Rodolfo Lollini
Parte bene a Romentino (NO) il Poker Run per il Kenya
Primavera avanzata, tempo di spensierate corse di paese, come ieri sera, giovedì 4 maggio in quel di Romentino, località a pochi chilometri dal capoluogo novarese. Prima tappa del Poker Run per il Kenya, circuito podistico il cui ricavato sarà interamente devoluto ai bimbi orfani di Kakamega, in Kenya appunto. Buona affluenza di partecipanti, tra le trecento e le quattrocento unità. Si parte alle 19.30 con Nordic Walkers e camminatori, tra cui riconosciamo il famosissimo Ettore Comparelli. Alle 20 precise è la volta dei runner, impegnati sullo stesso circuito dove a parte poche centinaia di metri di asfalto in partenza ed arrivo, si corre su sterrato. Fondo impegnativo, mai piatto e con tanti grossi sassi da evitare. Quindi grande attenzione agli appoggi e sforzo fisico paragonabile a quello necessario per le gare di cross. L’anello, ben presidiato e senza traffico, misura complessivamente 6450 metri, così almeno dicevano gli organizzatori e confermano i GPS. Peccato che tra i runner ci sia chi si faccia gli “sconti”. Ne abbiamo visti almeno tre che a metà gara, invece di girare attorno alla Cascina Cardana come chiaramente indicato dalle frecce e da un volontario, hanno tirato dritto… Vi risparmiamo le loro risposte quando, dopo averli ripresi, abbiamo gentilmente chiesto il perché di un simile comportamento. Essendo una non competitiva, non ci sembra nemmeno opportuno fare nomi di “vincitori”, ma di certo facciamo i complimenti agli organizzatori, impeccabili su tutto: iscrizioni, consegna pettorali, ristoro finale, servizi igienici. Insomma i servizi più importanti. Beh, se proprio vogliamo trovare una pista di miglioramento, vi confessiamo che i panini con la salamella che ci siamo mangiati alla fine non erano indimenticabili e tutti coloro che vanno a queste corse sanno quanto siano importanti nell’economia della trasferta e del dopogara con gli amici ;-).
Concludiamo ricordando che il Poker giocherà la sua seconda carta già giovedì prossimo a Galliate (NO), presso lo Sportcity Gallé di via Leopardi. Ci si può iscrivere anche sul posto.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Gran successo all’Arena per Rondelli and friends
SERVIZIO FOTOGRAFICO DI ROBERTO MANDELLI
Quando Giorgio Rondelli, il guru del mezzofondo chiama, gli atleti di valore arrivano in un circolo virtuoso che porta sempre ottimi risultati. Così è stato anche ieri, sabato 29 Aprile all’Arena Civica di Milano per XII^ edizione del “WALK AND MIDDLE DISTANCE NIGHT”. Un meeting internazionale organizzato dalla sua società, la Top Training che ha raccolto rappresentanti di una dozzina di nazioni.
Programma che per le giovanili, categoria ragazzi e cadetti, prevedeva gare di marcia e di corsa sui 1000 e 2000 metri, mentre gli assoluti avevano a disposizione la scelta tra 600, 1500 e 5000 metri. Inserendo qui il link con tutti i risultati in dettaglio, cerchiamo ora di fare un breve riassunto, ben sapendo che involontariamente faremo certo un torto a qualcuno, tanti sono stati i miglioramenti personali, così come le prestazioni di rilievo. Permetteteci la battuta, ma su circa cinquecento partecipanti, non ce n’era uno “scarso”!
Sui 600 metri femminili la slovena Anita Horvat con 1’26”26 ha messo in fila tutti precedendo le sorelle Virginia e Serena Troiani. Al maschile il migliore su questa distanza spuria è stato Jacopo Peron con 1’18”03 davanti a Mattia De Rocchi e Leonardo Cuzzolin.
