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Roberto Annoscia

Roberto Annoscia

E’ finalmente stata pubblicata sul sito della NADO Italia la sentenza relativa alla positività di Martina Caironi, l’atletica paralimpica di Alzano Lombardo: ebbene, il TNA ha squalificato l’atleta per un anno, ma - accogliendo l’istanza della stessa Caironi – il provvedimento è sospeso per otto mesi, e, considerando il periodo di sospensione cautelare già scontato, la data di termine della squalifica diviene il 9 marzo prossimo.

Il che significa che la 30enne tesserata per le Fiamme Gialle, portabandiera azzurra alle Paralimpiadi di Rio 2016, 3 ori e un argento olimpico, 5 ori e un argento mondiale, 6 medaglie agli Europei, fra 100, 200 e salto in lungo, potrà prender parte alle prossime alle Paralimpiadi di Tokyo in agosto.

Questa la sentenza:  

La Seconda Sezione del TNA così decide:

  • in accoglimento della richiesta della Procura Nazionale Antidoping, dichiara sussistenti le violazioni degli artt. 2.1 e 2.2 CSA contestate alla sig.ra Martina Caironi e, ai sensi degli artt. 4.7.4.1, 4.2.2 e 4.5.2.1 CSA, infligge alla medesima la squalifica di un anno decorrente dalla data della presente decisione;
  • accoglie altresì l’istanza formulata, ai sensi dell’art. 4.6.1.1 CSA, dalla sig.ra Caironi e, per l’effetto, sospende nella misura di otto mesi la squalifica inflitta alla medesima;
  • determina nel 9 marzo 2020 la data di scadenza della squalifica, tenuto conto del periodo di sospensione cautelare già scontato.  

Riassumiamo ora i fatti: Martina Caironi, risultata positiva alla sostanza Clostebol Metabolita in seguito ad un controllo a sorpresa il 17 ottobre 2019, è immediatamente sospesa a far data dal 9 novembre 2019. 

L’atleta ammette subito di aver usato il Trofodermin, una crema cicatrizzante che contiene il Clostebol Metabolita, uno steroide anabolizzante, per curare un’ulcera al moncone della gamba amputata, ma solo dopo aver consultato il medico federale. 

Così il TNA, certificata la violazione del Codice Wada, ha però escluso il dolo: più semplicemente, Caironi non voleva doparsi, ma nell’uso per necessità terapeutica è stata poco attenta alle indicazioni riportate sulla confezione del farmaco, che indicano chiaramente “doping”. Squalifica di un solo anno, allora, ma con lo sconto di otto mesi dovuto alla “collaborazione fattiva dell’atleta, che ha permesso di scoprire o accertare la violazione della normativa antidoping da parte di altra persona” (regola 4.6.1.1 delle Norme Sportive Antidoping), in questo caso del medico federale (a sua volta a processo fra qualche giorno) che le aveva prescritto il Trofodermin. 

“Ringrazio chi mi ha sostenuto e chi ha creduto in me, sono stati mesi difficili ma ora non vedo l’ora di tornare ad allenarmi e alle gare. È stata compresa la mia buona fede e la necessità di curarmi. Hanno prevalso rispetto delle regole e buonsenso. Desidero che questa vicenda che mi ha coinvolta non si ripeta con nessun altro”, le parole di Martina Caironi.

 

NdD: Tra chi aveva creduto e sostenuto la causa di Martina Caironi, a dispetto delle vestali dell'antidoping e dei loro allegri delatori, ci siamo stati anche noi da subito:

http://podisti.net/index.php/commenti/item/5229-doping-l-olimpionica-paralimpica-martina-caironi-sospesa-in-via-cautelare.html

Siamo lieti che il buon senso, e soprattutto l'umanità, abbiano prevalso. [F.M.]

