 metri in movimento. Ci ritroveremo in via Feltre il giovedì ore 17.30 (solo entro settembre) e il sabato ore 9 (fino a conclusione stagione 2020) usando il giro "corto" da 1830 m, in senso orario che è pianeggiante tutto asfaltato e in ombra.

Ecco il calendario:

giovedì 9 e sabato 11 luglio : 2630 m  (1 giro + 800 m A/R)

giovedì 17 e sabato 19 settembre : 4460 m  (2 giri + 800 m A/R)

sabato 3 ottobre : 4460 m (2 giri + 800 m A/R)

sabato 17 ottobre :  8120 m (4 giri + 800 m A/R)

sabato 31 ottobre :  6290 m (3 giri + 800 m A/R)

sabato 14 novembre :  4460 m (2 giri + 800 m A/R)

La partecipazione è aperta anche ai non iscritti al Corrigiuriati.

Restano sempre fattibili le tre prove libere precedentemente proposte (test Cooper - 5000 e 3000 m), entro il 13 luglio”.

 

Rodolfo Lollini  - Redazione Podisti.net

Domenica, 28 Giugno 2020 18:40

FIP-FIPAV-FIGH, FIDAL e negazionisti

A causa di un blocco nella funzione dei commenti che m’impedisce di rispondere in calce all’articolo di Claudio Romiti, essendo stato espressamente chiamato in causa, vorrei precisare quanto segue. Prima di farlo, non posso peraltro nascondere la mia sorpresa. Non so perché l’autore si rivolga espressamente a me, in quanto fino ad oggi non l’avevo mai citato in nessun articolo e peraltro non credo nemmeno di conoscerlo. Dunque non capisco per quale motivo si senta tirato in causa, ma ovviamente sono sempre disponibile al confronto, quindi veniamo al dunque.

La definizione di negazionista nei confronti di Trump e Bolsonaro è stata praticamente unanime da parte di tutta la stampa mondiale. Basta cercare su un motore di ricerca “Trump”, “Bolsonaro”, “negazionista” e vedere i risultati… Tutti concordano. Se l’autore in questo mio pezzo si sente tirato per la giacca e/o la ritiene definizione “ben poco appropriata nell’ambito di un dibattito civile e moderno” è una sua lecita opinione da cui peraltro mi dissocio. Ritengo invece di poterla utilizzare in maniera appropriata come immagine che a mio avviso fotografa la realtà. E di essere in buona compagnia. Se lui non è un negazionista sono ben lieto per lui. Io non l'ho scritto da nessuna parte che lui lo fosse (?)

E’ offensiva, “infamante”? Nel mondo ci sono stati quasi mezzo milioni di morti, quasi dieci di contagiati e l’OMS ha dichiarato da tempo la pandemia mondiale. Ai lettori le conclusioni su come definire chi la voglia molto sottovalutare, declassandola a semplice e dozzinale influenza o addirittura negare. Per me o non capisce o fa finta di non capire.

In generale trovo inoltre non appropriato per un dibattito produttivo, e qui si, mi rivolgo a Romiti, equiparare la situazione e le posizioni attuali circa la gravità del Covid19 in Italia (tasso di crescita bassissimo, meno di 100 persone in terapia intensiva) con quelle quando la situazione era fuori controllo e non c’erano più posti in terapia intensiva. Banalizzandole in un solido, immutabile nel tempo “partito unico del virus”. Funzionale a successivi comodi accostamenti a Savonarola ed utili idioti. Al contrario credo che non considerare che le situazioni di marzo e fine giugno siano profondamente diverse ed incomparabili è certamente da idioti. Così come sarebbe avere la medesima posizione sullo stato dell’arte ed il da farsi oggi e tre mesi fa. Ma mi auguro di aver capito male io leggendo il pezzo.