Venendo ai più tradizionali 1500 metri, tutto il podio ha totalizzato più di 1000 punti FIDAL: prima Micol Majori con 4’15”63, a seguire la slovena Veronika Sadek e Valentina Gemetto. Molto bene anche la under 20 Matilde Prati, quarta. Al maschile va in scena lo show di Mohamed Jhinaoui, talmente in salute da sorpassare la pur brava lepre prima degli 800 metri e chiudere con un ottimo 3’37″07 (1081 punti FIDAL). Pietro Riva è secondo ma concedendo oltre 6” forse a causa di una partenza troppo prudente. Terzo Jean De Dieu Butoyi. Su questa distanza segnaliamo anche il 4’02”82 dell’evergreen Davide Raineri che essendo un classe 1973 è entrato quest’anno negli SM50 e come gli è già capitato con gli SM45 riscriverà tutti i record italiani del mezzofondo. Infatti ieri ha cominciato proprio a conquistare questo.
Notevole la prestazione della keniana Karoline Makand Gitonga sui 5000 metri che chiude con un 15’07”97 che mette un po’ in ombra le comunque ottime prove di Francine Niymukunzi, Morine Mikira e Giovanna Selva mentre al maschile vince Celestin Ndikumana con 13’31”96 davanti a Ives Nimubona e Francesco Guerra. Record personali e punteggi over 1000 anche dal quarto al sesto posto per Alberto Mondazzi, Samuel Medolago e Therence Bizoza.
Speriamo che Rondelli, grazie anche agli sponsor, richiami presto i suoi friends, in quanto è sempre un bel vedere.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Strage degli innocenti a Busto Arsizio
Sabato 22 e domenica 23 si sono svolti a Busto Arsizio (VA), copio ed incollo dal portale FIDAL, i “CAMPIONATI REGIONALI INDIVIDUALI ASS/PRO/JUN/ALL DI PROVE MULTIPLE E FASE REGIONALE DEL C.D.S. ALLIEVI DI PROVE MULTIPLE CON GARE DI CONTORNO ASSOLUTI”.
Tra le gare di contorno (qui tutti i risultati), i 1500 metri al sabato e quattro batterie di 5000 la domenica. Dopo che al sabato, sui 1500 metri hanno gareggiato atleti/e con qualsiasi tipo di scarpa “normale da running” senza che nessuno venisse sanzionato, alla domenica sui 5000 metri troverete nelle classifiche una dozzina di atleti a cui, sulla linea di partenza è stato detto che le loro scarpe non erano regolari e quindi non potevano correre o se lo facevano sarebbero stati squalificati, cosa che si è regolarmente verificata.
Vero è che la World Athletic ha comunicato un elenco di scarpe che sono ammesse, però non si capisce come vengano applicati i regolamenti. A questo proposito abbiamo intervistato alcune delle “vittime” in spogliatoio, ecco cosa ci hanno dichiarato:
“Negli ultimi due anni ho corso gare ufficiali FIDAL su pista con queste scarpe a Milano, San Donato, Pioltello, Voghera, Chiavenna, Cornaredo… proprio qui a Busto Arsizio 3 settimane fa. A Varese, in un analogo meeting Bronze, domenica scorsa. E molti giudici me le hanno guardate senza sollevare eccezioni. Non capisco. Per problemi fisici non uso le chiodate, ma queste sono semplici A2 senza solette in carbonio o qualsiasi vantaggio, comprate in uno dei migliori negozi di Milano che ha anche una squadra di running di ottimo livello, quindi sa di che cosa stiamo parlando".
“Anch’io sono nelle sue stesse condizioni, quindi delle due l’una, o hanno sbagliato tutti i giudici prima oppure qui c’è un eccesso di zelo, di sicuro applicare così a macchia di leopardo lede la certezza del diritto: che si mettano d’accordo e siano coerenti in quello che fanno”.
Ribadiamo noi che il giorno prima, nello stesso meeting, abbiamo visto altri atleti, master e no, con scarpe analoghe che hanno gareggiato, quindi il problema c’è. Non solo alcuni giudici applicano in determinati meeting ed altri no, ma nel corso della stessa manifestazione si applica a targhe alterne!