 

2 Febbraio - Ottimo secondo posto per Valeria Straneo nella mezza maratona di Puerto de Sagunto, a pochi chilometri da Valencia: la piemontese tesserata per il Laguna Running taglia il traguardo in 1h12:14 alle spalle della etiope Likina Amebaw Ayel, vincitrice in 1h12:00. Terza in 1h12:22 la spagnola Elena Loyo, che si è aggiudicata il titolo nazionale sulla distanza.

Al rientro alle competizioni dopo la Maratona di Valencia, corsa il 1° dicembre e conclusa in 2h30:44, la 43enne atleta della nazionale italiana ha trascorso in queste zone le ultime due settimane di allenamento: “Ho trovato un clima mite che mi ha consentito di sviluppare un bel volume di chilometri, nella preparazione verso una maratona primaverile, senza finalizzare questa gara”.

Al maschile, successo e titolo nazionale per il 22enne Tariku Novales in 1h02:34; secondo posto aggiudicato in volata al connazionale Mohamed Ali Jelloul in 1h03:38, che supera il keniano Edwin Kipruto, terzo, e l’altro spagnolo Alberto Sánchez, quarto, entrambi in 1h03:39.

1553 gli arrivati.

 

31 Gennaio - Ufficiale la candidatura di Roma ad ospitare i Campionati Europei del 2024: la FIDAL ha consegnato oggi all’Associazione Europea la relativa documentazione, in attesa di scoprire, il prossimo 8 maggio prossimo a Parigi, se la rassegna continentale sarà organizzata dalla capitale italiana o dalla città polacca di Katowice, unica altra candidata.

Determinante, per la definizione del dossier di Roma 2024, il ruolo del Governo, in particolare del Ministro per lo Sport, e l’intervento del Comune di Roma, da sempre favorevole al progetto.  

Come riportato sul dossier, le gare si svolgerebbero non soltanto allo Stadio Olimpico, ma anche in altre sedi della città: il getto del peso al Colosseo, le prove di marcia sul circuito delle Terme di Caracalla, la mezza maratona con partenza ed arrivo su via della Conciliazione (a due passi da Piazza San Pietro), sullo stesso tracciato dell’Half Marathon Via Pacis.  

Saranno i primatisti mondiali di maratona, Eliud Kipchoge e Brigid Kosgei, le punte di diamante della squadra nazionale keniana che parteciperà alla 42,195 km di Sapporo, nei giochi Olimpici di Tokyo, nei giorni 8 e 9 agosto.

E’ stato Jackson Tuwei Friday, presidente dell’Athletics Kenya, a render pubblica la formazione keniana che al maschile vedrà partecipare anche Amos Kipruto, bronzo iridato a Doha, e Lawrence Cherono, vincitore a Boston e Chicago.

Riserve saranno Bedan Karoki e Titus Ekiru.

Kipchoge difenderà il titolo vinto a Rio nel 2016.

Tra le donne, Kosgei, che il 13 ottobre ha vinto a Chicago in 2h14:04, migliorando il record di Paula Radcliffe vecchio di 16 anni, sarà affiancata da Vivian Cheruiyot, vincitrice a Londra nel 2018, e Ruth Chepng’etich, campionessa mondiale, nella speranza di conquistare il primo oro olimpico keniano femminile sulla distanza.

Riserve: Valary Aiyabei e Sally Chepyego.

 

31 Gennaio - La 46^ edizione della Corrida di San Geminiano parla pugliese ed ucraino.

E’, infatti, il ventenne di Andria, Pasquale Selvarolo, tesserato per l’Atletica Casone Noceto, a vincere la gara maschile, completando il percorso su strada maschile di 13,350 chilometri in 39:20, superando il compagno di squadra, il burundiano Onesphore Nzikwinkunda, campione uscente, secondo in 39:34.