Detto questo e non essendo un virologo posso avere delle opinioni, ma lascio agli esperti decidere sulla situazione attuale e non mi avventuro, ne mi sono mai avventurato nei miei scritti in previsioni ottimistiche o pessimistiche per future potenziali ondate. Al massimo degli auspici. Chi sostiene il contrario scrive il falso. Chiedo solo ai legislatori ed ai loro comitati di esperti uniformità di trattamento come descritto qui e mi fa piacere che almeno su questo punto io e Romiti siamo in accordo.

Nel frattempo vorrei tanto lo chiedesse anche la FIDAL. Purtroppo quasi risolta la questione gare in pista continua a latitare. Fa quindi più male vedere come altre federazioni si muovano diversamente. Ecco il comunicato congiunto del 25/6/2020: ”In merito alla notizia del Comitato tecnico scientifico (CTS) di rinviare ulteriormente la ripartenza degli sport di contatto, la Federazione Italiana Pallavolo, la Federazione Italiana Pallacanestro e la Federazione Italiana Giuoco Handball esprimono tutta la propria delusione per un veto che blocca ulteriormente, non solo l’attività sportiva delle proprie discipline, bensì la grande maggioranza dello sport italiano. Allo stesso tempo la FIPAV, la FIP e la FIGH hanno apprezzato il forte e deciso intervento del Ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora, favorevole alla ripartenza degli sport di contatto. Oltre al rinvio della ripresa dell’attività, la FIPAV, la FIP e la FIGH ci tengono a sottolineare come resti sempre attuale la grande problematica relativa alla riapertura delle palestre scolastiche, alla quale si lega il tema della responsabilità in capo ai dirigenti scolastici e ai presidenti di società. L’auspicio della Federazione Italiana Pallavolo, della Federazione Italiana Pallacanestro e della Federazione Italiana Giuoco Handball è che le autorità governative e scientifiche diano delle risposte rapide e concrete per consentire ai propri tesserati di riprendere l’attività sportiva, come più volte chiesto a gran voce anche dalle società e dagli appassionati delle diverse discipline”

Commento finale del 1/7/2020: nel mio confronto con Claudio Romiti che per primo mi ha espressamente citato nei suoi articoli, sono costretto a riscontrare come io discuta delle sue idee partendo da quanto effettivamente scritto nei pezzi di Podisti.net, mentre dall’altra parte riceva risposte basate sulla personale interpretazione del mio pensiero e non su “virgolettati”. Ciò premesso ed in considerazione che l’interlocutore in questione scrive testualmente: “Schierandomi sin dall’inizio di questa pandemia nel fronte minoritario di chi non la considerava così grave come veniva sbandierata da gran parte dell’informazione nostrana…” e che in fondo “la maggior parte dei poverini che sono deceduti con il Covid-19, e non – attenzione - per il Covid-19, avevano una aspettativa di vita anche di poche settimane.” Io preferisco, almeno al momento, dedicarmi ad altre attività e lo lascio disquisire sulle vite altrui.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Sabato, 27 Giugno 2020 20:20

Resilienti, ma non presi in giro

Leggo l’interessante articolo di Gerardo Settanni che ricorda come il virus sia ancora in agguato e potrebbe portare a “noi sportivi, sacrifici perché dovremmo ancora accettare limitazioni e rinunce. Questa epidemia sta mettendo a dura prova la nostra resilienza, ovvero la capacità di adattarci alle situazioni avverse, e noi sportivi dovremmo essere più preparati degli altri ad adattarci. Ma spesso purtroppo l’incapacità di accettare e trasformare le rinunce e le emozioni spiacevoli porta a negare o a deviare il problema”.

Io non sono uno psicologo e nemmeno un virologo, però capisco il problema, rispetto le regole anche se non mi piacciono. Però se voglio, ho tutto il diritto di contestarle. Le regole sono l’insieme di quanto viene stabilito dagli organi competenti, ma anche dalla loro applicazione e dal sanzionamento di chi non le rispetta.