Sentiamo un’altra voce, questa volta di un master: “oggi ho portato tutta la famiglia, aspettato fino ad oltre le 19 per gareggiare, poi ho voluto correre lo stesso per non fare un dispetto ai miei cari, mi domando di che cosa avevano paura? Che battessi il record italiano?!?”
Ecco un altro punto, partendo dal presupposto che noi odiamo chi applica il regolamento con i “nemici” e lo interpreta con gli “amici”. Oltre a non trarre nessun vantaggio competitivo in quanto nessuno indossava le Nike Vaporfly o robe del genere con effetti speciali, queste non erano gare di “Campionato” ma di “Contorno” come definito dalla FIDAL stessa, i tempi degli squalificati non avrebbero ritoccato nessun primato nazionale e nemmeno consentito la qualificazione a campionati vari. Li avrebbe soltanto stimolati nel loro impegno e last but not least, per molti sarebbe servito ad avere un tempo di accredito per la prossima volta, onde non finire nel mischione di queste batterie “minestrone”, ma di questo parleremo un’altra volta.
Cara FIDAL, cari Giudici, comportandosi così facciamo il bene del movimento, promuoviamo le gare in pista a tutti i livelli e risultiamo coerenti nell’applicazione dei regolamenti?
Rodolfo Lollini - Podisti-net
PS: restiamo aperti a pubblicare i commenti degli interessati, a partire dal giudice F.S. a cui ieri ci siamo presentati in campo
Perché Kipchoge ha fallito a Boston?
La 127 edizione della maratona più longeva al mondo, quella di Boston, ha visto trionfare Evans Chebet, ma come sottolineato dal collega Annoscia nel suo articolo, la vera notizia è stato il sesto posto di Eliud Kipchoge, da molti definito, compreso dal sottoscritto in questo pezzo, il miglior maratoneta di tutti i tempi.
In molti si sono sforzati di capire i motivi di questo “insuccesso” che proviamo a riassumere qui di seguito:
- problemi al rifornimento, sembrerebbe averne mancato uno, mentre in altre occasioni, ad esempio le “dimostrazioni” di Monza 2017 e Vienna 2019 aveva a disposizione liquidi in qualsiasi momento
- le lepri non hanno fatto il loro dovere, o meglio forse non c’erano, di certo non offrivano il ventaglio delle summenzionate occasioni, in ogni caso durante la gara ad un certo punto lo stesso Kipchoge, forse già innervosito per altri problemi, si è girato e come fanno i ciclisti in fuga, ha invitato gli altri a dargli il cambio, senza successo
- la famosa heartbreak hill di Boston ha fatto un’altra vittima illustre, forse non a caso due ex vincitori di questa gara si sono classificati ai primi due posti mentre lui era un esordiente
- sebbene abbia vinto in una Londra piovosa, Kipchoge soffre più di altri la pioggia, specialmente se combinata a basse temperature
- last but not least, i materiali, il podio finale era composto da atleti con scarpe di una marca diversa dalle sue ed inoltre sembra che le sue si siano inzuppate di acqua, rendendole più pesanti e poco confortevoli
Tutto ciò premesso, poi esiste anche una spiegazione molto più banale, ovvero che a 38 anni e mezzo, anche per lui sia iniziata la fase calante che nulla toglierebbe alla sua incredibile carriera. Lo scopriremo alla sua prossima uscita, nel frattempo sorride Gelindo Bordin che è sempre “the only one”, l’unico campione olimpico capace di vincere anche a Boston.
Rodolfo Lollini - Podisti.net
Il 27 Maggio il Miglio si sposta da Carate a Pioltello
Colpo di scena per la tappa numero cinque del Club del Miglio 2023, a seguito del comunicato emesso pochi giorni fa dagli organizzatori: "Io sottoscritto, Stefano Sergio Pozzi, in qualità di presidente del gruppo sportivo Daini Carate Brianza, comunico in via ufficiale l'annullamento della tappa del circuito Club del Miglio in programma al campo sportivo di Carate Brianza il 27 maggio 2023. A malincuore siamo costretti a rinunciare in attesa delle dovute omologazioni e permessi ma fiduciosi di poter rientrare nel vostro prestigioso Club per la tappa del 2024. Distinti saluti ASD Daini Carate”.
