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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Apprendiamo da www.giornaledibrescia.it che presso la chiesa del quartiere Casazza a Brescia, c’è un prete intenzionato a chiarire ai suoi fedeli, ma non solo a loro, il senso dei recenti provvedimenti governativi. In un messaggio audio su WhatsApp che poi è stato diffuso anche fuori dalla chat, Don Massimo diceva ai suoi amici catechisti: «È vero quel detto che dice uomo avvisato, mezzo salvato. Cosa intendo? Oggi starò tutto il giorno sul campanile con una carabina in mano e se vedo qualcuno girare per il quartiere inutilmente, lo azzoppo». A nulla sono valse le successive smentite. Fonti interne alla Diocesi buttano acqua sul fuoco e confermano che sia stato proprio il sacerdote ad averlo inviato, ma in tono scherzoso. Non ci è dato di sapere se fra i potenziali obiettivi del novello Don Camillo fossero inclusi anche i runner-untori, ma propendiamo per una risposta positiva al quesito.

Seppure in colpevole ritardo, in quanto l'appello è datato 16/3/2020, trasmettiamo volentieri il messaggio inviato a tutti i runner milanesi dalla più importante influencer nazionale. Ammesso che non facciate parte dei suoi oltre 19 milioni di follower, perché in questo caso ne siete già a conoscenza. Augurandoci d'interpretare bene il suo pensiero, riteniamo che Chiara Ferragni estenda volentieri questo messaggio a tutti i podisti italiani. In ogni caso per eventuali ulteriori dettagli consigliamo di consultare direttamente i suoi profili social, tra cui quello instagram da cui abbiamo raccolto questo collage.

Apprendiamo da altarimini.it che si è svolta ieri a Novafeltria, la prima edizione della "Maratonina Famiglia Draghi" che ha visto trionfare Fabrizio Draghi, l’atleta di casa.
E diciamo che mai come in questa occasione, questo termine è certamente molto azzeccato, in quanto la gara stessa si è svolta sul terrazzo di casa Draghi. Il runner dell'Atletica Rimini Nord Santarcangelo ha concluso in 3h50’40”. Tempo nettamente superiore al suo personale che il sito FIDAL indica in 1h40'59", ma va considerato che la prova era prevista su ben 840 giri della terrazza che lo hanno costretto ad un numero doppio di curve ad U. Bicio, questo il soprannome del vincitore, non ha avuto rivali, nel senso che era l’unico partecipante. Questo non toglie nulla alla sua vittoria, in quanto gli assenti hanno sempre torto. Per completezza d’informazione, va sottolineato che la manifestazione non era organizzata dalla FIDAL o da altri enti di promozione sportiva e non ci risulta che il percorso sia stato regolarmente omologato. Segnaliamo inoltre che alcuni detrattori del cinquantenne agente immobiliare, fanno notare come la giuria fosse composta solo da suoi familiari, in evidente conflitto d’interessi ;-)

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“Ascolta un cretino” era la battuta preferita di Micio, uno dei tanti personaggi interpretati dal comico Claudio Bisio, in questo caso durante la trasmissione TV: “Mai dire gol”. Oggi, da novelli “Micio”, Vi suggeriamo di ascoltarci ed andare a fare un lungo. Pazienza se avevate in programma il giorno di riposo o una corsetta breve. Qui è probabile che chiudano tutto. Basta leggere i quotidiani online o ascoltare le dichiarazioni degli uomini di governo, per capire che la prossima stretta riguarderà la possibilità di fare sport all’aperto. Su cosa ne pensiamo di questo provvedimento non ne parliamo oggi, anche perchè temo che avremo molto tempo per scriverne noi e per avere la compiacenza di leggerci Voi. Tutti bloccati in casa.

Le uniche avvertenze che possiamo dare sono le seguenti: verificare se non abitate in una regione come l’Emila-Romagna, dove hanno già adottato questo provvedimento. Ritornare a casa prima di mezzanotte, visto che la clausura sportiva andrebbe in vigore dalle ore 0 di domani. Oltre a correre da soli, ovviamente. Tenendo le distanze da chiunque altro. Abbondanti, non il metro canonico, ma molto di più.

Martedì, 17 Marzo 2020 01:00

Dagli al runner untore!

Ne “I promessi sposi” si racconta come nella Milano del 1630, durante la terribile epidemia di peste, chi era sospettato di propagare il contagio, ungendo persone e cose, veniva definito “Untore”. Anche Renzo venne scambiato per uno di loro, ma riesci a cavarsela, evitando di essere linciato dalla gente inferocita. Anche perché senza più il protagonista principale, non ci sarebbe potuto essere il lieto fine con l’amata Lucia ;-).

Se al protagonista del romanzo di Manzoni è andata bene, non sappiamo cosa succederà ai poveri runner, moderni untori di Coronavirus. Eh si, perché sta salendo un movimento trasversale che a dispetto di quanto chiarito dal Governo e dall’Istituto Superiore di Sanità, ovvero che la corsa è permessa e non provoca pericolo, odia i presunti propagatori d’infezione in pantaloncini e GPS.