Quindi se mi si dice che è proibito organizzare una corsa podistica di 10k da 300 persone che magari posso fare partire in gruppi ridotti e poi vedo continuamente:

1) politici amanti dei selfie guancia a guancia con sconosciuti

2) tifosi calciofili che si accalcano per una vittoria

3) spiagge piene

4) la movida in tutte le città

5) discoteche con gente che balla a mezzo metro

6) interviste televisive infarcite di luoghi comuni, peccato che le mascherine latitino

7) luoghi di lavoro non proprio in linea con le disposizioni sanitarie 

8) ragazzi che nei parchi giocano pomeriggi interi a calcio / basket

Senza che sostanzialmente nessuno intervenga, mai. Allora diventa difficile capire, non perdere la pazienza, essere resilienti. Io mi sento solo preso in giro. Molto.

 

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Venerdì, 26 Giugno 2020 00:33

Concorso Percorsi Nuovi

Nella continua ricerca di nuove formule per le gare virtuali, oggi Vi presentiamo l’iniziativa della società Atletica Novese, a cui è venuto in mente di studiare e di proporre a tutti i runners alcune sfide sui percorsi di sei tra le gare più belle nel novero di quelle del circondario di Novi Ligure (AL). 

I percorsi gara si potranno affrontare dal 01/07/2020 al 30/09/2020 in qualsiasi ora e in qualsiasi giorno, comunicando tempo (tramite foto del cronometro), nominativo, anno di nascita, società di appartenenza al 3486706551 tramite WhatsApp o tramite mail ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Atletica Novese si occuperà di dare nel proprio sito informazioni dettagliate sui percorsi, di segnare i percorsi nel limite di quanto consentito e anche di proporsi come accompagnatori fermo restando il rispetto delle attuali leggi e regolamenti riguardanti la materia di distanziamento preventivo.

I percorsi gara validi per il campionato saranno:

Attraverso i Colli Novesi (14,3 km collinare)

Trofeo Birra Pasturana (8,2 km pianeggiante)

Mezzo Giro dei Calanchi (6 km collinare)

Corsa del quartiere G3 (6 km pianeggiante)

I Brichi d’Seravale (11 km collinare)

Cronoscalata di Montespineto (3,4 km salita)

La classifica del concorso sarà determinata dalla somma dei punteggi relativi a tutte le sei gare e nei punteggi attribuiti i runner più anziani avranno dei punti di bonus supplementari. Per maggiori dettagli: www.atleticanovese.it

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Sabato, 20 Giugno 2020 23:33

Riprendiamo, ma non dimentichiamo

Con il confortante progressivo calo di tutti gli indici relativi al CoronaVirus, aumenta tra i podisti la voglia di ritornare a gareggiare. Va bene uscire per correre liberamente ed anche le competizioni virtuali non sono male, ma si tratta pur sempre di palliativi, le gare vere sono un’altra cosa. 

Prima di venire al punto su come ricominciare, ci terrei molto ad esternare il mio fastidio nei confronti di chi sta banalizzando quanto è successo. Leggo articoli dove c’è chi rivendica (il merito?) di aver considerato fin dall’inizio la pandemia meno grave di quanto fosse presentata dai media. Eh si, in fondo ad oggi 20/6/2020, sono morte “solo” 34610 persone in Italia. Cosa volete che sia? Si vede che non erano parenti o amici di questi “minus habens”. Alle cifre vanno inoltre aggiunti i deceduti non ufficiali sfuggiti a questa drammatica conta. E meno male che nel nostro paese, seppur con tutti i limiti e gli errori commessi, non abbiamo tenuto un comportamento “negazionista”, come ad esempio in USA e Brasile. Lì infatti hanno considerato il Covid19 alla stregua di una leggenda metropolitana e si è visto come sono andate le cose… Purtroppo queste posizioni non fanno che dare ragione a coloro che catalogavano tutti i runner come dei “testicoli” che pensavano solo a correre, incuranti di cosa gli stava capitando attorno. Fortunatamente non siamo tutti così, anzi ho avuto tanti amici che addirittura si sono sentiti in colpa nell’uscire ad allenarsi, malgrado lo facessero nel totale rispetto delle innumerevoli regole emanate dalle autorità statali e locali. Senza recare danno alcuno o incrementare il contagio. 