L’atleta africano, dopo aver condotto nella parte iniziale, è raggiunto e superato da Selvarolo (campione tricolore promesse in carica di 10 km e mezza maratona), che va a tagliare il traguardo nel parco Novi Sad a braccia alzate. Da segnalare che dal 1995 non vinceva un italiano a Modena, l’ultimo era stato Stefano Baldini…

Terzo posto per il valdostano Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche Leffe), papà da pochi giorni, in 39:47, che precede Michele Fontana (Aeronautica), quarto in 39:57, e Ahmed Abdelwahed (Fiamme Gialle), quinto in 40:33.

Tra le donne s’impone la 25enne ucraina (ma di stanza a Roma) Sofiia Yaremchuk (Acsi Italia Atletica), in 44:12, che precede la campionessa uscente, la maratoneta veneziana Giovanna Epis (Carabinieri), seconda in 45:08, e la vincitrice del 2018, la siciliana Anna Incerti (Fiamme Azzurre), terza in 45:14.

Quarta la pugliese Maria Chiara Cascavilla (La Fratellanza 1874 Modena) in 45:24, quinta Sara Brogiato (Aeronautica) in 45:39.

La Corrida, organizzata da La Fratellanza 1874, in una giornata quasi primaverile (oltre 13 gradi), ha visto giungere al traguardo 667 atleti competitivi, con un modesto incremento rispetto ai 651 del 2019; migliaia i partecipanti complessivi, considerando anche chi ha preso parte alle non competitive (le prime dichiarazioni, probabilmente esagerate, parlano di 6000 podisti in tutto).
Apparentemente calato il livello tecnico: il tempo del vincitore maschile è il peggiore dal 2011; e nel 2019 la gara era stata vinta con un tempo inferiore di un minuto rispetto a oggi, sia in campo maschile sia femminile. Va però considerato che il tracciato del 2019 era stato quantificato in circa 300 metri meno di quest'anno, quando si è tornati esattamente allo stesso percorso invariato dal 1998 ad oggi: i cui tempi più recenti dei vincitori segnano 38:17 del 2018 tra gli uomini, 42:28 della stessa Incerti, oggi terza, nel 2008.

                                                                                                                                                                        

26 Gennaio - Uno dei peggiori incubi per il podista, finire di gareggiare e trovare la propria auto aperta e senza borsa per potersi cambiare, con l’aggravio della sottrazione di soldi e, soprattutto, di documenti, si è verificato domenica scorsa alla 38^ edizione della Gennaiola, una delle classiche del podismo umbro, con partenza e arrivo a Santa Maria degli Angeli, ai piedi di Assisi, in provincia di Perugia.

A testimonianza di ciò, come riportato, da Perugia24.net, la dichiarazione di una delle podiste più presenti ogni domenica in Umbria, che quando, dopo la gara, è tornata alla sua auto parcheggiata nei pressi dell’area antistante la palestra dove era fissato la sede logistica della manifestazione, l’ha trovata  aperta, con la serratura forzata, con borsa, documenti, carta di credito e cellulare spariti. Chiaramente alla sfortunata atleta non è rimasto che sporgere denuncia.

A quanto pare non sarebbe la prima volta e immediato è giunto il commento di Francesco Cavanna, presidente della locale Pro Loco, che organizza la manifestazione con la collaborazione tecnica dell’A.S.P.A. Bastia: “Per la prossima edizione 2021, dato il ripetersi degli eventi spiacevoli, che non ci sono però stati segnalati dai podisti, cercheremo di istituire un servizio di vigilanza attiva con una associazione che già opera nel settore e con la quale già collaboriamo. A tali fatti incresciosi e certamente spiacevoli, va posto un immediato rimedio”. 

Dal punto di vista sportivo, la bella gara di 13.2 km, conclusa da 552 atleti, con partenza ed arrivo nei pressi della Basilica Papale della Porziuncola, ha visto il successo del campione uscente Andrea Lucchetti (Athlon Bastia) in 45:04, seguito dal marchigiano Matteo Pettinelli (Atletica Senigallia), distaccato di cinque secondi, dopo aver condotto in testa a lungo insieme. Terzo posto per Daniele Ferrante (Atletica 2S Spoleto) in 47:04.

