Giomi e il consiglio federale: avanti così sino al 2021
Si sapeva che era una possibilità assolutamente concreta, lo aveva “bisbigliato” lo stesso presidente Giomi: “Sarebbe un peccato non poter completare il nostro lavoro fino alle Olimpiadi, per il bene stesso degli atleti”. Sulla legittimità della scelta di continuare con l’attuale consiglio federale si è discusso e si discuterà ancora, ma pare che esista la possibilità di una deroga al mandato che prevede il quadriennio (non a caso coincidente con le Olimpiadi), in considerazione dell’eccezionalità della situazione.
Semmai ci sarebbe argomentare sul “bene degli atleti”: se da una parte è ovvio che esiste un programma in atto, dall’altro non si può dare per scontato che “un altro” programma non sarebbe stato ugualmente valido, o forse anche migliore, visti i risultati sinora ottenuti. Al tempo stesso gli eventuali subentranti avrebbe chiaramente tenuto in considerazione il programma sinora svolto; infine, un periodo di 8 mesi apparirebbe adeguato per presentarsi al meglio a Tokio 2021 (23 luglio – 8 agosto, LEGGI QUI). Aggiungo, ancora, che sono gli atleti a correre, saltare e lanciare, certamente non i componenti del consiglio federale.
Insomma, seppure la decisione di continuare abbia più di un senso, il dubbio che si tratti anche di una scelta opportunistica, ovvero un anno in più di poltrona, c’è tutto. Ora comunque speriamo che tutti i componenti del consiglio federale affrontino con serietà e senso di responsabilità quest’ultima fase, e che da questo lavoro venga fuori un qualcosa di buono dal loro mandato, sinora deludente.
La decisione di rinviare le elezioni ovviamente riguarda tutte le federazioni sportive; di riflesso certamente anche le elezioni regionali saranno rinviate. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha precisato che la decisione è stata presa in accordo col CIO e col ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, persona che sinora non pare abbia brillato sulle decisioni in materia di sport.