
Roberto Annoscia
Michele Graglia ha vinto la Badwater 135
26 luglio - Ora la possiamo dire, Michele Graglia ce l’ha fatta, ha fatto la storia!
L’ultratrailer ligure ha vinto, infatti, la 41^ edizione della Badwater 135, l’ultramaratona più dura del mondo, 135 miglia, vale a dire 217 chilometri, nell’inferno bollente della California, con 4450 metri di dislivello positivo (1859 metri di dislivello negativo) e temperature sempre oltre i 40 gradi, con punte oltre i 50! Partenza dal Badwater Basin nella Death Valley (85 m. s.l.m., il punto più basso del Nord America) a arrivo a Whitney Portal a 2.530 metri di altitudine, attraversando tre catene montuose.
Michele Graglia (Impossible Target), 35 anni, di Taggia (Imperia), un passato da modello, già vincitore della Yukon Artic Ultra, è il primo italiano della storia ad imporsi in questa gara, conclusa in 24:51:47, al termine di un dominio totale; il secondo classificato, l’americano Jared Fetterolf, è giunto oltre mezzora dopo, in 25:33:42!
Per Graglia si tratta della seconda esperienza in questa ultra: nel 2016 era giunto 25°; l’anno scorso, viceversa, Marco Bonfiglio aveva chiuso in seconda posizione in 25:44:18.
Tra i 99 partecipanti totali, provenienti da 22 nazioni diverse, altri due italiani hanno concluso la massacrante esperienza: Julius Iannitti (Castellaneta – TA), 37° in 38:43:30 e Simone Leo (Cinisello Balsamo – MI), 51° in 42:46:15, anche loro atleti Impossible Target.
69 i finisher, prima donna – 5^ assoluta – la statunitense Brenda Guajardo in 28:23:13.
Fondamentale in questa manifestazione il supporto dell’equipaggio (crew) a sostegno di ciascun atleta, con il gruppo di 3-4 uomini a bagnare continuamente il concorrente, a fornirgli integratori, sali ed acqua per riuscire a resistere alle estreme condizioni climatiche e a sostenerlo moralmente.
Adelfia (BA) - 13^ Correndo tra i Vigneti
22 luglio - Trentasei gradi, ecco quanto segnava il termometro della centralissima farmacia al nostro arrivo ad Adelfia.
Pronta l’obiezione, la farmacia è esposta direttamente al sole, ma se si aggiunge l’alto tasso di umidità, la sensazione di caldo percepita dal corpo umano era senz’altro superiore agli stessi trentasei gradi.
Giornata perfetta per stare in riva al mare o all’ombra sotto alti alberi: ma oltre 600 temerari hanno scelto di correre la 13^ edizione della “Correndo tra i vigneti”, oramai classica gara pomeridiana di fine luglio.
Ma prima di loro, gli organizzatori sono stati a lungo esposti all’intenso potere dei raggi del sole per predisporre al meglio ogni dettaglio della manifestazione. Guidati dal neo-eletto presidente Giuseppe Angiuli l’hanno fatto brillantemente, questa manifestazione ha ancora una volta confermato la fama positiva che si trascina, con la ferma volontà di evolversi sempre più, raggiungendo magari le eccellenze organizzative regionali e nazionali.
Adelfia, centro rurale ad appena 18 chilometri da Bari, ha accolto con la solita ospitalità e simpatia gli atleti iscritti alla manifestazione: ho visto gli organizzatori salutare uno ad uno i convenuti.
Vasti gli spazi per parcheggiare comodamente la propria vettura, in Piazza Roma è fissato il quartier generale con distribuzione rapida e precisa di pettorali e chip, con suddivisione in due distinti locali tra atleti Fidal (532) e cosiddetti liberi che raggiungeranno e supereranno quota 100.
Poco distante il punto di distribuzione dei ricchi pacchi gara con tanto di maglia tecnica, al costo di 7 euro (prevista la possibilità di iscriversi a 5 euro senza il ritiro del premio di partecipazione, ma penso che nessuno abbia scelto questa soluzione).
A disposizione dei partecipanti i bagni della struttura comunale e della vicinissima villa cittadina, dove alcune fontanine permettono comodamente di bagnarsi e bere, elemento fondamentale in una giornata così calda, come dimostrato anche dalla gran fila che si forma a quella posta proprio nei pressi della partenza.
A presentare la manifestazione big Paolo Liuzzi: la sua voce, sempre gradita e amata dal popolo della strada, aggiunge da subito valore alla manifestazione.
Rilevamento elettronico e chip affidato ad Icron –Tempogara, qui rappresentata direttamente da Vito Candela, sempre preciso e laborioso, insieme ai suoi collaboratori.
Tutti stipati nelle zone d’ombra, a malincuore gli atleti capiscono con il passare dei minuti che è il tempo di andarsi a cambiare per cominciare le operazioni di risveglio muscolare per dare il meglio in gara; ma, indossati i completi sociali e le scarpette da competizione, eccoli di nuovo seduti all’ombra, in tanti mi confessano di non aver voglia e forza di correre…
Ma oramai siam qui, l’aria è pesante, anche il minimo movimento porta a sudare copiosamente, ma bisogna pur cominciare ed ecco i nostri “eroi” colorare il Corso Vittorio Veneto con le tinte dei completini, in un andirivieni che rappresenta sempre il massimo, tra giochi, urla, sfottò, sofferenze, sorpassi, baci, abbracci e oramai selfie.
Abbelliscono la scena i sostegni per le luminarie della festa patronale, viceversa è un pugno nell’occhio quella pista ciclabile che ha stretto la sede stradale ed è realmente brutta a vedersi e anche poco praticata, come mi confessa la popolazione locale.
Ma occorre fare di necessità virtù, e allora pensiamo alla partenza con la zona pole ad arte creata per i possessori di bollino, i primi 50 uomini e le prime 10 donne della precedente tappa (più alcune wild card rilasciate dagli organizzatori) del Trofeo provinciale Terra di Bari di cui Adelfia costituisce la 7^ prova.
A dir la verità, non appena tolte transenne e nastri nelle prime fila ci sono anche atleti dal passo lento, ostinati a partire davanti… L’importante è che tutti siano ottimamente disposti dietro la linea di via, gli atleti indietreggiano senza alcuna rimostranza ai nostri inviti.
Due parroci podisti a benedire i partecipanti, i palloncini gialli e blu, i colori dell’Atletica Adelfia, liberati in aria, gli applausi del pubblico. Tutto è oramai davvero pronto.
Occhio ai divisori della (orribile) pista ciclabile, sperando che nessuno si faccia male, il colpo di pistola sparato dal Giudice Capo, Luigi De Lillo libera gli atleti che invadono le strade di Adelfia.
Tutto si svolge perfettamente, Tony Desio chiude le partenze, quando già si avvicina il ritorno del gruppo di testa sul punto di partenza, questa volta in senso contrario, dopo circa un chilometro e cento metri.
Un trio a comandare, Grieco, Guastamacchia e Didonna, segue Catalano, poi il plotoncino formato da Tedone, Scattarelli, Tamborra, Squicciarini, Di Masi e La Vista.
In campo femminile già comanda Francesca Labianca, seguono la rientrante Cirielli e Casaluce.
Si prosegue nel centro cittadino, la breve salita e, man mano si esce dall’abitato e si va verso le vigne, verso l’inferno, verso la conca di calore. Quattro chilometri sono sicuramente tra i vigneti e sotto i raggi del sole, domina il silenzio, si sentono solo i passi degli atleti, i sospiri di sofferenza, il primo ristoro permette di bagnarsi labbra e testa, è d’uopo non buttare via subito la bottiglietta.
Gara sostanzialmente piatta e veloce, non ci sono particolari difficoltà altimetriche, tranne qualche saliscendi, il vero nemico è il caldo umido che prosciuga liquidi ed energie.
Numeroso il pubblico sulle strade cittadine, dopo la solitudine della campagna, il secondo ristoro permette di ritrovare un po’ di benessere, anche se purtroppo, unico punto negativo della manifestazione, in tanti – nella seconda parte di gara - non troveranno più acqua, sicuramente proprio i più bisognosi (non deve aver funzionato qualcosa, perché di acqua ce n’era davvero tanta, sarebbe stato sufficiente trasportarla prontamente).
Intanto, si è staccato Vincenzino Grieco (Barile Flower Terlizzi), è ora solo in testa, reduce dalla vittoria nel 5000 in pista della sera prima a Brindisi. Il vantaggio aumenta progressivamente e Vincenzo si presenta solitario a tagliare il nastro gialloblu della vittoria: 30:20 il suo tempo, bella vittoria per questo ragazzo che secondo il mio modesto avviso non ha ancora espresso totalmente il suo potenziale.