Tra le donne successo, come da pronostico, di Silvia Tamburi (Atletica Avis Perugia) in 48.57 su Chiara Belfico (Arcs Cus Perugia), seconda in 51:11, e su Federica Poesini (Tiferno Runners), campionessa uscente, terza in 52:49.

Tra le società, per numero di arrivati al traguardo, successo per l’Assisi Runners sull'Atletica Winner Foligno.

Martedì, 28 Gennaio 2020 23:22

Alessio Guidi, respinto il ricorso dal TNA

28 gennaio - I fatti sono ben noti: lo scorso 1 novembre 2018, Alessio Guidi, il celebre e benemerito presidente del "Passo Capponi", aveva organizzato a Bologna un allenamento collettivo, una 'maratona autogestita', a cui aveva partecipato anche Roberto Barbi, atleta pluri-squalificato per doping.

Di qui la condanna della NADO Italia, con la seguente sentenza: "La Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, nel procedimento disciplinare a carico del sig. Alessio Guidi (tesserato FIDAL/FITRI), visti gli artt. 2.9, 4.3.4 delle NSA, afferma la responsabilità dello stesso in ordine all’addebito ascrittogli e gli infligge la squalifica di 2 anni, a decorrere dal 24 giugno 2019 e con scadenza al 23 giugno 2021.
Condanna il sig. Guidi al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in euro 378,00".

Alessio Guidi presentava ricorso; oggi la comunicazione che tale appello è stato respinto come da seguente sentenza: "La Seconda Sezione del TNA respinge l’appello proposto dal sig. Alessio Guidi il 25 settembre 2019, avverso la decisione pronunciata dalla Prima Sezione del TNA il 16 settembre 2019 e, per l’effetto, conferma la decisione impugnata e condanna altresì il sig. Guidi al pagamento delle spese processuali, quantificate forfettariamente in € 350,00". 

 

26 Gennaio – Positiva organizzazione, a detta dei presenti, per la 17esima Maratona di Ragusa, che ha assegnato i titoli regionali individuali Assoluti e Master 2020, in una giornata dal clima primaverile che invitava a correre.

305 gli arrivati in Maratona, ai quali si sommano i 701 finisher della StraRagusa, la mezza maratona.

Successo per il biellese Stefano Velatta (Maratoneti Genovesi) che ha dominato la gara, affermandosi in 2h32:38, aggiungendo anche il nome di Ragusa nella lunga lista personale di successi sulla distanza.
Secondo posto per il 45enne mazarese Francesco Ingargiola (Team Ingargiola), nel 2006 quinto agli Europei, al rientro dopo un lungo periodo di stop e in preparazione per la Maratona di Roma, che chiude in 2h45:56, davanti a Sebastiano Foti (Podistica Messina), terzo in 2h46:19, campione uscente.

Tra le donne s’impone la statunitense (dell'Oklahoma), Grace Jenkins, in 3h09:28, sulla bielorussa Hanna Levaniuk (tesserata Runcard), seconda in 3h17:41, e sulla bi-campionessa uscente, Lorena Piastra (TX Fitness), terza in 3h21:53.

La mezza maratona registra il successo del campione uscente, Antonino Liuzzo (Running Emotion) in  1h10:52, davanti a Francesco Nastasi (Ortigia Marcia), secondo in 1h11:02, e a Vincenzo Schembari (Atletica Padua), terzo in 1h13:18.

Vittoria femminile per la peruviana, ma residente in Toscana, Luz Nadine De La Cruz Aguirre (GS Il Fiorino), in 1h24:43, seguita da Elisa Simonelli (Ultrarunning Ragusa), seconda in 1h32:51, e da Sabrina Mazza (Barocco Running Ragusa), terza in 1h35:10.