Come sia andata a finire lo lasciamo spiegare al patron del Club, Fulvio Frazzei: “Avendo preso l'impegno con i nostri passaportati, ovvero tutti coloro che hanno già sottoscritto per dieci prove (ndr: un centinaio di atleti), non ci sembrava bello annullarne una. Allora abbiamo chiesto aiuto alle società del Club ricevendo subito tante aperture per esempio da parte dell’Atletica Iriense e dalla SAO Cornaredo. Il tutto malgrado i tempi stretti e che i loro calendari fossero già molto pieni. Alla fine si correrà a Pioltello (MI), quindi un grazie agli uomini dell’Athletic Team che coordinerà l’evento, ma a cui tante società del miglio hanno già dato la disponibilità a collaborare, certamente non perché i padroni di casa ne avessero bisogno, ma solo per dimostrare ancora una volta la forza e la collaborazione fra i membri del circuito. E’ stata proprio una bella dimostrazione di come una difficoltà si sia trasformata in opportunità, possibile solo se hai basi solide alle spalle”.
Come si chiamerà la gara? “Il Miglio!!!...1609,34 metri di Passione! Nominalmente organizzata dall’Atletica Ambrosiana e con il solito programma gare, 400 metri per gli Esordienti 6/8/10, 1000 metri Ragazzi/e e Cadetti/e. A seguire il Miglio per tutte le altre categorie. Invariate le procedure d'iscrizione tramite il portale FIDAL. Nel frattempo diamo appuntamento a tutti per sabato 20 maggio 2023, presso il Centro Sportivo di Vignate, dove si correrà il 3° Miglio di Vignate, Memorial Ruggero Tagliaferri”
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Atletica in buona salute al Meeting Bronze di Varese
Nel pomeriggio di domenica 16 Aprile si è svolto a Varese il Meeting Bronze del Comitato Regionale Lombardo, quindi valido a tutti gli effetti per la “World Ranking Competition 2023”. Il Centro Sportivo Calcinate degli Orrigoni, in via Valle Luna 3 è proprio un bel posto e ci si arriva costeggiando il gradevole lungolago di Varese. Programma denso e tanti partecipanti, intorno alle 500 presenze gara. Ottima organizzazione da parte dei Giudici e dei padroni di casa della Varese Atletica che malgrado le tantissime serie sui 100 metri e gli ostacoli (sopra la cinquantina) hanno pienamente rispettato anche la tabella oraria.
Lasciandovi per ogni dettaglio ai risultati in questo link, per il mezzofondo segnaliamo le due migliori prestazioni sui 1500 metri della Junior Breanna Federica Selley (Bracco Atletica) che con 4’37”22 ha totalizzato ben 867 punti FIDAL ed Alessandro Cena, un Allievo classe 2006 dell’Atletica Canavesana che ha chiuso in 4’02”43 (773 punti).
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Parkrun Milano: vincono Beddow, Lollini e l’amicizia
English version below
Oggi 8 Aprile 2023, sabato di vigilia pasquale, si è svolta la 261^ edizione della Parkrun del Parco Nord Milano. Partenza puntuale data alle ore 9 dal “Capitano” Marco Airaghi, ma prima si era svolto un breve briefing per gli ospiti stranieri, tenuto dal Race Director Max Fava. Delegazione estera, per la maggior parte di estrazione anglosassone che rappresentava circa il 30% dei 156 finisher. Il solito popolo di queste manifestazioni che si svolgono in tutto il mondo e raccolgono dai camminatori ai jogger fino agli atleti di buon livello, quindi molto eterogeneo, ma con alcuni punti in comune, ovvero la passione per la corsa, l’amicizia e la solidarietà.