31:01 il tempo sufficiente per Angelo Didonna per tagliare il traguardo: il rappresentante della Amatori Atletica Acquaviva, finalista italiano di categoria sui 3000 siepi, figlio d’arte, è protagonista di un’ottima prova che gli consente di mettere dietro Rodolfo Guastamacchia (Atleticamente Modugno), neo-sposo, tre volte qui vincitore, maestro di sport, che chiude in 31:06.
Splendida gara di Michele La Vista (Free Runners Molfetta), quarto in 31:35, a precedere Sebastiano Di Masi (Atletica Castellaneta), quanto mai in forma, quinto in 31:49, davanti a Luigi Catalano (Barile Flower Terlizzi), altro giovanissimo di belle speranze, sesto in 32:13.
Settimo posto per Nuccio Busto (Running Team D’Angela Sport): l’atleta adelfiese già non al meglio prima della gara, ma deciso a vender cara la pelle nella sua città, va in crisi negli ultimi chilometri: disidratato al massimo, comincia quasi barcollare, ma non molla, perde secondi ma taglia il traguardo in 32:33 per crollare immediatamente a terra. Ricoverato d’urgenza in ospedale a Bari, dopo le analisi del caso sta bene, ma ci ha davvero spaventato tutti! Un abbraccio e un immediato arrivederci al caro Nuccio!
Savio Scattarelli (Montedoro Noci), sempre coriaceo, lotta fino alla fine e porta a casa l’ottavo posto in 32:51, precedendo di un solo secondo il gioviale e capace Pietro Tamborra (Free Runners Molfetta), nono; decimo posto per la rivelazione del 2018, Michele Tedone (Amici Strada del Tesoro), decimo in 33:15.
Al femminile, come da pronostico, Francesca Labianca (Alteratletica Locorotondo), domina la manifestazione rosa in 36:21, 43^ assoluta, iscrivendo per la quinta volta (su sei partecipazioni) il suo nome nell’albo d’oro. Ottima Francesca, sempre cordiale e gentile!
Tutta la grinta di Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto) nel suo secondo posto in 38:29; con una apprezzabile rimonta, Angela Tenerelli (Gioia Running), va a conquistare il podio, occupando il terzo gradino in 39:41.
Valeria Cirielli (Amatori Atletica Acquaviva), ritrova il clima di gara e ottiene il quarto posto in 40:05, precedendo l’emergente Angelica Coviello (Nuova Atletica Bitonto), quinta in 40:38, e la prima atleta di casa, la bravissima Dominga Mongelli, sesta in 40:40. Sempre capace, in pista e sulla strada, Alessia Santonastaso (Free Runners Molfetta) è settima in 40:50, davanti alla potente Carmen Albani (Atletica Polignano) in 40:57. Sempre da Bitonto (Runners), sempre in miglioramento, Annarita Cazzolla è nona in 41:02, con la decisa Tiziana Lamacchia (La Pietra Modugno), poche parole tanti fatti, decima in 41:11.
445 gli atleti Fidal giunti regolarmente al traguardo, 92 i liberi: chiudono gli arrivi Cosimo Girolamo (Gioia Running) in 1:49:17, davvero unico nel correre la distanza su due stampelle e una sola gamba, giustamente acclamato da tutti, e Mariolina Legrottaglie (Runners del Levante), che con il passare degli anni diventa sempre più giovane, in 1:20:22.
Finta la fatica, inizia il piacere nell’incredibile giro del gusto, con le tante stazioni che compongono il ristoro finale (in piazza Galtieri) con salato, dolce, frutta, acqua, birra ghiacciata, gelato, con gli atleti entrati spossati e stanchi e usciti freschi, rilassati ed energizzati, quasi pronti a correre di nuovo! Ristoro che prevede anche una dose di buonumore e accoglienza, che non si trovano dappertutto!
Neanche il tempo di terminare la competizione che si parte con l‘estrazione di un buono sconto di 100euro per un viaggio-gara messo in palio dall’agenzia barese “Vivi e Sorridi” di Vito Viterbo: primo estratto Carmelo Ventimiglia, il leone biondo presente dappertutto, premio meritato!
Simpatico l’intervento del locale sindaco Giuseppe Cosola, che invita a rimanere in loco e a scoprire Adelfia, per poi promettere di partecipare alla gara dell’anno prossimo, come aveva fatto l’anno prima per questa, da perfetto politico!
E’ il momento delle premiazioni, ecco le prime tre donne e a seguire i primi tre uomini: i due vincitori – Grieco e Labianca - ritirano l’oramai classico trofeo che raffigura una vigna in corsa con tanto di scarpette tecniche; inoltre, come per gli altri componenti del podio, un numero indescrivibile di premi, dall’articolo tecnico, al “birrone”, dalla torta ai prodotti alimentari ricavati con la canapa legale…
E tanti premi ricompensano anche i primi tre di ciascuna categoria per fascia di età, il tutto condotto con la solita maestria dal presentatore Paolo Liuzzi.
Targa e tanta uva per le prime tre società per numero di arrivati al traguardo: vince la Amici Strada del Tesoro che precede La Fenice Casamassima e Atleticamente Modugno.
Numerosi premi sono poi consegnati al primo/a adelfiese giunti al traguardo, al primo/a della società organizzatrice, ai liberi, alle varie associazioni collaboratrici e a Cosimo Girolamo, sempre da lodare per tutta la forza, la passione, il sacrificio che ci mette.
E’ davvero finita, il saluto di Paolo, gli applausi dei presenti e l’arrivederci al 2019.
Onestamente, pur ritenendo i 532 iscritti Fidal una buona cifra per una gara provinciale, mi sarei aspettato un numero maggiore, un’adesione più larga per una manifestazione sempre bella, ben curata, simpatica e volta allo star bene dell’ospite podista.
Forse il gran caldo previsto e poi trovato, la stanchezza dopo mesi di competizione e la voglia di ferie, hanno bloccato gli assenti, dispiace perché gli organizzatori avrebbero meritato numeri più rilevanti.
Noi che c’eravamo, ci siamo divertiti, siamo stati trattati bene, abbiamo passato una serata di piacevole benessere fisico e psicologico. Peccato per chi non c’era, in fondo manca meno di una anno per venire, provare e verificare. Intanto complimenti all’intera Atletica Adelfia, continuate così!
P.s.: un caloroso saluto ai miei due amici partecipanti tesserati per “La Recastello Radici Group”, Antonia Netti e Carlo Magni, è sempre un piacere vedervi!
Pitonzo, squalificata per 4 anni, perde il titolo italiano della 100km
Cristina Pitonzo è stata squalificata per 4 anni a seguito della positività alla sostanza betametasone riscontrata dopo il controllo antidoping disposto dalla NADO Italia al termine della Centochilometri di Seregno valevole come Campionato Italiano Individuale Km 100 assoluto e Master, svoltasi il 15 aprile 2018.
La Pitonzo (GS Maiano Fiesole) aveva concluso in prima posizione assoluta, campionessa italiana sulla distanza, in 8h32’16” davanti alla tedesca Julia Fatton, seconda in 8h48’06”: a questa punto la Campionessa Italiana Fidal di Ultramaratona 100km diventa Daniela De Stefano (Asd Corricastrovillari), inizialmente terza, ora seconda assoluta e prima italiana al traguardo in 8h48’43”. Federica Verno (Asd Marciacaratesi) è così terza in 8h52’39”.
Questo il comunicato Nado:
La Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, nel procedimento disciplinare a carico della sig.ra Cristina Pitonzo (tesserata FIDAL), visti gli artt. 2.1, 4.2.1.2 delle NSA, le infligge la sanzione squalifica di 4 anni, a decorrere dal 23 luglio 2018 e con scadenza al 22 maggio 2022, così dedotto il presofferto. Visto l’art. 10 delle NSA dispone l’invalidità del risultato sportivo eventualmente conseguito in gara. Condanna la sig.ra Pitonzo al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in euro 378,00.
La squadra azzurra per gli Europei di Berlino
Definita la squadra italiana che prenderà parte alla 24^ edizione dei Campionati Europei, in programma a Berlino dal 6 al 12 agosto.
Il Direttore tecnico delle Squadre nazionali assolute, Elio Locatelli, ha convocato complessivamente 89 atleti (49 uomini e 40 donne), con gli uomini destinati a diventare cinquanta per l’aggiunta di un'unità scelta al termine del raduno dello sprint (in programma a Formia la prossima settimana), convocato nel gruppo della staffetta del miglio.
Inseriti in squadra, sentito anche il parere del DT delle Squadre giovanili e dello Sviluppo Stefano Baldini, anche tre Juniores, reduci dalla recente rassegna iridata Under 20 di Tampere (FIN): l'ottocentista Simone Barontini e i quattrocentisti Elisabetta Vandi ed Edoardo Scotti (Scotti quarto frazionista della staffetta 4x400 oro mondiale).
