A Spezzano, il Christmas trail festoso dei modenesi
24 dicembre - È un’antica consuetudine modenese (e, sicuramente, di altri cento posti d’Italia) ritrovarsi alla vigilia di Natale per una camminata/corsa autogestita, preferibilmente sui colli, fuori dall’orgasmo mercantile delle città. Scomparsi, ormai da tempo, i ritrovi allestiti dal compianto Gianni Vaccari, da qualche anno (Covid permettendo) il testimone è stato raccolto da Stefano Cappelli, col generoso apporto di tanti amici e di varie società della provincia, per un appuntamento dove il comprensorio ceramico cede il posto alle prime dolci colline che salgono verso il Frignano: in comune di Fiorano, per l’esattezza alla chiesa di Spezzano quest’anno abbellita da un monumentale presepe in legno a grandezza naturale, e con lo sguardo rivolto verso le alture di Nirano e il parco naturale delle “salse”, i vulcanetti che si innalzano a vista d’occhio anche se non fumano più, e non si può nemmeno più salire in cima buttandoci dentro fiammiferi accesi. In compenso, il parco è stato messo a posto, con strade, parcheggi, viottoli, pontili e sentieri ben curati, cartelli e centri museali; e continua ad essere meta di allenamenti individuali e di gruppo (anni annorum fa, il ristorante alla base delle salite fu anche luogo di una gara ufficiale, che se ricordo bene ebbe un epilogo drammatico).
A questo “XMastrail 2023”, per essere annoverato tra le corse canoniche del coordinamento mancava solo la quota di iscrizione, perché il resta c’era tutto, compresi i vigili urbani che disciplinavano partenza-arrivo e attraversamenti delle poche strade con traffico; in aggiunta, un certo numero di volontari sul percorso, una segnatura mediante fettucce degna dei veri trail da un euro a km, e un ristoro finale (senza lesinare su panettoni e spumanti) tanto abbondante che ne è avanzato, come nelle famose moltiplicazioni evangeliche, tanto da poterlo devolvere alla Caritas locale.
Percorsi alla portata di tutte le gambe, da 5 a 17 km (in realtà, un paio in meno), con salita iniziale al castello di Spezzano, alias Rocca Coccapani, dove passava le vacanze estive il sommo Lodovico Antonio Muratori: e piace immaginare che i sentieri di oggi abbiano conosciuto all’epoca anche le passeggiate del Padre della storia. Dopo 5 km l’itinerario ridiscendeva a Torre delle Oche (da dove un’antica strada conduce in territorio di Serramazzoni) e da lì, passato il ponte sul torrente Fossa, si poteva salire alle Salse, non più di un centinaio di metri in verticale per 3-5 km di lunghezza a seconda del percorso scelto, infine rimettersi sulla stradetta di partenza e concludere nella piazza del ritrovo, scaravoltata da lavori in corso e del tutto insufficiente per il paio di centinaia di auto (a occhio) convenute.
Tempo sereno, appena più fresco del clima tropicale di ieri, qualche gloria del podismo e del fotografismo podistico (ringraziando, come sempre, Italo Spina), fascino femminile garantito da Alessandra Fava (che qui organizza abitualmente i suoi ritrovi), Sonia Del Carlo (“la trail runner della porta accanto”), e sicuramente tante altre; in campo maschile, alcuni reduci da Casalgrande del giorno prima (la famiglia di Italo in testa-coda), con l’aggiunta di Micio e Lorella Cenci in discesa da Fanano, e Maurito & Paolino Malavasi, il quale ultimo si è prestato, in onore al Natale, a riprendere in mano gli antichi attrezzi di lavoro per confezionare prodotti d’arte pellettiera come ormai non se ne fanno più.
Le armi del podismo saranno affilate, e le lancette del cronometro messe in posizione di sparo, posdomani al Santo Stefano santagatese: per ora, e di tutto cuore, Buon Natale.
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