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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

SERVIZIO FOTOGRAFICO

Uno dei ricordi della mia fanciullezza, incollato alla TV per vedere il “Carosello” prima di andare a nanna, era legato al cartone animato pubblicitario di un’industria di stufe che si trovava a Cavaria con Premezzo (VA). Il ritornello cominciava con : “A Cavaria city c’è…” e mi è restato in testa ancora adesso (per i curiosi o i nostalgici, qui trovate il video). La maturità e l’approccio con il running, mi ha successivamente portato in questa cittadina per altri motivi, ovvero conoscere e correre una delle gare più longeve del panorama podistico italiano.

Sto parlando del Cross Country dei 7 Campanili, giunto oggi, domenica 22 Ottobre 2023, al compleanno numero 109, seppure con qualche battuta di arresto negli anni 70. Già questo basterebbe per un fragoroso applauso, ma di certo non si arriva fino a questo punto se l’evento non fosse più che valido sotto tutti i punti di vista, proponendo percorsi per tutte le età e le prestazioni. Dal giro da 1 km dedicato ai bambini per terminare con la prova principale, quindici chilometri abbondanti in quel gradevole per la vista ed impegnativo per le gambe, su e giù offerto dalla provincia di Varese. A fare da vigili, o silenti testimoni, o forse meglio principali pietre miliari del tracciato, ci sono sette chiese con relativi campanili che danno il nome alla manifestazione. Evento che balzò agli onori della cronaca, non soltanto sportiva, il 22 febbraio del 1925. Ai tempi gli editori del quotidiano Corriere della Sera facevano uscire una rivista settimanale chiamata appunto "Domenica del Corriere". Popolarissima anche perché internet e TV non esistevano ancora. La sua copertina non aveva fotografie, ma il dipinto del famoso disegnatore Achille Beltrame che già da solo assicurava una parte sostanziosa delle vendite. Quel giorno Beltrame raffigurò uno dei punti più suggestivi della corsa, ovvero la scalinata di Orago, mentre veniva affrontata dagli atleti seguiti da moltissimi spettatori. Uno strappo di 60 metri per 25 di dislivello al 32%. Ideale per staccare gli avversari. Questa asperità, insieme alla scalinata di Santo Stefano (140 metri, 30 di dislivello al 20%) che si trova nella prima parte della gara, sono il marchio di fabbrica della corsa. Indelebile. 

Venendo ai giorni nostri, ecco i nomi dei protagonisti sui 15 km di questa gara che era la tredicesima ed ultima prova del “Piede d’Oro” 2023, storico circuito del varesino che premia anche le società presenti più numerose. Oggi il primo gruppo è stato quello dei Runners Valbossa. La gara principale, che nel passato ha anche ospitato il campionato italiano, ha visto come vincitori Lhoussaine Oukrid (trentanovenne ottocentista da 1’49”) in 53’17” e Barbara Bennati in 1h09’07”.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Germano Lanzoni, l’attore comico che da il volto al “Milanese Imbruttito”, insieme a Filippo Tortu e Federica Curiazzi, marciatrice quarta agli Europei 2022 nonché quindicesima e prima italiana ai Mondiali 2023 nella 35 km, sono i testimonial del “Progetto Talento” di FIDAL Lombardia. La duplice iniziativa che prevede una raccolta fondi e come capita ai nuovi giocatori della NBA, dei corsi di fondazione a favore delle giovani promesse e dei loro tecnici. Se volete divertirvi, ma anche capirne un pò di più, troverete qui il link col video che coinvolge i tre testimonial, insieme al Presidente Gianni Mauri. Per informazioni più dettagliate ecco invece un brano dell’articolo a firma Cesare Rizzi pubblicato dal sito https://www.fidal-lombardia.it/

 

Lo scorso 27 settembre è scattata la nuova edizione del “Progetto Talento”, non solo attraverso il corso di formazione “Formiamo i Campioni di Domani”, ma anche attraverso una campagna dal claim estremamente significativo: “Metti la tua firma sul futuro di un campione”.