Movimento che parte dalla influencer per definizione. Quella più nota che però per dispetto, lo ammettiamo siamo invidiosi di tanto successo, non nominiamo. In ogni caso c’è d’aver paura, visto il seguito che ha e non stiamo scherzando. Movimento che tocca tante persone, tra cui un giudice che intervistato da una TV nazionale piazza una filippica contro i furbetti che s’infilano un paio di scarpe da ginnastica approfittando di questo trucco per stare in giro tutto il giorno… Ovviamente il titolista della testata sintetizza magistralmente così:” Ma si può andare a correre? Per il magistrato Valerio De Gioia può essere contagio colposo”.

A questo punto si potrebbe ironizzare sull’autorevolezza della testata stessa e su quello che è stato il suo direttore per 20 anni. Ci si potrebbe anche domandare perché invitare un magistrato che chiede leggi più dure. Noi eravamo restati alla divisione tra i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Non che un giudice non possa dire la sua, ma forse sarebbe meglio che lo facesse presentato come un libero cittadino, altrimenti si finisce per aumentare i dubbi della gente, come se il parere di un magistrato sia legge. Mentre non essendo l’Italia un paese anglosassone, non fanno giurisprudenza neppure le sentenze passate in giudicato…

” Ma si può andare a correre? Per il magistrato Valerio De Gioia può essere contagio colposo”. Tradotto da chi legge solo i titoli con la facile formula: runner untori e fuorilegge. E si sa che al giorno d’oggi, tra formule brevi, facili da ricordare ma e sbagliate e risposte corrette, ma un po’ complicate non c’è corsa. Come in politica, vince sempre chi usa il primo sistema.

In questo periodo di Coronavirus, caratterizzato da una controinformazione che purtroppo viene veicolata anche da media a livello nazionale, ieri è arrivata un’importante dichiarazione a proposito della corsa in tempi di pandemia. A farla la fonte più autorevole in Italia, ovvero il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità - ISS. Nel momento più opportuno, la conferenza stampa alla sede Protezione Civile.

Durante la diretta televisiva che giornalmente c’informa sugli sviluppi di questa vicenda, Silvio Brusaferro, il presidente ISS, quel signore sempre a fianco di Angelo Borrelli, ha dichiarato: “…nella corsa, se uno deve fare jogging o running… il problema è il distanziamento sociale, cioè la distanza che uno deve mantenere dagli altri. Se una persona corre sola in mezzo ai campi, onestamente pare abbastanza difficile pensare come possa trasmettere delle goccioline”. Ecco il video, dal minuto 1’30” si entra in argomento

Insomma correre è lecito, come riconfermato anche dal governo sulla pagina che ospita le risposte alle domande più frequenti sul suo ultimo decreto (vedere alla voce spostamenti), salutare e non nocivo per la salute. Ok, tutto chiaro, ovviamente fino al prossimo intervento del tuttologo di turno in qualche talk show, ora fortunatamente sospesi (non tutti i mali vengono per nuocere) ed immediatamente rimbalzati da webeti (ebeti del web) su Facebook, WhatsApp e compagnia.

Martedì, 10 Marzo 2020 23:47

Ad oggi confermata l'Elba Marathon

Riceviamo questa comunicazione da parte di Damiano Di Cicco che parla a nome dell'organizzazione dell'Elba Marathon www.maratonadellisoladelba.it, di cui peraltro è il Presidente:

"Prima di darvi delle comunicazioni e degli aggiornamenti che riguardano la nostra manifestazione, tengo a dire (visto la situazione che tutti conosciamo) sperando che tutto passi nel miglior modo e nel più breve tempo possibile per la nostra salute prima di tutto e poi per tutto il resto. Per quando riguarda la Maratona dell'isola d'Elba, visto le problematiche che si stanno succedendo per questo benedetto Covid19, che ha portato l'annullamento di ogni manifestazione sportiva fino al 3 aprile, ci teniamo ad informarvi che ad oggi il nostro evento in programma il 10 maggio (quindi ben oltre il 3 aprile), risulta essere confermato".

L'organizzatore intende inoltre rassicurare maggiormente, aggiungendo che: "in caso di annullamento entro il 9 aprile per disposizioni governative o di altri organi competenti (quindi non per scelte personali o interne all'organizzazione), l'atleta che si è già iscritto o che si iscriverà nei prossimi giorni (e per relativi accompagnatori), gli verrà rimborsata l'intera somma riguardante la quota versata per l'iscrizione alla gara, per la nave e per l' alloggio. Comunque confidiamo e auspichiamo che il governo, nei primi di aprile possa darci la completa certezza o no della nostra manifestazione. Ma noi siamo positivi e vi diciamo ancora che vi aspettiamo il 10 maggio per vivere un sogno e svegliarci da questo brutto incubo. "

Di Cicco conclude così: " Ci tengo e a spendere una parola e un pensiero a chi è in condizioni di disagio o per chi ha contratto il virus augurandogli una pronta guarigione. Tanta ammirazione e forza per la nostra sanità o per chiunque sta lavorando incessantemente per poter arginare il problema. E a noi tutti cerchiamo di essere migliori e di fare qualcosa di giusto quotidianamente, osservando le regole imposte per salvaguardaci da questo male"

 

 

Cala la spavalderia ed aumenta la preoccupazione per il Coronavirus anche oltre oceano. E' di poche ore fa l'annuncio da parte della USATF ovvero la Federatletica a stelle e strisce (United States of America Track and Field il significato dell'acronimo). I Campionati Indoor Master 2020 che si sarebbero svolti dal 13 al 15 marzo p.v. a Baton Rouge in Louisiana, sono stati cancellati in base alla raccomandazione del comitato organizzatore locale.