La maratona, organizzata dalla No Al Doping di Ragusa, ha laureato campioni regionali assoluti di Maratona Francesco Ingargiola, tra gli uomini, e Marinella Barbagallo (Placeolum), tra le donne, quarta assoluta in 3h22:25.
Tra i master, ecco i nuovi campioni regionali:  SF35: Flavia Modica (No al Doping Ragusa); SF40 Simona Sorvillo (Palermo City Runners); SF45 Marinella Barbagallo (Pol. Dil. Placeolum); SF50 Rita Carrotta (Marathon Misilmeri); SF55 Angela Carnemolla (Barocco Runnin Modica); SF65 Inge Poidomani (No al Doping); SM35: Sebastiano Foti (Podistica Messina), SM40:  Vincenzo Motta (ASD Pol. Lib Militello); SM45: Francesco Ingargiola (Pol. Team F. Ingargiola); SM50 Vincenzo Taranto (No al Doping Ragusa); SM55 Alberto Mazzara (Nonsolocorsa); SM60: Antonio Sgammeglia (Atletica Canicattì); SM65 Michele D’Errico (Pol. Marsala Doc).

A completare la giornata, le non competitive di walktrail e Family Run, quest’ultima con in cammino pazienti dalle problematiche cardiologiche, avviati in percorso di riabilitazione cardiovascolare.

26 Gennaio - Anticipata a gennaio, la terza edizione della Maratonina dell'Isonzo registra l’arrivo di 314 atleti (237 uomini e 77 donne), in netta ripresa dopo il calo dell’ultimo anno, nonostante la pioggia copiosa venuta giù fino alle 8.00.
Poi, l’improvviso miglioramento, clima sempre umido, ma per il resto gli atleti hanno potuto correre all’asciutto sul percorso che ha interessato i comuni di San Canzian d’Isonzo, Staranzano e Monfalcone, con strade ottimamente blindate al traffico e controllate dai volontari, ovunque presenti.

Tre atleti subito al comando della corsa, con vittoria decisa negli ultimi metri, con il 37enne Alessio Milani (Fincantieri Atletica Monfalcone) ad imporsi in 1h13:03, al primo successo importante della carriera, a soli 34 secondi dal suo primato personale; precede Paolo Massarenti (San Giacomo Trieste), secondo in 1h13:12, e lo sloveno Martin Ocepek (Ak Domzale), terzo in 1h14:41.

Tra le donne, ottima prestazione di Fabiola Giudici (Atletica 2000) che si aggiudica il successo in 1h25:02, seguita da Margherita Spadaro (Atletica Val Rosandra), seconda in 1h27:38, e da Astrid Faganel (Jalmicco Corse), terza in 1:27:53.

La manifestazione, organizzata dal Gruppo Marciatori di Gorizia, è da quest’anno inserita nel Challenge Nastro Azzurro, circuito di quattro gare tra Italia e Slovenia, che proseguirà il 5 aprile con la mezza a Capodistria, il 19 settembre a Bovec, e chiusura con la tradizionale Maratonina Transfrontaliera di Gorizia il 18 ottobre.

  

Annullata la Maratona di Hong Kong del prossimo 9 febbraio: è questo uno dei primi negativi effetti sullo sport a seguito dell’epidemia di Coronavirus.

Sul sito dell’evento si legge, infatti: "La salute pubblica è la nostra massima priorità. Per sostenere l'impegno per la prevenzione messo in atto dal governo, gli organizzatori hanno deciso di annullare la Standard Chartered Hong Kong Marathon inizialmente prevista per l'8 e il 9 febbraio".

Le quote di iscrizione saranno rimborsate interamente per i circa 70.000 partecipanti che avrebbero dovuto prendere parte alla gara, con i dettagli che saranno annunciati a breve, aggiunge la nota.

Non per nulla, Carrie Lam Cheng Yuet-ngor, sindaco di Hong Kong, ha dichiarato il massimo livello di emergenza.

Dispiace per l’evento sportivo, ma in momento così difficile, con il rischio ulteriore di diffusione del virus, non possiamo che essere d’accordo con gli organizzatori.

 

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