A un anno dalla fortunata esperienza dell’autunno 2022 (che permise di erogare 26 borse di studio) torna di grande attualità, nel mondo dell’atletica lombarda, la parola “crowdfunding”, un termine che fa eccezionalmente rima con “firma”: le borse di studio FIDAL Lombardia sono uno strumento importantissimo per i giovani talenti per venire incontro alle spese che un’attività atletica giocoforza richiede, l'acquisto di scarpe o altre attrezzature alla fisioterapia e alle spese per viaggi e trasferte fondamentali per crescere sul piano agonistico e tecnico. Tutti coloro che nella passata campagna contribuirono alla raccolta di quasi 27.000 euro hanno messo idealmente una piccola firma sui risultati dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze nell’ultima estate: solo per citare qualche nome, gli atleti che hanno ricevuto una borsa di studio lo scorso 21 gennaio sono approdati a un argento europeo Under 23 (Alexandrina Mihai nella marcia 20 km), a una semifinale mondiale Assoluta conquistata (Mario Lambrughi nei 400m ostacoli) e una sfiorata all’esordio (Francesco Pernici negli 800m), a tre medaglie al Festival Olimpico della Gioventù Europea Under 18 (Erika Saraceni oro nel triplo, Valentina Vaccari argento e Matteo Togni bronzo nelle staffette 100+200+300+400) e altri cinque piazzamenti individuali in top 8 tra Europei Under 20 e Under 23, tutto questo in un solo spicchio di stagione internazionale!

Quest’anno la prima a mettere la firma sul domani dei futuri campioni dell’atletica leggera sarà Regione Lombardia, che supporterà l’iniziativa con una dote complessiva di 24.000 euro per 16 borse di studio da 1500 euro l’una, ma resta importante il supporto dell’atletica in tutte le proprie componenti, dalle società ai singoli (atleti, famiglie di atleti, tecnici, dirigenti, semplici appassionati). Un esempio virtuoso è portato dai Cremona Runners (fautori il prossimo 15 ottobre di una bellissima manifestazione come l’Half Marathon Cremona, che verrà presentata ufficialmente sabato 7 ottobre): il sodalizio cremonese per il secondo anno consecutivo ha donato una cifra importante a sostegno dei giovani della nostra atletica regionale.

L’obiettivo della campagna di crowdfunding è raccogliere almeno 16.000 euro (il LINK per donare: https://www.ideaginger.it/progetti/metti-la-tua-firma-sul-futuro-di-un-campione.html)  entro sabato 11 novembre e consegnare almeno 32 borse di studio, tra contributi di Regione Lombardia, donazioni degli appassionati e quanto stanziato da FIDAL Lombardia, sempre affiancata da BCC Milano, la più grande banca cooperativa della Lombardia. Destinatari e destinatarie delle borse di studio saranno atleti tra i 15 e i 23 anni tesserati per società lombarde che siano, in alternativa, matricole azzurre o convocati in una rappresentanza nazionale nell’ultimo biennio oppure che abbiano raggiunto il podio nel Campionato Italiano di categoria quest’anno o ancora abbiano conseguito una delle migliori 10 prestazioni della propria categoria sempre nel 2023. La cerimonia di consegna delle borse di studio è prevista per sabato 2 dicembre alle ore 10:00 in Sala Biagi a Palazzo Lombardia.

“FORMIAMO I CAMPIONI DI DOMANI” – Come scritto in apertura è la denominazione del corso di formazione organizzato da FIDAL Lombardia e da EIS (agenzia di comunicazione e management): una proposta nata in collaborazione con il Master Internazionale in Sport Design and Management (Politecnico di Milano e GSOM-Master School of Management), lo studio legale LCA,  Dale Carnegie (multinazionale americana di formazione aziendale e manageriale) e Regione Lombardia che ha preso il via il 27 settembre con tre lezioni nell’Aula Magna del Politecnico di Milano in Piazza Leonardo da Vinci. L’iniziativa si propone di formare atleti e atlete che si stiano affacciando a una dimensione sportiva nazionale e internazionale, coinvolgendoli in un percorso formativo per gestire efficacemente la propria carriera anche al di fuori degli aspetti più strettamente prestativi. L’obiettivo è quello di far prendere coscienza ai giovani talenti e ai loro allenatori di tutti gli aspetti che possono favorire o inficiare la loro carriera sportiva, indipendentemente dalle loro potenzialità tecnico-atletiche.