LA SQUADRA ITALIANA
UOMINI (49) |
|
|
|
100m – 200 m - 4x100 |
Federico |
CATTANEO |
Atl. Riccardi Milano 1946 |
|
Eseosa |
DESALU |
G.A. Fiamme Gialle |
|
Andrew |
HOWE |
C.S. Aeronautica Militare |
|
Lamont Marcel |
JACOBS |
G.S. Fiamme Oro Padova |
|
Davide |
MANENTI |
C.S. Aeronautica Militare |
|
Roberto |
RIGALI |
Brixia Atletica 2014 |
|
Filippo |
TORTU |
G.A. Fiamme Gialle |
400m - 4x400 |
Vladimir |
ACETI |
G.A. Fiamme Gialle / Atl. Vis Nova Giussano |
|
Mattia |
CASARICO |
G.S. Bernatese |
|
Matteo |
GALVAN |
G.A. Fiamme Gialle |
|
Davide |
RE |
G.A. Fiamme Gialle |
|
Edoardo |
SCOTTI |
C.U.S. Parma |
|
Michele |
TRICCA |
G.A. Fiamme Gialle |
|
X |
X |
|
800m |
Simone |
BARONTINI |
S.E.F. Stamura Ancona |
1500m |
Mohad |
ABDIKADAR S.A. |
C.S. Aeronautica Militare |
1500m |
Joao C. M |
BUSSOTTI N.J. |
C.S. Esercito |
5.000m/10.000m |
Yemaneberhan |
CRIPPA |
G.S. Fiamme Oro Padova |
5.000m/10.000m |
Lorenzo |
DINI |
G.A. Fiamme Gialle |
110hs |
Paolo |
DAL MOLIN |
G.S. Fiamme Oro Padova |
110hs |
Hassane |
FOFANA |
G.S. Fiamme Oro Padova |
110hs |
Lorenzo |
PERINI |
C.S. Aeronautica Militare |
400hs |
Jose R. |
BENCOSME D.L. |
G.A. Fiamme Gialle |
400hs |
Mario |
LAMBRUGHI |
Atl. Riccardi Milano 1946 |
400hs |
Lorenzo |
VERGANI |
Cus Pro Patria Milano |
3000st |
Ahmed |
ABDELWAHED |
G.A. Fiamme Gialle / CUS Camerino |
3000st |
Yohannes |
CHIAPPINELLI |
C.S. Carabinieri Sez. Atletica |
3000st |
Osama |
ZOGHLAMI |
C.U.S. Palermo |
Alto |
Marco |
FASSINOTTI |
C.S. Aeronautica Militare |
Alto |
Gianmarco |
TAMBERI |
G.A. Fiamme Gialle |
Lungo |
Kevin |
OJIAKU |
G.A. Fiamme Gialle |
Triplo |
Fabrizio |
DONATO |
G.A. Fiamme Gialle |
Triplo |
Simone |
FORTE |
G.A. Fiamme Gialle |
Peso |
Leonardo |
FABBRI |
C.S. Aeronautica Mil. / Atl. Firenze Marathon S.S. |
Disco |
Nazzareno |
DI MARCO |
G.S. Fiamme Oro Padova |
Disco |
Giovanni |
FALOCI |
G.A. Fiamme Gialle |
Disco |
Hannes |
KIRCHLER |
C.S. Carabinieri Sez. Atletica |
Martello |
Simone |
FALLONI |
C.S. Aeronautica Militare |
Martello |
Marco |
LINGUA |
Marco Lingua 4ever |
Giavellotto |
Roberto |
BERTOLINI |
G.S. Fiamme Oro Padova |
Maratona |
Eyob |
GHEBREHIWET F. |
G.S. Fiamme Oro Padova / Venice Marathon Club |
Maratona |
Stefano |
LA ROSA |
C.S. Carabinieri Sez. Atletica |
Maratona |
Yassine |
RACHIK |
Atl. Casone Noceto |
Marcia 20km |
Francesco |
FORTUNATO |
G.A. Fiamme Gialle |
Marcia 20km |
Giorgio |
RUBINO |
G.A. Fiamme Gialle |
Marcia 20km |
Massimo |
STANO |
G.S. Fiamme Oro Padova |
Marcia 50km |
Andrea |
AGRUSTI |
G.A. Fiamme Gialle / I Guerrieri del Pavone |
Marcia 50km |
Michele |
ANTONELLI |
C.S. Aeronautica Militare / Atl. Recanati |
Marcia 50km |
Marco |
DE LUCA |
G.A. Fiamme Gialle |
Decathlon |
Simone |
CAIROLI |
Atl. Lecco-Colombo Costruz. |
|
|
|
|
DONNE/Women (40) |
|
|
|
100m - 200m - 4x100 |
Audrey |
ALLOH |
G.S. Fiamme Azzurre |
|
Anna |
BONGIORNI |
C.S. Carabinieri Sez. Atletica |
|
Johanelis |
HERRERA ABREU |
Atl. Brescia 1950 Ispa Group |
|
Gloria |
HOOPER |
C.S. Carabinieri Sez. Atletica |
|
Jessica |
PAOLETTA |
C.S. Esercito |
|
Irene |
SIRAGUSA |
C.S. Esercito |
400m - 4x400 |
Maria Benedicta |
CHIGBOLU |
C.S. Esercito |
|
Libania |
GRENOT |
G.A. Fiamme Gialle |
|
Ayomide |
FOLORUNSO |
G.S. Fiamme Oro Padova |
|
Raphaela B. |
LUKUDO |
C.S. Esercito |
|
Maria Enrica |
SPACCA |
C.S. Carabinieri Sez. Atletica |
|
Giancarla |
TREVISAN |
Bracco Atletica |
|
Elisabetta |
VANDI |
Atl. Avis Macerata |
800m |
Elena |
BELLO’ |
G.S. Fiamme Azzurre |
800m |
Yusneysi |
SANTIUSTI C. |
Assindustria Sport Padova |
100hs |
Luminosa |
BOGLIOLO |
C.U.S. Genova |
100hs |
Elisa Maria |
DI LAZZARO |
C.S. Carabinieri Sez. Atletica / CUS Parma |
400hs |
Ayomide |
FOLORUNSO |
G.S. Fiamme Oro Padova |
400hs |
Linda |
OLIVIERI |
G.S. Fiamme Oro Padova / Atletica Monza |
400hs |
Yadisleidy |
PEDROSO |
C.S. Aeronautica Militare |
3000st |
Francesca |
BERTONI |
A.S. La Fratellanza 1874 |
3000st |
Isabel |
MATTUZZI |
U.S. Quercia Trentingrana |
3000st |
Martina |
MERLO |
C.S. Aeronautica Militare |
Alto |
Desiree |
ROSSIT |
G.S. Fiamme Oro Padova |
Alto |
Alessia |
TROST |
G.A. Fiamme Gialle |
Alto |
Elena |
VALLORTIGARA |
C.S. Carabinieri Sez. Atletica |
Lungo |
Laura |
STRATI |
Atl.Vicentina |
Triplo |
Ottavia |
CESTONARO |
C.S. Carabinieri Sez. Atletica |
Triplo |
Dariya |
DERKACH |
C.S. Aeronautica Militare |
Disco |
Valentina |
ANIBALLI |
C.S. Esercito |
Disco |
Daisy |
OSAKUE |
Sisport |
Maratona |
Catherine |
BERTONE |
Atletica Sandro Calvesi |
Maratona |
Sara |
DOSSENA |
Laguna Running Ssd Srl |
Maratona |
Giovanna |
EPIS |
C.S. Carabinieri Sez. Atletica |
Maratona |
Laura |
GOTTI |
Runners Capriolese |
Maratona |
Fatna |
MARAOUI |
C.S. Esercito |
Marcia 20km |
Eleonora Anna |
GIORGI |
G.S. Fiamme Azzurre |
Marcia 20km |
Antonella |
PALMISANO |
G.A. Fiamme Gialle |
Marcia 20km |
Valentina |
TRAPLETTI |
C.S. Esercito / Bracco Atletica |
Marcia 50km |
Mariavittoria |
BECCHETTI |
C.U.S. Cagliari |
Marcia 50km |
Nicole |
COLOMBI |
Atl. Brescia 1950 Ispa Group |
Meucci costretto a rinunciare agli Europei
Niente Europei di Berlino per Daniele Meucci. Il maratoneta azzurro, campione uscente a Zurigo 2014 in 2h11’08” (bronzo negli ultimi Europei ad Amsterdam sulla mezza nel 2016, anno olimpico), dovrà rinunciare a difendere il suo titolo alla prossima edizione dei Campionati Europei che si svolgeranno dal 6 al 12 agosto per “imperfette condizioni di salute” (la Gazzetta dello Sport ha parlato stamani di polmonite).