Percorso sui classici 5 km perfettamente misurati che nella versione milanese vengono coperti con due giri di un tracciato dal fondo misto (asfalto, sterrato ed erba) in cui non mancano dei saliscendi. Insomma, non un percorso facile. A livello maschile ha vinto Roberto Lollini che con 17’17” ha migliorato la sua prima esperienza in questo contesto. L’alfiere della SAO Cornaredo ha preceduto di 22” Zach Rogers (South Pine Striders) e di 26” Claudio Rossoni (Ortica Team). In campo femminile la piacevole sorpresa si chiama Isobel Beddow che corre per i Warriors Pentathlon, Club di Wirral (GB), non lontano da Liverpool. Ha vinto in 19’05”. A 23” è giunta sua sorella gemella Eve, terza una abituè del Parkrun come Neve Wu, staccata di 1’09”. Scrivevamo della sorpresa di vedere arrivare Isobel prima in quanto ha solo 11 anni, ma già oltre 50 Parkrun corse e soprattutto un ottimo curriculum considerata l’età che vi lasciamo consultare in questo link, evidenziando il suoi personal best sugli 800 metri: 2’24”43. Non mi stupirei di risentire in futuro i nomi di queste due gemelle in un contesto internazionale di gara per assoluti: glielo auguriamo con cuore.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
The 261st edition of the Parkrun of Parco Nord Milano took place today, April 8, 2023, Saturday on Easter Eve. Punctual departure given at 9 by the "Captain" Marco Airaghi, but before that there was a short briefing for the foreign guests, held by Race Director Max Fava. Foreign delegation, mostly of Anglo-Saxon extraction which represented about 30% of the 156 finishers. The usual population of these events that take place all over the world and gather from walkers to joggers up to good level athletes, therefore very heterogeneous, but with some points in common, namely the passion for running, friendship and solidarity .
Route on the classic 5 km perfectly measured which in the Milanese version are covered with two laps of a track with a mixed surface (asphalt, dirt and grass) where there is no shortage of ups and downs. In short, not an easy path. At the men's level, Roberto Lollini won with 17'17" improving his first experience in this context. One of the most representative athletes of SAO Cornaredo, preceded Zach Rogers (South Pine Striders) by 22" and Claudio Rossoni (Ortica Team) by 26". In the women's field the pleasant surprise is called Isobel Beddow who runs for the Warriors Pentathlon, Wirral Club (UK), not far from Liverpool. She won her in 19'05”. At 23” her twin sister Eve arrived, third of her a Parkrun regular like Neve Wu, detached by 1'09”. We were writing about the surprise of seeing Isobel arrive earlier as she is only 11 years old, but already over 50 Parkruns and above all an excellent curriculum considering her age which we let you consult in this link, highlighting her personal best over 800 metres: 2'24 ”43. I wouldn't be surprised to hear the names of these two twins again in the future in an international context of absolute competition: we sincerely wish them so.
Rodolfo Lollini - Podisti.net editorial staff
Il Miglio nasce nell’Oltrepò
Sabato 1 Aprile si è disputata la 34^ edizione del Miglio città di Voghera (PV), località che è riconosciuta essere il centro più importante dell’Oltrepò Pavese, ma che può vantare anche la “primogenitura” come organizzatrice di gare sui 1609,34 metri in Italia, nel lontano 1989. Pomeriggio soleggiato, con qualche nube che non guastava a ridurre leggermente la temperatura che ha anche superato i 20 gradi, ma quello che è più importante, vento sotto i 10 chilometri orari e questo è un bene in quanto il “Campo Giovani” è spesso preso d’infilata dalle folate che provengono dai vicini rilievi.