Nella mattinata di “kick off” si sono succedute tre lezioni: la prima, “Uno stile di vita da campione”, è stata condotta dal dottor Rodolfo Tavana, ortopedico e medico dello sport per anni figura di riferimento nello staff sanitario del Milan; la seconda ha visto l’intervento dell’avvocato Lorenzo Vittorio Caprara (studio legale LCA): il tema è stata la scelta di un manager e la gestione del primo colloquio e del rapporto con gli sponsor; terzo argomento trattato è stato il rapporto con i media: in una tavola rotonda condotta da Marco Marchei, sono intervenuti apprezzati giornalisti di media diversi, dalla carta stampata (Andrea Buongiovanni per La Gazzetta dello Sport) alla radio (Silvio Lorenzi per Radio 24) fino alla televisione (Sabrina Gandolfi per la Rai, Nicola Roggero e Federica Frola per Sky e Ida Barone per Mediaset), a raccontare come gestire al meglio le relazioni con gli operatori dell’informazione. Il corso prevede anche tre lezioni online nel mese di ottobre (nei prossimi giorni sarà prevista una news dedicata) e un evento finale, sabato 4 novembre, presso l’Auditorium Testori nella sede di Regione Lombardia.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

La storia è piena di ciclisti che scesi dalle due ruote si sono messi a correre con risultati più che discreti, come ad esempio Davide Cassani, corridore professionista, ex CT dell’Italbici e successivamente capace di chiudere una maratona in 2h53’. C’è stato anche chi ha fatto meglio di lui, ma sempre con dei tempi che si potevano considerare ottimi per i migliori amatori.

Quello che invece ha fatto domenica scorsa Tom Dumoulin, comincia ad essere un risultato da professionista del running, magari non da campione, ma ci siamo vicini. Olandese di Maastricht, l’ex vincitore del Giro d’Italia 2017 ha corso la mezza maratona di  Amsterdam che ha chiuso al 21mo posto assoluto, in 1h10’04”. Performance all’insegna della regolarità, ma questa non è una sorpresa visto che parliamo di un Campione del mondo a Cronometro che in questa specialità vanta un bottino di sette medaglie tra giochi olimpici ed iridati. E che era sicuramente alla sua portata in quanto nel 2022 aveva già corso i 10 chilometri in 32’38”.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Domenica, 15 Ottobre 2023 19:12

Deejay Ten in gran salute a Milano

Oggi, domenica 15 ottobre, si è chiusa la stagione 2023 delle Deejay Ten. Dopo Torino, Bari Trieste e Napoli, questa mattina la festa si è conclusa nel capoluogo meneghino, in casa di Linus, dove questo genere di manifestazioni è cominciato nel lontano 2005.

Dopo il sensibile calo del 2022, con 11130 finisher tra Deejay Ten e Five, contro cifre pre-pandemia che avevano raggiunto un picco di oltre 32000 presenze, il trend è stato nettamente invertito, per un totale di arrivati al traguardo pari a 11331 per la 10km e 5403 sui 5km = 16734 unità. Complice anche la giornata calda e soleggiata a differenza del 9 ottobre 2022. Chapeau agli organizzatori che non a caso vantano una lista di sponsor chilometrica, certamente attratti da questi numeri. A cui vanno aggiunti quelli dei partecipanti virtuali, in quanto questa modalità, giocoforza inserita durante il 2020, continua ad essere proposta in alternativa a quella tradizionale con il nome di “My Deejay Ten” allo stesso prezzo della corsa classica. Chi aderirà potrà registrare la sua corsa tra le 00.00 del 15 ottobre e le 24.00 del 22 ottobre 2023. Per giusta informazione il costo d’iscrizione, per chi non godeva di agevolazioni, era pari a 18/20 € a seconda della distanza e dava diritto a maglia e medaglia commemorativa, oltre ad un pacco gara.

Nella tradizione anche i percorsi disegnati nelle vie centrali di Milano, con partenza sempre piuttosto affollata alle ore 9,30 da Piazza Duomo ed arrivo per entrambe le distanze al Parco Sempione, sebbene in punti diversi. Essendo per scelta una manifestazione ludico podistica e non una gara competitiva, non ha senso parlare di vincitori, ma solo di festanti partecipanti come mostrano alcuni esempi della foto in copertina. Quando si parla di Linus, spesso le fazioni si dividono in maniera piuttosto netta. Personalmente resto sempre dispiaciuto che la gara agonistica sia stata cancellata da questa festa, ma è innegabile riconoscere capacità manageriali che attraggono una moltitudine di runner che comprendono anche tesserati FIDAL e non solo podisti “occasionali”.