Il 32 enne ingegnere, che difende i colori dell’Esercito, non sarà rimpiazzato da nessun altro maratoneta azzurro (già sono ufficiali le presenze di Eyob Faniel, Stefano La Rosa e Yassine Rachik) e non potrà migliorare il suo palmares, che contempla anche il bronzo nel 2010 e l’argento nel 2012 nei 10.000 metri su pista, sempre continentali.
La composizione della Nazionale italiana per gli Europei di Berlino sarà comunicata domani, giovedì 19 luglio.
Ferrandina (MT) - 8^ StraFerrandina
Bentornata Straferrandina! Un anno di assenza e questa stupenda manifestazione è di nuovo in essere, organizzata dai validissimi soci della locale Podistica: eppure, fino ad un mese fa, la sua realizzazione era ancora incerta…
Ricordo le parole del presidente Zaltini quando, a fine maggio 2017, mi comunico che la manifestazione non si sarebbe svolta: “Cerchiamo sempre di organizzare al meglio e, se non ci sono le condizioni, meglio rinunciare!”
In un mese, in un vorticoso calendario di impegni, incontri, panificazioni, rapporti con gli enti e gli sponsor, la manifestazione è tornata in vita, confermando gli alti standard organizzativi che l’hanno da sempre caratterizzata.
Gara nazionale, gara di serie A senza dubbio, dove non è possibile rimanere scontenti, dove tutti è studiato, pianificato, calcolato, dove l’ospitalità è il primo ingrediente.
Gara molto tecnica con difficili discese e rilevanti salite, con continui cambi di pendenza e di direzione, ma un fascino particolare, una gara da correre senz’altro.
Il tracciato misura circa 3500 metri da ripetere tre volte, per un totale di 10500 metri e passa, al termine una grande carica interiore pervade i finisher, la pesantezza di gambe subentrerà solo l’indomani.
Peccato che, complice forse la finale dei Mondiali di calcio, l’assenza per un anno, in pochi rispondano all’appello di questa manifestazione che vede solo 227 iscritti, più oltre 120 non competitivi divisi tra la gara più breve e chi – temerario – segue i più allenati “colleghi”. Si tornerà a crescere numericamente nella prossima edizione a tal proposito evidenzio che da quest’anno si premiano i migliori cinque di ciascuna categoria, oltre i primi dieci uomini e le prime cinque donne assoluti. Certo, per le caratteristiche del tracciato, e più in generale per la ricettività del piccolo centro, non è consigliabile superare le 500 adesioni.
La cronaca - Appena giunti, lasciata la vettura in uno degli spazi leciti, affrontiamo la lunga salita che dal basso del paese ci porta alla piazza centrale e punto nevralgico della manifestazione, Piazza Plebiscito.
Fa davvero caldo, il termometro della farmacia segna 34 gradi, per fortuna piccole folate di vento permettono di respirare.
Sempre calorosa l’accoglienza degli amici organizzatori, le signore sono già all’opera per il ristoro finale, con guanti confezionano vaschette contenenti focacce e torte o un mix di frutti.
La scalinata conduce in alto dove, nella consueta struttura comunale, avviene la consegna di pettorali, chip e ricchi pacchi gara; 10 euro il costo dell’iscrizione, in un’apposita sporta riportante il logo della gara, oltre numerosi prodotti alimentari, un paio di occhiali da sole per correre caratterizza il premio di partecipazione.
Nella stessa struttura è possibile usufruire di bagni, spogliatoi all’aperto e docce post gara; l’afflusso crescente dei podisti testimonia che l’orario di via comincia ad avvicinarsi.
Nei pressi della partenza bagni chimici facilitano i partecipanti, la fontanina centrale permette di bagnarsi e rinfrescarsi.
Presenta la manifestazione la voce del podismo campano (e non solo…), Marco Cascone, un fiume in piena, inesauribile, mai un secondo di pausa, raccontando persino aneddoti personali e prossimi impegni che lo vedranno protagonista, oltre alle interessanti proiezioni finali dei tempi dei protagonisti della manifestazione.
Premi in danaro per i primi arrivati ed è normale la presenza di quattro keniani, Philemon Kipchumba, Daniel Kipkirui Ngeno, Dennis Bosire Kiyaka e (al femminile) Selinah Chepkosk Kamgogo; non male la presenza indigena, con Auciello, Minerva, Nigro e Redi; la calabrese Palma De Leo, tra le donne.
E’ il momento della gara non competitiva, tanti i ragazzini pronti a correre, ci auguriamo di vederli tutti a praticare presto seriamente l’atletica.
Si avvivano le 19.00, gli atleti completano le operazioni di riscaldamento dei muscoli e con grande ordine si vanno a schierare dietro la linea di avvio.
Anche le punte dei piedi dietro la linea, l’inno di Mameli risveglia l’orgoglio italico e dona energia ai partecipanti.
Un attimo, lo sparo del Giudice e si parte… Primi metri con Mimmo Tedone in testa, ben presto i tre keniani prendono il comando della corsa e vanno via… Stessa situazione al femminile, l’atleta africana è da subito a guidare.
Già al termine del primo giro Kipchumba e Ngemno lasciano dietro il connazionale, Kiyaka; più consolidate le posizioni italiane con Redi quarto davanti ad Auciello e Minerva appaiati, poi Nigro, Ruggiero e Petarra.
Sempre Kangogo tra le donne, segue De Leo, poi Carrino davanti ad Amatulli.
Secondo giro con ancora in testa i due battistrada, segue l’altro connazionale, quarto Auciello, poi Minerva, Nigro, Redi; immutato al femminile.
E’ tempo di proclamazione, lo striscione per il primo è teso, qualche problema per chi oltrepassa in questi attimi il traguardo: oramai solo, Philemon Kipchumba (Atletica Recanati) s’impone in 32:47, alla media di 3’07” al km.
Finalmente si ferma, bottiglia di integratore e asciugamano per lui, che può sportivamente accogliere il connazionale Daniel Kipkirui Ngeno (Libertas Orvieto), secondo in 33:24; terzo Dennis Bosire Kiyaka (Atletica Sandro Calvesi), in 34:13.
Ecco gli italiani, Giovanni Auciello, palese tesserato per la Casone Noceto, è quarto in 34:47, davanti al compaesano Francesco Minerva (Montedoro Noci), quinto in 34:50. Sesto posto per il vincitore della CorriRoccadaspide del giorno prima, Giorgio Mario Nigro (Atl. Camaldolese), in 35:23, su Antonio Redi (Dynamyk Palo del Colle), un po’ acciaccato, settimo in 35:35, davanti al caro Andrea Petarra (Apuliathletica San Pancrazio S.), ottavo in 36:39. Ancora Atletica Camaldolese con Armando Ruggiero nono in 36:56, con Carmine Salvia (Podistica Amatori Potenza), decimo in 37:20.
Al femminile, pur rallentando decisamente nel terzo giro, tiene fede al ruolo di favoritissima e Selinah Chepkosk Kamgogo (Atol. Castello) s’impone in 40:45, 16^ assoluta; secondo gradino del podio per la sempre bravissima Palma De Leo (GS Lammari), in 42:07, il terzo per Maddalena Carrino (Team Pianeta Sport Massafra), ieri seconda a Laterza, in 44:03.
Concentratissima, Mariantonietta Amatulli (Montedoro Noci) è quarta in 45:29, a precedere la dinamica Alessandra Ambrosio (Amatori Atletica Napoli), quinta in 46:06, e la prima lucana Irene Franculli (Atletica Palazzo), sesta in 48:21. Settima la brava Katia Zaccaria (Pod. Amatori Potenza) in 48:51, davanti a Silvia Acquaviva (Martina Franca Running), un po’ rallentata dall’arrivo del vincitore durante il suo secondo passaggio sul traguardo, comunque ottava in 48:21. Nona, la solare Anna Luigia Gigante (Atletica Adelfia) in 49:17, con la “friulana” Anna Ghiraldi (San Martino Coop Casarsa), decima in 50:05.
201 gli arrivati, chiude la lista Tiziana La Sala (Podistica Amatori Potenza) in 1:22:35; ultimo uovo, viceversa, Antonio Galitelli (Bernalda Runners) in 1:07:11.
Ricco il ristoro finale, con le vaschette precedentemente descritte e offerte a iosa a partecipanti, familiari e gente del posto; nonostante il ricco ristoro, lavorano freneticamente i bar della piazza, tra gelati, birre e caffè.