Nove le serie, tutte belle ed equilibrate. A livello maschile la lotta per il podio è stata sostanzialmente una faccenda riservata agli atleti locali, con Ludovico Pedretti (Atletica Pavese) a vincere in 4:32.91 davanti al rappresentante dei padroni di casa dell'Atletica Iriense, Marco Prado Pavanetto ed Andrea Caresana della Podistica La Robbiese. Al femminile successo di Cristina Ballabio dei Runner Desio in 5:29.93, seconda Nicoleta Diana Sanda dell’Atletica Pavese e terza l’Allieva Sofia Carvani dell’Atletica Vigevano. Tra i giovani diamo risalto ai 672 punti FIDAL ottenuti da Federica Micheli con il tempo di 3:21.96 sui 1000 metri categoria Ragazze. Cliccate qui per tutti i risultati in dettaglio.
Dopo il trittico che si è disputato nell’arco di sole tre settimane, è arrivato il momento per una pausa fino al prossimo 20 maggio, quando il “circus” del Club del Miglio farà tappa a Vignate (MI). Nel frattempo ci sarà occasione di fare il punto sulle classifiche provvisorie sia su questa testata che nel corso della rubrica radiofonica “Spazio Miglio”, ogni mercoledì alle ore 20 su Radio Active.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Club del Miglio: ecco i vincitori 2022 premiati all’Arena e sabato a Pioltello
Sabato 11 marzo, dall’Arena Civica di Milano è scattato il Club del Miglio ed a fine giornata usufruendo di questa storica cornice sono stati premiati i vincitori dell'edizione 2022. Le celebrazioni però non sono terminate ed avranno un’appendice sabato prossimo 25 marzo a Pioltello, alla fine della seconda tappa. In copertina potete vedere un esempio delle bellissime le medaglie personalizzate con foto in gara che rendono unico il ricordo di questa manifestazione. Varrebbe la pena di competere anche solo per queste. Come promesso in un precedente articolo ecco a chi dobbiamo fare i complimenti per il tour del 2022:
Cominciamo con le classifiche a squadre, dove negli Assoluti/Master, dopo aspra battaglia, la corazzata Road Runners Milano ha avuto ragione sui plurititolati campioni in carica dell’Athletic Team Pioltello. Per il terzo posto il GS Montestella ha battuto in volata l’Euroatletica 2002. Quinti ed ultimi dei premiati gli atleti del GS Zeloforamagno. Nelle Giovanili è giunta prima l'Atletica Gisa, con Atleticrals2 Teatro alla Scala e Pro Patria a completare il podio. L’Atleticrals2 Teatro alla Scala trionfa nella Supercoppa che raggruppa tutte le categorie, davanti agli eterni “duellanti” Road Runners/Athletic Team.
Tra i più piccoli, gli Esordienti 6 (anni), vincono le sorelle Helena ed Athena Pricca (Teatro alla Scala) e Tommaso Mazzini (Atl GISA). Negli Esordienti 8 Giacomo Di Nardo e Michele Manoni (Atl GISA), mentre per i “10”, Anastasia La Capria, Lucilla Mariani, Giada Masi, Samuele Ambrosi tutti dell’Atl. GISA e Filippo Gasparetto (GS Zeloforamagno). Va ricordato come queste classifiche siano state redatte tenendo conto delle presenze e non dei risultati, come è giusto che sia per questi giovanissimi.
Nella categoria Ragazze vince Giorgia Patanè davanti a Martina Tarantola e Nina Lazzarinetti. A livello Cadette il titolo è di Rossella Contedini, per le Allieve di Elisa Greco. Antonio La Capria nei Ragazzi e Lorenzo Milianti (Cadetti) si aggiudicano queste categorie, mentre per gli Allievi Gabriele Sutti precede Stefano Ferrari.
Passando ai grandi, nella classifica Elite femminile assolo di Licia Bombelli. Per le SF35 vince il titolo Valentina Di Stefano davanti a Tiziana Giannetto. Laura Colucci è la campionessa over 40 e Barbara Cassola fa la stessa cosa per le SF45. Idem Maria Lorusso per le SF50. Podio SF55 composto da Liliana Cagliani, Alessandra Beretta e Rita Fusco, mentre nelle SF60 le prime tre sono Francesca Barone, Liliana Giussani e Giancarla Belloni. Rosanna Rossi (SF65) e Gabriella Valassina (SF75) chiudono la lista delle donne che sono state più brave.