Domenica 1 Ottobre si è svolta la Principality Cardiff Half con la partecipazione di oltre 5000 atleti impegnati su diverse distanze. A vincere la gara principale è stato il keniano Vincent Mutai in 1h00’35” mentre al femminile il successo è stato appannaggio della etiope Mestawut Fikir in 1h08’13”. Poco prima di lei, col tempo di 1h07’58”, sul traguardo era transitato il festante Sion Daniels, del Llanelli Athletics Club.

Festeggiamenti che non sono durati molto in quanto il runner in questione è stato accusato dagli organizzatori di aver barato. Non avendolo notato nel gruppo dei primi è scattato un controllo ed è risultato che alle 9 miglia (circa 14,5 km) era passato in 55 minuti, quindi con una proiezione attorno all’ora e venti minuti se avesse proseguito a quel ritmo. Da quel punto, per chiudere in 1h07’58” avrebbe dovuto percorrere gli ultimi 6,6 km sopra i 30 all’ora ;-).

Poiché spesso la pezza è peggiore del buco, gli organizzatori hanno dichiarato che Daniels "ha rimosso il suo chip" e poi per giustificarsi "ha inviato un falso file registrato del GPS". L’analisi effettuata ha infatti dimostrato che il file presentato proveniva da un'edizione precedente della gara, che ha seguito un percorso leggermente diverso. Con ogni probabilità nelle ultime fasi della gara Daniels ha tagliato il giro di 2 miglia di Roath Park Lake. Guardacaso giusto i 12 minuti che ballano.

A differenza di quanto purtroppo accade dalle nostre parti per chi viene trovato con le mani nel sacco (e se avete notizie differenti saremo ben lieti di dare il giusto risalto) i primi a prendere provvedimenti sono stati gli organizzatori stessi e Daniels non potrà più partecipare agli eventi targati Run4Wales.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Sabato 7 Ottobre, in un pomeriggio gradevolmente solatio di questa eterna estate, si è disputato il 2° Miglio dedicato alla memoria di Cristina Lena. Non scriveremo oggi poche frettolose righe per ricordarla. Preferiamo farlo bene a fine mese, in un pezzo solo per Lei, in occasione del quattordicesimo anniversario della sua scomparsa (clicca qui per l'articolo).

La gara, valevole come ultima prova del Club del Miglio, era organizzata dal sodalizio di Cristina, il GS Montestella di Milano, con i suoi genitori a premiare la migliore SF40, la categoria di cui faceva parte, con un trofeo dedicato. Dirigenti ed atleti gialloverdi erano presenti in forze per diversi motivi. L’organizzazione dell’evento, ovviamente per ricordare come merita la loro compagna, per gareggiare in folto numero, difendendo la terza piazza nella classifica generale a squadre degli assoluti/master e non ultimo per partecipare, a conclusione della manifestazione, ad un party di festeggiamento del recente matrimonio tra due loro tesserati, Federica Franceschetti ed Antonio Fella: felicitazioni alla coppia!

GS Montestella sugli scudi nelle prime batterie, le più lente. A livello maschile partenza con addirittura una tripletta. Vittoria per l’ex presidente Loris Pagani. Maratoneta da due ore e mezzo, a 68 anni suonati la qualità della sua corsa è ancora evidente. Con Giovanni Porru e Giuseppe Faè a completare il podio. Un bentornato alle competizioni a Giuseppe, specialista delle gare in montagna. Secondo posto per Alessandra Colautti, una che di maratone ne ha vinte diverse, nella prima manche femminile. 

Si correva in provincia di Milano, sulla veloce pista di Cornaredo, all'interno dell’attrezzatissimo Centro Sportivo Pertini, con gli uomini della società locale, la SAO, a gestire l’impianto, ma non solo. I biancorossi hanno messo in campo tanti validi atleti, tra gli oltre 400 partecipanti all’evento che ospitava anche le gare valevoli per la 12^ prova del Trofeo Oxyburn. 