Classifiche pronte, comincia la cerimonia di premizione con i “liberi” che ottengono i loro trofei; si prosegue con i donatori di sangue della non competitiva e poi con il riconoscimento offerto a tutti gli enti collaboratori, compresa la locale Amministrazione Comunale, rappresentata dal sindaco Gennaro Martoccia e dallo sportivissima (ha corso tutta la gara!) assessore allo sport, Maria Teresa di Stefano.
Ecco il momento più atteso, sul palco salgono i primo dieci uomini, sul podio i tre keniani, per tutti premio in natura, premio in danaro (a decrescere secondo la posizione), trofeo per il vincitore. Stesso discorso per le prime cinque donne, per poi passare ai migliori cinque di ciascuna categoria maschile e femminile, premiati con buste cariche di prodotti alimentari e articolo tecnico.
Ultimo atto la premiazione con targhe delle prime cinque società per numero complessivo di arrivati: vince la Lucani Free Runners su, nell’ordine, Podistica Amatori Potenza, Atletica Palazzo, Dynamyk Palo del Colle, La Fenice Casamassima.
I saluti e i ringraziamenti, l’ottava StraFerrandina è terminata, l’augurio è di ritrovarci qui tra un anno…
Francamente, valuto questa manifestazione tra le più belle e caratteristiche e meglio organizzate del panorama del sud, un tracciato duro e faticoso ma che conquista, un’aria tutta particolare che ti spinge ad impegnarti e a voler tornare, una manifestazione che non dovrebbe mancare nel palmares d ciascun podista, almeno delle regioni limitrofe.
Poi, perdonatemi, qui si respira ancora aria pulita, quella pulizia di chi organizza solo per l’amore dello sport, solo per mettere in evidenza il paese e la sua Podistica, senza altri interessi. E la differenza si nota….
Laterza (TA) - 1° Trofeo Madonna del Carmine
14 luglio - Mancavamo a Laterza da qualche anno: dopo aver organizzato anche prestigiose tappe di Corripuglia, la splendida città laertina non aveva dato più luogo a manifestazioni podistiche.
L’idea, la programmazione, il lungo lavoro, la promozione, la realizzazione: ecco il gran giorno, il 1° Trofeo Madonna del Carmine ha debuttato nel pomeriggio nell’intenso calendario di gare pugliesi, valevole come prova del Gran Prix di corsa in Terra Jonica 2018 (il circuito provinciale tarantino).
Ad organizzare la Nuova Atletica Laterza, società presieduta da Enzo Tucci, con ottime eccellenze, non solo (e soprattutto) in termini atletici.
Interdetto il traffico nelle zone limitrofe alla centralissima Piazza Vittorio Emanuele, occorre parcheggiare nelle stradine laterali. Lasciata l’auto, presso il locale adibito si ritirano velocemente pettorali e pacchi gara; 6 euro la tassa di iscrizione per un ricco pacco gara contenente maglia tecnica celebrativa a maniche lunghe e numerosi prodotti alimentari.
370 gli iscritti Fidal ai quali si aggiungono 120 liberi: buoni numeri per una prima edizione, il lavoro sui social di Peppe Mata e Giuseppe Materrese è andato a buon fine.
Giornata soleggiata e calda, per fortuna spira un apprezzabile venticello che donerà un po’ di sollievo agli atleti in gara.
A presentare la manifestazione Mariangela Di Lena, atleta locale, uno dei volti più dolci ed affabili del panorama podistico pugliese: Mariangela si rivelerà una piacevole scoperta, a suo agio con il microfono, sempre efficace nelle sue citazioni ed interventi.
Tutti i soci organizzatori a definire gli ultimi particolari, spicca la barba nera di Alessio Catozzo, è davvero dappertutto, si cerca davvero di definire ogni particolare.
Gli atleti intanto sono pronti, cominciano blandamente a riscaldarsi, solo i più competitivi si impegnano, per gli altri è più motivo di saluti, di scherzi di selfie.
Frattanto, per chi vuole riscaldarsi seguendo il fitness, miss energia Angela Azzone regala una lezione completa di allenamento.
Partenza prevista per le ore 18.30, con anticipo gli atleti sono invitati a schierarsi dietro la linea di partenza, davanti non passa nessuno, per evitare il ripetersi degli spiacevoli episodi di Mottola. Peccato, che genialata delle genialate, si blocchino anche i fotografi autorizzati dall’organizzazione…
Comunque, la partenza avviene in orario e in maniera ordinata, dopo lo sparo dello starter d’eccezione, il sindaco Gianfranco Lopane.
Due chilometri per i liberi, dieci chilometri per i Fidal, i primi duemila sono identici per tutti i partecipanti nel caratteristico e spettacolare centro storico tra vicoli e vicoletti; il passaggio di nuovo sul punto di via, si prosegue verso la parte più nuova della città, poi verso l’esterno, per gradualmente tornare verso il centro, il ponte, e finalmente il lungo viale di arrivo.
Detto così sembra facile, ma il percorso è duro, difficile, tecnico come oramai si definisce, con salite e discese e falsipiani continui, d’altronde Laterza non è certamente piatta.
Alla difficoltà del percorso si contrappone la blindatura dello stesso al traffico veicolare, la musica, due ristori, la pompa-doccia, addetti ad ogni angolo, il pubblico che segue con interesse e passione.
Cresce intanto l’attesa, la gente comincia a chiedersi chi sarà il vincitore, i tempi sono certamente maturi per la risposta.
35:41 e il verdetto è sancito: Gabrielle Cangiulli (Atletica Don Milani Mottola), terminati gli esami di maturità, va a vincere in solitaria, riprendendo il feeling con la vittoria; sono certo che ben presto vedremo anche scendere i “crono”. Un boato accoglie l’arrivo del secondo, l’ottimo Giovanni Rizzi, atleta di casa, in 36:15, a precedere il vitalissimo Giuseppe Mele (Dynamyk Palo del Colle), terzo in 36:44.
Sfiora il podio, per i12 secondi deve accontentarsi del quarto posto il combattivo Mario Greco (Atletica San Giovanni Bosco Palagianello); di rilievo anche il quinto posto di Cosimo Epifani (Club Runner 87 Castellaneta), al traguardo in 37:38. Il sesto posto è ancora per un altro atleta organizzatore, il deciso Giuseppe Matarrese in 37:42, che si prende lo sfizio di battere Baldini… Angelo, il grintoso alfiere della Montedoro Noci, settimo in 38:08. Ancora Mele, questa volta Salvatore, della Runners Ginosa, ottavo in 38:12, sempre in auge, a precedere il capace Angelo Tortoriello (Asd Fitness Exellence San Giorgio), nono in 38:21, e il “volante” Pietro Perrone (3^ Regione Aerea Bari), decimo in 38:27.
Al femminile, tiene fede al ruolo di favorita della vigilia e va ad imporsi in 41:24 la brillante Marta Alò (Alteratletica Locorotondo), seguita dall’eccellente Maddalena Carrino (Team Pianeta Sport Massafra), seconda in 41:52; ben staccata, chiude il podio la mai doma Adriana Dammicco (Atletica Bitritto), terza in 47:27.
Quarto posto per la grintosa Rosa Cazzolla (Correre è salute Mottola), davanti all’energica Angela Azzone (Marathon Massafra), che dopo l’iniziale esibizione fitness si rende protagonista di un’ottima prestazione in 49:14; segue la sempre competitiva Elvira Britannico (Podistica Grottaglie), sesta in 49:20, a sua volta seguita dalla reattiva Giuseppina Russo (Atletica Talsano), settima in 49:24. La sempre protagonista Anna Francione (Runners Ginosa) è ottava in 50:13, davanti alla efficiente presidentessa della Marathon Massafra, Tundra Chiaradia, nona in 50:27, e alla volitiva Pamela La Torre (Podistica Faggiano), decima in 51:05.
325 gli arrivati, chiude Vito Armento (Runners Ginosa), vero amante della corsa, in 1:23:12; in campo femminile, aveva già chiuso l’immancabile Concetta De Rosa (Taranto Sportiva) in 1:18:15.
Il dopo gara, a partire dal ricco ristoro con fettone di focaccia farcite con mortadella, frutta, dolci, acqua e the, fino alla musica che invita a ballare e a divertirsi, è un valore aggiunto alla manifestazione.
Ma procedere con la cerimonia di premiazione è un obbligo, il tutto si svolge sull’ampio palco, alla presenza di tre avvenenti miss, con precisione e rapidità, consegnando ottimi cesti di prodotti alimentari a tutti i migliori di ciascuna categoria maschile e femminile. Per i vincitori assoluti, ai suddetti desti, si aggiungono trofeo e completino tecnico, con viva soddisfazione di tutti i meritevoli.
La premiazione della prime tre società per numero complessivo di arrivati e la classica foto di gruppo dei Soci organizzatori, concludono definitamente la manifestazione.