E adesso? Come ricominciare? Al solito la FIDAL, sostanzialmente se ne frega. Messe quasi a posto le competizioni in pista, c’è solo da aggiustare l’aspetto della separazione in corsie, come sollecitava recentemente coach La Torre. Per il resto non da sostanziali segni di vita. Ennesima dimostrazione, anche se non ce n’era bisogno, di quanto gli stiano a cuore i master. Zero. E i poveretti che corrono su strada 10k, mezze o maratone? Che si attacchino al tram!

Banalizzando, il problema “sanitario” è sempre lo stesso, ovvero evitare di avere un gruppo di persone che corrano insieme. OK, perfetto. Peccato nel frattempo in tutta Italia siamo costretti ad assistere ad ogni genere di comportamenti che vanno esattamente nel senso opposto. Politici amanti dei selfie guancia a guancia con sconosciuti, tifosi calciofili che si accalcano per una vittoria, la movida in tutte le città. Vedo in TV discoteche riaperte con gente che balla a mezzo metro. Interviste infarcite di luoghi comuni, peccato che le mascherine latitino. E chissà cosa succede in tanti ambienti di lavoro. Ah, no, probabilmente le norme vengono rispettate ovunque. Per caso avete sentito di un solo caso di mancato rispetto? Lasciamo pure perdere il “dio calcio” che ha ripreso spinto dai soldoni dei diritti televisivi da incassare e per fornire al popolo, insieme al “panem” il “circensem”. Quello è un caso a parte, ma cosa vogliamo dire di quello che si vede in tutti i playground del paese? In queste giornate solatie ci sono ragazzi che giocano a basket o a calcio per pomeriggi interi, uno attaccato all’altro. Senza che nessuno batta ciglio. Allora, io non sono un virologo e non ho velleità di spacciarmi per un esperto, però o si mantiene una certa coerenza nelle regole e nell'applicazione delle stesse, oppure tra gente che corre per un’ora i summenzionati esempi diventa difficile capire e non perdere la pazienza. 

Verrà il momento di ricominciare e tornando a dove abbiamo iniziato, di certo sarà più facile farlo nei paesi che non hanno sottovalutato il problema e non a casa dei vari Trump o Bolsonaro dove infatti non mi risulta che le varie maratone di NY o Boston abbiano luogo, malgrado la loro geniale impostazione per lottare contro il virus.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

 
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In queste ultime ore continuano a susseguirsi notizie circa le nuove aperture che andranno in vigore nella cosidetta fase 3, ovvero dal 15 giugno prossimo venturo. Limitandoci a allo sport, nella prima bozza del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che stava circolando, era stato inserito il permesso di giocare a calcetto, basket e beach volley. Persino di disputare incontri di boxe. Adesso sembra che ci sia stata una nuova frenata. Probabile posticipo fino al 25/6 è la nuova versione. Noi runner restiamo alla finestra, ma sarebbe curioso che arrivasse il semaforo verde per gli sport di contatto (la boxe di… molto contatto) e non si potesse ripartire con le gare podistiche. E’ anche molto curioso registrare come dopo aver demonizzato la corsa, averla sottoposta ad inutili limitazioni se svolta in solitaria, adesso sembra che non ci si ricordi nemmeno che esista. Gli stessi amministratori, nazionali e locali che gli hanno dedicato tante attenzioni normative, ora sembra che non si ricordino nemmeno l’esistenza di questa disciplina. Almeno questo è quello che trapela dalle anticipazioni che vengono date in pasto ai media. Speriamo di sbagliarci.

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