Cominciando dai più giovani ecco l’elenco del bottino SAO ottenuto sotto gli occhi soddisfatti del DT Davide Coluzzi. Valentina Albo è giunta seconda nei 60 metri Ragazze, dove al maschile si è registrata una tripletta con Matteo Restelli, Raphael Gussoni e Dong Folli. Prima delle Cadette sugli 80 metri è stata Giorgia Smorgon, mentre nei Cadetti Dario Ardoino ha messo tutti in fila. Nei salti argento per Gaia Somaini nel Triplo. Anche sulla distanza regina della manifestazione sono stati tanti i “ruggiti” dei locali nelle otto tiratissime manche. Rodolfo Lollini si è classificato secondo nella seconda, Giuliano Ardoino ha vinto la terza, doppietta di Roberto Franco e Davide Amodeo nella quinta. Sontuosa vittoria per l’Allievo Andrea Nessi, in grande crescita, nella sesta. Il tutto tenendo presente che per motivi diversi la SAO aveva nella faretra altre frecce che non ha potuto lanciare, come il peruviano Bryan Paz, Max Grassi, Michele Cirillo, Dario Becarelli, Claudio Casazza, Marco Ruzzon, giusto per citare i primi nomi che ci sono venuti in mente.   Nella batteria finale prova di forza da parte di Gabriele Ferrario che aveva già trionfato nella prima tappa del Club all’Arena di Milano. Il classe 2001, allenato da Antonio Di Fazio, ha controllato la gara fino ai 300 metri, dove con azione decisa ha staccato tutti, concludendo in 4’34”52, crono che avrebbe potuto facilmente migliorare in una gara più veloce fin dalle prime battute. Podio completato dalla coppia Azzurra Garbagnate formata da Gabriele Losi ed Andrea Brugnoli. Livello molto alto se pensiamo che Roberto Lollini, anche lui della SAO, campione uscente del Club del Miglio categoria Elite, non è riuscito a classificarsi tra i primi, malgrado un’ottima prova nel corso della quale ha migliorato il suo personale di un secondo. Qui troverete il dettaglio con tutti i risultati

Concludiamo con le Elite. Larga vittoria per Sara Gandolfi, un vecchia conoscenza del Club dove gareggiava fin da ragazzina. L’atleta della Pro Sesto Atletica Cernusco, ha stabilito il miglior tempo del Club per il 2023: 5’09”01. Piazza d’onore per la neocampionessa Europea SF50 Mara Cerini  (Atl Ambrosiana), terza la leader della classifica del Club, Licia Bombelli (Atl Brescia 1950).

Le classifiche finali del circuito, dopo opportuni controlli, verranno rese pubbliche in settimana e non mancheremo di pubblicarle. Per ulteriori approfondimenti ricordiamo la rubrica radiofonica “Spazio Miglio”, in onda ogni mercoledì alle ore 20 su Radio Active 20068.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Domenica, 01 Ottobre 2023 16:15

Chiavenna: la tappa del Miglio più bella

Non prima di aver fatto i complimenti a tutti gli organizzatori delle altre nove puntate del romanzo chiamato “Club del Miglio 2023”, sabato 30 settembre Fulvio Frazzei si è lasciato scappare questa ammissione. Chiavenna è la più bella tappa del circuito. Difficile dargli torto, sebbene anche noi concordiamo nel rispetto e nella stima accordata dal patron del Club a chi ha messo in piedi le altre gare.

E’ una giornata soleggiata e calda al punto giusto quella che ha accolto gli atleti per il 6° Miglio della Brisaola. Ideale per gareggiare velocemente in batterie sempre equilibrate, sagacemente preparate dalla direzione tecnica del Club in perfetta sintonia con SIGMA e FIDAL. Nel panorama da cartolina che avvolge la pista sono accorsi tantissimi atleti valtellinesi, ma era presente anche una numerosa delegazione delle società che fanno lo zoccolo duro di questo circuito. Venute da lontano ma che non volevano perdersi questa manifestazione. Molti di loro resteranno poi a cena nei caratteristici “crotti” e si godranno tutto il weekend prima di rientrare a casa. 