Bravi, bravissimi, gli organizzatori: la via soddisfazione di tutti i partecipanti è il miglior biglietto da visita per prossime edizioni. Il buon lavora paga, gli amici della Nuova Atletica Laterza hanno messo impegno, lavoro, cura, cuore e sacrifici, la manifestazione si è svolta ottimamente, Laterza è tornata, ancora complimenti e arrivederci alla prossima edizione!
(NdA: Assente per accompagnare mio figlio alla contemporanea prova del trofeo regionale di Marcia, sono stato sostituito dalla mia miglior collaboratrice, mia moglie: la cronaca si basa sul suo racconto…).
Modugno (BA) - 3^ Beer Run Do
13 luglio - Ritrovarsi una sera a Modugno, a Piazza Sedile, il salotto buono del piccolo ma laborioso Comune a pochi chilometri da Bari.
Il motivo è correre insieme una non competitiva della durata di 40 minuti, la distanza di ogni giro è di circa un chilometro, giro da ripetere quante più volte possibile, secondo le proprie capacità e il proprio allenamento.
Allenamento che verte sulla preparazione podistica e sulla capacità di bere, bere non acqua ma birra, ogni giro è validato se si procede a bere un bicchiere e di birra, si riceve un timbro sul dorsale (il pettorale qui passa sulla schiena…) e via, avanti per il prossimo bicchiere, pardon giro!
Manifestazione non competitiva e goliardica, si corre e ci si diverte, si fa sport e si sta insieme, si scherza, ci si fa i selfie, si beve e si ribeve.
“Beer Run Do”, il nome della manifestazione, giunta già alla terza edizione, la prima che esce dalla periferia, dal frantoio Mimì e sbarca in centro, destando curiosità, stupore, ammirazione e invidia tra i passanti.
“Gli sportivi bevono?”, “Come si fa a correre ubriachi?”, “A saperlo, pur di bere la birra avrei corso anch’io!”, alcuni delle frasi colte al volo dalla popolazione locale.
Bastava iscriversi (10 euro la tassa di iscrizione, con consegna di maglia tecnica celebrativa), l’hanno fatto in circa 120, si sono divertiti, hanno bevuto durante il percorso, hanno mangiato un ottimo panino e bevuto a fine gara, ancor di più non dovendo preoccuparsi di correre, accompagnati da tanta musica.
Bello il percorso, tra vicoli e vicoletti della vecchia Modugno, nessun danno per il traffico e per la popolazione, tutto si è svolto correttamente.
Pregevolissima l’organizzazione de “La Pietra”, la più antica società locale, sempre presieduta dall’ottimo Domenico Caporusso, con la bravissima Isabella Lampugnani a gestire le operazioni di segreteria, Giuaeppe Zambetta nell’inedito ruolo di speaker, e tutti, ma proprio tutti, con famiglie annesse, a collaborare per ila buona riuscita della manifestazione.
Non c’era classifica, ma più giri di tutti li ha percorsi Francesco Massari; gli altri premi sono diventati una sorta di premi simpatia, come giusto per una non competitiva e allora omettiamo altri nomi per non far torto a nessuno.
Mi piace però citare Antonio Sacco, collega e fraterno amico di Michele Uva, qui giunto da Cassino, e che ha fatto il battesimo (con la birra!) in una gara podistica; da citare il sempre presente Pasquale Mastrapasqua, qui con la sua bella famiglia.
Per vedere chi c’era e come c’era basta vedere il servizio fotografico presente su questo sito, l’importante è che ogni partecipante si sia divertito, abbia corso e… recuperato, in una manifestazione che ha soprattutto il piacere di aggregare i podisti.
E, a tale proposito, lancio l’invito per la Birratona di Conversano, il prossimo 28 luglio, altra manifestazione per correre, bere birra e divertirsi: erano qui presenti i due organizzatori, Francesco e Margherita, sulla pagina facebook “Birratona” trovate tutte le indicazioni.
Per una sera ci siamo distesi, per la competizione c’è tempo, a partire da domani!
Mottola (TA) - 26^ Strapanoramica Mottolese
Strapanoramica straordinariamente organizzata, ecco il titolo per la 26^ edizione della corsa podistica mottolese, che mi auguro a breve di ritrovare nel novero delle prove di Corripuglia, come accaduto per svariate stagioni.
Dispiace solo per l’esigua partecipazione degli atleti Fidal, solo 384 gli iscritti della vigilia, alla quale si sono aggiunti, per fortuna, circa altri 300 partecipanti, fra diversamente abili, liberi, comunità e camminatori.
Ritrovo fissato in Via Matteotti, alle Terrazze del Mezzogiorno: basta affacciarsi ed ecco aprirsi un mondo fantastico, con un panorama indimenticabile, con la vista che ti porta fino al mare, fino al porto di Taranto, una cartolina che da sola vale il prezzo dell’iscrizione.
Nell’attigua rientranza l’intero quartier generale della manifestazione, già montato l’ampio palco, si levano anche i due archi gonfiabili di partenza e di arrivo, frattanto comincia la distribuzione di pettorali, chip e pacchi gara, in rapidità ed ordine. Sei euro il costo dell’iscrizione per un ricevere un ricco pacco gara e per partecipare a questa classico del podismo pugliese, valevole quest’anno come prova del Gran Prix di corsa in terra Jonica, il circuito provinciale della Fidal Taranto.
Leggermente lontani dal centro, l’organizzazione ha creato un apposito stand-bar dove gustare il caffè; a disposizione degli atleti numerosi bagni chimici, la palestra della vicinissima scuola “Don Milani” come spogliatoio e un’apposita zona docce per il post gara.
Non manca nulla e non può mancare la voce del podismo pugliese su strada, il brillante Paolo Liuzzi, oggi in forma smagliante, ha davvero una parola per tutti, atleti, organizzatori, giudici e persino spettatori…
Giornata dal clima molto caldo, per fortuna spira un venticello che aiuterà gli atleti a respirare un pochino su di un percorso, lungo circa 9700 metri, piuttosto tecnico e con continui cambi di pendenza, compresala serie di gradini che caratterizza un po’ questa manifestazione.
Il passaggio dopo oltre due chilometri nuovamente sul punto di partenza, ma in senso contrario permette di godere gli applausi del pubblico che guarda e ammira questi temerari che affrontano questa rilevante fatica; sul tracciato, ottimamente blindato al traffico veicolare, la presenza di ben due ristori con bottigliette di acqua; tracciato con continue indicazioni di direzione, simpatiche scritte e precisa misurazione dei chilometri.
Molto larga la sede stradale, gli atleti sono compattati con cura dei soci organizzatori e dai giudici, per essere pronti per l’orario di via, fissato alle ore 19.00. Toccante, come sempre, ascoltare le note dell’Inno di Mameli, il nostro inno nazionale.
Peccato, che tolte le transenne, due atleti di punta che si ostinano a oltrepassare la linea di un piede, hanno un diverbio con un socio della squadra di casa, che - per la perfetta riuscita della manifestazione - li invita ad indietreggiare: vola una schiaffo, non entro nei particolari, non cito i “protagonisti” perché due graduati dell’Arma dei Carabinieri presenti in zona intervengono prontamente e rilevano i loro dati; anche i giudici Fidalrilevano l’accaduto, senz’altro avranno annotato il tutto nel verbale di gara, la manifestazione prosegue regolarmente anche per motivi di ordine pubblico.
Dispiace, però, per la scena poco edificante e poco educativa anche per i tanti bimbi presenti nel pubblico, scene di questo tipo fanno male allo sport, al nostro sport in particolare, mi auguro solo che non abbiano più a ripetersi e al di là di eventuali sanzioni sportive, il tutto possa chiudersi bonariamente in altre sedi.
Partenza avvenuta comunque “quasi” in perfetto orario, lo sparo del giudice libera gli atleti che invadono le strade della splendida Mottola tra gli applausi del pubblico, godendo dei panorami laterali.
Ripeto, tracciato tecnico e che non regala niente, se non ha la giusta forma fisica e la giusta preparazione, entro breve tempo sei costretto a cedere e a rallentare…
La gara vive inizialmente sul duello fra Giovanni Rizzi e Mimmo Tedone: il giovane laertino, fresco di nuovo completino tecnico offertogli dal caro Giambattista Colangelo, si posiziona in testa per circa due chilometri, quando l’esperto Tedone, dapprima l’aggancia, per poi lasciarlo indietro. Peccato che il buon Rizzi sia stato superato progressivamente anche da altri atleti, il tutto gli varrà come esperienza nel gestire meglio le forze.
In campo femminile, frattanto, subito in testa Damiana Monfreda, ma costretta a non mollare mai a causa della presenza minacciosa e vicinissima di Maddalena Carrino, sempre combattiva su ogni tipologia di gara, dal trail alla strada.