Nella categoria regina, l’Elite Maschile, successo meritato per Roberto Lollini. argento e bronzo per Nicola Mazza e Giacomo Milianti. Tra gli SM35 Davide Radaelli e Michele Lucchini precedono un mai domo Andrea Paterlini. Per gli SM40, dove a poche tappe dalla fine erano ancora una decina a giocarsela, vince Lorenzo Bonemazzi davanti a Fabio Invernizzi e Renato Voria. Ancora più combattuta la categoria degli SM45 dove ha prevalso Massimo Bono, davanti a Mauro Paolocci ed all’esperto Guido Motti capace di aggiudicarsi il bronzo per soli 3 punti sulla coppia composta da Antonio Leonardi e William Ruffini. SM50: sorpasso finale di Gennaro Piermatteo su Gregorio Procopio, terzo Valerio Facciolo. SM55 a Francesco Merisio, argento per Franco Talamazzini, bronzo a Emilio Manzini. Tra gli SM60 regola tutti quella vecchia volpe di Francesco Barletta, malgrado due avversari di spessore come Nini Bombelli e Giuseppe Guastamacchia. Gli SM65 vanno a Martino Palmieri che sorpassa Angelo Calogero. Bronzo a sorpresa per Rodolfo Lollini che grazie al gioco degli scarti prevale sul più accreditato Emilio Lazzaroni. Negli SM70 per la prima volta Rodolfo Rencurosi cede lo scettro a Giuseppe Macchi con Cesare Chierici ottimo terzo. Podio SM75 composto dagli immarcescibili Enzo Capuzzo, Girolamo Tassello ed Augusto Brambilla, mentre tra gli SM85, con un recupero record dopo l’operazione, Oscar Iacoboni batte l’amico Pietro Ferrari. In questi due link troverete tutti i dettagli delle graduatorie di ogni partecipante e dei team.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Festa della corsa a L’Aja per la mezza maratona
Domenica 12 marzo all'insegna della corsa a L’Aja, in olandese Den Haag, la città sede del governo e la residenza della famiglia reale. Oltre 8500 finisher sulla mezza maratona competitiva a cui vanno aggiunti i partecipanti della 10 km e di altre distanze per un numero totale di runner adulti pari a circa 20000 unità, senza considerare i moltissimi bambini impegnati sui 2 km. Dominio keniano al maschile con vittoria di Brian Kiptoo in 1:00:53 che ha preceduto di un solo secondo il connazionale Moses Koech. Terzo Albert Roop del Bahrain. Padroni di casa che si sono rifatti nella gara femminile col successo di Nienke Brinkman 1:07:41 davanti a Roselida Jepketer (Bahrain) e Pauline Esikon (Kenia).
Podisti.net contava su un’inviata speciale, Lucia Cozzi (9° assoluta alla recente maratonina di Novara) che ci ha raccontato come ha vissuto la gara: “Una bellissima esperienza. C’era tantissima gente sul percorso, anche nelle zone più isolate, a sostenerti ed offrirti acqua o “zuccherini”. Traffico bloccato, non ho sentito un clacson suonare e nemmeno un campanello, visto che qui è la bicicletta il principale mezzo di trasporto. Tracciato facile e filante, senza dislivelli, unico piccolo problema il vento quando eravamo vicino al mare in punti poco riparati. I partecipanti erano stati divisi in tre ondate, io ero nella prima. Diciamo che fino al quinto chilometro ho un po’ sofferto gli ingorghi, ma poi si correva bene ed ho chiuso in 1h30 che è il mio attuale personale. Il costo della manifestazione credo fosse intorno ai 30€ e ti dava diritto a ricevere una bella medaglia oltre al ristoro finale con acqua e snack, mentre il servizio di deposito borse e la maglietta celebrativa erano a pagamento”.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net