L’anello azzurro è velocissimo e questo lo sanno anche i top runner mondiali che dopo la preparazione in altura vengono sempre a provare qui il loro stato di forma, a partire da Jacob Ingebrigtsen. A tribune gremite in ogni ordine di posto, come da copione cominciano i più piccoli ed è interessante notare come siano finiti i tempi delle scriteriate partenze a perdifiato. Già a 5 anni sono capaci di gestire lo sforzo dei 400 metri della gara con una maturità che alcuni corridori master (non ci riferiamo ai miler) non hanno. Dopo gli esordienti di 8 e 10 anni su analoga distanza scendono in campo le categorie ragazzi e cadetti sui 1000 metri, con risultati molto interessanti come ad esempio il 2’41”53 di Antonio Morabito, classe 2008 del Pro-Sport Running Academy. Qui troverete tutti i numeri della giornata. 

In un crescendo rossiniano è stata poi la volta del miglio al femminile, con successo per un’atleta proprio dei padroni di casa, il GP Valchiavenna che ha perfettamente organizzato l’evento. Si è trattato dell’ottocentista Milena Masolini in 5’13”54. Ottimo il livello tecnico dell’ultima manche elite con tutti i quindici partecipanti sotto il muro dei cinque minuti e Andrea Zoanni sempre del GP Valchiavenna, a mettere in fila tutti con il miglior tempo, fino a questo momento, di tutta l’edizione 2023 del Club: 4’29”55. La manche finale è stata impreziosita dalla prestazione di Mauro Pregnolato della Forti e Liberi Monza. Il classe 1964 non ha assolutamente sfigurato tra i ben più giovani avversari, finendo all’11° posto ma soprattutto stabilendo il nuovo primato italiano SM55 su questa distanza col tempo di 4’51”58.

Last but not least al termine delle premiazioni a cui ha presenziato anche il sindaco Luca Della Bitta, è stata offerta a tutti una degustazione della brisaola, con la “I”, come la chiamano qui, a fare il paio con il pacco gara composto dai prelibati biscotti preparati da una pasticceria locale e che addolciscono gli animi anche di chi in pista è incorso in una giornata storta.

L'ultima puntata del summenzionato “romanzo” andrà in onda sabato prossimo 7 ottobre in quel di Cornaredo con il 2° Miglio di Cristina” con resa dei conti finali per i titoli ed i podi ancora non assegnati. GS Montestella e SAO Cornaredo vi aspettano al Centro Sportivo Pertini: non mancate!

PS: non volendo restare gli unici che in Italia non commentano lo spot Esselunga della pesca ;-) , lasciateci solo dire che visto i risultati, l’ideatore è un genio della comunicazione!

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Non c'è pace tra gli ulivi della prima ormai defunta squadra "professionistica" di trail running, precipitosamente chiusa dopo solo sei mesi. Oggi rilanciamo la risposta al presidente Luca Spada (qui trovate il nostro pezzo sull'argomento) che quattro ex atleti Dinamo Running Team hanno inviato alla testata www.spiritotrail.it:

Con riferimento all’intervista apparsa su Spirito Trail in merito alla decisione presa dal signor Luca Spada di chiudere l’attività del Dinamo Running Team, gli atleti del team intendono fornire alcune conclusive precisazioni nella speranza di mettersi definitivamente alle spalle questa triste vicenda.

L’iniziativa di creare il primo team professionistico nel settore del trail running è stata certamente innovativa e lodevole.

Una sfida di tale portata ci ha affascinato ed all’inizio del 2023 abbiamo aderito con entusiasmo ad un progetto triennale apparentemente fondato su solide basi che avrebbe dovuto inserirsi nell’ambito dei piani di sviluppo marketing del main sponsor.

Il progetto sotto il profilo sportivo ha pienamente raggiunto, sia pure in soli 5 mesi, gli obiettivi. I risultati si sono tradotti in visibilità e promozione marketing e di immagine per il main sponsor.

In questo contesto come atleti ringraziamo sports e team manager che, in questi mesi, ci hanno seguito 24 ore su 24 nella pianificazione della nostra attività, nella preparazione delle gare e durante lo svolgimento delle stesse, coordinando, gestendo e contribuendo in modo fondamentale al raggiungimento dei nostri risultati sportivi e di conseguenza di quelli del Dinamo Team. Si specifica che non era certamente compito di sports e team manager assicurare la sostenibilità economica del team, né tantomeno aveva la responsabilità nella gestione delle strategie e nelle modalità di comunicazione e marketing del main sponsor.