Dopo il toccante arrivo degli atleti diversamente abili e l’allestimento dei rilevatori chip e imbuti di arrivo da parte di addetti e Giudici Fidal, si attende solo l’arrivo dei vincitori.
Zona arrivo predisposta ottimamente dagli organizzatori con il corridoio laterale riservato ai liberi e il pubblico – che pure invade la strada, tenuta a distanza di sicurezza, per il bene degli atleti, dei giudici e dei fotografi.
Ed ecco le moto e le auto apripista, ecco apparire la canotta gialla della Dynamyk Fitness di Palo del Colle, ottimanente vestita e portata in alto dal capitano, il 47enne Mimmo Tedone che coglie il successo in 33:14, un successo di cui andare fiero in una manifestazione sempre rinomata.
Secondo posto ancora per la Dynamyk Fitness di Palo del Colle, è Angelo Pazienza a concludere in 33:35, lui atleta di livelloe di esperienza, non per nulla allenatore del Tedone che l’ha preceduto, ancora al top quando i problemi muscolari glielo consentono.
E dopo il 47enne e il 53enne, ecco arrivare Marco Patruno (Amatori Putignano), classe 1996, che potrebbe essere un loro figlio: sempre generoso, Marco non si tira mai indietro, impegnandosi al massimo (34:00 il suo crono).
Già vincitore di un’edizione della Strapanoramica, ma quest’anno distratto dagli esami di maturità, il buon Gabriele Cangiulli, ancor più giovane di Patruno, classe 1999, è quarto in 34:50, dimostrando che il talento… c’è sempre, pur andando col freno tirato!
Bravissimo Giuseppe Matarrese (Nuova Atletica Laterza), quinto in 35:04, seguito dal sempre brillante Giovanni Prisco (Atletica San Giovanni Bosco Palagianello), sesto in 35:23, e dal buon Giovani Rizzi (Nuova Atletica Laterza), comunque buon settimo in 35:32. Applausi anche per Angelo Tortoriello (ASD Fitness Exellence San Giorgio Jonico), ottavo in 35:41, che precede il capace Pietro Perrone (GSP 3^ Regione Aerea Bari), nono in 35:44, e il volitivo Giovanni Catiniello (Nuova Atletica Laterza), decimo in 35:47.
Partita in testa, conclude… in testa l’eccellente Damiana Monfreda (Amatori Atletica Acquaviva), vincente in 38:47; a soli 12 secondi di distanza ecco il giungere della grintosa Maddalena Carrino (Team Pianeta Sport Massafra), seconda; completa il podio l’energica Grazia Anastasia (Podistica Grottaglie), terza in 43:55.
Prima atleta di casa, festeggiatissima, è quarta Rosa Cazzolla in 44:06, quinta la giovanissima (2001) Rosa Avvantaggiato (Atletica Magna Grecia), in 45:58, con la brava Giuseppina Russo (Atletica Talsano), sesta in 46:30. Settimo posto per l’inesauribile Angela Azzone (Marathon Massafra) in 46:41, davanti alla sua presidente, la raffinata Tundra Chiaradia, ottava ad un secondo, a sua volta seguita ad un solo secondo da Maria Pavone (Club Runner 87 Castellaneta), sempre più… veloce, nona. La solare Maria Marinò (Taranto Sportiva),è decima in 47:10.
349 gli arrivati, con le graduatorie chiuse in campo femminile da Cristina Alabrese (Ikkos Atleti Taranto), in 1h12:00, e – in campo maschile - da Angelo Amandonico (Podistica Taras) in 1h15:45.
Un ricco ristoro finale con acqua, panino con mortadella, gelatino, anguria ( a pezzi, senza buccia e in busta) rimette in sesto gli atleti.
Frattanto, già compliate le classifiche, atteso fino all’ultimo atleta in gara tra camminatori, ragazzi della Comunità e liberi, si può subito iniziare con la cerimonia di premiazione.
Alla presenza del giovanissimo sindaco Piero Giovanni Barulli e dell’altrettanto giovanissima assessore allo sport Maria Teresa Catucci, si procede alla premiazione del vincitore assoluto Mimmo Tedone, che riceve la targa dell’11° Memorial Francesco Ciquera, atleta e agente di Polizia deceduto inservizio, oltre al premio tecnico ed ad un cesto di prodotti alimentari.
A seguire i primi tre di ciascuna categoria maschile e femminile tutti premiati con premio tecnico e alcuni integratori; per passare ai primi tre donatori di sangue, maschili e femminili, premiati con speciale trofeo. Un premio onora anche la partecipazione dei liberi, il primo e la prima, nella speranza di ritrovarli tesserati Fidalper il 2019.
Ultimo atto, la premiazione delle prime tre società per numero complessivo di arrivati: vince la San Giovanni Bosco Palagianello con 31 arrivati, davanti a Podistica Grottaglie (24) e a Correre è salute Mottola (20);: quest’ultima per ovvie ragioni di ospitalità e sportività cede il premio alla quarta, la Marathon Massafra (sempre 20).
Si conclude così questa manifestazione, Marisa Ciquera, la storica presidente di questo sodalizio, può tirare un sospiro di sollievo, la prova è brillantemente superata. E davvero, mentre sorseggio una birra in compagnia di Paolo Liuzzi e osservo il gran lavoro degli organizzatori, oramai in fase di smontaggio, non posso che complimentarmi con tutti i soci della Correre è salute Mottola per quanto realizzato, una gara ottima. I miei complimenti e l’augurio che ben presto si ritorni agli antichi fasti anche in termini numerici di partecipazione.
Modugno - 1^ CorriModugno
Prima edizione? Di prima edizione la CorriModugno ha avuto soltanto quell’uno stampato sui manifesti, per il resto è sembrata già una classica, per l’alto livello organizzativo espresso in ogni sfaccettatura della manifestazione.
Atleticamente, il nome della Società organizzatrice, un nome che è già un programma, un manifesto. I soci di questa società si sono subito messi in luce nelle varie manifestazione, per il loro entusiasmo contagiante, per la loro partecipazione senza mirare necessariamente ai risultati, per il giusto gusto di correre e stare bene. Pian piano, il gruppo si è allargato, si sono aggiunte eccellenze come Rodolfo Guastamacchia, altri atleti esperti si sono aggregati, i già presenti hanno affinato le loro conoscenze.
Ed, ecco, quasi spontaneo, il desiderio di dar vita ad una propria manifestazione, oltre ad aver creato un validissimo gruppo giovanile, la base per ogni società, amatoriale e non.
La 1^ CorriModugno, valevole come 6^ prova del circuito provinciale “Trofeo Terra di Bari” ha registrato l’iscrizione di 434 atleti Fidal, qualcuno ora si starà pentendo per non esserci stato.
Ritrovo fissato in Piazza Sedile, ma è su Corso Vittorio Emanuele, presso l’edificio scolastico, che si provvede a ritirare pettorale, chip e – a parte – pacco gara. Due le possibilità d’iscrizione, 5 euro quella base, 7 con pacco, ricco di prodotti alimentari, e all’unanimità, tutti hanno scelto la seconda soluzione. In un altro punto, il banco d’iscrizione per i liberi, che ritengo non abbiano superato il centinaio di unità.
Alle spalle della stessa struttura, bagni chimici e non a disposizione degli atleti; qualche problema iniziale, viceversa, per parcheggiare le auto, notoriamente è difficile trovar posto nelle stradine centrali di Modugno.
Un buono caffè inserito nel pacco gara permette di svegliarsi nel pre-gara, il buono gelato per il post permetterà di rimettersi in sesto.
Giornata soleggiata, ma spira un forte venticello, che ostacolerà gli atleti in alcuni punti, ma parimenti offrirà loro il vantaggio di soffrire e sudare meno rispetto alle ultime domeniche.
A presentare la manifestazione, il sempre effervescente Paolo Liuzzi, con garbo, con sarcasmo, con eleganza, non manca di sottolineare ogni situazione che si possa verificare, vi assicuro che seguendo le sue parole c’è da divertirsi e, anche, imparare qualcosa, tra stile e competenza. Di supporto, i dj di una radio locale, non ho memorizzato il nome, anche perché – non me ne voglia nessuno – penso che Paolo tenga benissimo la scena da sé.
Orario di partenza fissato per le 18.30, man mano gli atleti spariscono per ritrovarli presto baldanzosi a riscaldare i muscoli, anche agevolati dal venticello suddetto che invoglia a correre.
Corre più di tutti Rodolfo Guastamacchia, è davvero onnipresente, dove ti giri e ti giri è lì, davvero segue ogni minimo aspetto, per lui sarebbe stato più agevole correre… Certo, trova piena collaborazione nei soci della società, dal presidente David Mele a “squalo” Pasquale Miraglino, a tutte le signore, ognuno ha un incarico da svolgere e lo svolge bene.