"Le preoccupazioni per il virus COVID-19 e l'aggiunta di rischi a chi ha più di 60 anni hanno portato alla decisione di annullare i Campionati Indoor USATF Masters per motivi prudenziali", ha dichiarato Max Siegel, CEO di USATF. "Supportiamo la decisione del comitato organizzatore locale e continueremo a monitorare la situazione relativa a tutti gli altri eventi USATF".

Dopo il rinvio degli Europei Master Indoor a Braga (PT), originariamente previsti questo mese (vedi l’articolo di Roberto Annoscia), arriva l’annuncio per le analoghe manifestazioni cosidette Non-Stadia e di Corsa in Montagna. Più precisamente parliamo di Marcia, corsa su strada 10 km e mezza maratona, oltre alla staffetta Cross Country per quanto riguarda i Non-Stadia. Stessa cosa per Trail e Corsa in Montagna. In un annuncio firmato dal Presidente EMA (European Master Athletic) Kurt Kaschke, anche a nome del comitato organizzatore di Madeira (PT), apparso sul sito EMA ed inviato a tutti gli iscritti, si precisa che l’isola lusitana è autonoma e quindi potrebbe prendere proprie decisioni anche in merito ad una chiusura totale o parziale (per esempio per i passeggeri provenienti solo da determinati stati) dello scalo intitolato a “Cristiano Ronaldo” a Funchal. L’idea è di posticipare entrambi gli eventi al prossimo mesi di Novembre, mantenendo valide le iscrizioni. Seguiranno altre comunicazioni che preciseranno tutti i particolari tra cui il nuovo calendario gare. Di certo le iscrizioni verranno riaperte fino ad Ottobre.

Titolo poco preciso e demonizzante per la pratica podistica nell’articolo odierno di Elena Dusi, sulle colonne di “la Repubblica”. Si parla dello sfortunato podista del lodigiano che se non andiamo errati è stato il primo italiano infettato dal Coronavirus. O meglio il primo ad essere scoperto. La tesi sostenuta è che “Sforzi molto intensi causano una temporanea depressione del sistema immunitario. Il fenomeno si chiama "open window". Insieme alla vicinanza fra gli atleti in gara o negli spogliatoi, potrebbe spiegare i contagi del 38enne fondista di Codogno e dei calciatori di Siena”.

Sotto accusa non è lo sport in generale e nemmeno il podismo. Sempre dal pezzo in questione, leggiamo quanto segue: ”Sport e coronavirus sono forse alleati di gioco? In generale no, l’ipotesi è esclusa, concordano i medici. Un livello normale di attività fa solo bene. Ma correre due mezze maratone in otto giorni, come ha fatto Mattia il 2 e il 9 febbraio, può mettere l’organismo in una situazione di stress. La settimana dopo, già con la febbre, il 38enne di Codogno ha poi giocato una partita di calcio a 11”.

Insomma le maratone del titolo diventano delle mezze e tutti sappiamo l’enorme differenza per il nostro fisico tra le due distanze. Poi si scopre che l’ultimo sforzo è stato giocare a calcio febbricitante. Però si vede che non va bene demonizzare il dio pallone… In ogni caso la tesi sostenuta è quella dello stress derivante dalle due mezze. Lo stesso giorno? Due giorni consecutivi? No, a distanza di una settimana.

Noi non siamo dei medici e non ci vogliamo aggiungere ai tuttologi del momento, tuttavia stabilire che correre due mezze maratone a distanza di otto giorni possano mettere un fisico in situazione di stress è plausibile, ma dipende da molte variabili. Prima fra tutte valutare l’intensità dello sforzo per il soggetto in questione, in funzione del suo grado di allenamento.

Ci spieghiamo meglio. Mattia, a cui con l’occasione formuliamo i nostri migliori auguri, ha 38 anni ed ha corso la gara “agonistica” in Liguria in poco meno di due ore.  Per molti rappresenta sicuramente uno sforzo importante, ma per tanti altri, no. Per moltissimi atleti, anche più anziani, farsi una mezza a 5e15 al chilometro è praticamente una passeggiata. Ora noi non sappiamo se per Mattia quello fosse il suo personal best oppure una bella gita con annessa corsa al mare. Dubitiamo lo sappia anche l’articolista. Tra l'altro la seconda mezza è stata in realtà una non competitiva a passo libero e senza riscontri cronometrici ufficiali. Quindi è presumibile sia stata percorsa con un passo ancora più tranquillo e senza alcuno stress da prestazione. Magari fermandosi ai ristori e facendo due chiacchiere con i compagni di avventura. Organismo stressato? Voi cosa ne pensate?

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