Avendo raggiunto incredibili risultati sul piano sportivo (obiettivo per cui è stato formato il team) e’ stata quindi con estrema sorpresa che all’inizio di agosto (dopo poco più di 5 mesi di attività), senza alcun tipo di preavviso, abbiamo ricevuto una comunicazione con la quale venivamo informati che l’attività del team veniva chiusa e che Dinamo Team SSD sarebbe stata messa in liquidazione.

La comunicazione ricevuta da noi atleti era accompagnata da un accordo di risoluzione consensuale con effetto 1 settembre in cui veniva chiesto di rinunciare a qualsiasi pretesa nei confronti di Dinamo Team SSD per la risoluzione anticipata del rapporto di collaborazione a fronte del pagamento di due mensilità (luglio e agosto), la possibilità di usare la carta debito a disposizione degli atleti fino ad esaurimento per le spese sportive quali trasferte gare e l’impegno di Dinamo Team SSD di firmare l’autorizzazione per il cambio di società sportiva.

Nella suddetta comunicazione nessun riferimento ai bonus previsti per i risultati sportivi conseguiti da diversi tra noi ed alle spese di trasferta sostenute ancora da rimborsare, nessun indennizzo proposto per la risoluzione anticipata dell’impegno di tre anni firmato solo qualche mese prima (con rinuncia ad altre possibili sponsorizzazioni).

A completamento della proposta la “generosa” offerta di un buono di 200 euro per l’acquisto sul sito di prodotti del main sponsor e l’obbligo di indossare comunque, a contratto chiuso e senza compenso alcuno, la maglia Dinamo Team fino al 15 settembre.

Il tutto accompagnato dalla richiesta di firmare ed accettare entro 5 giorni la proposta per non perdere anche questi importi a fronte della messa in liquidazione della Dinamo Team SSD.

Una comunicazione ed un ultimatum che ci hanno lasciato spiazzati e senza parole per modalità e tempistiche. Alcuni di noi hanno accettato la proposta dopo mille riflessioni pur di lasciarsi dietro le spalle questa sfortunata vicenda altri hanno lottato per avere quanto dovuto almeno fino a quel momento, altri non hanno ancora ricevuto quanto spettava loro e stanno combattendo per averlo.

In ogni caso, lo scioglimento del team dopo soli 5 mesi di attività lascia la sensazione di avere creduto in un progetto concepito sicuramente con entusiasmo ma proposto a tutti noi senza una adeguata pianificazione.

Sappiamo bene che in questi pochi mesi di attività tutti noi, proprietà, dirigenti, manager, atleti, abbiamo incontrato e via via superato diversi problemi, ostacoli che fanno parte dell’avviamento di una start up. Riteniamo che attraverso la volontà e l’impegno di tutti, qualsiasi ostacolo si sarebbe potuto superare ce ne fosse stata l’intenzione.

Volontà che evidentemente è mancata e lo dimostra il fatto che nessuno di noi a partire dallo staff è stato coinvolto, o anche solo informato delle iniziative di chiusura che evidentemente erano state progettate già da tempo.

Il nostro coinvolgimento nelle decisioni aziendali non era certamente un atto dovuto da parte della proprietà ma semplicemente un segno di rispetto nei confronti di chi, con corpo e anima, si è lasciato coinvolgere in un ambizioso progetto, vestendo dei colori e mettendoci la faccia.

Non solo ci sono stati tolti contratti, ci è stato tolto il rispetto e questo è quanto più ci ha ferito.

Peccato, Dinamo Running Team avrebbe potuto essere un'occasione di crescita per tutto il movimento del mountain e trail running ed invece così non è stato, non certo per la scelta dei componenti del team.