Ma si avvicina la partenza, gli atleti si posizionano man mano dietro la linea di via, gli organizzatori hanno creato una zona pole, assegnando il bollino differenziatore ai primi della precedente tappa del Circuito provinciale, come da regolamento: ma manca ogni controllo e allora “son tutti uguali” o, per meglio dire, il criterio si basa sulla coscienza di ogni atleta.
Largo davvero Corso Vittorio Emanuele, tanti i fotografi presenti, qualcuno si ostina nel porsi davanti negli attimi decisivi, un grido e finalmente si spostano, mentre in perfetto orario, con l’ok degli zelanti vigili urbani, è dato il via.
Partono subito forte, anche nelle ultime file, ma in pochi riusciranno a tenere il ritmo di partenza, in tanti caleranno dopo alcune centinaia di metri.
Va subito in testa Mimmo Ricatti, l’ottimo atleta barlettano è arrivato più volte anche in nazionale, logico darlo per favoritissimo come confermano già i primi metri di gara, anche se il buon Milella non vuole lasciarlo andare. Compito arduo, l’impavido Francesco durerà circa due chilometri, per poi lasciare andare il potente Ricatti.
Al femminile, è lotta a tre, tra le due rappresentanti della Montedoro Noci, Riti e Amatulli, e la giovane Miriana Parisi, che ho visto “bene” in pista nelle ultime apparizioni.
Il circuito è sostanzialmente piatto e veloce, è omologato e certificato sulla distanza dei 10 chilometri; attraversa inizialmente il paese per poi svilupparsi in periferia, rientrare in città e dopo un largo giro andare a prendere di nuovo Corso Vittorio Emanuele, in senso contrario rispetto alla partenza, che permette possibili sprint e porta all’arrivo.
Percorso con tanti incroci, ma ottimamente presidiato, blindato al traffico delle auto e ben transennato, un percorso da “campionato italiano” lo definisce il buon Antonio Maggio, che di gare ne ha corse tante.
Ben presidiato anche il viale d’arrivo con corridoio laterale per i liberi da subito indirizzati; ben tenuti dietro le transenne spettatori, parenti e fotografi con cellulare, l’unico che scappa è un anziano con la stampella, che riesco a gestire, fra una foto e l’altra, evitandogli un frontale con gli atleti che arrivano in piena velocità.
E, a proposito di velocità, arriva sprintando in solitudine Domenico Mimmo Ricatti, l’aviere barlettano tesserato appunto per l’Aeronautica Militare: a qualche metro dal traguardo, rallenta e comincia a salutare il pubblico, Mimmo oltre che un grande atleta è un brillante showman, poi torna indietro prendendosi tutta la scena. A Modugno Mimmo è venuto per un test, speriamo ci regali presto tante altre soddisfazioni.
Un sincero grande applauso a Francesco Milella (Daunia Running): ha lottato con Ricatti fino a quando ha potuto, dando tutto come suo solito, poi ha proseguito ottenendo un rilevante secondo posto in 32:46, complimenti! Terzo gradino del podio appannaggio di Nicola Mastrodonato (Pedone Riccardi Bisceglie): atleta di poche parole ma tanti fatti, conclude in 34:16.
Altra ottima prestazione per Mimmo Tedone: il capitano della Dynamyk Fitness Palo del Colle, che non si risparmia mai, conclude quarto in 34:20, precedendo di soli tre secondi l’aitante Nuccio Busto (Running Team D’Angela Sport), quinto. Sempre insieme come fratelli, entrambi tesserati per l’Amatori Atletica Acquaviva, giungono persino l’uno dietro l’altro: Raffaele Nanula è sesto in 34:28 e Giuseppe Bonavita settimo in 34:45; dietro di loro, il più esperto compagno di squadra, il coriaceo Antonio Espostio, ottavo in 34:58. Nono posto per il deciso Pietro Tamborra (Free Runners Molfetta) in 35:30, con il bravo Giuseppe Dedonato (Atl. Sprint Barletta), non ancora al top, decimo in 35:35.
Al femminile, a trionfare è la canotta gialla della Giovani Atleti Bari portata al trionfo dalla bravissima Miriana Parisi che conquista il successo, visibilmente soddisfatta, in 41:13. Dietro Miriana, due brillanti protagoniste della Montedoro Noci, Mariantonietta Amatulli, seconda in 41:31, e Francesca Riti, terza in 42:10. Un plauso ad entrambe, sempre combattive dal primo all’ultimo metro.
E la grinta non difetta certamente a Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto), atleta e allenatrice: è quarta in 42:20; più staccata, conclude quinta la determinata Carmen Albani (Atletica Polignano) in 44:06, davanti all’atleta in casa, “cugina” degli organizzatori, Tiziana Lamacchia (La Pietra Modugno), sesta in 44:06, stesso tempo attribuito alla capace Alessia Bechi (CUS Bari), settima. Con piacere ritrovo, in parziale ripresa, all’ottavo posto Maria Dibenedetto (Barletta Sportiva) in 44:26; giungono insieme, evitando proprio sul traguardo, lo sprint, Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci) e Antonella Patierno (Fre Runners Molfetta), rispettivamente nona e decima, entrambe in 44:51.
407 gli atleti Fidal a tagliare il traguardo: chiudono le rispettive graduatorie Michele Torre (Maratoneti Andriesi) in 1:17:09, e Mariolina Legrottaglie (Runners del Levante Bari) in 1:25:00.
A chiudere tutti gli arrivi, liberi compresi, il buon Cosimo Grirolamo, atleta che corre su una gamba e due stampelle: completa tutti i dieci chilometri tra l’abbraccio e gli applausi dell’intera Modugno, davvero c’è da ammirare la volontà di questo ragazzo alberobellese punito dalla sorte in un incidente automobilistico alcuni anni fa.
In attesa di Cosimo, atleti e famiglie hanno preso d’assalto il ricco ristoro che prevede ogni ben di Dio, dal dolce al salato, con focaccia, tarallini, formaggio, dolci e frutta, oltre chiaramente alle bottigliette d’acqua (già descritto il buono gelato…).
Classifica pronte, ma qualche momento d’impasse nel trasferire solo ora premi e attrezzature varie sul palco naturale in Piazza Sedile (onestamente si sarebbero potuti preparare mentre Cosimo era in arrivo, guadagnando tempo); comunque i soci organizzatori recuperano in fretta e si può cominciare.
Si parte con il ricordo di Paola Di Ciaula e Domenico De Tullio, i due giovani locali scomparsi alcuni anni fa in un incidente aereo la prima e per una rara malattia il secondo: una targa premia i parenti, visibilmente commossi.
Da segnalare la presenza del Sindaco di Modugno, il giudice Magrone e di tutti componenti della Giunta, segno tangibile della vicinanza del Comune a questa manifestazione, così come i Vigili Urbani, davvero attivissimi nello svolgimento delle operazioni riguardanti la sicurezza sul tracciato.
E’ il momento dei vincitori: Mimmo Ricatti e Miriana Parisi, salgono sul podio, dividono il primo gradino e gli applausi della gente, portando via tanti premi ciascuno, dal trofeo al cesto, al premio tecnico. Prima di andar via, hanno l’onore di premiare l’ultimo arrivato: Cosimo Girolamo riceve il cesto dai vincitori, in un mix tra primo ed ultimo (anche se Cosimo è il vincitore morale), toccante il momento in cui Mimmo e Miriana alzano ciascuno una stampella, Cosimo è per un attimo solo sulla sua gamba, tra grida, urla, applausi e qualche lacrima a celebrare lo sforzo di questo volitivo ragazzo.
Sempre ben condotte dal brillante Paolo Liuzzi, capace di superare e gestire in corsa le contestazioni per qualche piccolo errore in graduatoria, si passa a premiare i meritevoli delle varie categorie, i primi cinque fino ai 60, i primi tre per le restanti; un ricco cesto e una trofeo per tutti, al primo si aggiunge un articolo tecnico, al secondo una t-shirt…
Ultima fase della cerimonia: il premio alle prime tre società per numero di arrivati, che ottengono anche un premio in danaro: Amci Strada del Tesoro Bari è prima con 40 finisher, su La Pietra Modugno, seconda con 28, e Atletica Adelfia, terza con 22.
E’ davvero finita, è tempo di saluti, di bilanci, di promesse… e di lavori per gli addetti, che devono smontare, pulire, eliminare ogni scoria della gara.
Non posso che complimentarmi con gli organizzatori che hanno svolto Atleticamente e ottimamente il loro compito: siamo sicuri che l’anno prossimo i partecipanti saranno notevolmente di più, attratti dal pour parler di chi è stato qui oggi e senz’altro si farà portavoce dell’ottima realizzazione dell’evento. Il dado è tratto.