 

Gli atleti (in ordine alfabetico)

Anselmi Matteo

Macchi Andrea

Magliano Camilla

Minoggio Cristian

Le crisi negli ultimi chilometri sono ben conosciute dai maratoneti. I professionisti sono preparati a simili evenienze e si allenano per correre bene anche quando il serbatoio degli zuccheri è vuoto. Tuttavia la scorsa domenica 24 settembre, durante la maratona di Buenos Aires,  il 29enne keniano Robert Kimutai Ngeno ha dovuto fronteggiare un insolito problema. Per sua grande sfortuna questo problema è capitato proprio mentre stava portando a termine la gara della vita. Passato alla mezza maratona col gruppetto dei migliori  in circa un'ora e tre minuti, dal km 25 aveva preso la testa della gara in solitario. Al chilometro 38, quando cominciava a pregustare il successo, è stato inseguito da un cane che lo ha costretto a cambiare direzione e zigzagare, senza che nessuno dell’organizzazione lo aiutasse. E’ questo è abbastanza grave perché se ci rendiamo conto sia impossibile proteggere tutti i concorrenti, almeno chi si trova in testa dovrebbe godere di una certa protezione. Fortunatamente il cane non lo ha morso e grazie all’aiuto di alcuni spettatori ha potuto ripartire. Ovviamente dopo aver perso secondi preziosi ed aver spezzato il ritmo. La vittoria è sfumata e Ngeno ha chiuso al terzo posto con il crono di 2:10:16 ed un miglioramento di tre minuti del precedente personale, oltre al premio di 3000 dollari. I primi due posti sono stati conquistati dai suoi connazionali keniani, Cornelius Kibet Kiplagat che ha intascato 10000 dollari e dalla medaglia d'argento olimpica dei 10.000 metri Paul Tanui. Essendo solo alla sua seconda maratona, auguriamo a Robert Kimutai Ngeno di rifarsi al più presto, magari chiedendo l’autorizzazione a World Athletic di portare con sé in gara una pistola scacciacani.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Oggi a Berlino doveva essere la gran festa di Kipchoge e così è stato. Il miglior maratoneta di tutti i tempi ha fatto cinquina nella gara che lo ha consacrato recordman mondiale, chiudendo ancora al primo posto per il quinto anno consecutivo. Fatica chiusa dal keniano col tempo di 2:02:42 ovvero a un minuto e mezzo dal suo primato, ma pur sempre tra le prime prestazioni di tutti i tempi, l'ottava se non andiamo errati. E crono che vale come passaporto per le olimpiadi di Parigi, dove tenterà un incredibile tris di vittorie a cinquestelle, iniziate nel 2016 a Rio e proseguite nel 2021 a Tokio. Podio di tutto rispetto completato dal connazionale Vincent Kipkemoi in 2:03:13 e dall'etiopico Tadese Takele (2:03:24). Tuttavia, incredibile a dirsi, nel gran galà berlinese i riflettori non sono stati concentrati solo su re Eliud. Anzi la sua performance non è stata la notizia più importante della giornata in quanto l'etiopica Tigst Assefa ha sbriciolato il primato della keniana Brigit Kosgei (2:14:04 il 13/10/2019 a Chicago) con un superlativo 2:11:53 !!! Distacchi da tappone di montagna per le validissime Sheila Chepkirui - Kenya (2:17:49) e la tanzaniana Magdalena Shauri (2:18:41).

Sicura la cavalcata della Assefa, nell'ambito di una prova in negative split. Ecco i vari passaggi: 5 km 15'59, 10 km 31'45, 15 km 47'26, 20 km 1:02:52, mezza maratona 1h06'20, 25 km 1h18'40, 30 km 1h34'12, 35 km 1h49'41, 40 km 2h05'13. Ma chi è Tigst Assefa, potrebbero domandarsi coloro che non seguono con attenzione la specialità. L'etiopica seguita dal manager italiano Gianni De Madonna compirà 27 anni il prossimo 3 dicembre ed è nata come ottocentista, vantando un personale sotto i due minuti. Si è convertita negli ultimi anni alle gare su strada dove viaggia sotto i 31 minuti sui 10 km e ha un personale di 1:07.28 in mezza maratona. Passata di recente ai 42 km ha corso solo tre volte su questa distanza. Vincitrice l'anno scorso a Berlino, l'impressione è che con lei ci divertiremo anche in futuro... Chi invece ha avuto una giornata storta è stato il nostro Eyob Faniel che intenzionato a riprendersi il record nazionale si è fermato al 35° km.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

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